Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi la nostra Ms Rosewater ci parla di una biografia, quella dei fratelli Vonnegut. Essendo lei grande fan dell'autore Kurt Vonnegut, era curiosissima di scoprire questo volume e saperne di più su di lui e sul rapporto col fratello scienziato. Il libro avrà soddisfatto le sue aspettative? Se siete curiosi, leggete la sua accurata opinione ;) A presto!
I fratelli Vonnegut
di Ginger Strand
Prezzo: 9,99 € (eBook) 27,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 408
Genere: biografia
Editore: Treccani
Data di pubblicazione: 27 ottobre 2023
Acquista su: IBS, laFeltrinelli (link aff.)
A metà degli anni Cinquanta Kurt Vonnegut accetta un incarico di redattore nell’ufficio pubblicitario della General Electric a Schenectady, dove suo fratello maggiore Bernard, lavora come scienziato nel suo laboratorio di ricerca, la “Casa della magia”. Mentre il primo scrive brevi comunicati stampa ma ambisce a diventare romanziere, attingendo a piene mani spunti e temi dall’ambiente aziendale, il secondo si cimenta in soluzioni all’avanguardia di controllo del clima destinate a far fiorire i deserti, costruendo generatori a ioduro d’argento e ideando tecniche per “sparare” ghiaccio secco nelle nuvole. I suoi esperimenti attirano l’attenzione del governo: le condizioni meteorologiche si erano rivelate un fattore decisivo nella Seconda guerra mondiale, e se i militari fossero stati in grado di controllarle avrebbero potuto programmare più missioni di bombardamento. Ma quando l’esercito prende in carico il “Project Cirrus”, Bernard inizia a nutrire dubbi sugli effetti nell’atmosfera e sulle applicazioni dannose delle sue invenzioni. Ginger Strand racconta l’intreccio delle vite dei due fratelli in un momento in cui le possibilità della scienza sembravano infinite. Restituisce così tutta la complessità dei loro dilemmi, le loro frustrazioni e disillusioni di fronte alle inquietanti questioni etiche del loro tempo, mostrando come i reali progetti di intervento dell’uomo per modificare il mondo naturale abbiano influenzato uno dei romanzieri più inventivi del Novecento.
Kurt Vonnegut è il mio scrittore preferito, ho letto gran parte dei suoi libri, ma ammetto di conoscere della sua vita solo quanto ha raccontato in discorsi, articoli e parte dei suoi romanzi. Quale migliore occasione allora, di saperne di più scoprendo il rapporto col fratello scienziato Bernard e indagando contemporaneamente il fenomeno storico che ha visto arti e scienza allontanarsi sempre più fino a contrapporsi e arrivando al presente modello scientifico ultraspecializzato? È quanto promette di fare Ginger Strand in queste pagine.
Negli Stati Uniti, all'indomani della fine della Seconda Guerra Mondiale, regnava un'atmosfera di grande euforia, sia per la vittoria sul nazifascismo, sia per le prospettive tecnologiche ed economiche che si aprivano davanti ai vincitori. Quest'ottimismo diffuso in ogni strato della società aveva però un lato oscuro: il lancio della prima bomba atomica, con le sue conseguenze non aveva lasciato indifferenti le coscienze, mentre i giovani reduci portavano a casa i traumi del conflitto e delle cose terribili a cui avevano dovuto assistere. Tra loro c'era Kurt, tornato dopo la prigionia in Germania e dopo essere sopravvissuto al bombardamento di Dresda (evento che lo segnò per tutta la vita), era ancora sotto shock. La voglia di ricominciare e sfruttare le scoperte scientifiche conviveva con un forte sentimento pacifista e il timore della minaccia per la pace rappresentata dallo sviluppo delle armi nucleari e dalla Guerra Fredda con l'Unione Sovietica.
