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martedì 4 gennaio 2022

Recensione: "Come la neve a Natale" di Valentina Perrone (a cura di Giulia)

Buongiorno, lettor*, buon anno nuovo e ben ritrovat* su Coffee&Books!
 Vi siamo mancate? ^^ Da oggi il blog torna ad essere attivo e a riprendere il solito ritmo. Abbiamo già delle recensioni in programma per voi e torneranno le rubriche Coffee&Ciak e Milk, Cookies&Books. La recensione con cui cominciamo oggi è quella di un romance che ha letto Giulia nel periodo natalizio ma che per vari motivi non è uscita per Natale ed è stata slittata ad oggi. Si tratta di un libro che purtroppo non ha conquistato Giulia come si aspettava, vi lascio alla sua opinione. A presto!

Come la neve a Natale
di Valentina Perrone

Prezzo: 3,49 € (eBook) 12,00 € (ed. flessibile)
Pagine: 188
Genere: romance
Editore: self-published
Data di pubblicazione: 15 ottobre 2021

Lea ha trentacinque anni, un lavoro da segretaria a Roma e il cuore spezzato: da tre anni vive da sola e coltiva il proprio dolore, evitando persino di tornare nella sua Lecce per non rischiare di incontrare chi l’ha così tanto ferita. Sono i suoi genitori a raggiungerla ogni volta per trascorrere insieme il Natale. Stavolta, però, un imprevisto impedisce loro di farlo e Lea è costretta a salire su un treno e ad andare incontro alle sue paure. Non sa ancora che il destino si è messo in viaggio prima di lei e che, nonostante le sue reticenze, la porterà a volerne sapere di più su quell’uomo dai grandi occhi verdi e dai modi gentili seduto di fronte a lei, che andrà via col suo fascino e tornerà in circostanze impensate. Attorniata dai propri fantasmi, ma anche dalla meraviglia degli affetti familiari e dello spirito natalizio, Lea dovrà imparare ad accogliere i doni della vita, in qualunque forma essi si mostrino.

Era da tanto che un romance non mi deludeva e sono un po’ triste che l’abbia fatto proprio a Natale. Questa è la storia di Lea, una ragazza che vive a Roma e fa l’assistente in uno studio legale. Ci troviamo sotto le feste natalizie e quest’anno, a causa della gamba fasciata del padre, Lea è costretta a scendere giù a Lecce, e questo di certo non le piace neanche un po’; se da un lato è felicissima di passare il Natale con la sua famiglia, dall’altro ha paura di incontrare persone che le hanno spezzato il cuore... cuore che piano piano sta cominciando a sanarsi.

Le cose più belle ci accadono sempre al momento sbagliato, e infatti sul treno diretto a casa, incontra un uomo affascinante, con grandi occhi verdi e con un profumo che le ricorda la menta e il muschio, e guarda caso, questa stessa persona, dimentica il libro che stava leggendo sul treno. Inizia così questa storia, un incontro voluto dal destino che si trasformerà in qualcosa di più, o forse no?

“ «Vorrei essere come il sole che risorge sempre», gli dico. «E vorrei che ci fosse almeno un’altra vita per recuperare tutti i soli perduti».”

Perché mi ha delusa? Per prima cosa per la frettolosità di tutte le scene, avrei preferito vivere ogni attimo e invece così non è stato; più andavo avanti più mi sembrava di correre veloce e tutto questo andare a 1000 km/h non mi è proprio piaciuto. Ho trovato tutta la costruzione della storia finta, credo nel colpo di fulmine, ma se una persona prova così tanto dolore e ancora non l’ha superato, non può dimenticarsene in 0,3 secondi; Lea mi è sembrata molto incoerente, parole e fatti scollegati tra loro, va bene che è un romance, va bene che è tutto inventato, però mi aspettavo situazioni con un minimo di coerenza e veridicità.

I protagonisti li ho trovati un po’ piatti, soprattutto Lea che praticamente dall’inizio fino alla fine del libro, non ha preso una decisione con la sua testa, d’altro canto il protagonista maschile Andrea non l’ho disprezzato del tutto, il suo carattere forte e il suo essere fermo nelle decisioni mi è piaciuto, soltanto che li ho trovati un po’ noiosi.

Ma attenzione non mi ha deluso al 100%, alcune cose mi sono piaciute molto, per esempio ho adorato l’ambientazione, l’aria natalizia che si respira mi ha fatta sognare e mi ha fatta trepidare ancora di più per il Natale che stava per arrivare. La cosa che ho apprezzato di più è stata l’atmosfera che si respirava in famiglia, è stato come essere trasportata già al 24 e 25 dicembre, la zia che prepara i dolci, la mamma che cucina e tutta la famiglia al completo riunita.

Per concludere, non  è un brutto romanzo, ho trovato un po' di difetti come detto prima, è piacevole ma purtroppo un po' incompleto e non approfondito.

“È vero quando dicono che l’amore fa miracoli. Unisce, trasforma, crea. Delle volte, però, cambia in tutt’altra direzione.”


Giulia


Photo credit: @_gbooklover_

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