Pagine

domenica 26 dicembre 2021

Recensione: "Miracolo in una notte d'inverno" di Marko Leino (a cura di Elena)

Buongiorno a tutt*!
Buona festa di Santo Stefano! Oggi abbiamo in serbo per voi un'ultima recensione a tema natalizio. Elena ha letto "Miracolo in una notte d'inverno" di Marko Leino e ce ne parla con emozione. Scopriamo insieme questo piccolo, prezioso romanzo sulle origini di Babbo Natale tramite le sue parole. Fateci sapere se lo avete letto o se avete soltanto visto il film. Vi aspettiamo nei commenti. A presto! ;)

Miracolo in una notte d'inverno
di Marko Leino

Prezzo: 5,99 € (eBook) 15,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 268
Genere: narrativa per bambini e ragazzi
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 3 novembre 2016

Mentre giocano in riva al mare, due bambini trovano sul fondale una scatola di legno minuziosamente intarsiata, chiusa a chiave, ancora ben conservata. Quando la aprono, con l'aiuto del nonno, vi trovano un antico orologio da taschino e un biglietto ormai scolorito, sul quale è scritto: "Felice Natale, cara piccola Ada. Tuo fratello Nikolas". Pieno di stupore, il nonno ricorda una sorta di leggenda che aleggia sulla cittadina di Korvajoki, fin dai tempi in cui era un minuscolo villaggio di pescatori: "Immaginate di avere ali immense come quelle di un'aquila, che vi sollevano in aria e trasportano sopra il mare, fino all'isola della famiglia Pukki. Volate con la fantasia...". Nikolas abita con la famiglia sulla piccolissima isola di fronte alla costa, quando una furiosa tempesta fa naufragare i genitori e la sorellina. Il bambino, che ha solo cinque anni, viene adottato da tutte le famiglie del villaggio e piano piano dimentica la paura, accetta l'amore e scopre nuove fonti di gioia. Ma non dimentica mai l'amata sorellina, finché un giorno, nel villaggio, nasce una nuova bambina di nome Ada, che riesce a provocare in Nikolas un'incredibile trasformazione.

BUONE FESTE CON LA CHIUSURA DI UN CALENDARIO DELL’AVVENTO TUTTO SPECIALE!

Tra una spruzzatina di neve, lucine colorate sui verdi abeti, venti freddi al sapore di pandizenzero e cannella, che trasportano doni e note musicali natalizie, ci siamo immerse ed immersi nel clima delle feste e dei libri a tema invernale, volenti o nolenti! A differenza degli anni scorsi, in cui mi ero dedicata alle letture natalizie più classiche, quest’anno ho deciso di riscoprire le origini della storia di Babbo Natale e delle tradizioni a lui connesse, grazie al romanzo autoconclusivo dello scrittore finlandese Marko Leino, Miracolo di una notte d’inverno, pubblicato da Feltrinelli Editore, nella collana “Kids”, con la traduzione di Rosario Fina, e da cui hanno tratto anche un film, sceneggiato dallo stesso scrittore.

“Per leggere questo libro non è necessario essere amanti del Natale […] Questo libro è per tutti coloro che credono, trecentosessantacinque giorni all’anno, all’esistenza dell’amore puro.”

La nostra storia si apre con ventiquattro finestrelle, corrispondenti ad altrettanti capitoli, come i calendari dell’avvento: ogni finestrella scopre e svela una storia lontana, che inizia con un tesoro emerso dal mare, un messaggio proveniente da una leggenda, da ricordi, tragedie ed avventure. Una piccola scatolina di legno, intarsiata e decorata da abili mani, che racchiude un vecchio orologio a cipolla tutto ammaccato. Un oggetto che rappresenta lo scorrere del tempo ma che allo stesso tempo è fermo, bloccato nei ricordi, simbolo ticchettante di tracce provenienti dal passato, un prezioso tesoro ma anche un fardello di perdita e solitudine, un peso, un promemoria di dolore e paura. Un orologio che ha tanto da raccontare, una storia all’interno di un’altra storia: amicizia, fratellanza, amore. Viaggi in slitta e fessure tra il mare ghiacciato, volti, oggetti ed immagini che si vorrebbero fermare ma che scorrono irreversibilmente. Il passare del tempo, seppur ritmico, lascia un segno del suo passaggio. Così la storia della scoperta di un orologio si trasforma nella narrazione di un bambino, di cui scopriamo la vita, anno dopo anno. Storie narrate e passate di voce in voce, di ora in ora, di anno in secolo, fino ad arrivare ai giorni nostri alle orecchie di due fratellini, Ossi e Tommi, grazie alla voce del nonno. Una storia che richiede pazienza, perché è una storia che deve essere preparata con moderazione come una buona cioccolata, con il giusto equilibrio delle spezie che altrimenti potrebbero rovinarne il gusto, l’insegnamento e il messaggio. Una favola da assaporare un pezzetto alla volta, anche in una bella giornata di sole estivo.

