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domenica 11 marzo 2012

Rubrica - Friday Star + Storia di un amore straordinario


Avete presente la rubrica "Un personaggio al giorno", che ho creato la scorsa settimana? Beh, come vi dicevo non è più quotidiana, per mancanza di tempo, ed è diventata settimanale. L'ho anche ribattezzata: Friday Star. Però, funziona sempre alla stessa maniera. Ogni volta parleremo di un personaggio incontrato in qualche libro, che ci ha particolarmente colpito.
Come preannunciato, il personaggio di oggi è: Hercule Barfuss.
Qualcuno magari - spero - lo conoscerà. Altri no, invece. Ve lo presento: è il protagonista di un bellissimo romanzo intitolato "Storia di un amore straordinario" scritto da Carl Johan Vallgren, un romanzo che a me ha cambiato la vita. Ecco perché in questo post ho incluso anche uno "speciale" sul libro.
L'ho iniziato a leggere troppo presto per apprezzarlo davvero, abbandonandolo dopo qualche capitolo. Diciamo che non è una lettura semplice e abbordabile come possono esserlo molte altre. La storia è carica di immagini forti, di descrizioni crude, di personaggi a tutto tondo lontani dai soliti stereotipi. Ci si potrebbe anche annoiare, a primo impatto, come è stato per me. "Non è il mio genere", ho pensato, con troppa superficialità. Ma crescendo, cambiano molte cose, soprattutto i punti di vista. Una volta ripreso tra le mani, una volta messa da parte ogni remora, è stata una vera scoperta.
Storia di un amore straordinario è poesia, o come ha detto lo stesso autore in un'intervista (il link in fondo al post), "un'opera lirica in forma di romanzo". L'amore tra i due protagonisti è narrato talmente bene che non si può evitare di commuoversi, col procedere degli eventi che capitano loro. E' un Amore diverso da tutti gli altri, un Amore quasi improbabile, direi. Anzi, lo è sicuramente. Eppure nasce e cresce e si fortifica e fa soffrire e odiare... e fa amare ancora di più.


Scheda tecnica

Titolo: Storia di un amore straordinario
Autore: Carl Johan Vallgren
Prezzo: 8,60 euro
Pagine: 382
Editore: TEA (collana Teadue)


L'autore

Carl-Johan Vallgren, musicista e scrittore svedese, è nato nel 1964 e ha esordito come scrittore nel 1987. Ha pubblicato due raccolte di racconti e cinque romanzi; nel 2002, con Storia di un amore straordinario, ha vinto in Svezia il prestigioso August Prize.

Trama

Königsberg, 1813. Un noto medico viene chiamato d'urgenza dalla tenutaria del bordello più elegante della città perché aiuti due delle sue ragazze a partorire. Una ha un parto del tutto normale, mettendo al mondo una bambina, Henrietta. L'altra muore dando alla luce un bimbo che tutti immaginano morirà entro breve per la gravità delle sue condizioni di salute. Il piccolo invece dimostra da subito di possedere un'energia straordinaria, e sopravvive. I due bambini crescono insieme e tra loro si crea un legame strettissimo che non si spezza neppure quando, a dieci anni, vengono separati. Passeranno altri dieci anni fitti di avventure prima che si ritrovino e scoprano di amarsi di un amore straordinario, che nemmeno la morte riesce ad annientare.

Questa trama dice veramente poco rispetto a ciò che è davvero il romanzo.
Hercule ed Henriette nascono nello stesso luogo e la stessa notte. Una bambina bellissima e in salute e un bambino deforme, orrendo, un mostro. Le sue condizioni sono talmente gravi che si pensa non sopravviverà a lungo.
Eppure i giorni passano ed Hercule, a dispetto di ogni previsione, sopravvive. Lui ha qualcosa che altri non hanno. Un dono che lo distingue. Un senso che compensa il suo aspetto grottesco e la sua incapacità di comunicare. Può leggere nel pensiero, dentro ad ognuno, nel più profondo della loro anima. Ed è esattamente grazie a questa sua straordinaria capacità che riuscirà ad instaurare un legame unico con Henrietta.

