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lunedì 26 febbraio 2024

Recensione: "Bride" di Ali Hazelwood (a cura di Eleonora)

Buongiorno e buon inizio settimana, lettor*! ^^
Non vi lasciamo mai sol*, soprattutto di lunedì, che sappiamo essere uno dei giorni meno amati di tutti. Che ne dite di una bella recensione? La nostra Eleonora ci parla oggi di Bride, il nuovo romanzo paranormal romance di Ali Hazelwood, una storia avvincente e decisamente spicy. Scopritela qui sotto e fateci sapere che ne pensate. Vi aspettiamo nei commenti! ;)

Bride
di Ali Hazelwood

Prezzo: 9,99 € (eBook) 17,90 € (cop. rigida)
Pagine: 384
Genere: fantasy, paranormal romance, new adult
Editore: Sperling&Kupfer
Data di pubblicazione: 13 febbraio 2024
Acquista su: IBS, laFeltrinelli (link aff.)

Misery Lark, l'unica figlia del più potente Consigliere dei Vampiri del Sud-ovest, è ancora una volta un'emarginata. I suoi giorni nell'anonimato tra gli Umani sono finiti: è stata chiamata a sostenere una storica alleanza per mantenere la pace tra i Vampiri e i loro più acerrimi nemici, i Lupi, e non vede altra scelta che arrendersi allo scambio. I Lupi sono spietati e imprevedibili e il loro capo, Lowe Moreland, non fa eccezione. Governa il suo branco con severa autorità, ma non senza giustizia. E, a differenza del Consiglio dei Vampiri, non senza sentimento. È chiaro, dal modo in cui segue ogni movimento di Misery, che non si fida di lei. Se solo sapesse quanto ha ragione... Perché Misery ha i suoi motivi per accettare questo matrimonio di convenienza, motivi che non hanno nulla a che vedere con la politica o le alleanze, e tutto a che fare con l'unica cosa che le sia mai importata. Ed è disposta a qualsiasi cosa pur di riavere ciò che le appartiene, anche se questo significa una vita nel territorio nemico... da sola con il lupo.

Il nuovo libro di Ali Hazelwood, con il quale l’autrice torna in libreria col botto, è Bride, un paranormal romance pieno di vampiri, licantropi, magia e scene decisamente spicy, in cui il trope principale è un enemies-to-lovers con condimento di forced marriage, una meraviglia.

La protagonista è Misery, la figlia del capo dei vampiri, che a causa di magheggi politici è cresciuta e ha vissuto per gran parte della sua vita tra gli esseri umani insieme a quella che poi è diventata sua sorella adottiva e la sua migliore, nonché unica amica. Quando un giorno però viene richiamata al Nido (così si chiama infatti il quartier generale vampirico) senza apparentemente alcun motivo, è chiaro che qualcosa bolle in pentola. Ed effettivamente la notizia che la accoglie nello studio del padre non è proprio una cosina su cui si possa sorvolare perché a quanto pare è stata promessa in sposa all’Alpha dei licantropi, nemici giurati storici dei vampiri che però ora, grazie ai trattati di pace, cercano di essere quantomeno dei pacifici vicini, dato che i territori vampirici e lupeschi sono letteralmente solo separati da un fiume.

La decisione presa dal padre e dal consiglio dei vampiri alla nostra protagonista, come prevedibile, non va per nulla a genio e la sua prima risposta è mandare allegramente tutti a quel paese, girare i tacchi e andarsene, almeno finché non le viene svelato il nome del suo futuro sposo; a quel punto Misery improvvisamente si fa interessata alla faccenda. A quanto pare infatti l’Alpha Lowe Moreland potrebbe essere coinvolto molto da vicino in una faccenda che alla nostra protagonista sta molto a cuore e quale scusa migliore per indagare se non quella di ricoprire il ruolo di mogliettina del grande capo? Detto fatto, Misery coglie la palla al balzo e si getta alla cieca tra le fauci del lupo. Un lupo peraltro molto teso e colto del tutto alla sprovvista, specialmente quando poco prima della cerimonia di nozze gli sovvengono alcuni particolari che potenzialmente potrebbero rendere la situazione a dir poco esplosiva.