“<Immaginate di avere le ali, come un’aquila. Ali che vi fanno librare nell’aria e volare fino all’isola della famiglia Pukki. Le ali della fantasia.> <Ma io non so volare.> <Volare è facile. Tutti hanno un paio di ali dentro. Bisogna solo trovarle.>”

Ed è qui che i due fratellini incontrano NikolasAda e una vasta costellazione di altri ed altre personaggi, uomini e donne, bambini e bambine, e visitano il paesino di Korvajoki. Esistono tante versioni della storia di Babbo Natale, sia cinematografiche sia libresche, comiche, ironiche, commoventi. Miracolo di una notte d’inverno, però, è una storia verosimile, veritiera, con quel pizzico di magia e di fiabesco che cattura storie lontane di un tempo diverso dal nostro, rendendole vicine ed attuali, grazie all’intreccio di personaggi commoventi, grandi insegnamenti e tematiche quotidiane e ricorrenti, come la famiglia, il lutto, l’ospitalità, la memoria, le avversità e come affrontarle, il destino, i nuovi inizi e il futuro. Il tutto è narrato con uno stile scorrevole, poetico e immaginifico. Le descrizioni delle emozioni con metafore ed immagini e le descrizioni dei paesaggi scandinavi entrano nel cuore e commuovono, lasciando sensazioni dolci ed amare, soprattutto perché la storia è percorsa dagli occhi profondi, ingenui, coraggiosi, pratici, fiduciosi, ma costretti a crescere velocemente, di un bambino, che si trasformerà in uomo.

“Forse, nonostante siano in opposizione, fortuna e sfortuna camminano mano nella mano: un dramma può generare anche effetti positivi. […] Forse gli avvenimenti della vita non dovrebbero essere giudicati nel momento in cui accadono, ma valutati in prospettiva. Solo allora sarà possibile capire cosa hanno significato davvero.”

È un libro che commuove e a tratti rende malinconici, ma che è anche una lanterna che aiuta ad uscire da quei momenti di tempesta della vita che sembrano non voler passare
. Un romanzo che ha come lettrici e lettori di riferimento preadolescenti ed adolescenti ma che in realtà è rivolta ad ogni età, a tutte e a tutti, come per esempio Il piccolo principe, perché racchiude essenze e significati profondi che vanno al di là della leggenda. Una fiaba senza tempo che ricorda i classici, come La piccola principessa e Piccole donne, dove le giovani e i giovani protagonisti si ritrovano a vivere fin da piccoli il dolore, disavventure e lutti, avvenimenti che li fanno crescere, accelerando quella fase di fantasia e ingenuità che comunque resterà con loro e contagerà coloro che li circonda, innescando cambiamenti e rinascita, come “un quadrifoglio vicino al cuore”. Vi è quasi un ribaltamento: la fase fanciullesca, di solita associata alla fantasia e alla magia, è legata all’emotività, alla realtà e quotidianità, ma man mano che il protagonista cresce, la storia assume un carattere esistenzialista ma si spolvera con quel tocco di magia tipico del periodo natalizio. Il realismo diventa magico, una leggenda e una tradizione ancora oggi viva in tutto il mondo: la missione di portare la gioia in una singola fredda notte dell’anno. Una fiaba che fa sorridere e fa tornare bambine e bambini, con i ricordi delle proprie festività, ma soprattutto individuando nella storia quegli avvenimenti che hanno reso Babbo Natale il gigante buono con la barba che ogni anno porta doni, con la slitta e le renne. Come racchiude il titolo originale del romanzo, Joulutarina, letteralmente storia di Natale, Miracolo di una notte d’inverno racchiude più storie di Natale.

Non mi resta che augurarvi Buone Feste, tanti regali librosi e buone letture a tema,

Elena


Fonte immagini: Google immagini

Nessun commento:

Posta un commento

Commentare non costa nulla!:) Lascia pure il tuo commento, sarò felice di risponderti;)