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martedì 23 novembre 2021

Review Party: "Io, i miei mostri e me" di Caterina Costa - Cheit.jpg

Buongiorno, caffeinomani! ^^
Oggi vi parlo di un volume molto carino uscito per Becco Giallo, ovvero "Io, i miei mostri e me" di Caterina Costa, in arte Cheit.jpg. Si tratta di una raccolta di vignette che spaziano su vari argomenti e che l'autrice ha disegnato per parlare di se stessa, ma anche per aiutare le persone a sentirsi meno sole. Ringrazio Valeria di This lady of the books per aver organizzato l'evento e Beccogiallo per la copia inviatami in cambio di un'onesta opinione. 

Io, i miei mostri e me
di Caterina Costa - Cheit.jpg

Prezzo: 16,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 112
Genere: fumetti
Editore: Becco Giallo
Data di pubblicazione: 11 novembre 2021

Il primo libro della giovanissima Caterina Costa, instagrammer, autrice di webcomics, conosciuta tra i suoi tanti fans con lo pseudonimo di CHEIT. Un webcomics che racconta senza filtri le ansie, le paure, le inquietudini, le sofferenze dei ventenni di oggi. Un’autrice dall’enorme seguito sui social media.

Non è facile riuscire a parlare di ciò che si ha dentro, delle nostre paure, dei nostri sentimenti, delle nostre ansie e insicurezze. A volte è tutto così oscuro e pesante che preferiamo far finta di nulla, ignorare il problema, tenerlo a bada in un angolino del cuore, salvo poi ritrovarci a fare i conti con esso non appena restiamo soli con noi stess* o quando è troppo tardi. Oppure possiamo provare a parlarne. C’è chi prova a sfogarsi con qualche amic*, chi con un* terapista, chi riversa i suoi stati d’animo su un diario. E poi c’è Caterina Costa, giovane artista dall’evidente talento, che ha deciso di esorcizzare i suoi demoni rappresentandoli. Io, i miei mostri e me, è una raccolta di vignette disegnate da Caterina che, come tutt*, ha vissuto o sta ancora vivendo momenti di ansia e situazioni talvolta difficili da sopportare. Imprimere tutto su carta, dare forma e colore alle proprie paure, è un buon modo per esprimere ciò che si sente, è anche un modo per farlo capire a chi non ha vissuto esperienze simili, chi di solito sminuisce o minimizza questo tipo di problemi. In molt* potranno ritrovarsi in una o più vignette di questo piccolo volume, perché sicuramente tutto ciò che vi è illustrato è stato vissuto almeno una volta nella vita. Sono brevi fumetti, per lo più storie composte da 4 frame per pagina, che spaziano tra argomenti di ogni genere, amore, amicizia, ansia, paura, dolore, panico, solitudine, delusioni. È tutto rappresentato in maniera semplice e con colori ricorrenti, in cui l’arancione e il nero prevalgono. Devo dire che sono rimasta positivamente colpita da questo libro, in primis per la scelta degli argomenti trattati e poi per la bravura di Caterina nell’esprimere tanto bene soprattutto gli stati d’animo più oscuri, quell’ansia, quel terrore che ti avvolge come una coperta e ti immerge nel buio più totale. È sicuramente un’opera che merita attenzione perché fa riflettere su problemi realmente esistenti, problemi che colpiscono molt* giovani alle prese con scelte difficili, che si trovano spaesat* di fronte alle incertezze del futuro o più semplicemente impreparat* alle sfide della vita di tutti i giorni. La perdita di una persona cara, i giudizi della gente, le conseguenze della pandemia, la pressione delle cose da fare, i cambiamenti, i fallimenti. C’è spazio per ogni tipo di emozione. Alcune tavole riescono davvero a toccare nel profondo chi legge, a turbare, a commuovere. Certo, il prevalere di disegni che hanno per protagonista l’ansia e così poche, quasi nessuna, che diano un qualche tipo di conforto, mi ha un po’ stupito, ma allo stesso tempo penso che l’intento dell’autrice di far capire che non si è soli arrivi. Non si è soli perché molta gente potrebbe sentirsi come noi e comprenderci, non si è soli perché anche i nostri mostri alla fine possono diventare nostri amici; se impariamo a conviverci, a gestirli, possono fare meno paura.

Non è facile parlare di simili argomenti, sono sempre abbastanza spinosi e anche più ampi e profondi di quanto si possa immaginare e ognuno li affronta in maniera diversa. Caterina Costa lo fa con grande sensibilità, con uno stile personale molto dolce e carino, che cattura e lascia spazio a riflessioni intense. Il volume si legge in pochissimo, alcune vignette colpiscono più di altre, alcune fanno male, altre, sull'amore e l'amicizia, fanno sorridere. Sicuramente non mi sarebbe dispiaciuto leggere una storia intera invece di tante piccole vignette, una storia che affrontasse le stesse tematiche, ma che mostrasse più scorci positivi, luminosi e speranzosi alla fine, perché è anche di questo che la gioventù ha bisogno, non solo di essere compresa, ma anche di aver tesa una mano per uscire da quel buio che sembra spesso confondere e destabilizzare.

Io, i miei mostri e me è un’opera molto interessante, capace di toccare molte corde del nostro essere e, se anche ha dei difetti, mi sento di consigliarla a chi vuole sentirsi capit*, a chi non riesce a esprimere a parole ciò che prova. Un fumetto di questo volume potrebbe essere la sua voce, potrebbe dire tante cose e in maniera molto semplice e diretta. L'autrice ha sicuramente ancora tanta strada davanti a sé, i suoi lavori hanno un'impronta molto riconoscibile e si fanno apprezzare. Spero di leggere altro di suo in futuro, qualcosa che porti un'impronta anche più matura e che equilibri il buio di questo volume con sentimenti più leggeri e spensierati.

A presto!
xoxo
Photo credit: @francikarou

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