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martedì 25 febbraio 2014

The Debutant of the Week: Isabella Bonamigo e "Innocentia"

The Debutant of the Week è una rubrica dedicata agli autori esordienti. Ogni settimana verrà presentata l'opera di un autore e in allegato un brevissimo approfondimento sul romanzo, tramite tre domande all'autore.

Buonasera, amici!
Anche questa settimana, per la rubrica dedicata agli autori esordienti, conosciamo un'altra talentuosa autrice! Isabella Bonamigo si presenta con un'opera davvero singolare, ispirata alla Divina Commedia di Dante Alighieri, un'opera, la sua, che si propone di arrivare a tante tipologie di lettori, ma soprattutto ai giovani che, spesso, durante il periodo scolastico, non riescono a comprendere appieno la bellezza e l'importanza dell'opera dantesca. "Innocentia" è un'opera moderna e affascinante, tutta da scoprire.

Innocentia
di Isabella Bonamigo



Prezzo eBook: 3,08 euro
Pagine: 524
Autopubblicato



Venezia. Tempi moderni. Tra le calli della città lagunare scorrono secoli di storia che legano il presente al passato, l’antico splendore con la modernità, la ricca borghesia veneziana con giovani studenti. Tra di loro, Beatrice, una studentessa di lettere, appassionata al poeta fiorentino Dante Alighieri, si troverà coinvolta in uno dei segreti che la città custodisce. La sua passione per la Divina Commedia la porterà a contatto la versione più moderna e più crudele dell’inferno dantesco e le farà capire come il passato possa influenzare il presente e come il messaggio di un grande uomo possa ispirare le generazioni future e concretizzarsi in modi inaspettati.


Estratto

Puntò i suoi occhi azzurri sui miei «Se non sbaglio tra me e te c'è un patto...» disse con il suo solito sorriso arrogante «Oppure non credi di essere in grado di mantenere una promessa?»
Io che non sono in grado di mantenere una promessa?
«Allora dimmi» dissi con voce più pacata, sperando che il rossore del mio viso potesse scomparire presto «come mai siamo qui?»
«Intanto prova a tranquillizzarti, pensi forse che non ci sia via di ritorno? Che ti terrò qui prigioniera?»
Non lo pensavo, ma ero comunque terrorizzata dalla situazione. «Sono disorientata» mi limitai a dirgli «non so dove mi trovo.»
La mia espressione tradiva l'agitazione che cercavo di nascondere.
Lui, sempre con il suo solito sorriso, si alzò dalla panchina e, appoggiando una mano sulla mia spalla indicò il punto da cui ero arrivata.
«Vedi, laggiù c'è Venezia» mi guardò negli occhi «so che non vedi l'ora di raggiungerla...»
Quella meravigliosa visione mi riempì il cuore. Il sole, ormai basso, illuminava la città lagunare, regalandole uno splendido colore caldo rosato. Da lì si potevano vedere le case che si affacciavano sul mare e le imbarcazioni frenetiche che la circumnavigavano. La visione di Venezia, così vicina, mi permise di tranquillizzarmi un po'.
Poi lui cominciò a parlare.

«Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita». 

Thomas recitò i versi divinamente, come se fosse stato lui stesso a scriverli.
«Ti sembra il momento?» chiesi io esausta.
«Siamo qui per studiare la Divina Commedia se non sbaglio... E sai meglio di me che non ce ne andremo finché non avremo finito» guardò dietro di noi «e dato che sta scendendo il sole, forse non è il caso di restare in un cimitero col buio e il freddo... Che ne dici?»
Non potevo replicare, lui aveva la situazione in pungo e io ero completamente in sua balia.

