Pagine

domenica 25 maggio 2014

Recensione: "The Vincent Boys" di Abbi Glines

Miei cari lettori caffeinomani,
sono qui per proporvi una nuova recensione. Ho mollato Martin e le sue stragi di personaggi per un giorno e mi sono dedicata ad una lettura moooooolto più leggera e rilassante. Avevo intenzione di leggere la nuova serie della Glines ma, per una questione di precedenza, ho optato prima per i Vincent ;)

The Vincent Boys
di Abbi Glines


Titolo originale: The Vincent Boys
Serie: The Vincent Boys #1
Prezzo: 14,90 euro
Pagine: 279
Genere: new adult
Editore: Mondadori (collana Chrysalide)

Ashton, brava ragazza di "professione", cerca di non deludere i suoi genitori e gioca il ruolo della fidanzata perfetta di Sawyer Vincent, il ragazzo che tutte vorrebbero. Ma durante le vacanze estive, mentre Sawyer è in campeggio con il fratello, Ashton inizia ad avvicinarsi a Beau, cugino di Sawyer, terribilmente sexy. E terribilmente pericoloso... Il ragazzo da cui tutte dovrebbero stare alla larga. Beau, che ha sempre voluto bene a Sawyer come a un fratello, ama Ashton fin dai tempi dell'asilo, considerandola però la "ragazza di suo cugino" e, dunque, off limits. Che sia giunto il momento di abbandonare le maschere e di lasciarsi andare ai sentimenti veri? Più Ashton e Beau cercano di stare lontani più il desiderio si fa irrefrenabile. La tenera amicizia che li legava da piccoli si trasforma in attrazione travolgente, impossibile da combattere... Come reagirà Sawyer nel trovare la sua ragazza tra le braccia del cugino e migliore amico? C'è sempre una prima volta per "tutto": per l'amore, per la gelosia, per scoprire chi siamo veramente...


<<Non mi era mai fermato a chiedermi se la mia anima fosse davvero nera come la dipingevano tutti, in paese, ma nell'istante in cui Ashton scese dalla sua Jetta bianca, un angelo dal paradiso, capii che avevo in tasca un biglietto di sola andata per l'inferno.>>

