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venerdì 20 ottobre 2023

Review Party: “The night we met" di Agnese Naselli (a cura di Marika)

Ben ritrovati su questi canali librosi, Coffeeaholics adorati!
L'autunno è arrivato e i primi cenni al fresco si fanno sempre più evidenti, e dunque quale stagione migliore se non questa per tirare fuori tisane, film e libri con storie emozionanti? Non a caso ho aperto questo periodo leggendo un romanzo sicuramente commovente che, come fine ultimo ha quello di sensibilizzare il lettore a delle tematiche davvero importanti e molto spesso, poco conosciute. Sto parlando, senza ombra di dubbio di The night we met, una storia scritta e percepita visceralmente da Agnese Naselli che, con delicatezza, sensibilità e coscienza ci racconta le vicende di due anime che nel tempo hanno imparato a convivere con il dolore di diversa natura.

The night we met
di Agnese Naselli

Prezzo: 4,99 € (eBook) 16,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 349
Genere: office romance
Editore: self-publishing
Data di pubblicazione: 5 ottobre 2023

A volte, una notte può cambiare l’intero corso di una vita. O di due. Maddison ha quasi trent’anni quando vede il proprio futuro sgretolarsi davanti ai suoi occhi: costretta a perdere in un colpo il lavoro, l’appartamento dei suoi sogni e la ragazza che ama, decide di trascorrere la serata nel suo locale preferito per evitare di piombare nella più completa autocommiserazione. A catturare la sua attenzione, un affascinante sconosciuto che continua a osservarla, qualche drink più in là. L’attrazione tra i due è degna di un magnete, ma il destino è campione universale d’ironia, perché Maddie non sa ancora di avere davanti agli occhi il suo futuro capo.

Tutto ha inizio come in una scena di un film: una ragazza disillusa dalla vita, siede al bancone di un bar newyorkese in cerca di nulla, se non di distrazione da problemi che le affliggono l'anima. Guardandosi intorno incrocia lo sguardo di un uomo, interessante tra le altre cose, che sembra avere un quid intrigante e magnetico. E proprio quando la scena sta per raggiungere il suo climax, viene spezzata da un frequentatore assiduo del bar che, ubriaco, cerca di approcciare la ragazza amareggiata. E qui, come nelle più classiche romanticherie ci si aspetterebbe un cavalleresco soccorso dell'uomo ipnotico per far sì che la storia si incastri perfettamente nei cliché di genere, ma ahimè, la protagonista non è una dama in cerca di assistenza, è nientepopodimeno che Maddison McKenzie, che assesta un pugno alla comparsa ubriaca, smorzando fantasticherie da fanciulla indifesa. La vita della nostra protagonista è più che incasinata: ha perso il lavoro, la ragazza che amava, e deve lottare tutti i giorni contro il suo stesso corpo a causa di una patologia che le provoca dolore cronico e che in molti non comprendono. Ma deve combattere e far sì che la sua vita continui nel miglior modo possibile. E così fa. Sopravvive a una relazione naufragata, a lavori precari, alla solitudine e a dolori che le bloccano il corpo, ma non la volontà ferrea. E con un salto temporale di un anno, la ritroviamo pronta a diventare segretaria del CEO di una rinomata azienda chiamata Torres Group, diretta da Jimin Torres, un uomo tutto d'un pezzo, instancabile, esemplare e magnetico come... come l'uomo del bar incontrato un anno prima! 

Infatti destino vuole che Jim, sia proprio la stessa persona e che la riconosca. Cominciano così giorni di lavoro, pressione, momenti di sconforto accompagnati da altrettanti di dolcezza, conoscenza profonda di sé stessi e dell'altro, segreti che spingono dolorosamente per essere condivisi e smorzati, conflitti contro il proprio animo e il proprio corpo, l'esternazione di sentimenti forti, e l'accettazione come propria dell'oscurità della persona amata. Maddie e Jim, faranno un vero e proprio percorso psicologico sia nei meandri della loro psiche, sia nella loro relazione a tratti difficile per le loro personalità, a tratti semplicemente perfetta per l'incontro di due anime destinate. 

Agnese Naselli dà prova ancora una volta di essere capacissima nell'intessere tematiche forti e poco discusse a situazioni di vita ordinaria, e lo fa utilizzando un linguaggio colloquiale e uno stile diretto per raggiungere - senza troppi fronzoli - il cuore delle vicende. Vicende che vedono in primo piano dei protagonisti forti e fragili, determinati e titubanti, ma coscienti di sé stessi e delle problematiche contro cui quotidianamente si battono per avere la meglio. Protagonisti veri e genuini che si traducono in Maddison, una ragazza come tante, con una vita normale costellata da alti e bassi e da continui dolori che, come un nemico in guerra, possono colpirla all'improvviso senza preavvisi e condannarla a mettere in pausa la sua vita. Un avversario invisibile, ma poco silente che prende il nome di Fibromialgia e che pur avendo un titolo, continua a essere poco conosciuta e a lasciare dietro di sé una scia di ignoranza nelle persone. Maddison l'affronta, la combatte e ci sono giorni in cui vince e altri in cui perde, ma non lascia andare la volontà di avere il controllo, tanto da svolgere un lavoro non proprio facile e di continuare a mettersi in gioco senza cercare la pietà del mondo e la compassione. Corrispettivo maschile di Maddison è Jim, un uomo apparentemente dedito anima e cuore al suo lavoro, ligio e integerrimo, e fin troppo serio, che nasconde una parte di sé a tutti cercando di lottare perennemente contro un mostro chiamato Disturbo da stress post-traumatico, un malessere causato da un evento sconvolgente della sua infanzia che sin da allora gli ha causato incubi, sensi di colpa, ricordi nefasti, una sorta di terrore nell'avvicinare persone in senso romantico e la quasi incapacità di esprimere ed esternare i suoi sentimenti più profondi. 

In conclusione, The night we met è un romanzo che oserei definire di formazione: da un lato per la sensibilità e la chiarezza con cui l'autrice affronta determinati argomenti, e dall'altro per una storia che ha non solo lo scopo di emozionare, ma anche quello di coinvolgere e responsabilizzare il lettore verso tematiche importanti.
Voto: 5 tazzine di caffè nero (come lo gradisce il nostro caro Jim) per un romanzo che ha protagonisti dalle vite dolci e amare.
Fonte immagini: Pinterest

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