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Vi siamo mancate? Coffee&Books ha deciso alla fine di prendersi una pausa un po' più lunga, causa caldo insopportabile e impegni vari, ma non ci siamo dimenticate di voi. Da oggi riprende, infatti, la normale attività qui sul blog e anche sui social, vi aspettano tante recensioni che non vediamo l'ora di condividere con voi. Iniziamo in bellezza con l'opinione della nostra infaticabile Eleonora, che si è divertita un sacco a leggere Io baro, tu bari, egli bara, di Giulia Barucco, una rom-com molto originale che vi sorprenderà. Scopritela qui sotto e fateci sapere, come sempre, cosa ne pensate nei commenti! A presto :D
Io baro, tu bari, egli bara
di Giulia Barucco
Prezzo: 3,99 € (eBook)
Pagine: 325
Genere: romance contemporaneo, commedia romantica
Editore: Words Edizioni
Data di pubblicazione: 26 giugno 2024
Acquista su: IBS, laFeltrinelli
La Love4Every1 è un’agenzia per cuori diversamente solitari, che sfrutta l’intelligenza artificiale allo scopo di creare match senza margine d’errore. La scontrosa Amelia Mordini e il convalescente Tommaso vengono ricattati, rispettivamente dalla migliore amica di lei e dalla famiglia di lui, per entrare nel programma naziamoroso dell’agenzia. Lei è una designer di sex toy, intollerante a tre quarti della popolazione vivente. Lui, a causa di un incidente motociclistico, è parzialmente grattugiato e impotente. Obiettivo finale? Farli innamorare in soli otto giorni.
Dopo aver letto il primo libro di Giulia Barucco, Una zebra a pois, e dopo essere stata conquistata dallo stile leggero e ridanciano di questa autrice, sapevo che avrei letto ogni libro da lei scritto. L’ultimo in ordine cronologico è Io baro, tu bari egli bara. Come i suoi precedenti romanzi, anche questo è una rom-com a tratti folle e assurda ma non così tanto quanto si potrebbe pensare dopo aver letto la trama. I protagonisti di questa storia sono Amelia, come la strega di Paperino e come la Earheart, una donna fieramente sposata con il suo lavoro ed insofferente verso la quasi totalità della popolazione umana, specie se di sesso maschile e specie se bresciana ma con un nome anglofono tipo Jennifer o Jonathan, e Tommaso un uomo che a sposarsi o anche solo ad avere una relazione ormai non ci prova nemmeno più con grande disappunto del fratello e della lacrimevole madre. Secondo lui, infatti, le uniche interazioni normali che potrà avere da qui alla fine della sua esistenza, famigliari esclusi, sono quelle con i suoi clienti, persone che convenientemente non hanno più la possibilità di intrattenere conversazioni o esprimere pareri perché sono ormai defunte. Cosa potranno avere mai in comune due persone apparentemente così opposte? Sicuramente amici e parenti impiccioni, che convinti di fare del bene sfruttano l’arma del ricatto morale per ottenere quello che vogliono, che entrambi partecipino a un esperimento di appuntamenti al buio. La faccenda consiste nell’uscire per otto giorni consecutivi con un partner scelto dall’agenzia di dating tramite i dati forniti dai parenti e grazie al supporto dell’intelligenza artificiale, il goal decantato è che in questo lasso di tempo gli accoppiati diventino a tutti gli effetti una coppia, secondo le statistiche fino ad ora la percentuale di successo è del 100%. Amelia, la quale si sente brutalmente ingannata e senza via di scampo, per non perdere la sua migliore amica (anche se al momento priva delle sue facoltà mentali per cause matrimoniali), è ovviamente decisa a cambiare le cose e a demolire dall’interno un sistema che a detta sua le impedisce di continuare a vivere un'esistenza priva di idioti a circondarla. Tommaso invece parte per l’avventura sentendosi già sconfitto in partenza e con il presupposto di far felici i suoi dimostrando allo stesso tempo che si sbagliano sulle sue prospettive future di normalità e felicità. Quello che i due protagonisti non si aspettano è che ad aiutarli in questo percorso ci saranno delle intelligenze artificiali con addirittura qualifiche da plurilaureati che li consiglieranno e seguiranno nel tortuoso percorso della costruzione di una effettiva relazione tra due completi sconosciuti, imparando e adattandosi nel frattempo alle loro personalità, Jennifer l’AI di Amelia imparerà addirittura ad utilizzare il sarcasmo, tanto caro alla sua assistita.