Ebbene sì, avevo proprio voglia di evadere un po', di leggere qualcosa di assolutamente diverso dalla mia lettura attuale, il meraviglioso Trono di Spade che mi sta dando gioie e dolori in egual misura. Avevo davvero tante scelte davanti, ma Abbi Glines era da un bel po' che volevo leggerla e così mi son detta di cominciare proprio da lei, questa volta.
The Vincent Boys è un romanzo che si legge in pochissimo tempo, che ha la capacità di farti perdere la cognizione del tempo e di farti passare delle ore molto piacevoli. L'ho capito immediatamente, quando, dopo aver letto il primo capitolo, non riuscivo più a mettere giù il libroThe Vincent Boys non è un romanzo originale, non posso dire che la Glines abbia inventato una storia mai letta, anzi, è piena zeppa di cliché, ma è il modo in cui la racconta che fa la differenza (sebbene sia stata notevolmente svantaggiata dalla pessima traduzione italiana). Il suo romanzo mi ha suscitato batticuori e brividi che non provavo da tempo, brividi che solo un amore intenso e passionale e proibito come quello di Ashton e Beau possono provocare! Ogni sguardo, ogni gesto, ogni sospiro è stato narrato con attenzione, con il preciso scopo di far vivere al lettore emozioni vere e assolutamente convincenti. Sono consapevole del polverone di critiche innalzato da questo romanzo, c'è chi l'ha amato e chi l'ha odiato senza mezzi termini. Io penso di poter rientrare nella prima categoria, considerando che ho ben poche critiche da tirar fuori. Mi aspettavo decisamente di peggio da questo romanzo, dopo aver letto molte delle recensioni negative che sono state pubblicate, ma devo dire che c'è tanto buono da prendere - nonostante i suoi innegabili difetti -ed  è proprio di quello che mi sono invaghita.
The Vincent Boys non pretende di essere un capolavoro di romanzo, anzi, ho avuto più l'impressione che l'autrice abbia scritto la sua storia in maniera spontanea, quasi di getto, raccontando l'amore da un punto di vista che conosciamo un po' tutti: quello di una spensierata gioventù. I protagonisti della storia sono tre ragazzi che si conoscono da una vita. Sono cresciuti insieme, a Grove, in Alabama, i due cugini Vincent e la figlia del pastore Ashton. Ma crescendo, le loro vite hanno preso strade ben precise, si sono delineati i ruoli di ognuno e le cose sono cambiate. Ashton ha iniziato a frequentare Sawyer Vincent, bravo ragazzo, figlio di papà, molto amato da tutti e con maniere da principino. Lui è praticamente il ragazzo perfetto e Ashton ne è consapevole, solo che, quando lui partirà per trascorrere l'estate lontano, non potrà fare a meno di sentirsi attratta da Beau, la pecora nera della famiglia Vincent e dell'intero paese. Beau e Ashton si somigliano tantissimo, da piccoli ne hanno combinate tante insieme e nessuno ha mai voluto vedere ciò che davvero si nascondeva dietro quella loro sintonia, ovvero che loro due sono sempre stati fatti l'uno per l'altra. Ashton, crescendo, ha perso la sua spensieratezza, quello spirito di libertà che solo Beau era capace di tirarle fuori. Ma quando i due si ritroveranno a trascorrere di nuovo del tempo insieme, a riscoprirsi, a ritrovare quello che era perduto, capiranno di non poter fare a meno l'uno dell'altra e di dover stare necessariamente insieme, anche se questo vorrà dire rovinare il rapporto con Sawyer.
Ok, se consideriamo il romanzo da un punto di vista molto critico si potrebbe dire che Ashton è una poco di buono e che tutto ruota intorno ad un triangolo amoroso che sfocia in delle corna grandi quanto una casa. Però, io non me la sento affatto di essere così drastica e categorica, anche perché il romanzo mi è piaciuto parecchio, sebbene non condivida alcune scelte della Glines, come - ATTENZIONE SPOILER! - far correre Ashton tra le braccia di Beau subito dopo la morte della nonna. Cioè, nemmeno nei peggior film adolescenziali, con le protagoniste più depravate del mondo, accade una cosa del genere! Questa è stata forse l'unica nota stonata che potrei contestare senza rimpianti - oltre la già citata pessima traduzione (errori e refusi qua e là, termini improponibili, sequenze di parolacce paradossali). Il riavvicinamento tra Beau e Ashton, che negli anni si erano allontanati, fino quasi a ignorarsi del tutto, è stato molto bello da leggere. Ho adorato soprattutto i punti di vista di Beau, quell'adorabile ragazzaccio che, in fondo, ha un cuore dolce come il miele e che dalla vita non ha mai avuto nulla e vuole solo una cosa: la sua Ashton. Il romanzo è narrato da un doppio pov, quello di Ashton e quello di Beau. La