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lunedì 14 febbraio 2022

Recensione: trilogia The Dark Elements, di Jennifer L. Armentrout (a cura di Giulia)

Buongiorno, carissim*!
Oggi Giulia ci parla della trilogia The Dark Elements di Jennifer L. Armentrout, una lettura che l'ha fatta emozionare tantissimo. Conoscete questa serie? L'avete letta? Vi lascio alla sua recensione, non dimenticate di commentare ;) A presto!

The Dark Elements: la trilogia
di Jennifer L. Armentrout

Pagine: 1244
Genere: paranormal romance, urban fantasy
Editore: Harper Collins
Data di pubblicazione: 5 aprile 2017

Metà demone e metà gargoyle, Layla ha poteri che nessun altro possiede e per questo i Guardiani, la razza incaricata di difendere l’umanità dalle creature infernali, l’hanno accolta tra loro pur diffidando della sua vera natura. Ma la cosa peggiore, un’autentica condanna, è che le basta un bacio per uccidere qualunque creatura abbia un’anima...

Avere avuto questa trilogia in libreria da più di due anni e non aver mai avuto né il tempo né il coraggio per leggerla è una vergogna, me ne rendo perfettamente conto. Ora che l’ho letta, posso dire che la Armentrout è una delle poche autrici che riesce a catturare la tua attenzione al 1000%, non so che super potere abbia, ma appena entri nel tunnel delle sue storie non riuscirai a uscirne facilmente. Questa di oggi sarà una recensione un po' diversa dal solito. Come penso abbiate letto dal titolo, vi parlerò dell’intera trilogia di The Dark Elements che ho letto in tre giorni.

Una storia affascinante, piena di colpi di scena, tanti colpi di scena, che ti fanno tremare il sederino e ti lasciano a bocca aperta. Una trilogia urban-fantasy, con angeli, demoni e guardiani (gargoyle), che hanno il compito di trovare e di riportare all’inferno tutti i demoni presenti sulla Terra. Non avevo mai letto nulla che parlasse di gargoyle prima d’ora e questa cosa ha subito suscitato la mia curiosità. Questa è la storia di una ragazza, Layla, metà guardiano e metà demone. La sua non è una vita facile, è stata abbandonata da entrambi i genitori appena nata e poi, qualche anno dopo, grazie al suo sangue di guardiana, è stata accolta con (doppia negazione sbagliata) riluttanza dal clan dei guardiani residenti a Washington DC. Layla cresce e con lei crescono anche i suoi poteri, si serve della sua parte di guardiana per marcare i demoni, affinché i guardiani possano riuscire a scovarli più velocemente, e tiene la sua parte di demone, la parte che lei in un certo senso ripudia, chiusa, distante, perché è la parte in grado di far del male alle persone, con un semplice bacio può succhiare l’anima e porre fine alla vita di un essere umano. Ma cosa succede se si bacia un essere senz’anima come un demone? Credo che la risposta venga quasi spontanea, non accade nulla.

→ Caldo come il fuoco

In questo primo libro, troviamo tutta la spiegazione dei personaggi, dei loro ruoli e ci addentriamo in questo mondo apparentemente complicato, a causa di tutte le varie gerarchie, che poi però quando ci si è ambientati risulta molto semplice comprendere. Come vi ho detto prima, è un libro introduttivo che non manca di trama. Layla si trova ad affrontare una minaccia più grande di lei, qualcuno vuole creare i Lilin, i primi figli di Lilith (sì, quella Lilith), che creeranno talmente tanto caos sulla Terra da far scoppiare l’Apocalisse. Ci vengono presentati tanti personaggi come Zayne, che è un guardiano, ed è amico di Layla sin da quando lei era una bambina. Zayne è un ragazzo di qualche anno più grande di Layla, che viene descritto come dolce, premuroso e affidabile, e secondo me è il personaggio più noioso di tutti. Non fermatevi alle apparenze, però, perché, nonostante il suo essere così protettivo e accondiscendente nei confronti di Layla, è davvero un vero amico, che si sacrificherebbe per lei. A un certo punto, però, contrapposto alla figura di Zayne, ci viene presentato Roth, anzi Astaroth, principe degli Inferi, nonché braccio destro del Boss. Roth è tutto ciò che più vi aspettereste da un demone, arrogante, egocentrico, malizioso, con sempre la risposta pronta, però è anche ciò che meno vi aspettereste da un demone, dolce, coraggioso, altruista e sensibile.

