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venerdì 11 marzo 2022

Recensione: "L'erede misterioso" di Georgette Heyer (a cura di Eleonora)

Buongiorno, lettor*!
Oggi la nostra Eleonora ci parla dell'ultimo romanzo di Georgette Heyer pubblicato da Astoria, ovvero "L'erede misterioso". Cosa ci riserverà questa nuova storia di una delle autrici di romance storici più amate? Scopritelo nella recensione. A presto!

L'erede misterioso
di Georgette Heyer

Prezzo: 9,99 € (eBook) 19,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 368
Genere: romance storico
Editore: Astoria
Data di pubblicazione: 17 febbraio 2022

C'è fermento a Darracott Place, antica ma decaduta magione nel Sud dell'Inghilterra. È in arrivo Hugo, il nuovo erede di titolo e beni del tirannico lord Darracott, il cui carattere è divenuto ancor più irascibile dopo la morte del primogenito Granville e di suo figlio Oliver, annegati al largo della Cornovaglia durante una sfortunata spedizione navale. Hugo, militare di carriera, è sconosciuto a tutti gli altri Darracott. È figlio, infatti, del secondogenito del dispotico capofamiglia, ripudiato da quest'ultimo per aver sposato una tessitrice. Il suo arrivo, quindi, è visto con grande avversione sia da chi pensava di ereditare il titolo, sia semplicemente da chi dà per scontato che Hugo sia uno zotico; anche la ribelle Anthea, sua cugina e promessa sposa per volere del nonno – che vuole rialzare il tasso di sangue blu in famiglia – teme di fare un pessimo matrimonio. Hugo in effetti appare fin da subito piuttosto avulso dal contesto in cui dovrà inserirsi: non ha un cameriere personale, non viaggia in carrozza e parla nel rustico dialetto dello Yorkshire. Ma è davvero un “borghesuccio” come tutti temono o in realtà si diverte a prendersi gioco dei suoi nobili parenti?

Georgette Heyer colpisce ancora! In questo ultimo romanzo pubblicato da Astoria Edizioni il genio dell’autrice è ancora migliore rispetto ai precedenti, confermando il suo primato nella scrittura di romanzi regency. In questo romanzo la sua tipica verve è messa totalmente al servizio di un personaggio alquanto fuori dagli schemi, acuto, carismatico e un bel po’ subdolo (in senso buono, ovviamente), che si diverte a prendere per il naso i suoi parenti prevenuti. Adorabile!

In un antico e, ormai in decadimento, palazzo signorile nel sud dell’Inghilterra, la situazione è febbrile; all’improvviso, infatti, sono venuti a mancare i due diretti eredi al titolo di Lord Darracott, il vecchio e dispotico capofamiglia e, a quanto sembra, il nuovo futuro erede è nientemeno che il figlio del secondogenito di Lord Darracott e di una, a quanto se ne sa, tessitrice. Sicuramente è un borghesuccio senza alcun savoir faire adatto alla sua futura eredità, un parvenu che si darà grandi arie appena saputa la sua nuova sorte e metterà in imbarazzo una delle più antiche famiglie inglesi, orrore degli orrori!! Tutta la famiglia è allibita dalla piega che hanno preso gli eventi e tutti, a modo loro, cercano di carpire più dettagli possibili al vecchio Lord, l’unico che sapeva dell’esistenza dell’inaspettato parente da sempre, riguardo questa enigmatica, e fino ad allora sconosciuta, figura che presto invaderà la loro casa e che,
prima o poi, assumerà la guida del casato.

Hugo, il nuovo erede, dal canto suo, sa già che probabilmente verrà accolto in accordo con i pregiudizi che la nobiltà della vecchia Inghilterra ha nei confronti della nuova classe media e non ci mette molto a decidere di cogliere l’occasione, mentre famigliarizza con la tenuta e con i suoi futuri compiti, per divertirsi un po’ alle spalle dei ritrovati parenti sfruttando proprio i luoghi comuni che sa che gli verranno affibbiati, la sua nascita borghese, il suo accento e il luogo d’origine non del tutto cittadino. Ignaro dei progetti del nipote, il vecchio Lord non perde tempo nelle macchinazioni, volte a fare di quell’arricchito un vero e proprio Darracott di Darracott Place; convoca quell’inetto di suo figlio minore e i due nipoti, suoi figli, e decide di delegare al più damerino dei due l’educazione dei Hugo. Neanche l’unica nipote, Anthea, sfugge ai progetti del nonno e con sua sorpresa e malcelato fastidio viene destinata al matrimonio con lo sconosciuto cugino; per niente priva di spirito e carattere la giovane però decide di fare tutto quanto in suo potere per mandare all’aria i progetti nuziali, partendo proprio dallo scoraggiare le eventuali mire del nuovo parente, ovviamente senza molto successo. Hugo però sarà davvero solo un grande e grosso bonaccione, un po’ grezzo e apparentemente con poco cervello? A volte, non tutto è come sembra, così come non sono quello che sembrano le storie di fantasmi che circolano nella famiglia. Ben presto infatti i Darracott saranno costretti a ricredersi nelle loro opinioni, a identificare nell’insospettabile cugino una nuova forza nel contrastare il vecchio capofamiglia e una preziosa risorsa per tenere a bada e in riga il temperamento, ed i guai causati da esso, del più giovane fra i nipoti del Lord, Richmond che, zitto zitto quatto quatto, con aria da innocente agnellino si dileggia in imprese a dir poco rocambolesche e poco limpide in barba alla madre, alla sorella e soprattutto al nonno che lo credono un giovane virgulto troppo tenero per affrontare l’oscuro mondo al di fuori della dimora di famiglia. Ah quanto si sbagliano!

Con la sua caratteristica penna, Georgette Heyer in questo romanzo ha dato vita a dei personaggi particolarmente caratteristici e memorabili, a partire da Hugo che, divertendosi a mescolare le carte in tavola e a far passare per scemi i cugini e gli zii, a mio parere è uno dei personaggi meglio riusciti dell’autrice, al tirannico Lord Darracott il quale, dispotico e temibile, non fa altro che strillare ordini a destra e a manca, risultando talvolta talmente tanto esagerato da non riuscire a prenderlo sul serio, fino ai due valletti rivali dei figli di Matthew, il figlio minore del Lord, che tra rimbeccate e mute gare a chi svolge meglio il proprio compito e a chi lucida meglio gli stivali, alle volte sembrano più un duo comico che altro.

In questo romanzo la storia d’amore è più delicata e defilata rispetto ad altri libri dell’autrice, a volte passa quasi in secondo piano, tra ordini imperativi, lezioni di moda, briganti e contrabbando, ma non rimane priva di brio aggiungendo comunque quel tocco di “situazione imbarazzante” e di punzecchiamenti in più che non guastano mai.

Eleonora


Photo credit: @eleonoranicoletto

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