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martedì 12 giugno 2018

Review Party: "Ink" di Alice Broadway

Buongiorno, cari lettori! ^^
Oggi è il giorno della pubblicazione di Ink, di Alice Broadway, un romanzo veramente unico, di cui non vedevo l'ora di parlarvi! Questo Review Party sarà l'occasione per saperne di più su questa nuova uscita della Rizzoli, che vi consiglio di non lasciarvi scappare- Ringrazio Lorena per avermi coinvolta in questo RP, organizzato con Ilaria, un grazie anche a Tania che ha realizzato il fantastico banner e alla casa editrice per la collaborazione. 

Ink
di Alice Broadway


Serie: Ink Trilogy #1
Prezzo: 18,00 euro
Pagine: 375
Genere: narrativa per ragazzi
Editore: Rizzoli (collana Narrativa Ragazzi)
Traduzione: C. Codecà
Data di pubblicazione: 12 Giugno 2018


Immagina un mondo in cui ogni tua azione, ogni evento della tua vita ti viene tatuato sulla pelle, perché tutti lo possano vedere. Immagina se avessi qualcosa da nascondere... 

Non ci sono segreti a Saintstone: dall'istante in cui si nasce, successi e fallimenti vengono tatuati sulla pelle, così che tutti possano vederli e giudicarti, come un libro aperto. E proprio un libro i morti diventano: la pelle viene asportata, rilegata e consegnata ai familiari, come antidoto all'oblio che è ancora più temibile della morte. A patto che le pagine della vita superino il giudizio del consiglio: in caso contrario il libro viene gettato alle fiamme, e con lui il ricordo di un'intera vita. Quando l'amato papà muore, Leora, sedici anni, è convinta che il giudizio su di lui sarà pura formalità, e invece si rende conto che l'uomo nascondeva dei segreti, ma che di segreti ne cela anche il Consiglio...

Sono stata davvero contenta di leggere questo romanzo, non lo conoscevo, ma appena mi è stato proposto il review party e ho letto la trama, ne sono rimasta subito affascinata. Di certo, la storia è insolita e vi assicuro che leggerla mi ha suscitato anche un po' di inquietudine, ma non posso negare che sia stata una delle letture più originali di quest'anno e di non vedere l'ora di sapere cosa accadrà nel seguito. Ink è il primo libro di una serie che si inserisce nella narrativa per ragazzi. Esce un po' in sordina per Rizzoli, ma spero riusciremo a incuriosirvi abbastanza su questo romanzo, perché merita sicuramente. Leora vive a Saintstone, un luogo in cui tutti gli abitanti portano marchi sulla pelle sin dalla nascita. I tatuaggi rappresentano ogni evento della loro esistenza e li definiscono, fa parte della loro fede da sempre e nessuno si oppone a questa pratica, anche perché più vivi correttamente, più la tua pelle dimostrerà quanto sei degno, un giorno, di essere ricordato. Alla morte la pelle viene tagliata via dal corpo e rilegata come un libro che verrà conservato per ricordare per sempre quella persona. I tatuaggi devono essere approvati da un Consiglio che, se riterrà avrai compiuto buone azioni in vita e sarai stata una persona corretta, non darà alle fiamme il libro, vanificando la speranza del ricordo eterno presso i familiari e l'intera popolazione. Ma esiste anche un'altra categoria di persone, coloro che vengono chiamati intonsi, ovvero chi non ha mai ricevuto marchi, né vuole riceverne, perché crede che non siano dei tatuaggi a dire chi sei, a caratterizzarti. Gli intonsi vengono ritenuti pericolosi da sempre, per questo non fanno parte della comunità e guai a praticare con loro, si potrebbe incappare in punizioni molto severe, come essere marchiati con un corvo, il simbolo del tradimento.
Leora ha sempre seguito le regole ed è giunta all'età per cominciare, finalmente, un lavoro. Sceglie di voler diventare un tatuatore, cosa molto rara per una ragazza, ma lei ama disegnare e, come la madre, ha il dono di leggere e interpretare i marchi della gente e, di conseguenza, la loro vita. É sempre stata certa dell'impeccabilità della vita del padre, che adesso è morto, ma non sa che durante la cerimonia per la pesatura della sua anima, quando il Consiglio avrà studiato la sua pelle, salteranno fuori delle sorprese che la sconvolgeranno e la porteranno a riconsiderare tutta la sua esistenza, le sue scelte e il suo futuro. Ink è un romanzo che si legge praticamente d'un fiato, tanto è particolare la trama. La prima parte è forse un po' più lenta, ma aiuta anche ad entrare meglio nel mondo di Leora, a capirne le origini, anche attraverso tanti racconti, più che altro delle fiabe, che illustrano in cosa consista la fede dei marchiati e perché gli intonsi siano pericolosi. Fiabe che, ve lo dico da subito, io ho adorato, nonostante siano parecchie e anche un po' lunghe, ma sono narrate talmente bene che ti ci perdi dentro. Il primo pensiero, dopo essermi approcciata al romanzo, è stato che fosse terribilmente inquietante. L'idea che con la pelle facessero dei libri da conservare per i posteri mi ha un po' sconcertata, devo ammetterlo, ma superato il disgusto per questa pratica alquanto raccapricciante, ne ho compreso l'importanza per la protagonista e la sua comunità, oltre a trovarlo uno spunto davvero geniale da parte dell'autrice, qualcosa che non mi era mai capitato di leggere e che mi ha elettrizzata.
Leora ha sempre vissuto in modo retto, desidera solo riempire la sua pelle di marchi, marchi importanti, che dicano che la sua vita è stata vissuta pienamente, che lei è diventata qualcuno. La volontà di non essere dimenticati è molto forte nei marchiati, perché se vieni dimenticato è come se non fossi mai esistito. La pensano diversamente, invece, gli intonsi, che rifiutano di marchiare la propria pelle per dimostrare di essere qualcuno, perché non è quello il modo per essere ricordati, perché si può essere ricordati comunque, anche senza tanti marchi imposti dal Consiglio. Si può dire che loro siano dei ribelli ed ecco perché bisogna tenerli alla larga. Leora non immaginerà mai di ritrovarsi coinvolta proprio con alcuni di loro, né che per tutta la vita le sono stati tenuti dei segreti enormi, segreti che riguardano lei e suo padre e che potrebbero compromettere la sua intera esistenza. L'autrice ci porta lentamente a questa rivelazione e, scoperta finalmente la verità, non vorrete più staccarvi dal libro, ve lo assicuro. Leora sarà costretta davanti ad un bivio, dove una strada è quella che conosce fin troppo bene, mentre l'altra è un'incognita, ma è quella che, alla fine, il suo cuore e il suo istinto le urlano di seguire. Il finale è davvero straordinario e, dopo averlo letto, ho desiderato poter avere il seguito tra le mani. Questo romanzo è qualcosa di unico, riesce allo stesso tempo a intrattenere e far riflettere, a stupire e intrigare. Lo stile è interessante, anche se denso in alcuni punti, ma la storia è talmente bella che arriverete in un baleno alla fine e resterete sorpresi per ciò che avete letto. Insomma, per me Ink è stata davvero una lettura piacevole, mi aspettavo forse un approfondimento maggiore della parte romance, che è quasi inesistente, ma spero qualche gioia in più la riserverà il seguito. Ink è un libro che per la sua singolarità non si può fare a meno di apprezzare e lo consiglio vivamente a chi è alla ricerca di qualcosa di assolutamente originale, vi assicuro che è una storia che non si dimentica.