Al matrimonio, ovviamente, segue l’installamento a casa dello sposo, in pieno territorio lupesco, e Misery si trova a dover fare i conti con preconcetti, odio istintivo e malfidenza nei suoi confronti. C’è da dire però che la sua istruzione e vita passata quasi completamente in mezzo agli esseri umani rende la nostra protagonista ben poco vampiresca nelle sue abitudini e nei suoi comportamenti e questo in effetti non fa che aumentare le incomprensioni con quello che ormai è il suo entourage. Se a tutto questo aggiungiamo poi la sua missione segreta, l’atmosfera in casa si può dire che non sia proprio tanto rilassata.

L’unica persona che sembra andare al di là della storica faida è una bimbetta di circa sei anni che, incurante di tutto e di tutti, trova sempre il modo per passare un po’ di tempo a giocare con la vampira, la quale, nonostante tutti i suoi sforzi di sembrare cattiva e insofferente, finisce per affezionarsi a quella strana, ma adorata da tutti, pupattola. Quello che non sa è che proprio quella adorabile bimba potrebbe essere la chiave del mistero che costituisce il suo unico pensiero fisso da mesi.

Col passare del tempo, comunque, Misery si abitua al suo nuovo status abitativo e lo stesso fanno i licantropi nei suoi confronti, cominciando a vedere in lei la persona che è, al di là del suo essere una vampira; un po’ diversa è però la questione con Lowe, infatti con lui, nonostante i rapporti si siano notevolmente ammorbiditi, rimane una costante tensione che continua a spingerli l’una verso l’altro, anche se l’alpha cerca di fare il possibile per mantenere le distanze (infatti inizialmente Misery quella tensione l’aveva scambiata per una reazione di Lowe al suo odore per lui ripugnante) e per ignorare l’evidente scintilla che è scoppiata tra loro due. Visto che però la situazione non era già abbastanza complicata, ci si mette in mezzo pure un complotto che vorrebbe vedere l’alpha Moreland, così come la sua politica di apertura e alleanza con le altre specie, deposto a favore di un vecchio regime più conservatore e più brutale. Dunque i nostri due esperimenti politici uniti in matrimonio uniscono le loro forze per affrontare anche questa minaccia. Riusciranno a mettere da parte tutti gli ostacoli, i preconcetti e i limiti che si sono autoimposti per sistemare una buona volta la situazione? Non si può dire, quello che posso dire però è che la chimica tra i due è a dir poco pronta a far saltare tutto in aria e si sviluppa in un continuo crescendo che parte dal matrimonio fino ad arrivare alle pagine finali.

 Lo stile è tipicamente quello a cui siamo abituati quando leggiamo i romance STEM di Ali Hazelwood, dinamico, frizzante e pieno di ironia, l’impostazione stessa dei capitoli ricorda molto The Love Hypothesis con un piccolo inserto iniziale che però in questo caso funge come una sorta di POV alternativo. In generale, bene o male, tutto il libro mi ha ricordato molto di più il libro d’esordio di Ali Hazelwood piuttosto che gli ultimi che ha pubblicato. I personaggi principali sono costruiti a tutto tondo e pian piano li impariamo a conoscere in tutte le loro sfaccettature, così come l’ambiente e il contesto in cui si muovono. Per quanto riguarda gli altri personaggi che troviamo nella storia, si può dire che a parte lo stretto necessario non hanno avuto chissà quale spessore caratteriale, in particolare un personaggio che costituisce un po’ il focal point dell’intera faccenda, per come viene presentato ha quasi del surreale e abbozzato, anche se in realtà per come finisce il libro questo fatto mi crea qualche aspettativa per il futuro.

Le dinamiche tra Misery e Lowe come ho già detto prima sono a dir poco esplosive e l’autrice si impegna e riesce a farcelo capire proprio fino in fondo quanto lo sono e, lasciatemelo dire, alcune scene sono a dir poco sull’orlo della combustione spontanea, ma comunque riesce a mantenere sempre un tono molto leggero e mai pesante, anche quando nelle varie descrizioni vengono inseriti interessanti particolari anatomici.

Che dire quindi? Ho adorato anche questo nuovo prodotto della penna Hazelwood ma francamente non avevo alcun dubbio, forse non lo reputo ai livelli di Love Theoretically, a mio parere il miglior romanzo che abbia scritto finora, ma comunque Bride è un romanzo estremamente ben riuscito. Spero ardentemente che in futuro pubblichi ancora libri su questo filone perché è evidente che non sbaglia mai un colpo, confermando ancora una volta la sua postazione fissa nel podio delle mie autrici preferite.

Eleonora


Photo credit: @eleonoranicoletto

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