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martedì 30 marzo 2021

Recensione: "Agata e pietra nera" di Ursula K. Le Guin

Buongiorno, lettori! ^^
Oggi vi parlo di un romanzo piccolino ma tanto bello. Si tratta di "Agata e pietra nera", di Ursula K. Le Guin, scoperto un po’ per caso, acquistato su fiducia e amato immensamente.
Ursula K. Le Guin è un’autrice immensamente nota e pluripremiata, soprattutto per le sue opere di fantascienza e fantasy. Agata e pietra nera è un libro per ragazzi, uno dei tanti romanzi dell’autrice che ci permette di conoscerla meglio e ammirarne il talento. Si tratta di un romanzo breve, eppure molto intenso, in cui si parla dell’adolescenza, della fatica di diventare adulti, del rapporto con la famiglia e le sue aspettative, ma si parla anche di vita, ambizioni, e del sottile confine che separa l’amicizia dall’amore.

Agata e pietra nera
di Ursula K. Le Guin


Prezzo: 9,90 euro (cartaceo)
Pagine: 95
Genere: narrativa, ragazzi, young adult
Editore: Salani
Data di pubblicazione: 25 Giugno 2015

Owen e Natalie non si sono mai parlati. Si incontrano per caso sull'autobus che li riporta a casa da scuola. Owen ha diciassette anni e fino a quel momento non è mai riuscito a comunicare davvero né con i suoi coetanei né con i genitori. Detesta il gruppo dei ragazzi, ma in primo luogo detesta se stesso. Per lui Natalie rappresenta un punto di svolta non programmato, in positivo. Lei è più grande e sogna di diventare compositrice. Tra i due ragazzi nasce un legame speciale, che matura nel corso dei mesi, fino all'apice, così coinvolgente e gratificante che loro stessi faticano a definirlo. E allora, nel momento in cui ciascuno prova a dare un nome preciso ai sentimenti, che il gioco del conoscersi si arresta.

<<Non parlammo dei nostri problemi, o dei genitori, o di automobili, o delle nostre ambizioni. Parlammo della vita. Decidemmo che non ha senso chiedersi qual è il significato della vita, perché la vita non è una risposta, la vita è una domanda, e tu, proprio tu, sei la risposta>>.