Voto: 4 tazzine, per una storia diversa da tutte le altre!

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E adesso, insieme alle altre blogger che partecipano al review party, vi regaliamo una breve storia dei nostri tatuaggi, come se fossimo personaggi del romanzo e avessimo anche noi la pelle incisa di ricordi significativi della nostra vita. Spero la troviate un'idea carina e interessante ;)

I miei tatuaggi
Se vivessi a Saintstone, nel mondo di Leora, e fossi anch'io una marchiata, come Leora non avrei ancora tanti tatuaggi, perché non sono molte le esperienze che ho fatto in questi anni di vita. Avrei il marchio della nascita, qualcosa che rappresenti il mio nome, "Francesca", e la sua scelta, e poi l'albero sulla schiena, un albero genealogico a indicare la mia famiglia, la mia discendenza. Ci sarebbe sicuramente un marchio che rappresenti i miei studi letterari, la mia passione per la lingua italiana e il corso universitario intrapreso, ma purtroppo abbandonato dopo qualche anno per problemi familiari e personali. Sarebbe un libro, perché amo i libri ancora adesso. E poi ci sarebbe un tatuaggio dedicato all'amore della mia vita, la persona che ha stravolto la mia esistenza con un solo semplice sorriso. Il tatuaggio del nostro matrimonio (che a Saintstone viene inciso sul gluteo) sarebbe una panchina di pietra, perché ricorderebbe il modo in cui ci siamo conosciuti. Poi avrei sicuramente un tatuaggio dedicato a Londra, il viaggio più bello fatto con lui, e infine qualcosa che riguardi l'attesa più importante di tutte, quella che stiamo vivendo adesso, e forse sarebbe un piccolo fiore che deve ancora sbocciare.

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A presto!
xoxo

1 commento:

  1. Inquietudine a parte, è stata davvero una bella lettura e anche molto interessante. L'unica cosa che non manderò mai giù il finale in sospeso ma per il resto mi ha colpito.

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