In quel periodo, Bernard Vonnegut lavorava alla General Electric, faceva parte di un team di scienziati che sviluppava nuove idee da impiegare per la creazione di nuovi prodotti, ma anche, nelle intenzioni di GE, nelle strategie militari. Era un ambiente estremamente stimolante, in cui ogni ricercatore poteva sostanzialmente dedicarsi a qualsiasi tipo di esperimento rispondesse a una curiosità o interesse personale. Fu in quei laboratori che si cominciò a studiare la possibilità d'influenzare il tempo atmosferico e fu proprio Bernard, insieme al premio Nobel Irving Langmuir e a Vincent Schaefer a studiare la pratica di “inseminare” gli ammassi nuvolosi provocando piogge e altri effetti atmosferici. L'autrice ripercorre la storia di questi esperimenti, le trasformazioni dell'America degli anni '50 e le vite dei due fratelli, che scorrono parallelamente e s'intrecciarono per qualche anno negli uffici della General Electric, dove Kurt lavorava come addetto stampa, avendo modo di saggiare la politica aziendale e capire che quello non era un posto adatto a lui.
La vicenda del Project Cirrus (così era stato ribattezzato lo studio sulla modificazione del clima) segue quasi miracolosamente gli stilemi classici del capitalismo: dalla ricerca civile alle ingerenze delle forze armate, dallo sfruttamento economico da parte di maghi della pioggia improvvisati alle commissioni governative per stabilire il reale valore della ricerca stessa.
Il processo sperimentale di Bernard e dei suoi colleghi è analizzato con grande rigore e un'accuratezza assoluta, Strand ha fatto molte interviste, ha avuto accesso agli archivi della famiglia Vonnegut e il libro restituisce un'immagine fedele delle trasformazioni della scienza, del sentire dell'opinione pubblica, del sistema aziendale statunitense che richiede una cieca e totale fedeltà, della struttura sociale borghese che si basa sulla frequentazione di determinati circoli e occasioni mondane per entrare nei giri “giusti”.
Se il valore storico è certo, chi desidera conoscere la vita di Kurt Vonnegut e il rapporto tra i due fratelli, potrebbe però rimanere deluso, perché in realtà ha ben poco spazio in queste 385 pagine. Soprattutto nella prima parte del libro leggiamo poche righe su Kurt per poi sorbirci capitoli interi di esperimenti sull'inseminazione delle nuvole, considerazioni politiche, manovre degli scienziati per farsi prendere sul serio dal Weather Bureau americano; poi un paragrafo sullo scrittore e via di nuovo ai laboratori della General Electric per pagine e pagine. Se non avete un interesse specifico per la meteorologia, la lettura potrebbe diventare noiosa. Lo stile della scrittrice è corretto, preciso, ma, visti i protagonisti coinvolti e talune situazioni, a volte davvero bizzarre, mi sarei aspettata qualcosa di più coinvolgente e brillante, mentre sembra prevalere un certo freddo pragmatismo.
Il fratello scrittore si prende più spazio verso la fine del libro, tuttavia si tratta di una cronologia di eventi che non approfondisce la sua figura, e d'altronde (mi ripeto) si sente la mancanza proprio del racconto della relazione tra Bernard e Kurt: i due Vonnegut sembrano vivere in ambiti totalmente separati e non avere notizie l'uno dell'altro se non attraverso i comunicati stampa GE che Kurt scriveva o quando s'incontravano a qualche cena o riunione di famiglia. Eppure, vivendo nella stessa città, lavorando nella stessa azienda, a rigor di logica si sarebbero dovuti sentire spesso e confidarsi, scambiarsi esperienze e impressioni. Le loro mogli, entrambe a casa a prendersi cura della prole, sembrano non avere avuto mai contatti significativi se non in presenza dei mariti e perfino la dolorosissima vicenda della sorella Alice Vonnegut viene solamente accennata, lasciando a chi ama questo scrittore, la sua intelligenza e il suo esilarante e tragico umorismo, una certa delusione. Pure se viene rivelata la genesi dei primi racconti e romanzi di Vonnegut (“Ghiaccio 9”, “Piano meccanico”) e vengono forniti elementi che aiutano a interpretarli e inserirli in una prospettiva storica, alla fine è proprio l'elemento umanistico a soffrire in questo volume che voleva ricongiungerlo con quello scientifico.
Consigliato agli appassionati di storia della scienza contemporanea.
Ms Rosewater
Photo credit: @lisapavesi
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