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venerdì 20 ottobre 2023

Recensione: "Il Battito dell'Orologio" di Marta K. Destler

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi ho il piacere di parlarvi di un romanzo d’esordio letto in anteprima nelle scorse settimane e uscito giusto ieri. Si tratta di Il Battito dell’Orologio, di Marta K. Destler, una storia autoconclusiva che mescola tanti elementi che io letteralmente AMO. Questo libro è stata una coccola, una carezza, una poesia, una medicina per il mio cuore. L’ho amato davvero tanto e vi consiglio di non lasciarvelo sfuggire.
Ringrazio immensamente Marta per la copia in anteprima e Giada Abbiati per avermi proposto questa collaborazione.

Il Battito dell'Orologio
di Marta K. Destler 

Prezzo: 2,99 € (eBook) 18,90 € (cop. rigida) 15,90 € (cop. flessibile)
Pagine: 548
Genere: fantasy romance, steampunk, cozy mystery
Editore: self-publishing
Data di pubblicazione: 19 ottobre 2023

Ovunque, anche a Cambrica, gli Orologi scandiscono il tempo che separa una persona dalla propria Anima Affine, o anima gemella; ma non quello di Harriet Seward. Nonostante segni sempre l’ora esatta, il suo è irrimediabilmente rotto, come nessun altro Orologio al mondo. Ormai si è rassegnata: è destinata a una vita senza la sua Anima Affine. Ma Harriet è determinata a diventare un'Orologiaia, per studiare la scienza di questi misteriosi oggetti e capire perché solo il suo è così, dovesse smontarlo pezzo dopo pezzo. Niente la terrà lontana dal suo sogno, non la famiglia men che meno le inflessibili leggi del tempo. La sua ricerca sembra prendere una piega inaspettata quando si trasferisce in un appartamento impregnato di una storia intrigante ma fantasiosa. Lì, Harriet scoprirà che il suo Orologio non è l'unico a essere rotto. Di chi è quel vecchio rottame abbandonato in soffitta? E come fa l’Anima al suo interno a battere senza un proprietario? Con l'irrazionale compagnia di uno sconosciuto che infesta i suoi sogni in un mondo in bianco e nero, Harriet dovrà espandere le sue ricerche. I suoi studi l'aiuteranno a risolvere il dilemma o dovrà fare i conti con una realtà in cui persino la scienza che tanto ama è incapace di spiegarsi una tale anomalia? Soprattutto, può l’amore trascendere il tempo?

Toni Morrison ha detto: “Se c’è un libro che vorresti leggere ma non è ancora stato scritto, allora devi scriverlo tu”. Marta K. Destler deve aver fatto suo questo consiglio quando ha deciso di scrivere questa storia e non mi sento di biasimarla perché è probabilmente la storia che avrei voluto leggere o scrivere io stessa. Motivo in più per amarla. Innanzitutto ha avuto il coraggio di osare con elementi steampunk che non è usuale trovare in romanzi d’esordio. Siamo in una sorta di epoca vittoriana, in una realtà in cui esistono ancora, anche se non apertamente, culti verso divinità di vario genere. Un’epoca molto evoluta dal punto di vista scientifico e tecnologico, che ha visto in passato anche l’affermarsi della magia, ormai quasi del tutto scomparsa. È presente però un elemento magico che sta alla base del mondo creato dall’autrice, ovvero l’associazione di Orologi alla nascita di ogni bambino che regolano non solo il tempo ma che aiutano anche a trovare la propria Anima Affine, la persona che il Destino ha scelto per loro.

  Harriet attende con impazienza il suo quinto compleanno per sapere dal suo Orologio quando incontrerà la sua Anima Affine, ma purtroppo non lo saprà mai. Come scoprirà più avanti, il suo Orologio è difettoso, rotto. Ma Harriet non ha intenzione di lasciarsi condizionare dalla sfortunata situazione, non sarà certo un Orologio a dirle di chi innamorarsi e quando. Ma vuole comunque sapere, capire come mai il suo Orologio presenti un danno così irreparabile. Ecco perché decide di iscriversi all’Accademia di Meccanica, per diventare un’Orologiaio, ma non vuol fare dei suoi studi un’ossessione, non dopo che quel tipo di ossessione ha condotto la madre alla morte. Decide così di vivere la vita come viene e se non riuscirà a trovare ugualmente la sua Anima Affine non ne farà un dramma. 

