Carissimi followers,
dopo avervi parlato del romanzo d'ersordio di una giovane autrice italiana, che ho letto e recensito QUI, adesso le rivolgo con piacere delle domande, sperando possano coinvolgervi e intrigarvi tanto da spingervi a leggere il suo bellissimo fantasy: "TRI. Capitolo primo: la profezia".
Diamo il benvenuto a Lorena Laurenti.
Affascinata da sirene, fate e bambini che non
crescono mai, si iscrive all’istituto d’arte dove da libero sfogo alla sua
creatività. Proprio in quegli anni, esaltata da manga e anime, nasce Saira, i
cui ritratti capeggiano su ogni angolo di libro e quaderno.
Convinta di diventare, in futuro, una mangaka
professionista (…e diciamolo, cominciando a dare segno dei primi squilibri
legati al mondo “nippofilo”) continua a esercitarsi giorno e notte nella nobile
arte del disegno. Dopo le prime delusioni lavorative, e amorose, si trasferisce
nella ridente provincia di Treviso dove accantona il disegno a mano libera per
la grafica, e si fionda nel “magico” universo del lavoro. Con il passare degli
anni TRI diventa un pensiero ricorrente e intorno al 2010, tra lezioni di
teatro, scrittura creativa e seminari olistici, il libro comincia ad acquistare
forma. Da questi primi tentativi, iniziati come un gioco, prende vita la
passione per la scrittura che cresce nel tempo, fino a oggi…
Intervista
Ciao Lorena e benvenuta nel mio blog. Sai che sei la prima autrice che intervisto? Sono davvero onorata tu abbia accettato.
L'onore è tutto mio! Grazie per il tempo che hai dedicato ai miei libri e alla tua bellissima recensione.
Come nasce Lorena Laurenti scrittrice?
Mi è ancora molto difficile verdermi come scrittrice. Ho iniziato da zero... figurati, una che per tutta la vita ha disegnato e fatto grafica un bel mattino si sveglia e dice: "Voglio scrivere un libro!" Non sapevo letteralmente da che parte iniziare! Mi sono aiutata con un paio di corsi brevi di scrittura creativa, poi mi sono buttata. Tra una revisione e l'altra è venuto fuori il primo libro. Mi rendo assolutamente conto che, nonostante le infinite letture, non è un lavoro perfetto, in ogni caso ne sono fiera. E' stata una sfida con me stessa e ne sono uscita vincitrice! Quando ho pubblicato l'ebook su Amazon ero diffidente, non credevo di poter avere successo, invece il libro ha iniziato a scalare la classifica e continuo a ricevere molti commenti positivi. Sono veramente commossa per questi risultati, ma credo dovrò completare la trilogia per sentirmi davvero "scrittrice", in questo momento è ancora un sogno sospeso nell'aria.
Cosa ti ha dato lo spunto per creare questa trilogia fantasy, ambientata in un mondo di "automi", se così possiamo definirli, un mondo in cui manca il libero arbitrio?
Premetto che l'idea è nata quando andavo ancora a scuola, più di quindici anni fa.
All'epoca adoravo guardare gli anime e leggere manga (lo faccio ancora oggi, sia chiaro!). Non saprei dire da cosa è scaturita con esattezza, l'idea è cresciuta con il tempo, è maturata negli anni. Posso tranquillamente ammettere che un cartone animato che ho amato e che mi ha influenzato è: Fushigi no umi no Nadia (Il mistero della pietra azzurra in Italia). Gargoyle (Argo in Italia), il cattivo della serie, aveva deliri di onnipotenza così come li ha il mio Sovrano e Nadia, esattamente come Saira, è un personaggio controverso, anzi diciamolo pure...molto spesso odioso! :D
Un'altra forte influenza la devo (più che altro l'ho subita) all'ambiente famigliare e religioso della mia adolescenza. L'idea di un Dio egoista, autoritario e meschino che predilige la legge all'amore. Una congrega chiusa, dove anche vivere i propri sentimenti è sbagliato. Gli Dei descritti nei miei libri sono l'esatto opposto. Nel primo, ma ancora di più nel secondo libro, delineo la differenza tra uomo e Dei. Il concetto religioso, seppur in maniera sottile, ricorre spesso.
Tutti i personaggi sono diversissimi tra loro, eppure si creeranno legami incredibili. Tu a quale ti senti più legata?
Per me questo è un grandissimo complimento, avevo il terrore di non riuscire a caratterizzare bene i singoli personaggi, soprattutto a non distinguere correttamente emozioni maschili da quelle femminili. Sono molto felice del risultato, credo che i vari atteggiamenti siano verosimili. La maniera di esprimersi di Saira può essere criticata, ma ho cercato di immedesimarmi in una sedicenne depressa che all'improvviso si trova su un altro mondo. Anch'io mi lagnerei di continuo se fossi al posto suo!
Mi sento legata a tutti, per me ogni personaggio è importantissimo, se dovessi fare una scelta, oltre alla protagonista (che mi assomiglia sotto tanti aspetti), direi Eaner. Rappresenta il "principe azzurro", quello che tutte le ragazze sognano... anche se spesso il sogno è bello finché resta tale!
Nella storia cambia spesso il punto di vista. Inizialmente è quello di Saira, che si alterna ogni tanto ad uno esterno puntato sui generali del Sovrano e, a sorpresa, più avanti ritroviamo anche quello di Shu, di Lyen e di Aron. Come mai questa scelta un tantino, se mi permetti, "azzardata"?
In alcuni casi è stata una scelta narrativa necessaria, in altri voluta. Desideravo che il lettore capisse i sentimenti di ogni personaggio, non sempre decifrati correttamente dalla protagonista. Personalmente lo trovo un buon modo per arricchire il racconto di dettagli e nel secondo, ma soprattutto nel terzo libro, lo sto usando ancora di più. Fonte d'ispirazione è stata Licia Troisi che, pur scrivendo in terza persona, cambia i punti di vista di capitolo in capitolo.
