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sabato 27 agosto 2022

Recensioni: "Creature luminose" di Shelby Van Pelt (a cura di Ms Rosewater)

Buongiorno e buon weekend, lettor*!
Oggi la nostra Ms Rosewater ci parla di Creature luminose, di Shelby Van Pelt, un romanzo uscito non molto tempo fa per Mondadori, che ha per protagonista un polipo. Scoprite di più nella sua recensione e lasciateci un commento. A presto! ;)

Creature luminose
di Shelby Van Pelt

Prezzo: 11,99 € (eBook) 22,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 396
Genere: narrativa contemporanea
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 28 giugno 2022

Tova Sullivan lavora per l'Acquario di Sowell Bay, una tranquilla cittadina nei pressi di Seattle: pulire i pavimenti durante le ore serali in compagnia delle creature che si muovono silenziose nelle vasche la aiuta a combattere la solitudine dopo la scomparsa di suo figlio Erik, quando era solo un ragazzo. La principale attrazione dell'acquario è Marcellus, un polpo gigante del Pacifico, che dalla sua vasca sembra osservare attento ogni mossa di Tova. Una sera, mentre sta passando lo straccio nell'ufficio del personale, Tova scorge Marcellus impigliato nei fili della corrente e delicatamente cerca di liberarlo. Mentre si domanda come abbia fatto a uscire dalla teca, il polpo stende un tentacolo verso di lei, come per abbracciarla. In quella creatura dotata di tre cuori e di un'eccezionale intelligenza, la donna trova inaspettatamente qualcuno che le assomiglia e la comprende: i due stringono una bizzarra amicizia fatta di complicità e gesti silenziosi. Le cose cambiano quando Tova per un infortunio viene sostituita da Cameron, un giovane appena giunto in città alla ricerca del padre biologico. Marcellus non tarda a capire che i due sono legati da qualcosa, e il suo straordinario intuito lo spinge a intervenire. Un esordio folgorante e commovente, che insegna come a volte guardare al passato possa aiutarci a costruire un futuro diverso. Un'amicizia capace di spezzare la più dura delle solitudini. La corrispondenza misteriosa di due anime speciali, creature imperfette e per questo incredibilmente luminose.

Dalle storie di Esopo all'Odissea, passando per le favole classiche, gli animali sono da sempre presenti nella letteratura, e da sempre mostrano agli uomini parti di loro che sembravano ignorare o vengono utilizzati per incarnare virtù, difetti e paure. Con la modernità sono diventati personaggi centrali quasi esclusivamente nei libri per ragazzi, anche se molti scrittori hanno dedicato loro dei lavori interessanti, una per tutti Doris Lessing, grande amante dei gatti.

Anche se molti umani continuano purtroppo a considerarli (secondo una visione ottocentesca, ancora presente) senza raziocinio, gli animali hanno una vita emotiva, sono intelligenti, capaci di risolvere problemi e amare (e anche se così non fosse, sarebbero comunque degni di maggiore rispetto). I polipi, in particolare, sono creature abilissime e dall'intelligenza sorprendente.

L'idea di un protagonista animale (o vegetale, come nel caso di The Island of the missing trees, recensito qualche tempo fa su questo blog) è sempre affascinante, mettersi nei panni di qualcuno che - con tutta probabilità - pensa in modo diverso da un essere umano, ha differenti priorità e desideri, è una sfida per qualsiasi scrittore. Non potevo quindi resistere a un romanzo destinato a un pubblico adulto (ma secondo me adatto anche a ragazzi delle scuole medie e superiori), con protagonista un polipo.

Si chiama Marcellus, vive nell'acquario di Sowell Bay, una cittadina vicino a Seattle e, oltre a essere intelligente, è temerario: ha scoperto come evadere dalla propria vasca e girare - col favore delle tenebre - per l'acquario, alla ricerca di bocconcini gustosi; ma la sua vita notturna è talvolta pericolosa e proprio durante una delle sue fughe, quando le cose per lui si stanno mettendo male, incontra Tova, un'anziana donna delle pulizie che lo aiuta a tornare sano e salvo nella sua vasca.

