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mercoledì 20 luglio 2022

Recensione: "Primo amore" di Kevin Panetta e Savanna Ganucheau

Buongiorno, lettor*!
Oggi vi propongo la recensione di “Primo amore”, di Kevin Panetta e Savanna Ganucheau, una graphic novel con tematica LGBT+ uscita per Il Castoro. L’ho trovata deliziosa per molti aspetti e mi è piaciuto che sia colorata con questa sfumatura di blu che fa tanto estate e la rende dolcemente malinconica. Scoprite di cosa parla nella recensione che segue e fatemi sapere se la leggerete ;)

Primo amore
di Kevin Panetta e Savanna Ganucheau

Titolo originale: Bloom
Prezzo: 18,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 368
Genere: graphic-novel, LGBT+
Editore: Il Castoro
Data di pubblicazione: 14 giugno 2022

L'amore sboccia piano! Ora che il liceo è finito, Ari non vede l'ora di trasferirsi nella grande città con la sua band e vivere di musica. Deve solo riuscire a convincere suo padre, che invece vorrebbe che continuasse a lavorare con lui nella pasticceria di famiglia. Ari da bambino amava aiutare il padre, ma adesso non riesce a immaginare una vita sprecata tra lievito e impasti. Decide allora di trovare un sostituto e, tra i tanti assurdi candidati che si presentano, incontra Hector, un ragazzo che ama cucinare tanto quanto Ari vuole scappare. Fianco a fianco in cucina i due si avvicinano e si conoscono meglio, e l'amore è pronto a sbocciare... sempre che Ari non rovini tutto!

Ari
è un ragazzo con dei sogni che non corrispondono alle aspettative che la sua famiglia ripone in lui. Suona in una band e desidera lasciare il posto in cui vive e trasferirsi in città con gli amici. Il padre ha una panetteria che, purtroppo, riversa in una situazione economica difficile. Ecco perché non incoraggia i sogni del figlio, ha troppo bisogno del suo aiuto per dargli la sua benedizione a partire. Così Ari decide di trovare qualcuno che prenda il suo posto, che lo sostituisca al forno e aiuti i suoi genitori. Si presenta alla loro porta un sacco di gente strana, nessuno della quale realmente interessata al lavoro. Poi, un giorno, si ritrova davanti un ragazzo che dice di aver finito il primo anno all’Accademia di Cucina e che quel lavoro è in pratica il suo sogno. Ari decide di metterlo subito alla prova e si rende conto di quanto Hector sia davvero appassionato e ami cucinare. La cosa in qualche modo lo conforta, perché così potrà trasferirsi senza sensi di colpa e fare musica come ha sempre desiderato, ma poi si ritrova a star dietro a Hector, a desiderare di aiutarlo o anche solo guardarlo mentre prepara il pane, i cupcake e altre prelibatezze. Con Hector Ari si sente subito a suo agio e nasce presto una bella amicizia, ma giorno dopo giorno smette di capire cosa vuole davvero, che futuro desidera per sé. È davvero convinto di voler lasciar casa e famiglia per vivere altrove con i suoi amici? Cos’è che lo rende davvero felice?

Sicuramente di Ari emerge molto questo suo senso di inquietudine interiore, sembra si senta spesso inadeguato, non all’altezza, insicuro. Hector è, invece, il polo opposto. Sorridente, alla mano, appassionato, bravo nel rimettere a posto le cose, forse anche troppo. Pare che a volte la gente se ne approfitti, soprattutto il suo ex ragazzo. La storia si svolge in un’estate, i mesi si susseguono mostrandoci un mare calmo e poi, via via, più agitato e scuro, come gli animi dei protagonisti che, da amici, subiscono verso la fine una brutta frattura nel loro rapporto. Ma basterà guardare le cose da un’altra prospettiva per ritrovare la voglia di riprendere in mano la propria vita, cercando la felicità in quella delle persone che si amano. Basterà cambiare le cose e aprirsi alla verità del proprio cuore e scoprire così che il futuro desiderato è sempre stato a portata di mano, nei sogni di un bambino affascinato dal mestiere del padre, in quelli di un ragazzo innamorato della dedizione alla cucina di un altro. Cucina e musica sono due elementi fondamentali di questa storia. Ho adorato soprattutto le scene in cui si prepara il pane o altre ricette tradizionali, mostrando con quanto amore lo si faccia. I genitori di Ari sono persone vere e umili, persone che amano ciò che fanno e che vorrebbero trasmettere quell’amore al proprio figlio. È facile immedesimarsi in loro, nella loro storia, così come è facile immedesimarsi in Ari, combattuto tra sogni e doveri

L’amore in questo volume non è solo quello tra i protagonisti che, sì, arriva, ma in modo graduale, bensì amore per le cose semplici, amore per la famiglia, per gli amici, per la casa, per il luogo in cui si vive, per le proprie tradizioni e origini. Se Ari sembra avere tutto ciò che di fondamentale serve a star bene, anche se non se ne rende conto, Hector è invece un ragazzo solo, lontano da casa e dagli amici; ha perso la nonna da poco e si sente triste sebbene non lo dia a vedere. Cucinare è per lui un modo per esorcizzare la nostalgia che lo attanaglia, e non solo. Vorrebbe avere ciò che ha Ari ma che lui sembra non apprezzare. Sono due ragazzi fondamentalmente diversi, eppure la cucina riesce ad avvicinare i loro due mondi distanti. Ho apprezzato la semplicità di questa storia, la sua delicatezza e le tematiche che ne emergono. I colori usati rendono questo volume molto caratteristico e vi consiglio di dargli un’opportunità se necessitate di un po’ di slow burn, se vi sentite orfani di Heartstopper e se amate più di ogni altra cosa cucinare. Primo amore vi regalerà dolci ispirazioni e alcuni momenti teneri e indimenticabili. Qualche pecca ammetto di averla riscontrata, soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi secondari, dei quali emerge quasi poco e niente e che non potrebbero mai eguagliare quelli di Hearstopper, con delle vere e proprie storie a se stanti. Questa cosa un po' mi è mancata, perché comunque sono spesso presenti ma qualcuno rimane più in ombra di altri. Avrei anche voluto più scene tra Ari e Hector dopo che nasce l'amore, perché quando succede non si ha il tempo di goderne che il libro finisce, ma ho visto su Goodreads che è in previsione per il 2023 una seconda parte di Bloom, quindi probabilmente a questo si potrà trovare presto rimedio. 

In definitiva, non siamo ai livelli emotivi di Hearstopper (cito sempre questa graphic-novel perché anche come disegni me la ricorda moltissimo) ma devo dire che Primo amore si difende abbastanza bene. I disegni sono deliziosi e la storia di fondo è molto tenera. Hector è un personaggio bellissimo, avrei voluto abbracciarlo tutto il tempo, è un personaggio ottimista e positivo e mi è molto piaciuto; Ari è un adolescente insicuro come la gran parte degli adolescenti e in cui è facile rispecchiarsi, commette degli errori ma è anche capace di chiedere scusa. Mi sarei aspettata qualcosina di più a livello di storia, in generale, ma non sono delusa e spero i piccoli difetti che ha di non ritrovarli nel seguito. Se Il Castoro farà uscire anche la seconda parte la leggerò sicuramente!
Photo credit: @francikarou @coffeeandbooks

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