Cosa aspettarsi da un romanzo di 95 pagine? Solitamente non amo i romanzi brevi perché non sempre riesco a trovare in così poco spazio una storia appassionante o con protagonisti ben definiti, ma Agata e pietra nera è stato da subito una sorpresa. In realtà, non potevo aspettarmi di meno da un’autrice del calibro di Ursula K. Le Guin che, in questo libricino piccolo piccolo, è riuscita a condensare un sacco di cose, riuscendo anche a farmi emozionare. Owen e Natalie sono due giovani nei quali è facile rispecchiarsi. Sono due adolescenti che, in qualche modo, si sentono lontani e diversi dai loro coetanei. Owen per tanto tempo ha cercato di omologarsi agli altri, di essere come i suoi compagni, ha provato ad essere estroverso, un “bravo ipocrita” che segue il gregge, ma senza mai riuscire a imbrogliare nessuno. A lui non interessa essere come loro, né essere realmente accettato da loro. Ha una sua personalità, ama leggere, ama la scienza, ama cose che i ragazzi della sua età, di solito, rifuggono, ma continua a impegnarsi. Ci prova, manda giù, accetta le cose in silenzio, non fa discussioni. Gli manca il coraggio di essere fino in fondo se stesso, fiero di essere diverso, di avere delle proprie idee, dei propri gusti. Neanche con i suoi genitori riesce ad essere sincero. Suo padre gli compra la macchina ma lui non la usa, continua ad andare a scuola a piedi, o in autobus, o in bici. Con i soldi di quell’”aggeggio”, come lo chiama lui, avrebbe preferito pagarsi l’università dei suoi sogni, non quella che la madre vuole che prenda. Ma lui non gliel’ha mai detto che in quella scuola non vuole andarci e non sa come dire al padre che a lui le auto non interessano, perché lui non è il tipico ragazzo americano a cui piacciono le auto. 
Un giorno sull’autobus si imbatte in Natalie e, senza capire perché, non riesce proprio ad ignorarla, e la saluta. Iniziano così a parlare del più e del meno in una maniera insolita per entrambi. Quello è solo l’inizio di un rapporto che andrà rafforzandosi giorno dopo giorno, di un’amicizia che li porterà a conoscersi sempre più profondamente, così tanto che, alla fine, Owen deciderà di essere innamorato di quella ragazza. Ma è davvero amore quello che li unisce? Ci può essere amicizia tra uomo e donna senza che il sesso comprometta ogni cosa? I due protagonisti di questa storia ce lo faranno scoprire. Ci faranno scoprire quanto siano simili due sentimenti tanto forti e quanto sia facile confonderli. Ma ci faranno anche scoprire molto altro. Entreremo nelle loro vite così ermetiche, apprezzando quanto sia importante la sincerità, non solo verso gli altri ma principalmente verso noi stessi. Quanto sia importante lottare per raggiungere i nostri obiettivi anche quando questi ci sembrano lontanissimi. Natalie è una ragazza dedita alla musica, una creatura fatta di musica. La musica è tutto il suo mondo e l’unico modo in cui riesce a esprimersi è attraverso essa. Owen è introverso, ma sarà solo grazie a Natalie che riuscirà ad aprirsi un po’ di più e imparerà a capirla, a sentirla, a vederla davvero, proprio tramite la sua musica. Da un lato abbiamo un ragazzo chiuso in se stesso che non riesce ad essere come gli altri ma neanche ad essere come vuole. Da un altro, una ragazza che non è abituata a socializzare, né a ridere, perché è concentrata solo sulla musica. Essendo una donna e volendo diventare compositore, sa che deve faticare il doppio di un uomo per arrivare a realizzare il suo sogno. Non c’è spazio per nient’altro. Sono due anime solitarie, travagliate, che nel loro incontro trovano il modo per capire, invece, che c’è altro, che la vita è fatta di molte cose da apprezzare e di cui godere
Discutono tanto sulla vita loro due. Discutono di un sacco di cose e riflettono anche su quello strano rapporto che li lega. Che sia amicizia o amore una cosa è certa: non possono che stare insieme, perché insieme stanno bene e perché insieme è molto meglio che soli. Agata e pietra nera è una storia che ha tanto da dire e io, in realtà, non vi ho parlato abbastanza di tutto ciò che racchiude (ma spero vogliate leggere questo libro per scoprirlo da soli). Tematiche femministe (care alla Le Guin), riflessioni sulla fatica di crescere, la ricerca di un’identità, il perseguimento dei propri obiettivi nonostante le difficoltà della vita. Ma anche il rifugiarsi in luoghi che fanno bene all’anima, che siano reali o fittizi. L’importanza dell’onestà, il significato dell’amicizia in tutte le sue accezioni. Il desiderio di integrarsi. La fatica nel comunicare con i genitori. La voglia di affermarsi. Ci sono veramente valanghe di tematiche su cui soffermarsi. Questo libro è una piccola perla, un gioiellino sconosciuto ai più, ma che spero da oggi possa essere un po' meno sconosciuto. Lo consiglio ai ragazzi perché parla a loro e come loro, lo consiglio ai grandi per ritornare a sentirsi un po’ ragazzi. Lo consiglio a chiunque ha paura di mostrarsi per ciò che è, per ciò che ama. Essere se stessi fino in fondo è l’unica cosa che può far star bene davvero.

Voto: 4,5 per un romanzo breve ma pregno di significato.

A presto!
xoxo

2 commenti:

  1. Mi sto commuovendo a leggere queste parole, specie quando parli di amore e amicizia. Mi avevi già convinta con le caption sotto alle foto dei social, ma qui mi hai proprio conquistata. Lo recupero al più presto e grazie di avermelo fatto conoscere

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    1. Sono sicura lo apprezzeresti molto. È corto ma sa parlare al cuore in tanti modi. Grazie per essere passata ed esserti interessata al romanzo ;)

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