Buongiorno amici!
Quest'oggi ho una bella novità per voi, una sorpresa! So che siete tantissimi i fan di "Odyssea. Oltre il varco incantato" e io lo sono anche! XD (QUI la mia recensione). Ecco perché ho pensato di fare un'intervista alla carissima Amabile Giusti, autrice di questo splendido fantasy, e domandarle tutto ciò che mi passava per la testa:P... Immagino che anche voi abbiate tante curiosità a riguardo, quindi non scappate :P
Vi auguro una buona lettura e, come sempre, aspetto di leggere i vostri commenti!
Il libro
Odyssea. Oltre il varco incantato
di Amabile Giusti
Se potesse, Odyssea, sedici anni e nessuna bellezza, chiederebbe molte cose a sua madre. Ad esempio perché da anni sono costrette a vivere come fuggiasche, senza una meta, una casa stabile e, soprattutto, senza un padre. Finché in una tiepida notte d'estate, attraversando un varco incantato nascosto nel bosco, sua madre la riporta a Wizzieville, dove è nata, e lei scopre di appartenere a una cerchia di persone speciali, dotate di rari poteri. Incredula, Odyssea si immergerà in un mondo intriso di magia, dove ogni esperienza - per lei che è sempre vissuta lontano da tutto e da tutti - ha il sapore della prima volta, ma si accorgerà presto, suo malgrado, che dietro la facciata idilliaca e fatata di Wizzieville brulica il Male. Un nemico sanguinario - lo stesso che ha ucciso suo padre dodici anni prima - perseguita la sua famiglia da generazioni ed è tornato sotto mentite spoglie per attuare il suo crudele disegno. Mentre la paura di non essere in grado di gestire i propri poteri arriverà a farle rimpiangere la vita fuori di lì - senza amicizie, né legami né radici - e a temere per l'incolumità di chi ama, terribili, inconfessabili incubi la assaliranno come artigli di un doloroso passato. Come se non bastasse, l'amore la coglie di sorpresa. Il misterioso e impavido Jacko, un giovanotto di poche parole che, a differenza di tutti gli altri, la tratta senza solennità e cerimonie, entra nella sua vita e devasta il suo cuore inesperto. Ma come mai tutti lo temono e lo disapprovano?
L'autore
Amabile Giusti è un avvocato, ma non si sente avvocato: scrivere è la sua vera passione da sempre. Dopo il suo romanzo d’esordio, Non c’è niente che fa male così (La Tartaruga edizioni), con Cuore nero ha conquistato pubblico e critica; romanticamentefantasy.blogspot.it lo ha eletto Best Young Adult 2011.Odyssea. Oltre il varco incantato è il primo volume di una saga.
L'intervista
- Buongiorno, cara
Amabile, e benvenuta nel mio piccolo angolino libresco,
"Coffee&Books". Sono onorata di ospitarti! Immagina di trovarti
su un divanetto, davanti una bella tazzina di caffè, a chiacchierare con me...
E' così che immagino le mie interviste;)
Buongiorno a te carissima! Anche io le immagino così:
piacevoli parole scambiate in serenità a proposito di sogni, desideri e libri,
sorseggiando un caffè con un cioccolatino fondente sciolto dentro.
- Parliamo del tuo
ultimo romanzo, "Odyssea. Oltre il varco incantato"... A distanza di
qualche tempo dalla sua pubblicazione, qual è stato il riscontro di pubblico
che hai notato?
L’accoglienza del pubblico è stata splendidamente
affettuosa. Chiedo fiducia ai miei lettori, e prometto che la storia, andando
avanti (poiché si compone di 7 volumi), si arricchirà di dettagli, sentimenti,
personaggi e avventure. Questo primo libro è introduttivo dell’intera saga,
presenta protagonisti e atmosfere magiche, accenna agli intrecci che si faranno
via via più serrati e misteriosi, allude all’amore tra i due primi attori della
storia. Ma è il
primo gradino di una rampa.
- Cosa ti ha portata
a scegliere di scrivere una serie fantasy?