Da qui, due individui non inclini alle smancerie, che vivono addirittura in mondi diversi, costruiscono un'amicizia profonda e silenziosa che sfugge ai riti sociali umani, gli stessi a cui Tova partecipa con un po' d'insofferenza, forse grazie alle sue origini svedesi che la rendono una donna pratica e pragmatica, incapace di stare ferma, precisa e poco incline a mostrare i propri stati d'animo.
Questo presente, costruito su un passato di terribile dolore, è il punto da cui si dipana la storia, allungandosi dallo stato di Washingotn fino in California, a Modesto, dove il giovane Cameron cerca di sopravvivere ai propri fantasmi, al proprio dolore. Lentamente i personaggi si avvicinano e le due vicende diventano una sola, in cui determinante sarà proprio il lavoro di Marcellus.

Che si tratti di un'opera prima è evidente da diversi elementi: lo stile ammiccante (troppo per i miei gusti) e qualche volta inutilmente prolisso, una certa confortevole prevedibilità, soprattutto dopo la metà del romanzo, che lo potrebbero penalizzare presso un pubblico adulto più smaliziato e cinico. Non mancano però elementi di originalità degni di apprezzamento: a parte la bellissima copertina che attira immediatamente, la scelta di due protagonisti anomali, un polipo e una donna anziana, entrambi con un passato difficile e un futuro evidentemente limitato; la storia segreta (anche per lui) di Cameron e come viene pian piano svelata al lettore, il lasciare qualche mistero insoluto pur chiudendo diligentemente (puntigliosamente) tutte le questioni in sospeso, l'attenzione alla vita degli anziani (che sono la maggioranza dei personaggi) descritta da vari punti di vista e che non è sempre un momento di tramonto e depressione, qualche colpo di scena e il bar Umbra Lumi.

Shelby Van Pelt è stata molto brava a costruire i caratteri dei propri protagonisti, Tova, Cameron e il mio preferito, Marcellus, sono tra gli elementi più riusciti del romanzo, e anche se nelle ultime pagine il punto di vista del polipo ha meno spazio e sembra perdere il suo carattere originale per scivolare in un linguaggio molto, molto umano, rimane lui il vero protagonista. Intorno al terzetto si accalca una folla di caratteristi, dalle anziane amiche di Tova, “Le Mezze Calzette”, tra le quali riconosciamo la sveglia, la sardonica, la saggia e la sensibile, Ethan, il proprietario del supermercato di Sowell Bay, scozzese amante del rock del secolo scorso, e così via. Sono personaggi secondari, quasi delle funzioni (Ethan è il più incisivo) che servono a portare avanti la vicenda, ognuno segue il proprio tragitto, a volte prevedibilmente, mettendo in scena, come in un diorama, la vita della piccola città di mare in cui il destino si compie e il passato viene svelato.

Marcellus è però quello che vi porterà a proseguire la lettura, anche quando potreste trovarvi a storcere il naso per qualche passaggio imperfetto, sarà lui a trascinarvi e convincervi che vale la pena di seguire la sua storia fino alla fine, perché è proprio nel suo carattere e nel rapporto con Tova che risiede il vero fascino e la vera novità di questo libro.

E chissà, coi prossimi romanzi Shelby Van Pelt potrebbe crescere molto e far sua la lezione dei suoi protagonisti. Glielo auguro.

In fondo al mar, in fondo al mar...

Per chi avesse voglia approfondire l'intelligenza dei polipi Adelphi ha pubblicato il volume Altre menti di Peter Godfrey-Smith.
Anche Temple Grandin ha scritto molto di animali, e del funzionamento della loro mente. Tra i suoi titoli La macchina degli abbracci e Gli animali ci rendono umani.
Ms Rosewater


Photo credit: @lisapavesi

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