Il giorno fatidico del primo appuntamento comunque arriva per tutti e i nostri due protagonisti non possono far altro che riluttantemente presentarsi all’appello nel posto indicato e accuratamente studiato per favorire un ambiente rilassante e funzionale alla buona riuscita della serata. Una serata che però, contrariamente alle aspettative, inizia in maniera un po’ rocambolesca e prima di finire alla stessa maniera si trasforma in un piano di complotto anti-agenzia di dating, con somma gioia e risatine malefiche da parte di Amelia. Staremo a vedere poi chi ride per ultimo, lei o la sua amata e odiata AI che tra statistiche e manipolazioni ride, ride, ride?
Tra un appuntamento anticonformista e un altro, infatti, l’affiatamento e l’attrazione tra i due continuano a crescere, nonostante siano entrambi ferocemente tenuti a bada da due testardi e cocciuti determinati a non soccombere, pian piano le difese di entrambi cominciano ad abbassarsi e iniziano a emergere le loro vulnerabilità, riusciranno ad andare fino in fondo? Solo le intelligenze artificiali lo sanno dire.
Quello che invece si può dire del libro è che, come al solito, lo stile e la scrittura di Giulia Barucco non deludono mai. L’autrice ha infatti una penna spigliata e ridanciana, a tratti quasi goliardica che riesce sempre nello scopo di creare delle storie che fanno ridere a crepapelle il lettore. Nonostante la trama presenti una situazione ai limiti dell’assurdo grazie al mix di elementi che la compongono, com’è in realtà tipico di tutti i romanzi di questa autrice, ciò che rende possibile , non dico immedesimarsi, ma di sicuro percepire la “tangibilità” della storia è l’umanità dei personaggi che traspare in tutte le pagine e in tutte le situazioni, pure di quelli che non sono dotati di mente e corpo fisico e che sono puramente frutto dell’azione combinata di algoritmi complessi. I dubbi che si fa venire Amelia, le sue paranoie, le situazioni che si creano tra due persone che sono ai primi stadi di una conoscenza, così come le insicurezze di entrambi che emergono, i pensieri dei loro cari, l’impiccio degli amici che vogliono sapere, vedere, credere, sono tutte cose che chiunque ha provato sulla propria pelle a prescindere dal contesto particolare del romanzo in questione. Poi ammettiamolo, chi non vorrebbe un suggeritore nell’orecchio in grado di sciogliere o addirittura evitare quei momenti di imbarazzo che si possono potenzialmente venire a creare? Io lo vorrei, se poi l’ “aiuto da casa” è come Jennifer allora basta solo dirmi dove devo mettere la firma. L’AI creata dall’autrice, per quanto poco io me ne possa intendere, è proprio come mi immaginerei un supporto tecnologico di intelligenza artificiale, in evoluzione costante in base al rapporto che si crea con l’essere umano e sempre al confine tra “oddio, perché non sei una persona reale” e “menomale che non lo sei perché sei a dir poco inquietante”. Proprio grazie a questo mix il lettore arriva a percepire Jennifer come un effettivo personaggio all’interno della storia, una sorta di aiutante nascosto, ma nemmeno tanto, tipo i personaggi che stanno dietro le quinte a suggerire e monitorare la situazione nei film di spionaggio e simili.
Un aspetto che differenzia quest’ultimo titolo rispetto ai precedenti è la presenza del doppio POV, utile ed efficace per rendere ancora più vere e in evidenza le fragilità che hanno entrambi i protagonisti, entrambi infatti in questo romanzo faranno un percorso di crescita e di presa di coscienza che li porterà a essere la versione “migliore”, e che tutti i loro cari avevano già intravisto, di loro stessi, con modi e tempi diversi. Ma alla fine quello che conta è il risultato, no??!
Ps: per chi ha letto anche i suoi romanzi precedenti potrebbero esserci gradite sorprese.
Eleonora
Fonte immagini: Pinterest
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