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lunedì 20 novembre 2023

Review Party: "La lingua delle spine" di Leigh Bardugo

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi il blog partecipa al Review Party di La lingua delle spine, di Leigh Bardugo, un volume che ci riporta nel Grishaverse con i suoi racconti e le sue atmosfere. Direi che è un libro imperdibile, se amate questo mondo, ma potete anche leggerlo indipendentemente dalle altre serie dell’autrice.
Ringrazio la casa editrice per la copia in cambio di un’onesta opinione.

La lingua delle spine
di Leigh Bardugo

Prezzo: 9,99 € (eBook) 19,90 € (cop. rigida)
Pagine: 296
Genere: fantasy, dark fantasy, racconti
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 21 novembre 2023
Acquista su: IBS, laFeltrinelli (link aff.)

Un mondo di oscuri affari stipulati al chiaro di luna, città infestate da spiriti, foreste inquietanti e bestie parlanti. Qui la voce di una giovane sirena può evocare tempeste mortali e un fiume può eseguire gli ordini di un ragazzo innamorato, ma solo a un prezzo indicibile. Ispirandosi a miti, folklore e fiabe, Bardugo ha scritto una raccolta di racconti straordinariamente ricchi di atmosfera, pieni di tradimenti, vendette, sacrifici e amore. Perfetti sia che siate suoi nuovi lettori sia che siate fan accaniti, questi racconti vi trasporteranno in terre familiari e misteriose, in una realtà pericolosamente intessuta di magia che milioni di persone hanno conosciuto e amato attraverso i romanzi del GrishaVerse.

Non posso negare che il Grishaverse sia un universo che in qualche maniera ha il mio cuore. La serie Tenebre e Ossa è stata una delle prime che ho letto e che da subito mi ha affascinata per il suo incredibile worldbuilding. Non è stata presa molto bene la cancellazione della serie Netflix dedicata a questo mondo originale creato da Leigh Bardugo, finalmente potevamo immergerci ancora di più nelle sue atmosfere, ammirare con i nostri occhi ciò che avevamo solo potuto immaginare con la fantasia. Ebbene, non sarà consolatorio come un rinnovamento della serie, ma l’uscita di questo volume cade abbastanza a pennello e ci riporta in terre amate, allontanando un po' della nostalgia che di certo già proviamo. Non ritroveremo personaggi di Tenebre e Ossa o di Sei di Corvi, perché questa non è che una raccolta di racconti, una sorta di volume dedicato a storie popolari legate al folklore russo, storie che in qualche modo si agganciano al Grishaverse tramite luoghi e religione (qualche accenno sicuramente lo abbiamo avuto dalla bocca di Alina nella trilogia principale) e che si fanno apprezzare per il loro sapore squisitamente dark, macabro, oscuro, ma anche magico e sorprendente. Probabilmente di tutti i libri del Grishaverse, questo per me si colloca in un posto d’onore, non solo per le storie raccontate, per l’abilità dell’autrice di creare favole dai tratti così spinosi ma allo stesso tempo bellissime e senza tempo, ma anche per la preziosità dell’edizione, illustrata interamente da Sara Kipin, che ha dato vita a immagini stupende che accompagnano ogni storia, anzi la incorniciano letteralmente. Si parte con una semplice illustrazione, un dettaglio in un angolo della pagina che a mano a mano che la storia procede va ad arricchirsi di nuovi dettagli, fino a costruire un’immagine definitiva che la rappresenta tutta. I colori sono intensi ma freddi, sui toni del rosso, dell'aranciato, del blu e del verde, e anche le storie sono scritte a colori. Insomma, un’edizione di grande pregio che vale la pena non farsi scappare.

La lingua delle spine ci porta in foreste cupe e tenebrose, quasi vive, che pretendono sincerità, ci porta in luoghi che ci sembra di conoscere ma che in realtà non conosciamo abbastanza, ci fa vivere emozioni forti, regalandoci personaggi diversi l'uno dall’altro, mai stereotipati, che in qualche modo alla fine delle loro traversie riescono anche a farci riflettere. Le storie di questo volume regalano morali inaspettate, esortando comunque al coraggio, all’astuzia, all’intelletto (sebbene talvolta neanche quello basti). Ma lasciano tutte un segno, un’impronta fatidica, tant'è che faticherete a decidere quale sia la vostra preferita e poi si fanno tutte leggere speditamente, grazie allo stile inconfondibile di Leigh Bardugo, sempre piacevole ed elegante. Mostri e creature spaventose, spiriti maligni che infestano boschi, streghe che creano pozioni di ogni tipo (ma anche persone di pan di zenzero), principesse che preferiscono la libertà alla ricchezza, corvi senza occhi, sacrifici, bestie parlanti, fiumi maledetti, orologiai sinistri, sirene, c'è davvero di tutto in questa raccolta. Rimarrete affascinati da ogni racconto, turbat* anche un po' dai risvolti raccapriccianti, ma adorerete ogni pagina, impregnata di atmosfere inquietanti che ben ricalcano le fiabe classiche nelle loro versioni più cupe. Sei racconti originali, fatti di dettagli vividi e indimenticabili, due dei quali ricordano anche fiabe che conosciamo bene, come Hansel e Gretel e Lo Schiaccianoci

La lingua delle spine
è un volume unico e irrinunciabile, se anche voi amate tutto ciò che riguarda il Grishaverse. Potete leggerlo anche senza aver letto prima gli altri libri della serie, ma forse conoscerli vi renderà più semplice la comprensione di alcuni elementi, perché anche qui si accenna ai grisha e ai loro poteri e poi c'è sicuramente un riferimento super interessante che va scovato e ammirato. Leigh Bardugo ha dato vita a un volume assolutamente da non perdere, una lettura perfetta per questa stagione, da accompagnare a una tazza di tè caldo in un freddo pomeriggio. Il tepore di queste storie vi riporterà alla mente ricordi di un mondo impresso nel cuore, al cui fianco accosterete ogni piccolo pregio di questa raccolta. Sono stata felicissima di leggerla e attenderò con ansia la mia copia per poter ammirare dal vivo il suo splendore e rileggere i racconti che mi hanno colpito di più. Sono curiosa di conoscere anche il vostro punto di vista e di scoprire quale storia amerete. Fatemelo sapere ;)

Fonte immagini: Pinterest

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