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lunedì 27 giugno 2016

Recensione: "Il cattivo ragazzo che voglio" di Giulia Besa

Buon pomeriggio! ^^
Eccomi con una nuova recensione per voi! Ho avuto modo di leggere nei giorni scorsi il nuovo romanzo edito Giunti "Il cattivo ragazzo che voglio", di Giulia Besa e finalmente lo recensisco. Ho aspettato un po' per farlo, perché in realtà, dal momento che non mi ha entusiasmato, volevo evitare di parlarne. Ma non tutti i romanzi possono piacere e sul blog non parlo solo di ciò che mi è piaciuto, può capitare che parli anche di libri che non mi hanno colpito. Diciamo che mi aspettavo un po' di più da questo romanzo e che i tanti cliché mi hanno lasciata titubante. Tutto sommato è una storia che si legge velocemente, leggera, giovane e fresca, perfettamente adatta al clima estivo. Se siete alla ricerca di una lettura poco impegnativa, eccola. 
Ringrazio la casa editrice per la copia inviatami, in cambio di una mia onesta opinione.

Il cattivo ragazzo che voglio
di Giulia Besa


Prezzo: 12,00 euro
Pagine: 288
Genere: young adult, contemporary romance
Editore: Giunti (collana Waves)
Data di pubblicazione: 25 Maggio 2016


Chiara, ultimo anno di liceo a Roma, è la classica brava ragazza. La sua migliore amica lotta da anni per trascinarla in discoteca e farla divertire, ma invano. Il fidanzamento con Tommaso, un ragazzo più grande di lei, si è chiuso nel peggiore dei modi: al momento in cui si sono trovati insieme e nella giusta circostanza, Chiara non è riuscita a fare l'amore perché le è mancata la sicurezza. E lui, dopo averla invitata al Circo Massimo in una bella serata di vento, la molla, umiliandola davanti agli amici. Pochi giorni dopo Chiara conosce Cesare e non può non notarlo: alto, fisico atletico e muscoloso, capelli neri che lambiscono il viso dalla carnagione chiara; e gli occhi, due opali nere, al fondo delle quali si nasconde sempre un velo di malinconia. Ma Cesare è pericoloso quanto fascinoso: schivo, volubile, ha tatuato sul petto un intrico di rovi, simbolo evidente della sua chiusura agli affetti. Chiara è attratta, ma cerca in tutti i modi di starne alla larga. Anche Cesare, che nasconde ferite antiche e profonde, vorrebbe stare lontano da Chiara, ma l'attrazione reciproca è forte. Comincia così un'intensa e combattuta storia d'amore, sullo sfondo di una bellissima Roma, affascinante quanto i giovani protagonisti.

<<Non so se riuscirò a estirpare i rovi che imprigionano la sua anima, né se riuscirò a lenire le sue ferite. Sicuramente mi pungerò nel tentativo. Ma so che voglio lui, e non mi interessa nient'altro.
Per tutti può essere un cattivo ragazzo. Per me è solo Cesare.>>