L'autrice

Isabella Bonamigo. Sono nata a Treviso il 12 maggio 1986. Ho frequentato il Liceo Classico e mi sono iscritta alla Facoltà di Ca' Foscari conseguendo la Laurea triennale in Lettere Moderne nel marzo 2010 con una tesi riguardante il Decameron di Giovanni Boccaccio, intitolata “Da medica a contessa: la storia di Giletta di Nerbona.”
Da aprile 2010 lavoro in un'azienda che si occupa di informatica applicata all'ambito medico-sanitario. Da agosto 2011 vivo a Padova.
Nel settembre del 2011 sono stata invitata dalla Fondazione Bonaventura di Treviso a tenere una conferenza sul Decameron volta ad indagare il ruolo della figura femminile nell'opera boccacciana intitolata “Giletta, Zinevra e la Principessa di Inghilterra nobiltà di sangue e nobiltà d'animo.”
La passione per Dante Alighieri e per le sue opere nasce già al liceo e trova conferma durante gli studi universitari. Il mio atteggiamento di riverenza nei confronti della bellezza e della complessità della Divina Commedia mi ha fatto preferire il Decameron come argomento di tesi, ma il desiderio di voler provare ad analizzare l'opera dell'Alighieri mi ha portato a scrivere questo romanzo che ha aiutato anche me a conoscere meglio il grande autore fiorentino.
Amo gli animali, ho un cavallo e due gatti! Sono appassionata di cinema, nessun genere in particolare, mi piace cambiare. Ma la mia vera passione è viaggiare.


Tre domande all'autrice


2) Ciao Isabella, ti ringrazio di essere qui. E' per me un vero piacere!
Parliamo della tua opera. Come mai hai deciso di inserire nel romanzo il tema dantesco?

Ciao Franci! Grazie a te per avermi dato la possibilità di presentare il mio romanzo ai tuoi affezionati lettori. Sono legata al tema dantesco da quando, per la prima volta da bambina, ho sentito parlare di Dante. Ricordo che mi affascinava l'idea che un grande poeta avesse descritto in modo così accattivante le punizioni infernali riservate ai peccatori. Ho ritrovato Dante durante il periodo scolastico e, per quanto grandiosa fosse la sua opera, tutto il fascino spariva dietro le difficili interpretazioni del testo letterario (e soprattutto dietro le impegnative interrogazioni!)
È stato durante gli studi universitari che ho potuto davvero riconciliarmi con il tema dantesco. Il mio professore ci descrisse Dante prima di tutto come un uomo (oltre che come il più grande poeta). Conoscere e studiare il lato umano di Dante me lo ha fatto apprezzare senza riserve. Capire quali erano state le ragioni che lo avevano spinto a scrivere la Divina Commedia, mi fece amare del tutto la sua opera. 
Volevo quindi condividere con altre persone l'entusiasmo che avevo ritrovato, e ho pensato di calare la Divina Commedia nel mondo contemporaneo attraverso la scrittura di un romanzo.

2) Quando hai avuto la prima ispirazione per il romanzo?

La prima ispirazione l'ho avuta nell'estate del 2010. Ho fatto una scommessa con una persona molto cara: riuscire a rendere la Divina Commedia un' "opera moderna", accattivante e divertente.

3) Elenca tre buoni motivi per cui i lettori dovrebbero leggere "Innocentia".

Il primo motivo per cui consiglio di leggere Innocentia è proprio quello di riavvicinarsi alla Divina Commedia (i liceali scopriranno che Dante non è noioso e neppure così difficile da capire!)
Il secondo motivo è per la storia che racconto, con le sue sfumature rosa, gialle e nere. Una storia che piace ai giovani, ma non solo, una storia che parla d'amore, ma non solo! Il pubblico a cui desidero rivolgermi è vasto. Ognuno può ritrovare nel romanzo e nei versi danteschi un po' di sé e della sua esperienza.
Il terzo motivo è la scenografia. Innocentia vi porterà alla scoperta di una Venezia giovane e romantica. Una Venezia poco turistica, che pochi hanno il privilegio di conoscere.
Ah, c'è un ultimo motivo: quello di farmi vincere la mia scommessa ancora aperta!



Allora, che ne pensate di quest'opera e la sua giovane e intraprendente autrice?
Io trovo sia una scelta originale e coraggiosa quella di trattare un simile argomento e non vedo l'ora di scoprire questo romanzo, proprio per vedere in che modo l'autrice è riuscita a rendere attuale e più che mai intrigante la Divina Commedia per come la ricordo io.
Tra l'altro, Innocentia è stato positivamente recensito dalla mia cara collega Foschia, QUI, e dato che mi fido molto del suo parere, lo leggerò presto e volentieri!


Alla prossima!
xoxo




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