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giovedì 27 gennaio 2022

Review Party: "Violet e il libro proibito" di Kelly Barnhill

Buongiorno, lettor*!
Oggi sono qui per parlarvi di “Violet e il libro proibito” di Kelly Barnhill, un libro che mi è piaciuto tantissimo e che mi ha fatto apprezzare nuovamente l’autrice de La bambina della luna e delle stelle (a proposito, se non conoscete il suo romanzo d'esordio, ve ne parlo QUI). Ringrazio la De Agostini per la copia inviatami in cambio di un’onesta opinione e ogni blogger che ha preso parte con me a questo evento.

Violet e il libro proibito
di Kelly Barnhill

Prezzo: 6,99 € (eBook) 15,90 € (cop. rigida)
Pagine: 362
Genere: fantasy, ragazzi, middle-grade
Editore: De Agostini
Data di pubblicazione: 18 gennaio 2022

Nelle fiabe, tutte le principesse sono bellissime, i draghi orrende e spietate creature e le storie... semplici e innocue storie. Ma questa non è affatto una fiaba come le altre. Nel regno di Andulan, la figlia del re si chiama Violet. È una ragazzina solitaria, con gli occhi di colore diverso e una massa di ricci che le nasconde la faccia. Si vede brutta, e questo la rende insicura. C'è solo un momento in cui non si sente sbagliata: quando racconta storie. Perché Violet è una lettrice voracissima e una voracissima narratrice di favole. Se apre bocca rapisce tutti, dalle dame di corte al più umile dei servitori. Quando insieme al suo migliore amico, Demetrius, trova nei sotterranei del castello un misterioso libro, è convinta di aver scoperto una miniera di storie che cambierà la sua vita. E la sua vita cambia, ma non come aveva immaginato... Dal polveroso tomo si leva la voce spaventosa di una divinità dimenticata, che inizia a sussurrare ai servitori, alle ancelle, al popolo, ammaliando l'intero reame. Ammalia il re, offrendogli l'opportunità di catturare l'ultimo drago sopravvissuto. E ammalia la principessa Violet, con l'illusione di renderla bellissima. Ma ogni parola sussurrata dal libro proibito ha un prezzo, e tremende conseguenze. E Violet, per salvare il regno, dovrà trovare il modo di ascoltare solo le voci amiche, e di raccontare l'unica storia che potrà guarire il suo mondo.

Una cosa è certa: Kelly Barnhill sa come sorprendere. Ancora una volta mi ritrovo affascinata dallo stile di questa splendida autrice e da una storia ammantata di fiaba, di magia e anche di oscurità. Ma soprattutto di valori e tematiche che, in una lettura di questo target, fanno davvero bene a chi legge e aiutano a crescere. Kelly Barnhill dà merito alle storie, che hanno il potere di cambiare il mondo e le persone. Ci regala un romanzo in cui le storie sono importanti e hanno “peso, significato e voce” e mescola il tutto con personaggi “veri”, che nulla hanno a che vedere con quelli spesso stereotipati di altri romanzi.

La protagonista di questo libro è Violet. Violet è una principessa, l’unica erede della coppia regnante di Andulan, una delle terre del multiverso, con un cielo specchiante e due soli a illuminarla. Violet non è però la classica principessa delle fiabe, quella di cui narrano i cantastorie nei loro racconti. Non è bella, non ha lunghi capelli setosi o pelle d’avorio. Ha gli occhi spaiati, uno di un colore e uno di un altro, la pelle piena di lentiggini, capelli crespi e ribelli, il viso un po’ storto. Nonostante questo tutti le vogliono bene perché è una bambina piena di vita e amorevole. Lei, però, non si sente sicura di se stessa, come se essere ciò che è non bastasse. Teme di dover essere bella per essere la principessa che tutti desiderano e meritano. Questo pensiero, all’inizio inconsistente, inizia a insinuarsi sempre di più nella sua mente, fino a diventare una sorta di ossessione. La consapevolezza giunge più chiara quando, insieme all’amico Demetrius, il figlio dello stalliere, non si imbatte in una stanza segreta del castello, una vecchia e polverosa biblioteca, e in un libro in particolare. Il libro sembra chiamarla e pretendere di essere letto. In quel libro, Violet lo sa, è contenuto qualcosa di proibito, una storia che non dovrebbe leggere, la storia di un dio maledetto, esiliato, il cui nome è meglio non pronunciare. Ma da quel giorno, le voci nella sua testa si fanno sempre più insistenti, quel nome reclama di essere pronunciato. Il tredicesimo dio, un dio minore tra gli Antichi Dèi, inizia a esercitare il suo potere su tutti gli abitanti del castello e non solo, insinuandosi nelle loro menti, creando scompiglio, diffondendo risentimento e frustrazione. Il castello si crepa, tutti litigano e si odiano, nessuno però si rende davvero conto di ciò che sta succedendo. Neppure Violet, che come tutti, sembra ammaliata da quella voce, quel richiamo, quel desiderio di vanità. Il Nybbas, sembra conoscere il desiderio di tutti, eppure qualcuno resterà saldo e, insieme alla complicità di “piccoli” alleati, metterà in atto un piano per salvare il Regno e ciò che resta del castello e dei suoi abitanti, insieme ad una principessa che finalmente prende coscienza delle sue qualità e decide di agire come la futura sovrana che è. 