Il cattivo ragazzo che voglio è un romanzo che sinceramente speravo di leggere. Una storia d'amore giovanile, ambientata nella bellissima Roma e scritta da un'autrice italiana. Sono stata contenta quando mi è arrivato a sorpresa a casa e l'ho iniziato immediatamente. Peccato che, sin dalle prime pagine, mi sono resa conto di trovarmi davanti a una storia che di originale aveva ben poco. Sono arrivata alla fine con la speranza che sarebbe migliorato ed effettivamente è stato così, solo che non è bastato un buon finale a riscattare un intero romanzo che, secondo me, poteva dare di più. Giulia Besa è una scrittrice brava e in gamba, il suo stile è fluido e intrigante e avrebbe potuto scrivere un romanzo molto più interessante, invece ciò che ci regala è una serie di cliché e situazioni già lette in migliaia di altri young adult. Ecco cosa più mi ha deluso, perché a parte personaggi e situazioni stereotipate, ho apprezzato quasi tutto, dall'ambientazione romana, alla scrittura, alle introduzioni dei capitoli in forma di domande su Ask.fm, che fa molto attuale. Diciamo che c'erano le potenzialità ma non sono state sfruttate a dovere.
Ma veniamo alla trama del romanzo. Chiara è la tipica brava ragazza. Frequenta l'ultimo anno del liceo e non fa che lamentarsi di non aver ancora perso la verginità. L'unica volta che c'è quasi riuscita con il suo ragazzo, ha avuto paura e ha fatto marcia indietro. Dopo questo episodio, lui reagisce mettendola in imbarazzo davanti ai propri amici e Chiara si lascia consolare da Alessandra, l'amica del cuore. Alessandra, per carattere, è molto diversa da Chiara. Ha già avuto delle esperienze e ama frequentare dei ragazzi che a scuola non hanno una buona reputazione. Chiara si lascia trascinare da Alessandra nelle sue serate e all'interno del suo gruppo, ed è così che riesce, finalmente, a conoscere Cesare. Lui è il classico bello e impossibile, uno dei ragazzi più intelligenti e misteriosi della scuola. Grandi occhi scuri e il tatuaggio di un intrico di rovi che gli percorre il corpo. E' il tipo che toglie il fiato al solo guardarlo, uno che capisci subito quanto sia pericoloso. Ma Chiara l'ha sempre ammirato, convinta che uno come lui non avrebbe mai provato interesse per una come lei. Eppure, qualcosa accade. Cesare si accorge di Chiara e, improvvisamente, tutto prende una piega inaspettata per lei. E' affascinata e tentata da questo ragazzo, ma allo stesso tempo vorrebbe stargli lontana, perché sa che lui è un cattivo ragazzo e che non potrà finire bene. Anche l'amica la mette in guardia, dal momento che Cesare tende a collezionare le ragazze come fossero trofei. E Chiara non intende essere l'ennesimo. Così inizia a frequentare un amico di vecchia data, Luca, un ragazzo dolce e perfetto come solo i bravi ragazzi sanno essere, il tipico principe azzurro. Ma Chiara, ormai, ha in mente solo Cesare, che tormenta i suoi pensieri continuamente. E' il suo generale degli inferi e prova per lui un desiderio irrefrenabile che Luca, in realtà, non le suscita. L'animo tormentato di Cesare e qualunque altra cosa riesca a vedere dietro la corazza di questo ragazzo l'attirano troppo per poterci rinunciare, perché è convinta che ciò che nasconde sia bello e prezioso e intende tirarlo fuori e goderne.
Cesare ha un carattere impulsivo, talvolta violento, ma ha imparato a controllare le emozioni che più lo spaventano e a starne lontano. Fa fatica ad affezionarsi a qualcuno, per paura di perderlo, e questo suo lato fragile è ciò che attira ancora di più Chiara, che ormai si sente la povera vittima di un irresistibile predatore. La loro storia è fatta di passione, desiderio e forte attrazione. Lui riesce a tirar fuori il lato più feroce e sincero di lei, mentre lei riesce a guardare oltre le apparenze, oltre il lasco oscuro di cui si circonda e ad innamorarsi di Cesare e non solo del cattivo ragazzo tanto sexy. Qualche ostacolo, naturalmente, si frapporrà alla loro storia, oltre che gelosie, incomprensioni e diversità. Riusciranno a superare tutto e vivere la loro storia come merita di essere vissuta?
Giulia Besa ci trascina in una Roma giovane e piena di vita, tra locali e luoghi spettacolari della capitale. Riesce a raccontare alcuni dei lati migliori della città eterna ed è uno degli elementi che mi ha affascinata di più. La storia narra argomenti e stili di vita tipici degli adolescenti di oggi e anche il linguaggio dell'autrice tende ad essere in linea con questo obiettivo. Si toccano anche argomenti taboo come droga, sesso e alcool, a rappresentare una gioventù che si lascia trascinare in una marea di luoghi comuni e caratteristiche tipiche. Non mostra nulla di nuovo o di eccezionale. Neanche la storia d'amore dei due protagonisti riesce a lasciare il segno, a dare i brividi che promette. I protagonisti restano imbrogliati nei cliché e non c'è modo di uscirne. Solo il finale si fa apprezzare, perché si stacca dalle tipiche "ragazzate" e riesce ad essere profondo, dolce e romantico. Se anche il resto del romanzo fosse stato meno superficiale e più intenso - meno alla Federico Moccia, diciamo - sarebbe stato l'ideale. Non mi sento di salvare questo romanzo, perché leggerlo non mi ha trasmesso grandi emozioni, ma mi è piaciuta la scrittura della Besa, di cui spero di aver modo di leggere altri romanzi in futuro.


Voto: 2,5 tazzine. Troppi luoghi comuni in un romanzo che ha ben poco di originale.

A presto!
xoxo


2 commenti:

  1. Ho diciassette anni, devo essere sincera, non leggo molto, ma I pochi libri che leggo sono per lo più storie d'amore, mi sono sempre piaciuti e mi hanno sempre sorpresa, questo libro invece l'ho trovato molto banale e molte azioni sono prevedibili, inoltre c'è una snervante ripetizione di alcune parole.

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