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venerdì 2 luglio 2021

Recensione: "Profanatori" di Noemi Cianciaruso (a cura di Giulia)

Buongiorno, lettori! ^^
Oggi per voi la prima recensione di una delle nuove collaboratrici, Giulia, che ha letto il romanzo di un'autrice esordiente che sembra molto interessante. Vi lascio alle sue parole e vi anticipo che anche nei prossimi giorni troverete recensioni delle nuove collaboratrici, perciò non perdetene nemmeno una, sarà un modo per conoscerle sicuramente meglio. A presto! ;)

Profanatori
di Noemi Cianciaruso

Prezzo: 3,49 euro (eBook) 15,60 euro (cartaceo)
Pagine: 412
Genere: distopico
Editore: Ali Ribelli Edizioni
Data di pubblicazione: 2 Settembre 2020

"Loro sono felici così. Sono felici proprio perché sguazzano nella loro ignoranza. Noi siamo il loro dio, un dio che mai metteranno in discussione perché hanno bisogno di affidarvisi. È così che funziona una mente limitata: necessita di direttive, di controllo. Di Dio." Una figlia messa al mondo per sbaglio che da quando ha memoria sogna di scappare. Un ribelle costretto a fare i conti con un passato che non gli dà tregua. Un giovane erede sulle cui spalle mortali grava l’indebito peso del divino. Insieme, Mavi e Reven dovranno trovare il coraggio di opporsi al mondo e affrontare un sistema che mette gli uni contro gli altri, i padri contro i figli, gli amici contro gli amici.

Buongiorno a tutti e a tutte, oggi sarà la mia prima recensione su questo blog, sono contenta e anche ansiosa di scoprire cosa pensate del libro di cui vi sto per parlare.
Oggi parleremo di Profanatori, il primo libro di una trilogia, di Noemi Cianciaruso edito Ali Ribelli Edizioni. Un libro distopico che mi ha colpito dopo tanto tempo, di solito non leggo mai dei distopici, non mi affascinano più di tanto, però questo mi è piaciuto e non poco. Ci ritroviamo in questo mondo, governato dal Dio Uhr, tanto generoso quanto malvagio. Le persone comandate da questo Dio, che abitano nella dimensione inferiore, nascono con delle idee inculcate a forza nella loro mente cioè, Uhr è il vostro Dio, dovete venerarlo e accettare tutto quello che vi dice (e a me verrebbe tanto da dire, come penso a tutte le persone sane di mente, ma vattene dove dico io, Uhr!). Infatti, a Uhr è permesso parlare con le persone attraverso il contatto che è una specie di quadrato metallico situato sotto l’orecchio. Ma ora veniamo al motivo del titolo, “Profanatori”, cosa significa essere profanatori in questo mondo? Significa rinnegare Uhr, disubbidire a ciò che dice, ma rinnegare la parola di questo Dio ha delle conseguenze abbastanza gravi, infatti grazie al contatto Uhr può sia salvare che togliere la vita al suo stesso popolo. Il libro inizia a scuola, dove facciamo la conoscenza di Mavi, o quantomeno dei suoi pensieri. Lei sta per affrontare la Cerimonia di Attivazione e voi penserete che cacchio è sta cosa? Vi ricordate quando prima vi dicevo del contatto tramite cui Uhr può parlare al popolo, ecco questa cerimonia attiva appunto una sotto-specie di legame. Quando tutti sono felici per questa cosa, lei non trova il motivo per cui gioire, si sente semplicemente privata della sua libertà e sicuramente questo non la rende felice, perché vorrebbe essere lei a poter decidere il suo destino, e invece no (Uhr del cacchio, come direbbe qualcuno). Dopo aver fatto la conoscenza di Mavi, attraversiamo quasi tutto il continente, l’autrice ci introduce la storia di un ragazzino, Reven, che nella pubblica piazza del suo quartiere dichiara di essere un profanatore dopo aver cercato di convincere la sua gente a rinnegare questo Dio per lui inesistente. Da lì veniamo catapultati a 7 anni dopo, ritroviamo una Mavi cambiata nell’aspetto ma sempre con le stesse idee. Ogni giorno fa le stesse cose, la sua è una vita monotona fino a quando una sera, dopo essere sgattaiolata di casa, come ogni sera d’altronde, incontra qualcuno, un ragazzo misterioso, trasandato, e da lì cominciano a parlare e tutto il resto è storia, non si dice così?

“Da quando ti ho conosciuto, io ho cominciato a capire chi sono davvero. Non mi era mai successo prima. Con te io non devo vergognarmi, non devo trattenermi. Con te io posso essere Mavi.”

Devo dire che non è semplice affrontare la recensione di questo libro, perché vengono dette così tante cose sia belle che oscure e ripugnanti che non so da dove partire.
I protagonisti sono due ragazzi, e come ci si può aspettare da due ragazzi tutto questo? Come si può accettare che due ragazzi abbiano capito più cose rispetto ai tanti adulti che li circondano? Eppure è proprio così, grazie a questi due ragazzi il mondo forse sta per capire cosa e chi venera, Mavi e Reven sono disposti a sacrificare ogni cosa pur di far aprire gli occhi al loro popolo, eppure il mondo che li circonda all’inizio sembra non capirli, ma la speranza è l’ultima a morire no?
Questi ragazzi da soli affronteranno tutto pur di arrivare alla verità, pur di scoprire cosa si cela dietro il loro Dio. Mavi e Reven, così diversi eppure così simili, da una parte abbiamo una ragazza che ha abbandonato tutto pur di rincorrere il suo sogno, la libertà, si è affidata ciecamente a Reven che seppur così giovane, sembra aver conosciuto tutti i mali che la vita può dare, così cocciuti entrambi ma così leali l’uno verso l’altro. Non sono molti i personaggi che ci vengono introdotti in questo libro, ma posso citarvi quelli che secondo me daranno una svolta nel libro successivo: per prima vi parlerò di un personaggio che ho odiato per tutto quanto il libro, cioè la sorella di Mavi, Demna. Quanto odio le persone come lei nei libri, hanno un'idea che gli ha inculcato qualcuno e ci credono fino in fondo, anche sbagliando, e non si rendono conto di quello che succede attorno a loro. Per sua fortuna, a fine libro, forse rinsavisce, dico forse perché ancora la questione non è stata spiegata del tutto dall’autrice.
Ma ora veniamo al personaggio, secondo me, migliore del libro, Zoros. Vi starete chiedendo, chi è sto Zoros, e non posso dirvi chi è perché vi spoilererei una cosa fondamentale del libro, comunque vi basti sapere che è il più intelligente di tutti e capisce certe cose che i suoi simili, bacati come sono, non vogliono capire, e cerca in tutti i modi di salvare la sorte della dimensione inferiore.
Vi consiglio la lettura di questo libro? Si, assolutamente si, per l’amore e anche l’odio che circonda i due protagonisti, per l’azione, il moto di ribellione, per la grande amicizia che coinvolge i due protagonisti (anche se, devo essere sincera, m’è partita la ship).
Non vedo l’ora di leggere il seguito, anche perché il finale mi ha uccisa!!

Giulia


Foto: @_gbooklover_

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