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domenica 1 luglio 2012

Recensione: "Schegge di me" di Tahereh Mafi


Finito di leggere avantieri "Shatter me", dopo averlo lasciato fin troppo tempo ad aspettare, mi ritrovo oggi a dire che... ancora poteva starci un altro po' sullo scaffale.
Non mi ha deluso, o almeno, non al 100 %, ma in buona quantità, soprattutto verso la fine.
Ma procediamo con ordine. Iniziamo dalla storia...


cover originale

Scheda tecnica

Titolo: Schegge di me
Titolo originale: Shatter me
Autore: Tahereh Mafi
Prezzo: 17,00 eurp
Pagine: 365
Editore: Rizzoli

Trama

264 giorni segregata in una cella, senza contatti con il mondo. Juliette non può parlare con nessuno, e nessuno deve avvicinarla, perché ha un potere terribile: se tocca una persona la uccide. Agli occhi dell'organizzazione che l'ha rapita il suo potere è un'arma stupefacente, per lei è una maledizione. Un giorno però nella cella viene spinto Adam. Juliette non vuole fargli del male, e così lo tiene a distanza. Ma Adam non sa del suo potere, e mentre lei dorme in preda agli incubi la prende tra le braccia per confortarla. Da quel momento tutto cambia, perché Adam, immune al tocco di Juliette, è l'unico che può accettarla così com'è. Insieme progettano la fuga, alla ricerca di un mondo che non la consideri più né un'arma né un mostro, ma una persona speciale, che con il suo potere può fare la differenza.


Recensione

La storia narrata in questo romanzo è molto particolare, ma ciò che spicca realmente per unicità è lo stile dell'autrice, incantevole, poetico, sopraffino.
Non si può non restarne ammaliati.
Ci troviamo in uno scenario distopico, in cui il mondo è completamente cambiato, la natura è stata stravolta dall'uomo e si vive, anzi si "sopravvive" come si può
La protagonista è Juliette, una ragazza di diciassette anni, che da ben 264 giorni è segregata in una cella senza la possibilità di avere alcun contatto umano. Anche perché averlo sarebbe praticamente impossibile dal momento che chiunque lei tocchi muore. Ha un passato difficile e pesante da sopportare. Non potendo avvicinare nessuno è sempre stata rintanata in se stessa, molto umilmente, e nonostante ciò veniva puntualmente trattata male dai compagni di scuola e persino dai genitori, che non le davano l'affetto desiderato.

Il posto in cui si trova rinchiusa la porta a pensare di essere un mostro, le fa ritornare in mente il giorno in cui ha ucciso un bambino in un supermercato e quanto le manchi poter toccare qualcuno o essere toccata. Il giorno in cui le viene affibbiato come compagno di cella un ragazzo, a lei molto familiare, molte cose cambieranno. Si tratta di Adam, suo compagno di classe sin dalle elementari, adesso quasi irriconoscibile, pieno di muscoli, ricoperto di tatuaggi, incredibilmente bello... Eppure quegli occhi blu profondi sono indimenticabili. E' proprio quell'Adam per cui lei aveva sempre avuto una cotta. E pare che non si ricordi di lei.
Juliette non sa perché quel ragazzo sia finito in cella con lei, probabilmente si tratta di una provocazione pensa, una tattica studiata per farla impazzire definitivamente e poterla eliminare dalla faccia della Terra. Perché lei è pericolosa. Invece, c'è un'altra motivazione dietro...

Adam è un soldato, fa parte di un'organizzazione, con a capo un certo Warner, che ha dell'interesse nei confronti di Juliette. Warner, da sempre ossessionato da Juliette, la fa spiare da Adam (ecco perché lui è in cella con lei) e, quando si rende conto che Juliette è lucida, non pazza come si potrebbe pensare, che ragiona perfettamente ed ha spirito comunicativo, l'organizzazione la porta via dal quel posto in cui è stata rinchiusa e finisce nella loro sede.

Tra Adam e Juliette, nella cella, si instaura un inizio di qualcosa, ma non è ben chiaro. Eppure Juliette sente di potersi fidare di lui, nonostante lui la tradisca, consegnandola a Warner.

E' tutto un fidarsi e non fidarsi a questo punto. Juliette ha qualcosa che Warner considera un'arma, vorrebbe che si unisse a lui e che insieme cambiassero il mondo. Vorrebbe farla diventare il suo soldato più potente, la sua compagna, ma lei si rifiuta di far parte di questo piano. Lei, in fondo, non si sente così mostruosa come lui vuole dipingerla, né cattiva, nonostante quel terribile tocco, per lei una maledizione.

Sarà Adam ad aiutarla. In realtà, è sempre stato il suo piano, portarla fuori da lì, allontanarla dalle grinfie di Warner.
Adam si ricorda di lei, si ricorda ogni cosa, solo che non ha mai avuto il coraggio di dirlo, perché non si riteneva alla sua altezza.
Lei ai suoi occhi è una creatura buona, non di certo un mostro, né un'assassina.

