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lunedì 2 ottobre 2023

Recensione: "Il grande sonnellino" di Simon Rich (a cura di Ms Rosewater)

Buongiorno, lettor*! ^^
Inauguriamo questa prima settimana di ottobre con la recensione di Ms Rosewater a Il grande sonnellino, di Simon Rich, un libro di racconti umoristici, la lettura ideale se cercate qualcosa di leggero che vi sollazzi senza annoiarvi. Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate. A presto! ;)

Il grande sonnellino
di Simon Rich

Prezzo: 8,99 € (eBook) 16,50 € (cop. flessibile)
Pagine: 216
Genere: racconti, narrativa contemporanea, letteratura umoristica
Editore: Nottetempo
Data di pubblicazione: 29 settembre 2022
Acquista su: IBS, laFeltrinelli (link aff.)

Due spietati pirati prendono possesso di una nave, vorrebbero seminare morte e distruzione ma trovano a bordo una bambina adorabile e sono costretti a conciliare la ricerca del tesoro con i dilemmi della genitorialità. Uno sceneggiatore di successo, vanesio ed egoista, viene risucchiato, come per contrappasso, nel vortice dell’ossessione di sua figlia per “La Bella e la Bestia”. In un’esilarante reinvenzione del racconto noir, un detective di due anni si fa commuovere da una femme fatale (la sorellina) e si mette sulle tracce di un prezioso oggetto smarrito, scoprendo così i loschi intrighi di una banda capitanata dalla Mamma. Strappandoci a ogni frase una risata, queste storie raffinate e irresistibili raccontano l’approdo alla vita adulta, i cambiamenti di sensibilità del mondo che ci circonda e le assurdità che caratterizzano ogni famiglia. Definito “lo Stephen King della scrittura umoristica”, Simon Rich compone con la sua arte comica un indimenticabile mosaico della società contemporanea.

Dopo un periodo di letture cupe avevo bisogno di un po' di divertimento, così ho recuperato questa raccolta a opera di Simon Rich, autore che ha lavorato per il leggendario Saturday Night Live e per I Simpson: gli 11 racconti che racchiude, annunciati da una copertina coloratissima e molto originale, brillano di una comicità surreale, talvolta appuntita e altre malinconica, e ruotano in gran parte attorno al rapporto tra padri e figli.

La prima storia, I ferri del mestiere, vede la formazione di una famiglia non tradizionale composta da due pirati che adottano una bambina e sviluppano le prerogative di qualsiasi famiglia, anche se, ovviamente, con peculiarità piratesche. Il grande sonnellino è una parodia di Il grande sonno di Chandler, in cui un poppante nei panni di Marlowe cerca di risolvere il mistero della scomparsa di un peluche, nonostante le ingerenze di baby-sitter e genitori che tramano alle sue spalle. E poi, nell'esilarante La Bella e la Bestia un occupatissimo sceneggiatore hollywoodiano cade sotto un incantesimo ed è costretto a giocare con la figlia di quattro anni ossessionata dalle canzoni dei film Disney, mentre in Allevata dai lupi, una giovane, cresciuta appunto da una coppia di lupi, riceve con poco entusiasmo la visita dei genitori canidi, dei quali, come tutti i figli con tutti i genitori, ormai non condivide molte abitudini.

Rich riscrive le situazioni più note e i passaggi classici della crescita mettendosi nei panni ora del genitore, ora del figlio, facendo emergere una visione abbastanza ansiosa dei giovani papà e mamme, preoccupati di sbagliare, di non fare abbastanza, di non essere in grado di proteggere i figli, presi tra la prole e i loro stessi genitori (i nonni), che formano spesso temibili alleanze. Anche quando questo elemento famigliare sembra meno evidente, è tuttavia presente, come in Rivoluzione, in cui un giovanissimo principe si trova immerso nello stile di vita del suo popolo e decide di essere un re migliore del padre; oppure nel monologo immaginario di Babe Ruth Mina vagante, che pone la questione della meritocrazia e del nepotismo o ancora in Laser Disc, in cui il passaggio delle generazioni è rappresentato dagli oggetti che nel presente simboleggiano il culmine della tecnologia, per diventare col tempo souvenir malinconici di un passato migliore.

A un livello più profondo si scopre che la matrice della genitorialità è un altro filtro con cui interpretare le paure più diffuse nella società contemporanea, americana ma non solo: quella di perdere il proprio lavoro e con esso una parte della propria identità o di non riuscire a far crescere la relazione col proprio partner e mantenere il controllo sulla propria vita. Ma anche lo scorrere del tempo, questo tempo sempre meno gentile, nel quale uomini e macchine diventano obsolescenti, pronti a essere dismessi e sostituti da modelli più recenti. Questo tempo che si popola di mostri per niente immaginari facilmente identificabili nel collasso climatico, nelle guerre, in tutto ciò che minaccia la sicurezza e si nasconde negli armadi e sotto i letti dei bambini.

Leggero, divertente e non troppo scanzonato, Il grande sonnellino tiene buona compagnia. Peccato sia un po' breve, ma ho già scoperto (sempre di Rich e sempre edito da Nottetempo) Marmocchi Viziati, quasi quasi me lo prendo.

Ms Rosewater



Photo credit: @lisapavesi

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