Ti dirò: come lettrice non ho una particolare passione per
il genere fantasy. Basterebbe interrogarmi sui libri più alla moda del momento,
e farei una figura da pesce. Non ne ho letto nemmeno uno. Sono rimasta ferma a
Harry Potter. La mia saga è sicuramente influenzata dal mondo incantato della
Rowling, è un omaggio a quella magia, alla quale ho voluto, a mio modo,
inchinarmi.
- Com'è stata la
stesura del primo volume? C'è qualche aneddoto in particolare che vuoi
raccontarci?
Non ci sono aneddoti riguardo alla mia scrittura. Nessun evento particolare. Gli eventi sono tutti dentro il libro. Fuori dal libro c’è
solo una persona che scrive alacremente.
- Qual è il
personaggio che ti ha fatto "penare" di più? :)
Se intendi alludere a eventuali difficoltà nel definirne il
carattere o le vicende personali, direi nessuno. Ho sempre avuto le idee molto
chiare sulle caratteristiche e il destino di ciascuno. Tuttavia, alcuni
personaggi, la cui anima è per me limpida, possono risultare inesplicabili al
lettore, che non riesce a interpretarne le azioni e i comportamenti, non avendo
ancora la stessa mappa che ho io. Ad esempio, nel caso di Jacko, è talvolta
arduo far comprendere che non si tratta del classico bello e dannato che sciupa
le donne e le cestina come fiori appassiti. Che è un giovane uomo con un
passato molto problematico, e che la sua mancanza di tatto non è una posa.
Anche nel caso di Odyssea leggo talvolta commenti critici, c’è chi la considera
una piagnona priva di determinazione. A parte che per me non è così, mi sento
di osservare che, quando la conosciamo, nel primo volume, è solo una ragazzina
di sedici anni, che ha condotto una vita quanto meno insolita. Non tutti abbiamo
il mondo in bocca e in mano, non tutti reagiamo brandendo spade dinanzi ai
problemi, qualcuno versa pure lacrime e rimane a pensare e si sente inadeguato.
In ogni caso, come accade a ogni essere
sulla terra, crescendo si cambia, ci si rafforza, e lo stesso accadrà a Odyssea.
- E qual è, invece,
quello che ti ha regalato più soddisfazioni?
Tutti, mia cara, tutti. Un personaggio ti dà soddisfazioni
quando, alla fine, è come hai sognato che fosse, nel bene e nel male. Mi sono
divertita a crearli tutti, anche i più piccoli e secondari. E sono affezionata
a ognuno di loro, tant’è che nessun personaggio esce di scena senza un motivo,
una spiegazione, non ci sono meteore che passano e spariscono e ti chiedi: ma
questo qui che fine ha fatto? A tutti ho donato una storia nella storia.
- Nella tua mente,
hai già chiaro cosa accadrà nei prossimi volumi? Puoi darci qualche
piccolissima anticipazione? (chi segue il tuo gruppo ha già la fortuna di
poterne leggere alcune;) )
Sì, è tutto chiaro e, fino al quinto volume, già messo nero
su bianco. Gli ultimi due devo scriverli, ma la trama è ben definita nella mia
mente e in numerosi quaderni pieni di pensieri sparsi. Per avere anticipazioni,
invito tutti a collegarsi alla mia Pagina Ufficiale su Facebook, dove
troveranno anche brani inediti tratti dal secondo volume.
- Com'è nato il mondo
incantato di Wizzieville? Qualcuno dice che la tua serie ricorda molto la saga
di Harry Potter...
Come dicevo prima, è proprio così. Ma a me, francamente, non
sembra un motivo di demerito. Se dicessi no, assolutamente, no ho mai letto
Harry Potter, e ogni assonanza è frutto di una coincidenza del tutto casuale,
sarei una bugiarda. L’ho letto invece, l’ho amato alla follia, e ho creato un
mio mondo pieno di contaminazioni.
