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giovedì 11 gennaio 2024

Recensione: "Morte" di Laura Thalassa (a cura di Giulia)

Buongiorno, lettor*, e ben ritrovati su Coffee&Books! ^^
Con la recensione di oggi, a cura della nostra Giulia, inauguriamo il nuovo anno qui sul blog. Ci auguriamo sia un anno ricco di belle letture e Giulia può dire sicuramente di averlo iniziato bene, visto che ci porta una recensione positiva. Si è conclusa la serie dei Cavalieri dell'Apocalisse, edita Hope Edizioni. Trovate le recensioni sul blog di tutti i precedenti volumi, ma scopriamo adesso il capitolo finale. Sarà stato all'altezza delle aspettative? Buona lettura e vi aspettiamo nei commenti ;)

Morte
di Laura Thalassa

Prezzo: 4,99 € (eBook)
Pagine: 545
Genere: fantasy, paranormal romance
Editore: Hope Edizioni
Data di pubblicazione: 11 dicembre 2023

Il giorno in cui Morte giunge nella piccola città dove abita Lazarus Gaumond e uccide tutti gli abitanti in un colpo solo, l’ultima cosa che si aspetta è di vedere una sopravvissuta. Lazarus, però, possiede un suo dono particolare: non può essere uccisa. Né dagli umani, né dalla Natura e neppure da Morte in persona. Lei possiede l’unica anima che Morte non riconosce. L’unica che non può liberare dal peso della carne. Così come non può ignorare il desiderio di fare sua la proprietaria di quell’anima. La vuole, disperatamente. E più a lungo lei cerca di arrestare la sua furia omicida, più lui non riesce a starle lontano. Fino al giorno in cui Lazarus incrocia il cammino degli altri tre Cavalieri e si trova, suo malgrado, a dover stringere con loro un patto: sedurre Morte per salvare il mondo. Una missione difficilissima, resa ancora più complicata dal fiume di sangue che scorre tra loro. Ma l’attrazione che Thanatos prova nei suoi confronti è innegabile e, per quanto Lazarus provi a contrastarla, anche reciproca. Sembra infatti impossibile resistere al fascino di quell’essere antico quanto bellissimo e al suo tenebroso abbraccio. La fine è vicina. L’umanità è destinata a perire e neppure i primi tre Cavalieri sembrano capaci di impedire a Morte di portare a termine la sua missione. Solo Lazarus può riuscirci.

Buongiorno a tutti e a tutte! Non vedevo l’ora di tornare a scrivere sul blog e quale miglior modo di iniziare l’anno se non con una recensione positiva. Come prima cosa ringrazio la Hope Edizioni per avermi omaggiata di una copia digitale di questo libro e dei precedenti, e di avermi inclusa nei loro eventi, sono molto felice di aver cominciato quest’avventura con questa saga e sinceramente, nonostante tutte le cose che mi hanno lasciata sconvolta per il no sense, di cui vi parlerò durante la recensione, sono molto contenta del finale e di essere arrivata fino alla fine di questa saga.

A fine 2021 iniziava l’avventura con il primo cavaliere dell’Apocalisse, Pestilenza, il libro che in assoluto mi è piaciuto più di tutti. Con Pestilenza abbiamo cominciato a sperimentare le dure rappresaglie di una malattia che faceva strage ovunque, una malattia che non si riusciva a curare, a fermare finché un giorno, colui che aveva sterminato metà popolazione mondiale, non incontra lei, Sara, una ragazza tosta che cercherà di ucciderlo in tutti i modi, e poi semplicemente finirà per fermare il primo cavaliere dell’apocalisse, amandolo e facendogli sperare ancora nell’umanità. Poi siamo passati, al cavaliere più spietato, a colui che dentro aveva solo sete di sangue, Guerra, colui che porterà battaglie e devastazione in tutto il mondo, finché davanti al suo cammino una ragazza non attira la sua attenzione e lui inspiegabilmente comincia a chiamarla moglie. Miriam tutto si sarebbe aspettata tranne che fare innamorare e innamorarsi di uno dei più spietati cavalieri dell’Apocalisse. Guerra è sicuramente il libro che è riuscito a coinvolgermi di meno, non sono riuscita a emozionarmi con la sua storia. Poi siamo arrivati a Carestia, ricordo che con questo libro non avevo grandi aspettative, forse anche perché venivo dal precedente un po' delusa, ma forse è proprio per questo che è riuscito a conquistarmi, sta di fatto che la storia di vendetta tra Ana e Carestia è stata una delle più combattute, seconda solo alla storia di cui vi parlerò tra poco.