Un giorno, sfrattata dal suo appartamento, Harriet si vede costretta ad accettare di abitare una vecchia dimora sfitta da anni e che pare sia infestata da fantasmi. Il suo scetticismo e la sua disperazione la portano a non dare credito alle voci e così si ritrova a traslocare in poco tempo a Clockwork House, una casa che sembra serbare non pochi misteri. Qui tra spifferi inquietanti, spostamenti di mobili notturni e uno strano battito che echeggia tra le pareti trova la sua nuova dimensione, senza che nulla e nessuno la scoraggino. Ma è quando inizierà a fare sogni strani che la sua convinzione inizierà a vacillare. Chi è lo strano uomo che vive in mansarda? Perché lo vede in bianco e nero? E come mai si comporta come se quella fosse casa sua? Queste e molte altre domande assilleranno Harriet che, notte dopo notte, sogno dopo sogno, inizierà ad affezionarsi a quel brillante uomo in mansarda, un uomo capace di trafiggerla con i suoi occhi castani (l’unico colore di lui che riesce a vedere) e pieno di idee e voglia di fare. Ma perché non riesce a farlo uscire da quella stanza? E potrebbe esserci un collegamento con l’Orologio trovato in un armadio, apparentemente abbandonato e non funzionante, che invece sembra battere ancora? Per quanto Harriet volesse non farsi ossessionare da nulla, alla fine non riuscirà a non cercare risposte su questo mistero, l’uomo rinchiuso nella sua mansarda e quell’Orologio che continua a battere nonostante le sue lancette siano ferme. Che fine avrà fatto quell’Anima? È forse intrappolata da qualche parte?

Insieme ad Harriet andremo alla ricerca di risposte in questa storia che si dipana lentamente e che ci riempie la testa di quesiti e dubbi
. L’autrice ha fatto un ottimo lavoro tracciando un worldbuilding affascinante come pochi e regalandoci al contempo qualcosa su cui indagare. Ho letto ogni pagina con gli occhi a cuoricino per lo splendore di ciò che vi ho trovato, una storia che parla di destino, di amori impossibili, di scelte, di speranza. Probabilmente quello di Marta è uno degli esordi che ho amato di più quest’anno, un cozy mystery romantico e magico capace di incantare chi legge. Un’atmosfera steampunk, in cui troviamo una nuova Cambrica industrializzata e all’avanguardia che fa da contraltare a una Old Cambrica del tutto diversa; zeppelin che ospitano un circo itinerante che mi ha emozionato per le vibes da Il Circo della Notte o Caraval, personaggi enigmatici, dettagli sibillini e una protagonista moderna e risoluta sono solo alcune delle cose che ho apprezzato di più del romanzo. 

La cura maniacale di Marta è in ogni pagina, a partire dalla splendida copertina che ha creato lei stessa, o le illustrazioni all’interno, per non parlare dei gadget presenti tra le pagine che in qualche modo hanno contribuito a farmi sentire dentro la storia più che mai. Potrei contestare che il volume del libro è forse un tantino esagerato, ma devo ammettere che non ho fatto la minima fatica a leggere, a portare avanti la storia, segno che anche lo stile è stato piacevole e non c’è stato assolutamente nulla a frenarmi o annoiarmi. Mi sono imbattuta in elementi che amo, ho sognato con la protagonista e immaginato mille spiegazioni diverse alle sue domande, per poi ritrovarmi a scoprire che del Tempo non ci si può fidare, che è infimo e che nasconde anche lui segreti e risvolti unici. Marta K. Destler ci offre questa lezione ma lo fa con grazia e passione e abilità; mette insieme elementi magici e destino, e da brava architetta qual è ci regala una storia costruita a regola d’arte, in cui persino l’amore può trascendere il tempo e lo spazio

Se siete amanti di film come La finestra sul lago del tempo o Se solo fosse vero, adorerete anche Il Battito dell’Orologio. Denso, poetico, a tratti malinconico, una storia che vi rimarrà nel cuore e a cui penserete spesso, capace di donare speranza e di far sognare l’impossibile. Super consigliato!

Fonte immagini: Pinterest

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