Violet e il libro proibito è una storia davvero coinvolgente. Il ritmo è spedito, non si può fare a meno che leggere tutto d’un fiato. I capitoli sono brevi e si susseguono senza sosta, spostando l’attenzione da uno all’altro personaggio. La voce narrante è quella di un cantastorie amico di Violet, espediente che ho trovato originale e molto interessante, sicuramente dà una nota diversa al romanzo, rendendo il tutto ancora più ricco di fascino, come stessimo leggendo un racconto d’altri tempi. Ogni cosa di questo libro mi ha sorpresa, nessun personaggio è scontato e la trama non mostra mai un momento di noia. Così come abbiamo una protagonista dall’aspetto poco principesco, che fa riflettere su quanto l’apparenza non sia importante, abbiamo anche un Re che non è il solito Re che si incontra in romanzi del genere, bensì uno studioso, appassionato di draghi. E Cassian, il cantastorie, non è un semplice cantastorie, è molto più di questo e da lui dipenderà anche gran parte della sorte di Andulan. E poi c’è Demetrius, l’amico di scorribande di Violet, non soltanto un amico ma un vero e proprio eroe, un ragazzo capace di comunicare con gli animali, di “sentirli” e di sentire e vedere anche altro, un ragazzo che non cede alle voci malevole, ma che va ben oltre. Ognuno, a modo suo, è speciale, ogni personaggio non ha un semplice ruolo prefissato, ma riveste molto più di quello all’interno del romanzo. 

Il mondo che ha creato l’autrice è ben congegnato per far parte di un romanzo autoconclusivo
, ogni descrizione ben equilibrata, segno di una maturità stilistica davvero notevole. Il personaggio di Violet si evolve in maniera interessante, arrivando a comprendere l’importanza della sostanza e non dell’apparenza e a rimediare ai suoi errori prima che sia troppo tardi. Mi sono davvero appassionata a questa storia, probabilmente, tra i middle-grade letti negli ultimi tempi, questo è uno dei migliori. Kelly Barnhill non ci fa mancare le emozioni, così come personaggi veri, con sentimenti autentici e reazioni naturali e credibili. Abbiamo un libro antico che non dovrebbe essere letto, un castello decadente, specchi in cui è meglio non guardare, abbiamo una guerra, gente ammaliata e anche un Piccolo Popolo, un vecchio drago imprigionato e… tanto, tanto altro! Non sto qui a dirvi tutto ciò che troverete in questo romanzo ma sappiate che amerete ogni cosa. I bambini, così come i grandi, si divertiranno con questa storia, ma scopriranno anche che non è importante come si appare ma come si è fatti, tema su cui è bene rimarcare, soprattutto con i tempi che corrono, in cui ormai si dà fin troppa importanza all’immagine che offriamo di noi stessi e all’esteriorità, piuttosto che alla sostanza. Violet e il libro proibito saprà sussurrare al vostro cuore e farsi amare per ciò che è: un libro bellissimo come pochi, ben scritto e memorabile.
Non perdete le altre recensioni del Review Party. Qui sotto tutti i blog che partecipano all'evento!


A presto!
xoxo

Fonte immagini: Pinterest

1 commento:

  1. Grazie di aver organizzato questo evento che mi ha dato la possibilità di leggere un romanzo che valeva veramente la pena

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