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martedì 29 maggio 2012

Recensione: "La biblioteca dei libri proibiti" di John Harding


Questa recensione dovevo pubblicarla da un po', ma alla fine davo sempre la precedenza ad altre. Cercate di scusarmi, il fatto è che, semplicemente, non mi piace scrivere recensioni negative. Tutto qui.


Scheda tecnica

Titolo: La biblioteca dei libri proibiti
Titolo originale: Florence & Giles
Autore: John Harding
Prezzo: 9,90 eur0
Pagine: 255
Editore: Garzanti Libri(collana Elefanti bestseller)

Trama

New England, 1891. È notte fonda ormai. Nell'antica dimora di Blithe House regnano il silenzio e l'oscurità. Per Florence, giovane orfana di dodici anni, è finalmente giunto il momento che ogni giorno aspetta con ansia. Attenta a non far rumore, sale le scale ed entra nella vecchia biblioteca. Nella grande stanza abitata dalla polvere e dall'abbandono ci sono gli unici amici che le tengano davvero compagnia, i libri. Libri proibiti per Florence. Non potrebbe nemmeno toccarli: da sempre le è vietato leggere. Così le ha imposto lo zio che l'ha allevata con il fratellino Giles. Un uomo misterioso, che l'ha condannata a vivere confinata in casa insieme alla servitù. Ma Florence è furba e determinata e ha imparato a leggere da sola. Ha intuito che nei libri è racchiusa la strada per la libertà. Perché proprio in quella biblioteca, tra i vecchi volumi di Sir Walter Scott, Jane Austen, Charles Dickens, George Eliot e Shakespeare, si nasconde un segreto legato a doppio filo alla morte dei suoi genitori. Una terribile verità che, notte dopo notte, getta ombre sempre più inquietanti sulla vita di tutti. Strani episodi iniziano a sconvolgere la dimora. Prima la morte violenta e inspiegabile di una delle governanti, poi l'arrivo della nuova istitutrice del fratellino, che odia Florence con tutta se stessa. Per la ragazza camminare per i corridoi della casa è sempre più pericoloso.

Recensione 

Quando ho acquistato "La biblioteca dei libri proibiti", ispirata dalla trama coinvolgente, dalla copertina e da una sensazione positiva stringendolo in mano, non sapevo assolutamente a cosa andavo incontro. E' stata una scelta quasi casuale, non conoscendo il libro né tantomeno l'autore. Ho deciso di rischiare praticamente.
Perché parlo di rischio?
Ve lo spiego subito.
La biblioteca dei libri proibiti è tutto fuorché ciò che da l'impressione di essere.
Ad inizio lettura ti sembra di aver scoperto un libro fantastico, che di sicuro ti lascerà più che soddisfatta alla fine. Invece, per me, non è stato così.

La protagonista della storia, Florence, è una ragazzina di tredici anni, che vive con il fratellino piccolo Giles nella dimora dello zio (che però non compare mai). Lo zio ha delle regole ben precise riguardo l'educazione dei ragazzi, soprattutto di Florence: le è assolutamente vietato l'accesso ai libri. Nonostante questo divieto, Florence, troverà un ingegnoso modo per trascorrere del tempo in biblioteca, di nascosto da tutta la servitù, e per leggere in un angolo appartato della casa, la torre, a cui riesce ad accedere solo lei. Studierà da autodidatta, imparando tutto ciò che c'è da sapere dalla splendida collezione della fornitissima biblioteca della casa.
Cosa c'è che non va fin qui? Sembrerebbe nulla, eppure, facendo più attenzione, tante cose. Innanzitutto, Florence, per essere una ragazzina di tredici anni, si dimostra fin troppo scaltra in tante situazioni. Non so se è perché le tante letture l'hanno resa tale o che altro...
Comunque è alquanto improbabile. Come il fatto che impari da sola a leggere (e non parliamo di letturine semplici).  O come il calcolo che riesce a fare delle pagine da leggere al secondo, prima che qualcuno si metta a cercarla perché è arrivato l'amico Theo a farle visita. O le tante idee stravaganti che le passano per la testa. Tutte queste cose la fanno apparire parecchio svitata ed eccessivamente furba. Roba surreale.

La lettura procede molto lentamente, ma devo dire che non è mai noiosa. Un punto a favore.

 La seconda parte del libro diventa una sorta di thriller paranormale, in cui Florence, dopo la morte accidentale della prima istitutrice del fratello, pensa che lo spirito di questa si sia incarnato nella seconda istutrice assunta dallo zio, la signorina Taylor, e che voglia rapire Giles.
E fino alla fine, seguendo tutte le congetture di Florence, anche il lettore sarà portato a pensarlo. Congetture che continuano a farmi scuotere la testa, in quanto decisamente assurde.
E poi, il punto è: ma la trama?
Leggendola e rileggendola mi dicevo che prima o poi Florence avrebbe scoperto qualcosa riguardo la morte dei genitori o chissà che altro, magari sarebbe tornato lo zio o qualcuno avrebbe scoperto i suoi segreti arrembaggi alla biblioteca, invece tutto sembra concentrarsi sulle paranoie di Florence sulla signorina Taylor.
E il finale è quanto più deludente possibile.

Mi è piaciuta l'ambientazione, Blithe House è una dimora dal fascino gotico e misterioso... lo stile davvero notevole dell'autore, i neologismi inventati da Florence che mi hanno fatto sorridere, l'atmosfera oscura ed enigmatica ma... nient'altro.
Tutto molto forzato, a mio parere, soprattutto la protagonista, che non solo dimostra di avere un'età che non ha ma da anche l'idea di essere un po' pazza. La trama non viene rispettata. Il titolo poi è assolutamente lontano da ciò che è realmente la storia.
Insomma, un libro carino e ben scritto, molto ben scritto, ma che non lascia il segno e, sotto molti aspetti, deludente.

Voto: 6

2 commenti:

  1. una recensione molto chiara, complimenti!
    so cosa vuol dire sperare fino all'ultimo in un finale che risollevi la situazione, ma che poi non arriva.
    Frustrante...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao clody:) Sì, è una cosa che proprio non sopporto, purtroppo...:(

      Elimina

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