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lunedì 1 dicembre 2025

Recensione: "The Shifters" di Julie A. Evans

Buon pomeriggio, lettor*^^
Oggi vi parlo di una delle mie ultime letture del mese di novembre, ovvero The Shifters, di Julie A. Evans. Ho atteso con pazienza l’uscita di questa nuova fatica di Julie, dopo aver apprezzato il suo romanzo d’esordio, Fragments (di cui trovate QUI la recensione). Ho richiesto una collaborazione alla casa editrice, che gentilmente mi ha inviato il formato digitale, ma poi non ho resistito alla splendida deluxe edition e l’ho acquistata pure. Sono rimasta piacevolmente colpita dalla cura di questa edizione, con illustrazioni interne e sprayed edges di Nola, e ho amato leggere questa storia dalle vibes molto misteriose e dark academia. La lettura ideale da fare in questo periodo, davanti a un caminetto acceso e la pioggia scrosciante fuori dalla finestra. Ringrazio la casa editrice per la fiducia accordatami e vi lascio alla recensione. Se avete un commentino da fare, lasciatelo pure sotto, sarò felice di rispondervi ;)

The Shifters
di Julie A. Evans

Prezzo: 22,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 630
Genere: paranormal, dark academia, dark young-adult
Editore: Winter Edizioni
Data di pubblicazione: 30 giugno 2025

Chloe Chambers sa solo una cosa: per sopravvivere al Grandhaven, dove è rinchiusa in attesa del processo per un crimine che non ha commesso, deve mantenere un basso profilo. Ma quando iniziano ad apparire inquietanti messaggi accusatori sui muri e Chloe trova il diario di un’ex ospite che parla di reality shifting, il confine tra ciò che è reale e ciò che è immaginazione comincia a crollare. Divisa tra due realtà parallele, con il magnetico e ombroso Jaxon da un lato e il luminoso e rassicurante Sam dall’altro, Chloe sarà costretta a scoperchiare gli oscuri segreti che avvolgono il Grandhaven, mentre il processo per la morte della sorellastra si avvicina inesorabilmente. E tra omertà, menzogne e sentimenti destinati a sgretolarsi, si troverà presto di fronte alla domanda più pericolosa di tutte: quando la posta in gioco è la libertà, di chi ci si può fidare davvero?

<<Ti capisco, sai... Anch'io sono spezzata. Solo che da fuori non si vede.>>

Immaginate di poter abbandonare la vostra realtà, quella in cui vivete, quando vi fa più comodo. Immaginate di poterne creare una tutta vostra, un luogo in cui rifugiarvi, quando i problemi vi assalgono. È questa l’idea alla base del romanzo The Shifters, di Julie A. Evans, che tira in ballo una teoria sulle multidimensioni, o realtà parallele, che fino ad ora mi era capitato di sentire nominare solo una volta e non mi ero mai concessa di approfondire. Le ricerche dell’autrice si sono chiaramente spinte molto più in là, tanto da cucirci intorno un romanzo, e devo ammettere che lo ha fatto molto bene. Ciò che mi ha sorpreso di più di The Shifters, non è soltanto l’originalità dell’argomento trattato, ma anche il modo in cui Evans è riuscita a rendere l’atmosfera e a farmi divorare circa 600 pagine in pochissimi giorni. Sarà che da sempre amo le vibes dark academia, sarà che ho un debole per le storie pregne di mistero, ma The Shifters è stata davvero una lettura avvincente e non vi nego che avrei letto volentieri altre 200 pagine di romanzo, se fosse stato necessario.

Tutto ha inizio da un riformatorio, un istituto correttivo per minori con problemi legati alla giustizia e che hanno bisogno di essere riabilitati prima di rientrare in società. Il Grandhaven fornisce programmi di sostegno psicologico e molto altro, è <<un punto di riferimento per le famiglie che desiderano offrire ai propri figli un’opportunità unica in un ambiente protetto, educativo e altamente strutturato>>. Si presenta come il fiore all’occhiello dello Stato, eppure Chloe non la pensa esattamente così, dopo che viene spedita in questo luogo nell’attesa del suo processo per omicidio. Dovrà trascorrere ben tre mesi all’interno del Grandhaven e da subito si rende conto che quello non è il posto accogliente di cui tanto si millanta, ma quasi una vera e propria prigione. Senza telefono, senza possibilità di aprire le finestre o ricevere visite da fuori se non dal proprio avvocato, Chloe capisce di essere finita dritta all’inferno e non sa se avrà mai la possibilità di tirarsene fuori. La sua situazione familiare è un disastro, lei stessa si reputa una persona senza speranze, cupa, sfiduciata verso il mondo e l’intero genere umano. Non è capace di relazionarsi agli altri, di creare legami sentimentali. Ha paura di mettere a nudo la propria anima con qualcuno e tende a innalzare muri e corazze intorno a sé e a scoraggiare chiunque le si avvicini. Ma in quel luogo oscuro e solitario, qualcuno sembra in realtà riuscire a scalfire la sua armatura, un ragazzo dagli occhi incredibilmente verdi e il sorriso contagioso. Sam frequenta il Grandhaven da sempre e Chloe non sa cosa abbia fatto per finirci dentro, sa solo che in qualche modo ha legato con tutti ed è il più benvoluto. La sua personalità abbagliante e carismatica, sempre positiva e gentile, collima però con il suo modo di essere. Così come lei è cupa e ombrosa, lui è ottimista e affabile. Due mondi che sembrano tanto lontani, ma che in qualche modo troveranno la maniera di avvicinarsi

