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giovedì 9 maggio 2024

Recensione: "The Gilded Cage. La gabbia dorata" di Lynette Noni

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi vi porto la recensione di un altro libro terminato da non molto, The Gilded Cage. La gabbia dorata, secondo volume della serie fantasy di Lynette Noni, pubblicata da Sperling&Kupfer. Il primo volume, The Prison Healer, di cui vi ho parlato QUI, mi era piaciuto abbastanza da spingermi a recuperare subito il secondo una volta uscito, anche perché non si poteva fare altrimenti dopo QUEL finale da paura. Devo dire che anche questo secondo volume mi ha conquistata, ma vi spiego meglio nella recensione. Attenzione a eventuali SPOILER del primo volume!
Buona lettura e non dimenticate di lasciare un commentino ^^

The Gilded Cage
di Lynette Noni

Prezzo: 9,99 € (eBook) 17,90 € (cop. rigida)
Pagine: 416
Genere: fantasy, romantasy
Editore: Sperling&Kupfer
Data di pubblicazione: 5 marzo 2024
Acquista su: IBS, laFeltrinelli (link aff.)

Dopo essere scampata alla prigione di Zalindov e al mortale Giudizio degli Elementi, Kiva Meridan è una sopravvissuta. Negli ultimi dieci anni, il suo unico obiettivo è stato quello di riunirsi alla famiglia e distruggere le persone che hanno rovinato le loro vite, ma questa missione sta diventando più complicata che mai. Ora che si sta ambientando nella capitale, scopre di non essere stata l'unica a soffrire mentre era a Zalindov: i suoi fratelli e i loro ideali sono cambiati, e ben presto la ragazza si ritroverà a nascondere segreti non solo ai propri nemici ma anche a chi ha di più caro al mondo. Fuori dalle mura della città, nel frattempo, serpeggia la tensione fra i ribelli, insieme alle voci di una crescente minaccia da parte dei regni del Nord. Questa volta, per sopravvivere, Kiva dovrà destreggiarsi in una complicata rete di bugie, in cui un passo falso potrebbe costarle tutto.

Se c’è una serie che mi sta sorprendendo davvero, di libro in libro, è proprio questa di Lynette Noni. Non pensavo potesse prendermi tanto e invece mi sono dovuta ricredere, perché riesce a distinguersi in mezzo a tanti romantasy che sembrano fatti con lo stampino. Oltre l’ambientazione originale (il primo volume è interamente ambientato in una prigione!), abbiamo anche un intreccio ben costruito. L’autrice riesce a tenere sempre viva l’attenzione, inserendo qua e là pezzi che vanno a creare un puzzle sempre più grande e articolato. In questo secondo volume devo dire che ha dato il meglio di sé, perché i colpi di scena non mancano e il finale complica talmente le cose che pensare a cosa si inventerà adesso per dipanare la matassa non è tanto semplice. Ma Lynette Noni non ci ha abituat* a cose scontate e quindi immagino che anche il terzo volume sarà bello tosto. 

In The Gilded Cage ritroviamo la nostra protagonista, Kiva, fuggita ormai da Zalindov e approdata nella capitale con Jaren. Di lui avevamo avuto modo di conoscere il segreto più grande, un segreto che continuerà ad avere un certo peso anche in questo libro, ma il fulcro del romanzo, in realtà, sarà il desiderio di Kiva di riunirsi alla sua famiglia e vendicarsi di coloro che le hanno fatto del male, rovinandole la vita, ovvero la famiglia Vallentis. Ma ciò che lei desidera non va a braccetto con ciò che prova il suo cuore, sempre più legato a Jaren. Riappropriarsi di ciò che le appartiene di diritto vorrebbe dire toglierlo a lui e se c’è qualcuno al mondo che merita di essere un sovrano è proprio Jaren. Inoltre, entrando a far parte del suo mondo, impara anche a conoscere tutti i retroscena della guerra che si è perpetrata durante gli anni della sua prigionia, e comprende che a soffrire, in realtà, non è stata solo la sua famiglia. Kiva è così combattuta. In questo libro vediamo come la sua anima sia letteralmente spezzata in due: da un lato vorrebbe riuscire a compiere il suo dovere, a essere un buon “soldato”, leale alla famiglia, e procurare loro le informazioni più utili per battere i Vallentis, dall’altro non riesce a farlo, perché si rende conto che anche la sua famiglia ha sbagliato, ha fatto del male, e non sa bene come uscirne. Si mantiene in bilico intessendo bugie, provando a fidarsi dei ritrovati fratelli, e cercando nel frattempo una soluzione che possa farla uscire da questa situazione, un modo pacifico per riavere il trono, senza che si debba ricorrere a sangue e rivolte. Ma in questa guerra non gioca soltanto lei, perché un ruolo fondamentale lo hanno anche altri personaggi. Non bisogna sottovalutare nessuno, perché se Kiva riesce a farsi degli scrupoli, c’è chi non se ne fa alcuno quando c’è di mezzo il potere…