Ogni personaggio nel romanzo compie un percorso evolutivo interiore, in particolare Saira. Personalmente, mi ha sorpresa sotto molti aspetti. Si è rivelata molto più matura e scaltra di quanto non si riesca a percepire inizialmente. Quante altre sorprese ci riserverà nei prossimi capitoli? Puoi anticiparci qualcosa?
Saira sta facendo un percorso, nasce come un personaggio chiuso, introverso. Personaggio che non riesce a "sentire" le proprie emozioni, le sigilla in fondo al cuore e non le vive. Nel primo libro, soprattutto grazie a Shu, si sblocca, comincia ad ascoltarsi. Il grosso trauma che subisce a metà libro (non dico altro per non fare spoiler) la segna tantissimo, sarà quella la chiave del suo cambiamento. Nel secondo libro, Il legame, si troverà completamente spiazzata, per la prima volta da sola a gestire ciò che prova. Non avrà più un ragazzo servizievole accanto, dovrà alzarsi sulle sue gambe e capire da che parte andare. Nel terzo libro ,che credo intitolerò La scelta, finalmente Saira prenderà una decisione. La paura, lo sconforto e l'impotenza rispetto a ciò che la circonda, la renderanno più forte e finalmente diventerà adulta.
Reincarnazione, Aldilà, anime gemelle, meditazioni orientali, energia universale... si parla di tutto questo e molto altro nel libro. Sotto tutte cose in cui credi?
Me lo chiedono tutti e lo riconfermo, non solo ci credo, sono cose che faccio abitualmente: reiki, meditazione, tecniche energetiche. Nei libri c'è una versione più magica e romanzata, ovviamente, ma i concetti di base sono gli stessi che applico nella mia vita quotidiana:D
Parliamo dei personaggi maschili. Eaner e Shu sono davvero agli antipodi. Ho adorato il rapporto che si è creato gradualmente tra Saira e Shu, ma non posso negare di essere rimasta scioccata leggendo cosa siano, in realtà, Eaner e Saira. Un risvolto davvero romantico... C'è qualche speranza di un "ritorno" di Eaner?
Nel secondo libro interverrà un nuovo personaggio: Ebraim. Inizialmente odioso, ma anche estremamente affascinante. Shu assumerà un nuovo ruolo e Eaner non sparirà mai completamente. Come accennavo prima, Eaner è importante non solo per la storia d'amore ma anche per l'effetto che fa su Saira. Ciò che gli accade la porta al cambiamento. Tornerà nel terzo libro? Non posso dirlo, ma alle fan accanite di Eaner svelo che avrà un ruolo molto importante! :)
Come già detto, tu sei un'autrice che si è autopubblicata. Quali sono state le difficoltà maggiori incontrate? E cosa consigli a chi vuole tentare la tua stessa strada?
L'unica grossa difficoltà è stata la correzione. L'editing che posso fare da "profana" non è sicuramente come un editing professionale. Tutto sommato, vista la partenza, non credo sia un lavoro disastroso, sicuramente migliorabile ma, come dici anche tu nella recensione: niente in grado di impedire una bella lettura.
La parte grafica, copertina, booktrailer etc, l'ho creata io ed è stata la parte più divertente... dopotutto il mio vero mestiere è quello! :D
Consigli... sono già a questi livelli? Mi sa che sono ancora io ad aver bisogno di consigli!!! L'unica cosa che mi sento di dire è che oggi, grazie ad Amazon e a molti altri siti, auto-pubblicare un libro è semplice, ed è semplice anche vedere se l'idea piace al pubblico. Provare non costa nulla!
So che stai scrivendo il terzo conclusivo capitolo di TRI. Ci puoi svelare qualcosa?
Muoiono tutti. No, sto scherzando! :D Potrei temere per la mia incolumità in caso di un'altra morte! Ritornando seri... posso dirti che non è semplice questo terzo libro, che sto provando a fare scelte più mature. Ci sarà molto amore, amore vero con la A maiuscola e molto dolore. Ci saranno sofferenza e sangue, i momenti bui prevarranno su quelli divertenti. Calibrare le scene per non renderle eccessivamente pesanti non è facile e la scrittura sta diventando una sfida appassionante!
Dopo questa grande avventura, che aspettative hai per il futuro?
Per cominciare portarla a termine! Il giorno in cui concluderò il terso libro (spero molto presto) potrò dire di essere riuscita a realizzare un bellissimo sogno. Progetti per il futuro? Sì, c'è una storia che spinge per uscire, ma al momento la lascio in un angolino, precedenza a TRI.
Nel romanzo, Eaner da un consiglio davvero speciale a Saira: "Ama, sogna, vivi...". Cosa significano per te queste parole?
Quando una persona che amiamo muore vorremmo essere con lei. Portare le sue sofferenze. A volte crediamo che smettendo di vivere saremmo più vicini al dolore di quella persona. Inconsciamente pensiamo: "Visto che tu sei morto non posso essere felice, se sto male anch'io non ti dimenticherò." Niente di più sbagliato. Il più grosso dono che possiamo fare a quella persona è di vivere pienamente la nostra vita, così come lei non ha potuto. Da questo concetto quella frase.
Quanto di Lorena Laurenti ritroviamo in questo romanzo?
Tantissimo. Il percorso di crescita che fa Saira è lo stesso che faccio io :)
Grazie Lorena per aver gentilmente accettato di rispondere alle mie domande. Spero siano state utili ai lettori per conoscere meglio una giovane autrice e il suo bellissimo romanzo. A presto!
Grazie a te! :D
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