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venerdì 30 settembre 2022

Milk, Cookies&Books: libri a merenda - "Furthermore" di Tahereh Mafi (a cura di Eleonora)

Buon pomeriggio, lettor*! ^^
Nonostante la connessione che questo pomeriggio va e viene, sono riuscita finalmente a postarvi la recensione di Eleonora, che ci parla di Furthermore, dell'apprezzatissima Tahereh Mafi, un libro fantasy per ragazzi che sembra quasi una fiaba. Scopritelo nel post che segue e fateci sapere la vostra opinione ;) A presto!

Furthermore
di Tahereh Mafi

Prezzo: 6,07 € (eBook) 11,66 € (cop. flessibile) 17,03 E (cop. rigida)
Pagine: 432
Genere: fantasy, ragazzi, middle-grade
Editore: Puffin Books
Data di pubblicazione: 14 novembre 2017
INEDITO IN ITALIA

Inspired by her childhood love of books like A Secret Garden and The Chronicles of Narnia, bestselling author Tahereh Mafi crafts a spellbinding new world where color is currency, adventure is inevitable, and friendship is found in the most unexpected places. There are only three things that matter to twelve-year-old Alice Alexis Queensmeadow: Mother, who wouldn’t miss her; magic and color, which seem to elude her; and Father, who always loved her. The day Father disappears from Ferenwood he takes nothing but a ruler with him. But it’s been almost three years since then, and Alice is determined to find him. She loves her father even more than she loves adventure, and she’s about to embark on one to find the other. But bringing Father home is no small matter. In order to find him she’ll have to travel through the mythical, dangerous land of Furthermore, where down can be up, paper is alive, and left can be both right and very, very wrong. It will take all of Alice's wits (and every limb she's got) to find Father and return home to Ferenwood in one piece. On her quest to find Father, Alice must first find herself—and hold fast to the magic of love in the face of loss.

Ormai lo abbiamo capito tutti, qualunque storia in cui Tahereh Mafi si cimenta viene bene e il primo romanzo della sua dilogia per bambini, Furthermore, non fa eccezione. La particolarità e la bellezza di questo libro è che, pur essendo un romanzo, ricorda ed è anche impostato come una favola e come ogni favola che si rispetti la nostra storia inizia con “C’era una volta...”.

C’era una volta, in un coloratissimo paesino ammantato di magia e di piccole meraviglie, una bambina molto speciale che viveva ai confini del villaggio con la mamma, i tre fratellini e il suo adorato papà. Il suo nome era Alice Alexis Queensmeadow, per tutti però solo Alice, ed era diversa da tutti gli abitanti del suo paesini perché nata priva di ogni colore. Bisogna sapere infatti che per gli abitanti di Ferenwood, questo è il nome del villaggio, più una persona è colorata e più i suoi colori sono intensi e vibranti, tanto maggiori saranno le sue capacità magiche. Per una bambina come Alice dunque nascere completamente priva di colore, a parte qualche lieve sfumatura negli occhi e sulle gote, è fonte di grande disagio. A differenza di quello che si potrebbe pensare però non è priva di magia, anzi, per una qualche burla del destino infatti Alice è un pennello vivente che con la sola volontà può cambiare a piacimento il colore delle cose e delle persone che la circondano, di tutto tranne che lei stessa. Per quanto la ragazzina adori e ami circondarsi di colore, lei è sempre esclusa dalla tavolozza e ciò la porta a rifiutare il suo dono. Quando ha nove anni, il suo amatissimo padre scompare senza lasciare traccia, portando con sé nient’altro che il suo fidato righello e da quel momento la solitudine che la ragazzina sente costantemente non fa altro che acuirsi. La sua unica speranza di trovare il suo posto nel mondo è la cerimonia dei Dodici anni, un evento annuale al villaggio in cui tutti i bambini che hanno dodici anni sono invitati ad esibire i propri talenti magici e in base al punteggio ottenuto viene loro assegnato un compito o una sfida che li porterà alla scoperta dell’avventura. Alice spera con tutta se stessa di ottenere un punteggio che le permetta di allontanarsi dal villaggio e anche dalla sua famiglia in cui, da quando è scomparso il padre, si sente di troppo e non abbastanza amata (in particolare dalla madre). 

Un altro chiodo fisso dei suoi pensieri è ritrovare il suo genitore perduto e riportarlo a casa, o quanto meno rimanere a vivere con lui. È così che, dopo una disfatta totale alla cerimonia dei dodici anni, Alice accetta la proposta del ragazzo più odioso, per lei di Ferenwood di aiutarlo nella sua impresa, che guarda caso è proprio ritrovare suo padre. I due quindi si lanciano in una temeraria, eccitante e pericolosissima avventura nel mondo di Furthermore, dove vigono regole severissime e il rischio di essere mangiati è alle stelle, un luogo in cui la logica così come la conosciamo noi non esiste e dove accanto al viaggio fisico dei due troviamo anche un percorso di crescita, di fiducia e di amicizia che li condurrà verso il raggiungimento del loro obbiettivo integri, soddisfatti e amici. L’oggetto più importante da avere sempre con sé a Furthermore è un righello, la mancanza, la perdita o la rottura di esso, come i nostri due piccoli avventurieri impareranno presto, porta a più che spiacevoli conseguenze. Pur con tutti i suoi perigli però questo mondo incantato è molto eccitante e l’avventura più sfrenata è sempre dietro l’angolo, tutto è nuovo e magico e incredibile, tanto che si scopre che persino il cielo ha una mente pensante e dei sentimenti.

A metà tra Alice nel Paese delle Meraviglie e Il Magico Mondo di Oz, questo libro è costellato di personaggi particolari, situazioni che ribaltano ogni legge naturale, oggetti magici, aiutanti e misteriosi cattivi pronti a fare la pelle (letteralmente) a ignari visitatori. Furthermore è un mondo tanto crudele quanto meraviglioso, capace di mettere a rischio la sopravvivenza un minuto prima e un minuto dopo offrire un inaspettato aiuto sotto forma di volpe di carta parlante; se si precipita si atterra lievemente e se si cade si cade per aria nel cielo e così via. Lo stile fiabesco della storia si ritrova anche nella scrittura di Tahereh Mafi che, pur mantenendo la sua caratteristica espressività che fa percepire i colori e la magia del libro come se fossero tangibili, diventa più giocoso e scanzonato e viene impostato come un dialogo tra autore e lettore, in cui la narrazione viene intervallata da interazioni dirette e domande che Tahereh Mafi pone a chi sta leggendo. Tra le righe inoltre svela che è stata Alice stessa a raccontarle la storia. Il libro oltretutto è suddiviso in diverse parti all’inizio delle quali un nastro che le collega ci mostra pensieri e considerazioni dell’autrice, che con ironia accompagnano il lettore nello snodarsi degli eventi e che rimarcano questa narrazione scanzonata che caratterizza la storia sin dalle prime battute.

Ah, come ogni favola che si rispetti ovviamente la nostra lettura si conclude con un bel lieto fine in cui tutti vissero per sempre felici e contenti.
Eleonora


Photo credit: @eleonoranicoletto

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