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lunedì 12 maggio 2025

Recensione: "Tutto questo fuoco" di Ángeles Caso (a cura di Ms Rosewater)

Buongiorno, lettor* e buon lunedì! ^^
Inizia una nuova settimana e oggi per voi abbiamo anche una nuova recensione. La nostra Ms Rosewater ha letto Tutto questo fuoco, di Ángeles Caso, una biografia romanzata delle sorelle Brontë. Inutile dirvi quanto sia interessante *-* Scopritela qui sotto e lasciateci un commentino. Ci siete mancat* e non vediamo l'ora di scoprire i vostri pareri e confrontarci con voi. Buona lettura! 

Tutto questo fuoco
di Ángeles Caso

Prezzo: 9,99 € (eBook) 18,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 256
Genere: biografia romanzata
Editore: Marcos y Marcos
Data di pubblicazione: 28 febbraio 2024

Crescono isolate, senza madre, in una canonica ai margini della brughiera. Soprattutto sono donne, e nell’Inghilterra vittoriana le donne devono solo sposarsi e fare figli. Sottomissione e bellezza, possibilmente un degno patrimonio, servono a conquistarsi un buon partito. Charlotte, Emily e Anne Brontë non sono certo ricche, la loro bellezza non rispetta i canoni dell’epoca; di sottomettersi a un uomo, poi, neanche a parlarne. Nutrono, per di più, una strana passione. Fin da bambine, ogni pomeriggio nella piccola sala da pranzo della canonica, tirano fuori gli scrittoi, affilano le penne e scrivono. Non si fermano qui; le tre sorelle Brontë, senza nessuna protezione, contro tutto, riescono a pubblicare. E quando pubblicano, sfondano. Non è un successo passeggero: Jane Eyre e Cime tempestose restano tra i romanzi fondamentali della letteratura mondiale. La signora di Wildfell Hall è un romanzo scandalosamente femminista, sempre più apprezzato. Come hanno fatto, le sorelle Brontë? Da dove viene, tutto questo fuoco?

Ancora oggi esiste un pregiudizio verso la letteratura femminile, tuttora troppo spesso associata alla letteratura rosa, di scarso valore. Alcuni editori nutrono questa falsa credenza inondando le librerie di racconti di amori adolescenziali (scritti magari da un uomo con uno pseudonimo femminile) e infilando sempre un elemento romance (come si dice oggi) anche in storie in cui si potrebbe evitarlo. Per quanto geniale e moderna fosse Jane Austen, in termini di stile e critica della società, nell'immaginario di molti continua a essere una scrittrice per donne di romanzi romantici, così come capita per le sorelle Brontë e, ci scommetterei, anche per Elena Ferrante, nonostante il successo planetario e le trasposizioni televisive.

Ma se è vero che l'amore era ampiamente rappresentato nella letteratura femminile del passato, per capirne il motivo bisogna calarsi nel periodo e nella condizione delle donne, escluse in gran parte dalla vita pubblica, considerate inadatte allo studio e prive di diritti fondamentali come quello di voto. Non avevano, soprattutto se povere, molto spazio di manovra, il loro era un mondo ristretto e confinato, ne scrivevano dilatando uno spazio estremamente angusto.

Così fu anche per Anne, Charlotte ed Emily Brontë, figlie di un povero pastore protestante, orfane di madre, nate e vissute per quasi tutta la loro esistenza nelle brughiere dello Yorkshire, per niente ospitali, battute dal vento e dalla pioggia, ma incredibilmente affascinanti. Nonostante la libertà di leggere, esplorare e la grande cultura che possedevano (elementi non comuni in quel periodo), le tre sorelle erano comunque figlie di un tempo in cui l'orizzonte sentimentale era il più rappresentativo per il loro genere, e ne fecero uno specchio non solo delle proprie vite, ma della stessa società che formava il genere femminile a ragionare in termini matrimoniali, a trovarsi un consorte per amore o convenienza, in mancanza del quale avrebbero dovuto dedicarsi a lavori umili come l'istitutrice togliendo tempo e vita alla loro reale inclinazione.

Ángeles Caso racconta la vita delle tre sorelle concentrandosi sul periodo in cui decisero di pubblicare le loro poesie e successivamente i loro romanzi. Lo sguardo è in realtà molto più ampio e va continuamente dal presente al passato e viceversa, delineando non solo il momento, ma anche la storia familiare e le vicissitudini personali di ognuna. I ritratti delle Brontë sono tracciati parallelamente alla definizione dei loro stili narrativi: Anne più mite e delicata, ma - vedremo - capace come le sorelle di essere rivoluzionaria; Charlotte, che secondo Caso fu la vera ispiratrice dell'impresa di pubblicare, era la più pratica e ambiziosa, preoccupata di liberarle dall'incubo di tornare a fare le istitutrici, si prese la responsabilità di pensare al futuro di tutte loro; Emily, spirituale, legata alla natura, scabra come la brughiera in cui abitavano e decisa a difendere la purezza del proprio lavoro, a rappresentare la vita così com'è, senza preoccuparsi di essere sgradevole a qualcuno.
La loro scrittura aveva le radici nel loro legame e i loro lavori sono frutto della comunione dei pomeriggi passati a comporre ognuna i propri versi e le proprie storie, ma insieme, unite, consapevoli della presenza rassicurante e incoraggiante delle altre.

La storia di queste autrici è straordinaria per l'innovazione del loro lavoro letterario, attraverso i loro personaggi hanno rappresentato la condizione femminile in un modo per l'epoca mai visto. Il carattere schietto e fiero di Jane Eyre, il coraggio di Helen Graham di lasciare il marito violento, il divorante sentimento di Catherine Earnshaw sono in netto contrasto con i modelli del tempo che riservavano alle donne un ruolo decorativo e sottomesso che le tre scrittrici hanno sempre intimamente rifiutato.

Gli eventi vengono raccontati in massima parte da un narratore esterno, con dialoghi piuttosto rari, una scelta che ha i suoi vantaggi, perché rende certamente più interessante la lettura rispetto alla freddezza di una biografia classica, ma può diventare pesante, specialmente quando l'autrice va troppo a fondo nella descrizione degli stati d'animo delle protagoniste, lasciando poco all'intuizione del lettore. Più semplice sarebbe stato puntare maggiormente sui dialoghi, che alleggerendo la lettura avrebbero comunque fatto progredire la storia e delineato con maggiore immediatezza i caratteri delle sorelle. D'altronde, romanzare una biografia dovrebbe essere proprio questo, dare voce ai protagonisti come se fossero personaggi.

Lo stile è buono, a volte ridondante, mentre è notevole il controllo di una struttura narrativa piuttosto complessa che non perde mai coerenza.

Da queste pagine traspare una grande ammirazione per Anne, Charlotte ed Emily Brontë, ed è questa a spingere il lettore magari più abituato alla sintesi della letteratura anglosassone a continuare la lettura nonostante qualche caduta di ritmo.

Tutto questo fuoco è un ottimo libro per avvicinarsi al mondo raccolto e passionale delle sorelle Brontë e conoscere il mondo in cui hanno vissuto e gli ostacoli che hanno dovuto superare per poter pubblicare i loro libri. L'autrice ci accompagna nella brughiera e nella loro casa, nella loro quotidianità e nell'intimità di quei meravigliosi pomeriggi di scrittura corale.

Ms Rosewater


Photo credit: @lisapavesi

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