Lynette Noni ci regala una storia molto avvincente, con protagonisti che si fanno davvero apprezzare. Kiva, con il suo divario interiore, è perfettamente caratterizzata, si riescono facilmente a comprendere tutti i suoi dubbi e le sue incertezze e spesso vorresti poterle dare un abbraccio e un po’ di conforto perché sembra che nessuno si accorga di quanto dentro di sé stia soffrendo. Il suo potere, un potere che le è molto affine ma che ancora non sa gestire bene, non fa che rendere tutto più complicato, talvolta intralciandola, ma in realtà possederlo la fa sentire davvero se stessa. Nel corso dei due volumi Kiva è sempre stata coerente, sempre disposta ad aiutare il prossimo ma anche a fare del suo meglio per sopravvivere. Riuscirà per una volta a mettere al primo posto la sua felicità? 

Jaren, che in questo libro, purtroppo, vediamo poco, è un personaggio integro, che ha valori ben saldi e che non si lascia corrompere dal potere. Potrebbe essere davvero spietato, considerando il suo vissuto e la magia che ha tra le mani, ma si limita a essere ponderato e giusto (e ci piace così). Ha un profondo rispetto per Kiva e per quello che ha passato e vorrebbe non vederla più soffrire; si fida ciecamente di lei, si apre con lei su tutto (anche troppo, povero ingenuo!), ma ancora non sa che c'è un grosso segreto a dividerli. Finalmente, approfondiamo la conoscenza di Caldon, una presenza appena accennata nel primo volume, ma qui molto più presente - e per fortuna, aggiungerei! Carismatico, sferzante, si potrebbe pensare che sia un po’ un buffone, ma non lo è affatto. È un personaggio molto intelligente, che riesce a cogliere dettagli che altri non colgono, che riesce a essere leale anche quando non ne avrebbe motivo. L’ho apprezzato tantissimo e probabilmente la storia sarebbe stata molto più noiosa senza di lui, quindi chapeau all’autrice per aver confezionato un personaggio tanto affascinante. 

Di questa serie ho gradito soprattutto che qualunque personaggio, anche i secondari, sono costruiti molto bene - e non è cosa da poco, credetemi. Non sono personaggi che restano sullo sfondo e piatti come una tavola da surf, ma ognuno, nel suo piccolo, ha un ruolo fondamentale ai fini della storia, e l’autrice è attenta a non farli assomigliare mai a delle macchiette, ma conferisce loro il giusto spessore. Questa premessa è rivolta in particolare ai fratelli di Kiva, Torell e Zuleeka, una presenza nebulosa nel primo volume, ma qui determinante. Riusciamo a scoprire come anche loro hanno trascorso i dieci anni lontani, gli anni che Kiva ha passato a Zalindov. Suo fratello ha sofferto tanto e avrebbe voluto fare qualcosa per aiutarla, mentre Zuleeka ha sempre voluto rispettare le volontà della madre. Ha poi preso in mano la situazione, si è messa a capo dei ribelli e ha portato avanti una guerra con l’astuzia di una vipera, la stessa vipera che porta in forma di maschera sul volto quando attacca i suoi nemici. Zuleeka è un personaggio molto complesso e anche ambiguo, il più delle volte non sai a cosa credere, appare sincera e pentita ma subito dopo tira fuori le zanne ed è pronta a mordere e sputare veleno. Non dico altro per non rischiare di fare spoiler, ma sappiate che per la sua personalità e per le sorprese che riserva, è un personaggio davvero ben costruito (ma l'ho anche odiato un bel po'). 

Ci sarebbe molto altro di cui parlare, ma voglio solo dirvi che, se cercate una storia che non sia per nulla banale e abbia dei risvolti inattesi, questa è sicuramente la lettura ideale. Per gran parte del romanzo pensi che non stia succedendo chissà cosa e che probabilmente ti annoierai, poi non si sa come ti ritrovi a finire il libro perché prendono il sopravvento situazioni inaspettate che ti lasciano senza fiato. È tutto ben ponderato, un'alternanza di momenti tranquilli ad altri più movimentati, verso la fine diventa tutto più spasmodico e la tensione altissima vi porterà a urlare davanti al cliffhanger. Lynette Noni sa decisamente il fatto suo. Sa come avvinghiare l* lettor*, sa come farl* affezionare ai personaggi e sa come darti la batosta finale e farti desiderare ardentemente il volume successivo. Vi consiglio assolutamente questa serie che, rispetto ad altre dello stesso genere, merita più considerazione. Adesso resto in attesa del terzo volume, che dovrebbe essere il conclusivo, ma non oso immaginare cosa succederà, che ansia! :P

Fonte immagini: Pinterest

2 commenti:

  1. È la dimostrazione che si può scrivere un libro di intrattenimento senza scadere nel problematico

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    1. Decisamente sì. E avremmo bisogno di più libri così

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