Buon pomeriggio! ^^
Oggi riprendono le normali attività del blog, come vi dicevo nel post precedente, ed essendo venerdì si riparte con la rubrica Pensieri di Dramanti! Oggi Alessia ci diletta con una bella recensione dell'action Healer, col bellissimo Ji Chang Wook e l'amatissima Park Min Young. Curiosi di sconoscere questo drama che ha letteralmente stregato la nostra Alessia? Non vi resta che leggere la sua opinione ;) Buona lettura!
Healer
Episodi: 20
Anno: 2014/2015
Cast Principale: Ji Chang Wook, Park Min Young, Yoo Ji Tae
Genere: azione, thriller, romantico
Regia: Lee Jung Sub, Kim Jin Woo
Network: KBS2
Paese d'origine: Corea del Sud
Disponibile su: Viki
Healer è uno di quei drama che potrei vedere all’infinito, e non solo per l’indiscusso fascino (gnoccaggine si può scrivere in una recensione?) dell’attore protagonista, ma soprattutto perché racchiude tutti gli ingredienti che fanno di una storia una grande storia. E che questa lo sarà, lo si capisce subito, quando nella prima puntata vengono presentati i tre personaggi principali. Il protagonista è Seo Jung-hoo (interpretato da Ji Chang Wook), un fattorino notturno dall’identità sconosciuta che accetta qualsiasi tipo di “consegna” pur di guadagnare i soldi che gli permetteranno di comprare un’isola e vivere lontano dal mondo. È conosciuto come “Healer” ed è il migliore nel suo campo, sia per le sue abilità nel combattimento che per la tecnologia che usa. Lavora in coppia con un’hacker che non ha mai visto e che chiama “Ahjumma”. Chae Young-shin (interpretata da Park Min-young) è una giovane giornalista che lavora per un giornale di serie B e che sogna di diventare una reporter famosa. Il suo idolo è il terzo protagonista della storia, un reporter di fama nazionale: Kim Moon-ho (interpretato da Yoo Ji-tae).
Healer parte con il turbo e non lascia scampo (credetemi, non vi molla fino alla fine). I protagonisti sono immediatamente catapultati nell’azione. La storia inizia quando Seo Jung-hoo, nella sua identità di Healer, deve recuperare un pacco da una persona e consegnarlo al committente che lo ha richiesto. Durante la consegna però, alcuni uomini si intromettono e tutto va storto. A tal punto che l’uomo che doveva consegnare il pacco muore e Healer viene accusato di averlo ucciso. Nel frattempo scopriamo che il famoso reporter Kim Moon-ho è alla ricerca di una bambina creduta morta ma che potrebbe essere ancora viva, e che assume Healer perché stia alle costole della giovane giornalista Chae Young-shin. Il motivo di questo interesse di Kim Moon-ho per la ragazza rimane oscuro in un primo tempo, perché l’uomo nasconde parecchie cose e il suo atteggiamento appare ambiguo, ma le sue motivazioni verranno a galla presto. Quello che nessuno può prevedere però (né il reporter Kim Moon-ho né l’hacker “Ahjumma”), è che Seo Jung-hoo resta talmente intrigato dalla personalità di Chae Young-shin, che decide di seguirla sempre, non più solo come Healer. Entra così, sotto falsa identità, nel giornale dove lavora la ragazza. (Il richiamo a Superman è assolutamente voluto, il paragone infatti sarà ripreso spesso dall’hacker “Ahjumma” che cerca di mettere in guardia Seo Jung-hoo da possibili e “pericolose” conseguenze). Da questo momento la storia si complica, perché Chae Young-shin diventa oggetto di interesse (e soprattutto presenza scomoda) del fratello maggiore di Kim Moon-ho: l’amministratore delegato di un’importante rete televisiva, Kim Moon-sik. Si scoprirà ben presto che l’uomo è controllato da un misterioso “Anziano”: un personaggio che manovra parecchi fili da dietro le quinte e che ha tutto l’interesse a entrare in possesso del pacco che Healer doveva recuperare.