Ci eravamo lasciati con il risveglio di Morte, uno dei risvegli più temuti in assoluto, è apparso sulla Terra, con le sue ali pronto a far volare via un sacco di anime umane. Mi ero fatta delle idee su come potesse essere il personaggio di Morte, e diciamo che ho centrato in pieno quasi tutte le caratteristiche del suo carattere. È sicuramente il cavaliere più spietato, con il potere più distruttivo e colui che porterà il giudizio universale sulla Terra. Thanatos è il cavaliere che incute più timore alla popolazione, inizialmente anche Lazarus ha timore di lui, eppure in lei il sentimento che emerge è la rabbia e la vendetta, verso colui che ha sterminato la sua famiglia, la famiglia che l’ha accolta e l’ha fatta sentire amata.

Morte non sa come reagire quando questa ragazza che lui non riesce a percepire gli blocca il passaggio, dovrebbe essere morta come tutti in quel villaggio eppure nonostante cerchi di strappargli l’anima con la forza, questa rimane ben salda e non vuole lasciare quel misero corpo umano. La guarda e non riesce a riconoscerla, ed è preoccupato da questo in un certo senso, perché lui conosce ogni essere umano presente sulla Terra. Un desiderio nasce dal profondo delle sue viscere, un desiderio che lui vorrebbe assecondare ma non può perché deve concludere la sua missione. Quella ragazza deve essere sua, Morte non si spiega questo sentimento primordiale che nasce dentro di lui eppure è lì e non accenna ad andarsene. Così scappa da colei che potrebbe porre fine a qualsiasi suo obiettivo.

Da questo punto della storia in poi inizia una sorta di inseguimento contemporaneo. Lazarus cerca di tracciare ogni mossa di Morte, e lui le sta sempre un passo indietro per monitorarla, così da mantenere una routine che lei possa controllare, perché per quanto voglia allontanarsi da lei non riesce, il suo pensiero rimane fisso su di lei.

Ho apprezzato molto lo scambio di punto di vista in alcuni punti della storia, l’autrice non ha alternato i pov, però ha messo qua e là dei capitoli dal punto di vista di Thanatos così che noi riuscissimo anche a capire cosa pensasse di varie vicende che si sono susseguite all’interno della storia.

Devo dire che la prima parte è un po' lentina e monotona, è fatta da una serie di uccisioni a vicenda da parte di Lazarus e Morte, visto che entrambi non possono morire, questa è una delle cose inspiegabili di questo libro, capisco che Morte in qualità di cavaliere dell’Apocalisse, come anche tutti i suoi fratelli, non possa morire, ma non ci è dato sapere perché un’umana sia immortale e come nemmeno Thanatos, colui che regna sulla vita e la morte, riesca a decidere del destino di questa ragazza.

Passata la parte un po' monotona, troviamo la seconda e la terza parte più movimentate e ricche di eventi, le vicende cominciano a inquadrarsi meglio e cominciamo a capire anche il carattere dei nostri protagonisti. Lazarus e Morte sono molto simili sotto diversi aspetti, testardi, inarrestabili e protettivi verso tutto ciò a cui tengono. Non rinunciano mai ai loro obiettivi, fino all’ultimo Morte sa cosa deve fare, anche se questo significa perdere l’amore dell’unica persona da cui vuole essere amato, perché pensa che è per questo che lui esiste, che se non riuscisse a compiere la sua missione Dio ne resterebbe molto deluso.

Una cosa che mi ha lasciata con molti punti interrogativi è la presenza costante di questa entità, che sa tutto di tutto e fa accadere cose, ovvero Dio, viene nominato davvero pochissime volte, eppure sembra che i protagonisti siano burattini nelle sue mani, da quello che percepiamo tutti gli eventi che accadono, ci sono solo perché lo vuole l’Altissimo, e la cosa che più mi ha infastidita è che non ci viene data mezza spiegazione del suo ruolo all’interno della storia.

Che dire su questo libro, se non che inspiegabilmente l’autrice riesce sempre a farmi emozionare, credo abbia questa capacità innata di entrare dentro la mia anima e toccare corde che puntualmente mi emozionano. Devo dire che il viaggio dei quattro cavalieri non poteva concludersi in modo migliore, sono davvero molto felice che la Hope abbia tradotto questa saga e mi abbia dato la possibilità di leggerla.
Giulia


Photo credit: @_gbooklover_

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