<<Fuori dal Grandhaven non saremmo mai stati due persone che avrebbero interagito tra loro, ne ero più che certa. Venivamo da due mondi opposti: lui così gentile, calmo, irradiava luce. Io così irrequieta, a pezzi, inseguita dalle tenebre.>>

Mi ha colpito molto il loro rapporto, costruito lentamente, con rispetto e tempi giusti, anche se l'autrice ha giocato un colpo basso, bassissimo e mi ha frantumato il cuore, a un certo punto della storia (Avviso: siate pront* a tutto e tenete accanto i kleenex). Però non ho potuto fare a meno di tifare per loro e sperare in un futuro più roseo al di fuori dell'istituto.

La narrazione è in prima persona, Chloe è la voce di questa storia, ma abbiamo a tratti anche una seconda voce, quella di Skyler, la proprietaria del diario che Chloe ritrova un giorno in biblioteca e che inizia a leggere assiduamente. Al Grandhaven non è facile riuscire a fare ciò che si desidera, anche leggere quel diario non è una passeggiata, eppure Chloe non riesce a staccarsene, sentendo una profonda connessione con Skyler e un’attrazione verso il suo racconto che non riesce più a farla dormire la notte. Tra quelle pagine, Chloe scopre di realtà alternative, di un fenomeno detto Reality Shifting, secondo il quale la tua Consapevolezza può viaggiare in altri mondi e, più va avanti a leggere, più si ritrova a scoprire cose sconvolgenti, che alla fine si intrecceranno alla sua vita, al caso di omicidio in cui è coinvolta e al suo futuro. Suo malgrado, proverà sulla propria pelle esperienze che mai avrebbe pensato di provare e, tra segreti e verità scottanti, sarà costretta a giocare una partita a scacchi molto più pericolosa del previsto.

<<Oltre una porta chiusa, si può immaginare ciò che fa più comodo all'anima, si può fingere che vada tutto bene.>>

Non voglio rivelarvi oltre della trama perché lo spoiler scioccante è dietro l’angolo, però vi assicuro che Julie A. Evans è stata capace di tessere una trama di tutto rispetto e di tenermi incollata dalla prima all’ultimissima pagina. Tra strani eventi, ombre sinistre che si aggirano per l’istituto, allucinazioni, ricordi che riaffiorano, rivelazioni inquietanti, morti sospette, l’autrice ci regala una lettura ad alto tasso di mistero, che ci fa sperimentare universi paralleli, sogni lucidi, autoipnosi, viaggi interdimensionali. La sua è una storia in cui si intrecciano relazioni proibite, in cui si ricerca un’amicizia che possa salvare dalla condanna eterna, in cui ognuno è nemico di se stesso e non esita a tradire se ciò può dargli una possibilità in più di sopravvivenza. È una storia a tratti intima, in cui si parla non solo di realtà alternative ma anche di mondi interiori, di disagi, di dolori repressi.

<<Era come se quel posto mi reclamasse. Quando ero lì, i problemi dall'altra parte sembravano infinitesimamente più piccoli, quasi insignificanti.>>

Non mancano poi le tematiche forti, le riflessioni sulla morte e sul lutto e i trigger warning sono parecchi (che l’autrice fornisce a inizio libro): abbiamo, oltre quelli già citati, violenza fisica e psicologica, reclusione forzata, disturbi alimentari, malattie mentali, uso di droghe, linguaggio scurrile e, aggiungerei, vari riferimenti al suicidio e descrizioni dettagliate di morti violente. Insomma, non aspettatevi una lettura super cozy :P Però se avete amato romanzi come La Nona Casa di Leigh Bardugo o I sussurri delle ombre di Kelly Andrew, fareste bene a dargli una possibilità: potreste ritrovarvi ad amare anche The Shifters.

Ho letto con molta curiosità questa storia e mi ha stupito il modo in cui l’autrice ha saputo prendere un argomento così enigmatico come lo Shifting e dargli forma, una forma molto ben definita, spiegando anche razionalmente cose difficili da credere. È stata una lettura intrigante ed è evidente che dietro ci sia uno studio davvero approfondito sulla materia. Insomma, un bel salto di qualità dal primo romanzo, The Fragments, che pure avevo amato ma nel quale avevo riscontrato delle incertezze. The Shifters è un romanzo decisamente più maturo, consapevole e ben scritto. Si prende il suo tempo per farti familiarizzare con l’argomento, con i personaggi, con le tematiche non facili, ma una volta fatto, ti risucchia come in un vortice e non ti dà più respiro. E, se anche te ne fosse rimasto qualche barlume, il finale te ne priverà del tutto. Inaspettato, diabolico, amaro. Farete fatica a digerirlo. Ma io mi auguro l’autrice abbia in serbo un seguito e ci regali un’altra avventura tanto affascinante e oscura.
Photo credit: @francikarou, Coffee&Books
Fonte immagini: Pinterest

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