voce di Beau è senza dubbio quella più decisa, quella di un ragazzo che che è consapevole di ferire qualcuno che ama ma che non può farne a meno, perché Ashton per lui rappresenta la vita, nonché un futuro migliore. Lui la vuole e non c'è pentimento che possa fermarlo, specie quando lei è nei paraggi e per lui è impossibile anche solo pensare di resisterle. Ashton, invece, mi è sembrata quella più tormentata, indecisa fino alla fine su che scelta fare, sempre a sentirsi in colpa e a provare rimorso per ogni cosa che fa. Ma, in fondo, come condannarla? Probabilmente molte ragazze si saranno trovate nei suoi panni, combattute tra dei sentimenti contrastanti. Certo, io probabilmente al suo posto avrei prima parlato chiaro con Sawyer, ma non ne sarebbe uscita fuori una serie tanto discussa se fosse andato tutto per come doveva andare. Niente sentimenti proibiti, niente sguardi fugaci, niente telefoni sbattuti contro il muro, niente rissa tra cugini. Niente. Che noia mortale, sarebbe stata! :P The Vincent Boys, invece, è esaltante ed eccitante da morire, riesce a fare emozionare, nonostante la relazione discutibile tra i due protagonisti. Si legge tutto d'un fiato e non si può fare a meno di attendere quei fatidici piccoli colpi di scena che sai arriveranno da un momento all'altro.
Il sesso è l'elemento chiave del romanzo, quello che cambia tutto (Dal primo secondo che l'ho stretta, è diventata mia). Il desiderio che provano Ashton e Beau è palese, lo si percepisce in ogni loro sguardo, quindi è inevitabile che tra i due scoppierà prima o poi la scintilla. E che scintilla! Un grande falò, direi piuttosto! Ma, sicuramente, oggigiorno non ci scandalizza più di tanto per qualche scena hot di troppo (anche se devo dire che non è nemmeno il "troppo" che mi aspettavo, quindi quell'inutile bollino sulla copertina potevano anche risparmiarselo :P). Ammetto che i termini per descrivere le scene in questione mi hanno un po' annichilita, non sapevo se ridere o prendere una penna e correggere tutto, ma alla fine mi sono rassegnata e sono andata avanti, provando a non pensare a come la parola "buchino" potesse davvero trovarsi davanti ai miei occhi.
Ashton vive la sua età, vive i suoi sentimenti, anche se questi si presentano in maniera troppo irruenta al momento sbagliato e ci dovrà, purtroppo, fare i conti. Ma è meglio essere se stessa che essere costretta a fingere di essere qualcun altra, fingere di essere all'altezza di Sawyer, del padre e dell'intero paese! Beau avrà pure dei modi un po' rozzi, sarà sboccato quanto volete e tutto, ma anche io, al posto di Ashton, preferirei mille volte un tipo come lui. Occhi marroni da cucciolo che contrastano con i suoi pettorali da urlo, sex-appeal da vendere, tenerezza pronta a venir fuori quando serve e un animo da lottatore (Lotterò per lei!), fanno di lui il ragazzo per il quale perdere decisamente la testa. L'attrazione per Beau è più che comprensibile, considerando anche il loro passato insieme, un passato felice e spensierato ma, ad un certo punto, interrotto bruscamente. Ashton ha sempre avuto un legame con Beau, anche se ha deciso di stare con Sawyer, pensando fosse la scelta migliore. Ma, in fondo, di errori del genere se ne fanno tutti i giorni, no? Soprattutto quando si è giovani e non si hanno mai le idee abbastanza chiare, almeno non subito. Può capitare di innamorarsi del ragazzo sbagliato, di capire di provare qualcosa per il tuo migliore amico, quello che ti conosce da una vita, che conosce la vera te e ogni tuo più profondo desiderio, quel ragazzo che è capace di farti sentire viva e realmente desiderata... Insomma, la Glines non ha mica raccontato cose dell'altro mondo! The Vincent Boys mi ha sconvolto i sensi, mi ha trasportato in una dimensione affascinante e spregiudicata, tra protagonisti accattivanti che vivono tormenti e problemi di cuore capaci di catturare tutta la mia attenzione. Questo romanzo è stata la perfetta distrazione che cercavo, anche se adesso sono proprio curiosa di leggere The Vincent Brothers, nonché la serie Too Far, da poco pubblicata da Chrysalide. Lo stile fresco e spensierato dell'autrice mi ha letteralmente rapita. Questo romanzo non rientrerà tra i miei new adult preferiti (la Hoover è difficile da spodestare!), ma rimane comunque una lettura rilassante e davvero squisita! :D


Voto: 3,5 stelline. Un romanzo leggero, romantico e sexy quanto basta per farmi capitolare.


A presto!
xoxo





Nessun commento:

Posta un commento

Commentare non costa nulla!:) Lascia pure il tuo commento, sarò felice di risponderti;)