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venerdì 7 giugno 2024

Recensione: "Il Cigno" di Elsa Lohengrin

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi vi porto la recensione di un contemporary romance con tematiche lgbt+, che ho avuto modo di leggere grazie all’Ufficio Stampa Ultime dai libri. Si tratta di Il Cigno, di Elsa Lohengrin. Ho letto il romanzo in anteprima e ne ho apprezzato vari aspetti. Un ringraziamento sincero anche all’autrice per la copia digitale in cambio di una recensione onesta.

Il Cigno
di Elsa Lohengrin

Prezzo: 4,99 € (eBook) 14,99 € (cop. flessibile)
Pagine: 480
Genere: romance contemporaneo, m/m, lgbt+
Editore: self-publishing
Data di pubblicazione: 14 febbraio 2024

Il dottor Killian Altavilla è senza parole. Dopo aver rinunciato al sogno di diventare medico legale per accontentare la sua ragazza, Mélanie, scopre di essere stato scelto come assistente di uno dei migliori medici legali in circolazione ed è costretto a rivalutare la sua decisione. Ma non appena Killian incontra il suo nuovo capo, il Professor Lachlan MacLeod, il mondo perfetto che si è creato intorno comincia a sgretolarsi. Il rapporto con Mélanie diventa sempre più conflittuale e la sua vita quotidiana si trasforma in una gabbia dorata. Perché Killian non è quello che tutti pensano. Killian si porta dentro il peso di una scelta fatta quando era troppo giovane e ne paga le conseguenze ogni giorno, anche se non lo vuole ammettere. Ma adesso è arrivato il momento di fare i conti una volta per tutte con il passato che sta disperatamente cercando di ignorare. Riuscirà a salvare la relazione con Mélanie e a diventare medico legale o crollerà sotto la pressione dei ricordi risvegliati dall’imponente figura di MacLeod? Il Cigno è il primo romanzo di una trilogia dedicata a Killian Altavilla all'interno della Saga degli Altavilla, una serie dedicata alle vicissitudini sentimentali dei membri di questa numerosa ed eclettica famiglia contemporanea. Se ti piacciono le storie ricche di conflitti interiori e interpersonali, in cui i personaggi devono fare i conti con il lato più oscuro di sé per scoprire la loro vera essenza, allora amerai questo romanzo psicologico intriso d’amore e di amicizia.

"Volevo nascondermi tra le sue braccia, ma volevo anche fuggire, perché sapevo che da quel momento sarebbe cambiato tutto tra noi e non sapevo come."

Il Cigno
è il primo romanzo di una trilogia dedicata alla famiglia degli Altavilla. Questo volume è incentrato principalmente su Killian Altavilla, ma l’autrice non manca, sin da subito, di farci conoscere anche gli altri membri di questa numerosa ed eterogenea famiglia, sebbene bisognerà aspettare gli altri libri per approfondirli meglio. Killian, il nostro primo protagonista, è un personaggio molto complesso. Si può dire che non gli manchi nulla, è circondato da persone che tengono a lui, ha un buon lavoro e sta per salire di grado e ha al fianco una donna stupenda che vuole un figlio da lui. Eppure, nonostante ciò, non si sente completamente appagato. È come se gli mancasse qualcosa, anche se non sa ancora bene cosa. Killian è un ragazzo che si è sempre prodigato per gli altri e continua a farlo. Quello in cui riesce meno è pensare un po’ a se stesso, a cosa vuole veramente per sé. È convinto di avere tutto ciò che si possa desiderare, ma in realtà non è così, perché il suo sogno è sempre stato un altro tipo di lavoro. La sorella Nora, che lo conosce fin troppo bene, lo costringe così a fare domanda per un colloquio con il famoso Lachlan MacLeod, anatomopatologo di fama mondiale di cui si conoscono i successi, soprattutto con la nuova tecnica all’avanguardia della virtopsia, e il nulla più totale riguardo la sua persona, il suo aspetto o la sua vita privata. 

MacLeod è un mistero, eppure Killian vede in questo lavoro la possibilità che non ha mai sperato di avere, la possibilità di affermarsi in un ambito che ama e al fianco di una persona dall’indiscutibile genio. Il colloquio non va come lui si aspettava ma pare comunque che Killian sia il più qualificato per fare da assistente a MacLeod. Questo imprevedibile colpo di scena cambia ogni prospettiva per Killian, che dovrà decidere di mettere da parte tutte le sue sicurezze, quelle fondamenta a cui per anni si è tenuto aggrappato, per esplorare qualcosa di nuovo, una strada del tutto diversa che non ha mai avuto il coraggio di intraprendere. Sarà un’esperienza del tutto diversa per lui, soprattutto perché MacLeod non si dimostra la persona che immaginava e all’inizio farà molta fatica a cercare di comprenderlo, di stare al suo passo. Ma piano piano si renderà conto che dietro quell’aura misteriosa c’è una persona che vuole davvero conoscere meglio, e questo lo porterà ad avvicinarsi pericolosamente a lui, facendo traballare il suo già precario rapporto con Mélanie.

Il Cigno è una storia di rinascita, un percorso che il protagonista fa per ritrovare se stesso, per affermarsi, per imparare a conoscersi a fondo e amarsi. Si è sempre negato la felicità pur di assecondare gli altri, pur di far contente le persone che lo amano, ma solo quando riuscirà finalmente ad amare se stesso potrà provare la felicità che non ha mai assaporato davvero. Ho apprezzato il modo in cui l’autrice lo ha costruito, l’ho trovato un personaggio molto credibile, in cui è facile rispecchiarsi. E anche se ci vuole un bel po’ prima di riuscire ad abbandonare tutte le paure e credere in se stesso, è stato interessante anche assistere alla nascita dell’affiatamento con MacLeod. I due hanno caratteri molto diversi, ma riusciranno a trovare una loro sintonia, nonostante le varie differenze. 

Il romanzo è scritto molto bene, la penna di Lohengrin è sicura, attenta e professionale. Non ci sono sbavature nel suo stile, solo un po’ di lentezza qua e là ma probabilmente dovuta al lavoro di introspezione sul protagonista. Oltre all’attenzione verso la conoscenza profonda interiore di Killian, che ci porta anche a esplorare tematiche lgbt+ molto ben trattate, l’autrice ispeziona una coralità di personaggi e una varietà di altre tematiche molto interessanti. Lascio che le scopriate da voi e che abbiate modo di apprezzarle quanto me. Mi ha colpito tra le tante, anche il ruolo significativo della musica all'interno del romanzo, musica classica di cui Killian è amante e che lo accompagna come un'amica fedele durante il suo lungo percorso. Sicuramente di grande fascino è anche l’ambientazione, che si sposta tra Zurigo e Berna, così come il richiamo a varie culture (italiana, tedesca, scozzese, svizzera). C'è molto dell'autrice stessa in questo libro. Lohengrin ha riversato molto della sua esperienza personale nel romanzo e nei suoi protagonisti, vivendo quasi in una famiglia come quella degli Altavilla. Se avete seguito i suoi contenuti, o state seguendo l’evento organizzato da Ultime dai libri, avrete di certo avuto modo di approfondire molti dettagli tramite le interviste o i post dedicati al romanzo. Io non posso far altro che consigliarvi Il Cigno e dirvi che sarà per voi una lettura molto piacevole. Il romanzo è autoconclusivo, ma vi lascerà con la voglia di conoscere meglio anche gli altri membri della famiglia... una famiglia che a fine romanzo sentirete un po’ di amare come fosse la vostra.

Fonte immagini: Pinterest

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