"... i due erano anime gemelle al di là del vincolo del sangue."



Un legame incomprensibile per molti, ma indiscutibile per loro.

"Ci si sorprendeva del fatto che sembrassero capirsi senza parlare, che i loro giochi fossero silenziosi, e che non avessero bisogno di scambiarsi neanche un'occhiata per comprendere ciò che l'altro voleva."

Entrambi cresceranno insieme, rafforzando un'amicizia sempre più tenera, che diverrà Amore.


"Fin dove si spingeva la sua memoria, Hercule aveva adorato la bambina che il destino nella sua imperscrutabilità aveva fatto venire al mondo la stessa sera in cui era nato lui. Era un amore che si perdeva nel primo pertugio del tempo, dove  il mondo non aveva ancora assunto contorni. Egli non aveva un primo ricordo di lei, perché lei era sempre stata lì, scontata come l'aria che respirava, ovvia come la notte e il giorno."



"Henriette per parte sua amava Hercule dello stesso amore senza riserve. Lui era sempre stato lì, con un aspetto talmente familiare ai suoi occhi che non lo vedeva mai come deforme. Al contrario lo trovava a suo modo attraente, perché era inconfondibilmente suoi. E proprio come lui, non aveva bisogno di nessuna spiegazione per sentimenti così forti, che vivevano di vita propria. [...] Quando aveva una domanda la formulava dentro di sé e lo udiva rispondere con una voce così personale che lei non trovava si distinguesse in maniera determinante dalle voci normali della gente. [...] Non era capace di immaginarsi un mondo senza di lui, e alla maniera dei bambini s'immaginava che fosse stato creato esclusivamente per loro due."

Ma tutto questo incanto, questa storia che sembra quasi una fiaba d'altri tempi, finirà. Ed Hercule si troverà a dover fare i conti con una realtà crudele.
Henriette, ormai grande, anche se non molto, e adocchiata da uomini bramosi, verrà messa in vendita al miglior offerente. Non era strano per quei tempi e lei stessa crescerà con la consapevolezza di predere un giorno il posto della madre nella casa di Madame Schall.  Verrà istruita alle arti dell'amore e accetterà con sopportazione e indifferenza il fatto di venire venduta all'asta. Nella sua mente, però, ci sarà sempre Hercule. Quel dolce amico in grado di capirla come nessun altro.

Hercule è disperato di fronte all'ingiustizia che deve subire la sua adorata Henriette. Umiliato anche nell'anima, oltre che nel corpo. Sapeva che prima o poi quel giorno sarebbe arrivato ma in nessun modo riesce ad accettarlo. E si logora. Sta male. Diventa ancora più malinconico. Vorrebbe fare qualcosa per lei, vedere nel suo futuro, aiutarla in qualche modo. E, alla fine, qualcosa vedrà.
Qualcosa di terribile, che stravolgerà tutto completamente.
Henriette in grave pericolo. Lui la sua sola possibilità di salvezza, a costo di compromettere ogni cosa.

Siamo alla fine della prima parte del libro. Hercule salva Henriette da un uomo che ha comprato la sua verginità. Un uomo pericoloso che ha già fatto del male e vorrebbe farne anche a lei. Ma, grazie al suo dono, il peggio verrà evitato. E ne arriverà dell'altro.
La casa di Madame Schall verrà chiusa e i due ragazzini saranno costretti a separarsi.