- In Odyssea, molti
protagonisti hanno nomi un po' bizzarri. Cosa ti ha spinta a scegliere "Odyssea" e gli altri?
I nomi mi balenano così, senza una ragione apparente, ma di
solito sono collegati a qualche caratteristica del personaggio. Nel caso della
protagonista, è un omaggio all’eroe di Omero, Odisseo, meglio noto come Ulisse.
Ulisse è perseguitato da un nemico potente, Poseidone, che frappone continui
ostacoli al suo rientro in patria. Dalle sue peregrinazioni spesso tragiche,
deriva proprio il modo di definire odissea un percorso di vita particolarmente
difficile. Lo stesso accade alla mia protagonista. Anche lei ha un nemico che
le dà la caccia e deve destreggiarsi tra mille avventure, talvolta spaventose,
talvolta intriganti. La sua vita non è certo facile. Mi auguro non salti fuori
l’estimatore intransigente di Omero pronto ad accusarmi di plagio!
- Il tuo precedente
romanzo, "Cuore nero", è stato molto apprezzato, si spera addirittura
in un seguito? Pensi di accontentare i fan del libro?
Ti confesso in esclusiva una cosa, Franci. In base ai dati
raccolti finora, Cuore nero ha venduto bene, ma non abbastanza da legittimare
la richiesta di un seguito da parte di un editore qualsiasi. Poiché in rete c’è
un gran fermento e l’apparenza è quella di un libro di discreto successo, è
evidente che molti, anzi moltissimi, lo hanno sì letto, ma dopo averlo scaricato
illegalmente dal web. Ebbene, dico a queste simpatiche
persone che è molto probabile che il seguito non venga mai pubblicato, proprio grazie
a loro. Mi dispiace, ma il tempo è poco, il problemi tanti, e la vita
non è infinita. Mi è impossibile al momento o in un futuro prossimo dedicarmi
alla stesura di una storia che, stando così le cose, non sarà mai pubblicata.
- Che altri progetti
hai in mente per il futuro?
Completare la stesura di Odyssea. Inventare nuove storie.
Vivere il più possibile.
- Cos'è che fai
quando non scrivi?
Leggo! Insomma, non sono una persona molto mondana, sono tendenzialmente un’eremita.
Amo le passeggiate in campagna. La spiaggia quando è deserta. La notte senza
fuochi d’artificio. Poche buone amicizie. Mangiare (e si vede). Rifuggo la
folla, le feste, i divertimenti obbligatori del sabato sera. Vivo
semplicemente, in tendenziale solitudine, coi miei cani, i miei melograni, e un
milione di sogni irrealizzabili.
- Quali sono le
letture che pensi ti abbiano formato?
Jane
Austen, Sylvia Plath, Charlotte Bronte, Agatha Christie. Ma anche tutti
i fumetti che ho divorato, le favole lette o che mi sono state lette quando ero
bambina. I cartoni animati degli anni 80, quando uscivo dall’infanzia ed
entravo nella faticosa adolescenza.
- Una cosa che chiedo
spesso agli autori è "che libro hai attualmente sul comodino"? Sono
molto curiosa... :)
Al momento ho “Il primo caffè del mattino” di Diego Galdino.
- Quanti libri
possiedi su per giù? E qual è il genere che prediligi?
Impossibile contarli! Saranno migliaia! Ho la casa stipata
di volumi, e molti sono rimasti a casa dei miei genitori. Non prediligo un
genere, prediligo un modo di raccontare le emozioni. Detesto le storie con
protagonisti fasulli, troppo perfetti, troppo belli, troppo qualcosa. Detesto i romanzi che
indulgono in eccessive descrizioni di tipo sessuale, che sono di gran successo
in questo periodo. Quelli che sembrano trattati di anatomia applicata per
intenderci. Preferisco la sensualità alla sessualità, i camini accesi e
scoppiettanti e la narrazione di un’atmosfera alla descrizione minuziosa di ciò
che accade davanti al camino.
- Se non fossi una
scrittrice, cos'altro potresti essere?
