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lunedì 29 novembre 2021

Recensione: "Venuto dal freddo" di Sarina Bowen (a cura di Giulia)

Buongiorno e buon inizio settimana, caffeinomani! ^^
Oggi si torna a parlare della nostra challenge del mese, grazie alla quale ci siamo consigliate a coppie dei libri. A Giulia avevo assegnato un libro di Sarina Bowen, volevo essere gentile e andarle incontro con un romance perché so che li apprezza e poi mi sembrava una lettura ideale per il periodo e il clima. Chissà se le sarà piaciuto! Confesso di non aver mai letto questo romanzo, conoscevo solo l'autrice, che è molto brava, ma ero proprio curiosa di avere il parere di Giulia a riguardo. Vi lascio alla recensione per scoprire finalmente cosa ne pensa ;) Se conoscete il romanzo e volete lasciare un commento con la vostra opinione, è sempre ben gradito. A presto!

Venuto dal freddo
di Sarina Bowen

Prezzo: 3,99 € (eBook) 12,49 € (cop. flessibile)
Pagine: 244
Genere: romance, sport romance, contemporary, new adult
Editore: Rennie Road Books
Data di pubblicazione: 4 gennaio 2018

Il discesista Dane “Danger” Hollister non ha relazioni e tiene segreto il motivo di questa scelta. A causa della maledizione ereditata da sua madre, sta per perdere tutto: il suo posto nella squadra olimpica di sci, il suo fondo fiduciario e la sua capacità di sciare alla massima velocità. Willow Reade, allevatrice suo malgrado, incontra Dane a causa di un incidente, quando il suo vecchio pick-up fa andare fuori strada lo sciatore, durante una tormenta di neve. Bloccati insieme nella jeep dell’uomo, mentre scende la notte, le due persone più sole di tutto il Vermont trovano loro stessi, condividendo l’una con l’altro molto di più di quanto in realtà non vogliano. E non solo conversando. Nessuno dei due potrà intuire come il loro improbabile incontro possa minacciare il segreto spaventoso di Dane e la pace che Willow era riuscita a ottenere, grazie alle scelte che aveva fatto. Solo la fiducia e la comprensione che ripongono l’uno nell’altra potranno porre fine al dolore, regalando loro una grande vittoria in amore.

Buongiorno a tutti e a tutte, eccomi ritornata qui sul blog, dopo un periodo di blocco del lettore, con un romance consigliato da Franci per le "letture incrociate". Oggi vi parlo di Venuto dal freddo di Sarina Bowen, autrice di cui non avevo mai sentito parlare, e sinceramente l’ho trovata una bella scoperta. Questo libro devo dire che l’ho divorato, molto scorrevole e coinvolgente. Ci troviamo nel Vermont, con un paesaggio a me sconosciuto, immersi nella neve, letteralmente. Il libro inizia con una bella partita di autoscontro, no scherzo, la nostra protagonista Willow, nonostante la bufera di neve, esce di casa per andare a prendere il mangime alle sue galline (pensate un po' il destino) ma quando si immette in strada, poco dopo una ventina di minuti, la sua macchina dopo una frenata improvvisa decide di sbandare e andare sopra una bellissima jeep verde, che guarda caso è l’auto di un bellissimo uomo vigoroso e con un mento cesellato. Dane Hollister, famoso campione di sci, tutto si sarebbe aspettato ma non di finire con tutta la Jeep dentro un cumulo di neve altissimo. Ora voi immaginatevi, coinvolti in una bufera di neve, con le macchine bloccate, con una bellissima ragazza prima arrabbiata e poi in lacrime, cosa fareste se non farla sedere accanto a voi e parlarci tutta la notte? E infatti è esattamente quello che fa Dane, con un piccolo asterisco, lui ci va a letto (lol). Dopo quella notte magica, nessuno si sarebbe mai aspettato di farli ri-incontrare, anche perché Willow ha la sua fattoria in Vermont e Dane, dopo una piccola sosta ad Hamilton, deve partire per una delle sue tante gare in giro per il mondo, eppure il fato ha così tanto potere.

Non vi svelo altro sulla trama, eppure ci sarebbero un sacco di cose da dire.
Non credo che questo romance non abbia difetti, però penso che l’autrice sia stata molto brava con le parole, è riuscita ad emozionarmi soprattutto con la storia di Dane, il suo non è stato un passato facile, a causa di una grave malattia genetica che ha colpito sia la madre che il fratello, e posso dirvi che lui ha passato la sua vita ad avere paura che questa malattia colpisse anche lui e quindi vive tutto alla giornata, con la mente a quello che potrebbe succedere un giorno. È molto triste vedere un ragazzo così giovane, avere costantemente paura di avere questa grave malattia genetica, voi direte ma non può controllare se è positivo o negativo, pure io me lo sono chiesta sinceramente, però poi ho un po' compreso la scelta dell’autrice. Immaginatevi a 20 anni, immaginate di vedere vostra madre e vostro fratello morire per la stessa malattia, io sinceramente non ce la farei ad essere consapevole di averla.

Come vi ho detto prima ci troviamo nel Vermont e di conseguenza morti dal freddo, però quest’atmosfera quasi natalizia mi ha fatto sognare molto, devo dire, nonostante le cose che accadono non sono molto belle eh, sia Willow che Dane sono due sfigati cronici. Willow è una ragazza che ne ha passate tante, ha un matrimonio alle spalle e un marito che l’ha lasciata in mezzo al nulla, con una fattoria sulle spalle, e lui se n’è scappato ad Hollywood. È una ragazza forte e determinata, che non si fa scoraggiare alla prima occasione, infatti darà molto filo da torcere a Dane, che è molto testardo e a tratti stupido, perché alcune decisioni che prende o alcune frasi spontanee che dice (in preda alla rabbia) sono molto stupide.
Sono due ragazzi che hanno dovuto sempre cavarsela da soli e non si fidano molto delle persone, battibeccano per un sacco di cose.

La trama non è molto originale però nella sua semplicità mi è piaciuta molto, soprattutto come si sono evolute le cose. Mi è piaciuto molto il modo in cui l’autrice ha saputo domare i caratteri di entrambi a fin di bene, durante tutto il libro crescono molto, soprattutto Dane, che capisce che non è sinonimo di debolezza chiedere aiuto ad altre persone.

“L’aveva sentita di nuovo... Quella strana intensità tra di loro che nasceva ogni volta che si toccavano e, in quel momento, Dane era stretto a lei come un naufrago si stringe ad un salvagente”

Devo dire che questa storia non mi ha entusiasmata da subito, perché un po' mi sono stufata di questi classici bad-boy amati da tutti, però questo libro apparentemente stereotipato è diversa allo stesso tempo, non so come spiegarlo, la contestualizzazione è perfetta.
È stata una bella lettura non troppo leggera per i temi che si affrontano, però allo stato tempo spensierata.

Giulia


Photo credit: @_giuliabooklover_

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