E' una vita travagliata - sempre che la si possa definire vita- quella di Hercule. Lontano dalla sua amata, vagherà tra manicomi e monasteri. Il primo  luogo lo ridurrà in una condizione pessima, ancora più disumana di quella a cui era abituato. Guardiani a picchiarlo per qualsiasi futile motivo. Odio e vendetta che invaderanno il suo cuore, come l'amore l'aveva invaso quando viveva al bordello. E saranno pensieri che cresceranno sempre di più dentro di lui.  Si ripromette che un giorno la farà pagare a chiunque gli ha causato dolore. Ma, per il momento, non può far altro che subire, e subire, e subire, tanto da domandarsi se non sarà proprio in quella specie di inferno a morire. E, se non fosse stato per l'intervento di Schuster o il pensiero costante di Henriette, probabilmente, sarebbe accaduto davvero.

Schuster è un gesuita che lo prenderà sotto la sua ala, offrendogli protezione nel suo convento di Heisterbach.
Qui Hercule svilupperà un altro amore: quello per la musica. E' alquanto improbabile che un essere deforme come lui, che non può contare sulle mani, sordomuto perdipiù, possa suonare. Eppure avverrà. E avverrà in una maniera del tutto inaspettata.

"Egli udiva la musica nella sfera mistica dove essa aveva la sua origine. I suoni acustici avevano la loro corrispondenza nel pensiero astratto, e lui li percepiva con l'aiuto del suo dono e delle vibrazioni che gli percorrevano il corpo. [...] Si stupiva dei progressi che faceva, del fatto che effettivamente sentiva la musica, ma dentro di sé, liberamente tradotta nel linguaggio tonale del suo dono; o del fatto che le dita dei piedi non gli si fossero rovinate durante i sette inverni trascorsi in un gelido scantinato."

Le dita dei piedi. Saranno loro a fargli esplorare nuove possibilità. Hercule suonerà l'organo con l'unico mezzo che gliene dia la facoltà. E lo farà in maniera sublime, sconvolgendo le emozioni di chiunque lo ascolti. Lo farà in nome dell'amore per Henrietta e dell'odio per tutte le ingiustizie subite. Suonerà e suonerà, senza rendersi conto di cosa accade intorno a lui in quei momenti. La gente comincerà ad attribuirgli poteri taumaturgici, fino ad arrivare ad assediare il convento, costringendolo a scappare.

Ha inizio adesso la terza parte del romanzo, ambientata a Roma. Altre peripizie per l'eroe tragico la cui forza di volontà la si comincia ad apprezzare sempre di più. Un malridotto uomo che tutti credevano non avrebbe superato i primi anni di vita, continua invece a resistere, a superare avversità difficili anche per un uomo qualunque, a lottare contro un destino che sembra odiarlo sin dalla sua venuta al mondo. Imparerà a far tutto con i piedi, Hercule, destando nella gente stupore e rispetto, a volte. Ma anche terrore e disgusto. La sua diversità fa paura. Eppure, non è l'unico ad essere diverso. Tra le vie di Roma, qualcuno attirerà la sua attenzione, qualcuno come lui.
Hercule scoprirà l'esistenza di una compagnia circense, i cui membri hanno doti magiche e infermità di ogni tipo che mostrano in giro per i villaggi al costo di due centesimi a spettatore. Viene offerta anche a lui l'opportunità di unirsi alla compagnia, ai suoi "fratelli di sventura" ed è un'offerta che Hercule non vorrebbe rifiutare. Avrebbe molte più possibilità di ritrovare Henriette, se accettasse, che è diventato lo scopo principale della sua vita. Ma ha un debito con Schuster. Ed intende onorarlo.

Hercule è leale, ma non sa cosa l'aspetta d'ora in avanti. Intendono inquisirlo. Lo si accusa di essere un pericoloso demonio e, per questo, dovrà subire un esorcismo a tutti gli effetti, che lo ucciderà sicuramente. Ancora una volta, lo aiuterà Schuster, rischiando la sua stessa vita. Mentre per quella di Hercule, di nuovo in fuga e con una taglia sulla testa (lo ritengono responsabile della morte di Schuster), si prospetta l'unica scelta possibile. Diventare un'attrazione. Un fenomeno da baraccone.