L’introduzione del personaggio di Kim Moon-sik ci fa fare un salto nel tempo di diversi anni, quando cinque amici (tra cui lo stesso Moon-sik) trasmettevano illegalmente notizie che il governo dell’epoca censurava. A questo punto passato e presente si alternano, perché le azioni compiute nel passato da Kim Moon-sik - che hanno avuto parecchie conseguenze sui suoi amici - coinvolgono anche i protagonisti del presente. Si scoprirà infatti che il legame di Seo Jung-hoo e di Chae Young-shin con quel passato e con quelle persone è fortissimo. Non voglio rivelare di più della trama, perché l’intreccio è molto complesso e c’è veramente tanta carne al fuoco, e farei solo perdere il piacere di scoprilo. Mi soffermerò sui personaggi invece. Perché Healer non è solo un drama di azione, ma anche una storia di amicizia, amore, dolore e abbandono. Seo Jung-hoo (Healer) è cresciuto da solo, vive da solo e cerca la solitudine. Non gli importa degli altri e non gli interessa capirli. Quello che succede attorno a lui non lo tocca. Sarà l’incontro con la reporter Chae Young-shin a far scoprire a Jung-hoo cosa significa rapportarsi con le persone che lo circondano e cosa sono le emozioni. Con la conseguenza che il suo interesse per la ragazza crescerà ogni giorno di più, così come l’istinto di protezione nei suoi confronti. Perché Chae Young-shin non corre solo pericoli a causa delle persone che vogliono farle del male, ma si porta dentro paure e fobie che derivano da un passato che lei non ricorda. Un passato che la lega a quei cinque amici di tanti anni fa. Ho amato immensamente questa coppia. Entrambi si ritrovano immischiati in qualcosa che sembra più grande di loro e devono fare i conti con decisioni prese da altri e che li coinvolgono da vicino. Ma né Seo Jung-hoo né Chae Young-shin si piegano a questo destino, e combattono per ribaltare quello che è stato deciso per loro.
La parte romantica è bellissima e toccante. Seo Jung-hoo è sempre accanto a Chae Young-shin e la protegge in ogni momento, sia come Healer che come reporter sotto copertura. Vedere poi come lui cominci a interessarsi al mondo e agli altri, grazie a lei, fa comprendere la solitudine e il bisogno di affetto di questo giovane uomo dal passato difficile. Perché Seo Jung-hoo ha perso il padre da piccolo e la madre lo ha lasciato per risposarsi. Una sola persona si è presa cura di lui: il suo maestro Ki Young-jae, l’uomo che gli ha insegnato a diventare Healer. Ma una volta terminato il suo ruolo, anche lui lo ha abbandonato. Tutto questo ha convinto Seo Jung-hoo che non ha bisogno degli altri. La protagonista femminile ha avuto un’infanzia ancora più difficile, ha subito abusi che le hanno lasciato fobie e una paura che la porta a vere crisi respiratorie quando vede scene di violenza. Healer dunque non è solo un action drama fatto bene (alcune scene, tra cui quella del salvataggio in ascensore, mi hanno fatto davvero battere il cuore!), ma anche una storia dove i sentimenti (positivi e negativi) escono con forza. E questo è possibile grazie a un cast di tutto rispetto. Ji Chang Wook è strepitoso nel doppio ruolo di eroe senza identità e reporter imbranato, le espressioni sono sempre perfette, i tempi giusti, e le sue doti atletiche davvero notevoli (qui ci sarebbe da accennare di nuovo alla famosa gnoccaggine di cui sopra). L’attrice femminile è altrettanto brava nell’alternarsi tra scene drammatiche e momenti più buffi.
Attorno a loro ruotano attori di vero talento. L’attrice che interpreta l’hacker Ahjumma (Kim Mi-kyung) è assolutamente geniale. Io l’ho vista in tanti ruoli diversi ed è di una bravura incredibile. Un altro attore che mi è piaciuto molto è quello che interpreta il maestro di Healer: Oh Kwang-rok, davvero ottimo nella parte. Bellissimo e commovente il suo ruolo. Ma non ci sono solo loro, gli attori che interpretano i cinque amici (sia nel passato che nel futuro) sono tutti bravissimi. E questa è una cosa non smetterà mai di sorprendermi dei drama coreani: il livello di recitazione è sempre altissimo, che si tratti degli attori principali o di quelli che coprono ruoli minori.
Attorno a loro ruotano attori di vero talento. L’attrice che interpreta l’hacker Ahjumma (Kim Mi-kyung) è assolutamente geniale. Io l’ho vista in tanti ruoli diversi ed è di una bravura incredibile. Un altro attore che mi è piaciuto molto è quello che interpreta il maestro di Healer: Oh Kwang-rok, davvero ottimo nella parte. Bellissimo e commovente il suo ruolo. Ma non ci sono solo loro, gli attori che interpretano i cinque amici (sia nel passato che nel futuro) sono tutti bravissimi. E questa è una cosa non smetterà mai di sorprendermi dei drama coreani: il livello di recitazione è sempre altissimo, che si tratti degli attori principali o di quelli che coprono ruoli minori.
Insomma, Healer è una drama che racchiude tanti aspetti, che non ha mai un attimo di noia (vi incolla letteralmente alla sedia), con un’ottima regia e una colonna sonora da brivido. E se tutto questo (ho già parlato del fascino di Ji Chang Wook?) non vi ha ancora convinto, sappiate che rientra nei miei top 5 di tutti i drama che ho visto finora! ;-)
*** Alessia ***
*** Alessia ***
Complimenti per il post!! Questo lo punto da quando è uscito ma non sono ancora riuscita a guardalo!!! :( Al momento ho delle altre visioni in corso e i miei tempi sono biblici, ma spero di riuscire ad iniziarlo appena finisco uno di quelli in corso! :)
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