Forse una contadina. Sì, una che vive lavorando la terra,
che si sporca le mani, che alleva animali per amore e non per mangiarli, che
pota fiori e raccoglie ciliegie.
- Un autore/autrice
contemporaneo/a che stimi molto?
Non vorrei ripetermi, ma dico la Rowling. Ha creato un
mondo, ha inventato un genere, ha lasciato il segno. E poi Angela Carter.
- Un libro che ti ha
deluso profondamente?
Sai cos’è, che quando un libro non mi piace, non vado avanti
a leggerlo. Mi fermo e bye bye. Tempo sprecato. Quindi non gli do il tempo di
deludermi profondamente, mi fermo allo stadio della delusione superficiale.
- Uno invece che ha
superato le tue aspettative?
A parte i classici, che non nomino perché mi parrebbe
superfluo affermare, ad esempio, che La campana di vetro ha battuto ogni
aspettativa che potessi avere riguardo alla sua grandezza, a proposito di contemporanei sono costretta a
risponderti nella stessa maniera di prima. Sono in grado di capire fin dai
primi capitoli cosa aspettarmi da un libro, e di solito ottengo ciò che
supponevo di ottenere, nel bene e nel male, dunque nessuna sorpresa.
- Sono molti i fan di
Odyssea e tutti aspettano di leggere le sue prossime avventure. C'è qualcosa
che vuoi dire a questo pubblico così affettuoso? :)
Li ringrazio con tutto il mio cuore per l’affetto col quale
mi inondano, e mi riferisco in particolare alle matte amiche del gruppo
dedicato a Odyssea su Facebook. Vi adoro, bimbe!
- C'è una tua frase
(di Odyssea o Cuore nero o altri romanzi) che ami in particolar modo e che
vorresti citare per noi?
Oh, no, se mi citassi sarei davvero presuntuosa! Posso
assicurarti che tutto sono tranne che ammantata di vanagloria. È una cosa che non posso
proprio fare.
- C'è stato invece
qualche commento su uno dei tuoi romanzi, da parte di chi l'ha letto e ne ha
parlato, che ti ha colpito, emozionata, sorpresa?
Mi colpiscono i commenti di coloro che dimostrano di aver
compreso profondamente i miei personaggi, come se fossero nella mia testa.
- Qual è la scena che
di Odyssea che ti è rimasta di più nel cuore e perché?
Una scena di un volume che ancora non è stato pubblicato,
dunque non posso rivelare nulla!
- Di cosa è fatta la
strada che ti ha portata a diventare una scrittrice, oltre ai sacrifici? E cosa
pensi che ti aspetti ancora su questa via?
Più che sacrifici, direi pazienza. La pazienza di saper
attendere il momento giusto in cui accadono le cose. La tenacia di non mollare
mentre non accadono. Per fortuna avevo Odyssea, Jacko, Max, etc, accanto a me a
sostenermi sempre, e a dare un senso a tutto quello scrivere che pareva senza
scopo, ma il cui scopo era implicito in se stesso, nel semplice creare e stare
bene facendolo. Non so cosa mi attende nel futuro, te lo dico con grande
sincerità. Sono in un momento di riflessione e ponderazione.
- Bene, l'intervista
è terminata!:) Ti ringrazio per la tua preziosa disponibilità e spero di
poterti ospitare ancora qui sul blog in futuro per parlare dei tuoi prossimi
lavori!:)
Grazie, è stata una piacevole chiacchierata, e tu sei una
dolcissima padrona di casa.
bella intervista Franci!!! sopratutto belle risposte Amabile che purtroppo non ci ha regalato spoiler su Odyssea di cui aspettiamo notizie noi bimbe in fremente attesa!!! peccato per cuore nero, spero che il progetto in futuro possa essere in qualche modo ripreso.
RispondiEliminaIntervista molto bella!!! Amabile conosce molto bene il modo per farci restare sulle spine...non vedo l' ora che esca il seguito di Odyssea! Lo aspetto con tantissima ansia:):):):):)
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