"Sir Hercules del famigerato clan dei Barefoot, il mostro delle Highlands scozzesi, che con la stessa facilità con cui un prete recita la Bibbia legge i vostri pensieri più segreti!"

Eppure, "Henriette Vogel era ancora il centro della sua esistenza. Era per lei che aveva sopportato le tribolazioni, per lei che era sopravvissuto ai complotti contro la sua vita, e la cercava con lo stesso spirito instancabile del proselito nei confronti della nuova fede. In ogni villaggio dove arrivava il circo la cercava con lo sguardo, oppure nella mente delle persone che incontrava."

E, alla fine, dopo aver sondato i pensieri dell'intero mondo che gli passava davanti agli occhi, dopo aver pianto per la sua sorte amara e quella di chiunque gli fosse complice, dopo aver mendicato per le strade in cerca di lei o di un segno del suo passaggio, alla fine di tutto, la ritroverà. Ritroverà la sua Henriette.
Ed i passi che vi citò adesso sono secondo me i più belli dell'intero libro.

"Allora lui sentì la vita che ritornava, da una sorgente di là dell'universo. Era davvero lei: la ragazza che aveva cercato per metà della sua vita."

Segue tutta una parte in cui entrambi si riscoprono, in cui capiscono che non è cambiato nulla, che ciò che provano è identico a quando si sono dovuti separare. Lui la ama e lei lo ama. Finalmente si sono riuniti e, anche se lei adesso è sposata, non conta nient'altro che essere di nuovo insieme.

"Lascia che io senta per te, Hercule, proprio quando eravamo bambini... [...]"

Vi ho raccontato tantissimo fino ad ora, anche nel dettaglio direi, ma l'ho fatto soprattutto perchè, secondo me, Storia di un amore straordinario è un romanzo che merita di essere letto da tutti.
E' un romanzo d'amore, è vero, ma c'è molto di più. E' una riflessione sulla diversità e sui pregiudizi. E' la storia di un eroe gotico e nostalgico, un eroe che persevera in un obiettivo, anche quando ha contro il mondo intero e lo stesso destino. E' la storia di un uomo che ama e che odia a livelli estremi, e che su questi due sentimenti costruirà la sua intera esistenza, non comprendendo quanto siano incompatibili ma ritenendoli le facce di una stessa medaglia.
L'ultima parte del romanzo è quella più cruda e drammatica. Hercule si lascerà andare alla violenza e alla vendetta contro l'uomo, colui che l'ha umiliato per anni e anni. E, stavolta, sarà Henriette a salvare lui, a salvarlo da se stesso, perché il nemico più potente, gli dirà, è l'odio che lui prova, non gli uomini. Quell'odio che l'ha spinto al limite, corrodendo la sua anima. Un odio che pretende soltanto: "più nutrimento, più sangue, più ripugnanza". Soltanto l'amore lo può salvare, un amore capace di cancellare tutto ciò che gli ha procurato dolore. L'amore scaccerà l'odio e gli darà la felicità agognata.

Mi sono dilungata parecchio, lo so, ma spero di non avervi annoiato e di avervi invece invogliato a leggere una storia diversa da quelle a cui ultimamente siamo abituati. Non è uno Young Adult. E' una storia paradossale, metafora di una realtà che, purtroppo, non molti comprendono. Ma è pur sempre una storia bellissima ed Hercule Barfuss un personaggio straordinario.

A questo link trovate un'intervista molto interessante all'autore, il suo punto di vista sui protagonisti e su Hercule,in particolare. La scelta delle tematiche, l'ispirazione gotico-romantica di cui è imbevuto il romanzo e uno spunto tratto da Stendhal, Hugo e Mary Shelley:  http://nuke.ilsottoscritto.it/Default.aspx?tabid=608
Alla prossima settimana con la rubrica Friday star;)










 

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