“Libero arbitrio, eh? Bè, è davvero una stronzata. Ho perso me stesso nel momento in cui ho trovato te.”

Potreste mai resistere a tutto questo? Assolutamente no, ed è ancora più difficile stargli lontano poiché è l’unico, in tutta la sua vita, a non farle venire voglia di risucchiargli l’anima.

Libro approvato al 100%, anche se devo dire mi ha dato un po' fastidio l’immaturità di Layla in alcune scene. Il fatto di non sapere ancora prendere posizione la destabilizza e non poco, anche perché poi si ritrova ad accettare e rimpiangere le decisioni delle persone attorno a lei.

Attenzione: da qui in avanti potrebbero esserci SPOILER del primo libro.

→ Freddo come la pietra

Ero un po' scettica sull’iniziare questo secondo volume. Dopo aver perso Roth, il mio cuore era a pezzi come quello di Layla. Avevo paura che la presenza di Zayne prendesse il sopravvento, fino ad annoiarmi a morte. Così non è stato, anzi sono proprio contenta che l’autrice abbia approfondito il personaggio di Zayne. Però devo dire che non mi è passato mai per la testa che Roth potesse essere sostituito, Zayne è sicuramente un buon amico, però Roth è insostituibile. In questo secondo libro, percepiamo ancora di più l’immaturità di Layla. L’eterna indecisa. Ha paura di accettare quello che è veramente e ricerca una se stessa che ormai non esiste più. Vuole a tutti i costi farsi accettare dalla sua famiglia, che l’ha sempre guardata con sospetto, ora più che mai. Questo suo atteggiamento, più di ogni altra cosa, dà molto fastidio, io posso capire tutto, però il non essere se stessi per farsi accettare da un gruppo di persone che è costantemente sospettoso di te, non lo accetto proprio.

Però, come sempre, la situazione viene salvata da Roth, ormai tornato dal soggiorno doloroso agli Inferi. Lo troviamo cambiato, consapevole della sua missione ma... - perché con Roth c’è sempre un ma - consapevole ancora di più che ormai il suo cuore non gli appartiene più.

“Ti amo. Mi senti? Ti ho amato dal primo momento in cui ho sentito la tua voce e continuerò ad amarti. Qualunque cosa succeda. Ti amo”

→ Lieve come un respiro

Miglior libro della trilogia. Il libro che ti fa più emozionare, tremare e temere per la vita di tutti i personaggi. Intrecci pazzeschi e colpi di scena sempre dietro l’angolo. Ci eravamo lasciati con un plot-twist pazzesco, da scavarsi la fossa. Finalmente, Layla, abbandona tutte le sue insicurezze, per diventare una protagonista sicura di sé, che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Assistiamo al suo cambiamento sia caratteriale che fisico. Ebbene sì, alla sua prima trasformazione dopo essere tornata dal regno degli Inferi, si ritrova delle bellissime ali nere piumate. Nessuno capisce che provenienza abbiano, o meglio, tutti hanno dei sospetti ma nessuno sa con certezza cosa Layla sia diventata. In questo ultimo libro, si cercherà di porre fine alla minaccia che li perseguita sin dal primo momento, ovvero il Lilin. Tra tutti e tre i libri, questo è quello decisamente più romantico. Dopo tante peripezie, morti, resurrezioni, angeli, demoni, indovini, Layla ha preso la sua decisione e questa volta è per sempre.

Grazie alla sua scrittura, alla sua ironia, la Armentrout non sbaglia mai, ma qui si è superata alla grandissima. La saga di The Dark Elements entra di diritto a far parte di una delle migliori saghe di questa autrice. Per concludere questa recensione, vorrei fare una menzione d’onore per il famiglio più bello, più dolce e più affamato di tutti i tempi. Credo che Bambi sia stata e sarà il miglior personaggio non protagonista di tutti i libri che ho letto fino ad ora. Quel serpente gigantesco, riesce ad entrarti nel cuore e lasciarlo è un dolore immenso.

Se non avete ancora letto questa saga, spero di avervi convinto a leggerla!

“Io, Astharoth, Principe degli Inferi, sono innamorato di te, Layla Shaw. Ieri. Oggi. Domani. Sarò innamorato di te anche fra mille anni, e il mio amore sarà sempre forte come oggi.”


Giulia


Photo credit: @_gbooklover_



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