Juliette che non può fare a meno di fidarsi di quel ragazzo che la ricopre di dolci promesse, fugge insieme a lui.
E, da questo momento, è tutta un'avventura...

Il romanzo ha uno stile affascinante. La scrittura, tutta metafore e immagini sofisticate, è davvero poetica e gradevole. Il lettore si trova spiazzato di fronte all'uso che l'autrice fa delle parole. Costruisce castelli di parole e non li lascia crollare. Ti fa toccare il cielo e leggere anche lì cose che non credevi di poter trovare. E' veramente fantastica.

Mi è piaciuta molto questa prima parte, davvero molto. Non riuscivo a staccarmi dalla pagina, quasi mi trovassi sotto qualche sorta di incantesimo. Immagino l'effetto sia dovuto a quello che ho appena detto riguardo l'autrice.
Perché specifico per la seconda volta questa cosa? Beh, perché sinceramente nell'evoluzione delle vicende dei protagonisti non mi aspettavo di leggere ciò che ho letto. Mi spiego subito...

Incredibilmente bene è stata narrata la storia d'amore tra Juliette e Adam, lei che si rende conto lui sia l'unica persona immune al suo tocco e cominci a provare sensazioni mai provate in tutta la sua vita. Sembrava quasi di viverle io, direttamente sulla mia pelle. Il tocco delicato e sensuale di un Adam strameravigliosamentefigo. Wow wow wow! Piaciuto!

Warner che vuole Juliette come fosse aria indispensabile per la sua sopravvivenza? Mah, un po' inquietante, non totalmente convincente, ma rende la storia calamitica. Ok.

Dopo la fuga, Juliette e Adam vengono aiutati da Kenji, collega di Adam, di cui non si sa s fidarsi o meno, ma di cui alla fine ci si fida perché lui conosce un posto sicuro in cui poterli nascondere, un posto che si rivela essere una seconda organizzazione, contrapposta a quella di Warner, e chiamata Punto Omega.
Eccomi arrivata a fare smorfie a più non posso con le labbra. Cos'è il Punto Omega in realtà? Un posto in cui sono state "raccolte" per il mondo altre persone con doni speciali, persone come Juliette. Un posto che somiglia molto alla dimora degli Xmen, e in cui ritroviamo sorelle guaritrici, un uomo invisibile, uno in grado di spostare gli oggetti col pensiero e niente poco di meno che Reed Richards, il "fantastico" uomo in grado di allungare a dismisura il suo corpo!
Che cosaaaaaa??? *strabuzza gli occhi incredula*
Ma dico, scherziamo?
Era cominciato tanto bene! Mondo distopico non ben definito ma tutto da scoprire (probabilmente negli altri volumi), protagonista combattuta interiormente riguardo il suo dono/maledizione e la scelta tra Adam e Warner, fuga con inseguimento (che non si disdegna mai), fratellino di lui da proteggere, feriti e suspence qua e la, ritmo incalzante e accattivante, poetico e sensualissimo... e poi? Gli Xmen?!
Per me, il finale ha rovinato un libro con un eccezionale potenziale.
Lei non solo mi ricorda il personaggio di un altro romanzo letto (Jenny Pox), ma il suo "potere" è molto alla Rogue degli Xmen, il suo tocco uccide e tramite quello assorbe la forza vitale altrui, diventando più forte. Dunque, alla fine dei conti, la storia è scritta benissimo, ma la trama, soprattutto i personaggi non sono poi così originali. Mi aspetto nel secondo libro molto di più, una spiegazione che riesca a far chiarezza sui poteri di tutta sta gente e che venga descritto meglio il contorno in cui si muovono i protagonisti, questa Terra devastata e povera di risorse, inoltre che si descrivano meglio le due organizzazioni e Warner, questo giovane e affascinante personaggio. Chi è? Perché anche lui è immune al tocco di Juliette?

Consigliato? Certo che sì, ci mancherebbe. E' una bella lettura se non fosse per i punti che io ho elencato sopra e poco gradito, anche se, a quanto ho intuito, a molti altri son piaciuti. Sono gusti alla fine e il parere è puramente personale.
La Mafi scrive divinamente ed è soprattutto per questo che non me la sento di dare un voto basso a questo romanzo. In fondo, di emozioni e batticuori me ne ha dati, e non pochi...

Voto: 7/10

Meritano una considerazione a parte le strabilianti cover della nuova edizione originale di "Shatter me", della novella "Destroy me" e del secondo libro della serie, "Unravel me".
 Me ne sono perdutamente innamorata...





2 commenti:

  1. Io ho adorato questo libro!Lo stile dell'autrice è davvero meraviglioso, e il finale si, ha rovinato un pò l'intera storia, ma nel complesso mi è comunque piaciuto molto!

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    Risposte
    1. Sì, in effetti, la Mafi ha uno stile unico... sono proprio curiosa di leggere come si evolverà la storia:)

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