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mercoledì 29 luglio 2015

Quattro chiacchiere e un caffè con... Marta Morotti, autrice de "Le due metà del mondo"

Buon pomeriggio, lettori! ^^
Non molto tempo fa ho avuto l'occasione di intervistare una bravissima autrice italiana, che ha da poco debuttato con Harlequin Mondadori, pubblicando il suo romanzo "Le due metà del mondo". La storia mi aveva talmente colpita che ho voluto assolutamente saperne di più e da qui è nata la mia richiesta alla casa editrice di rivolgere qualche domanda a Marta Morotti. Ringrazio Francesca dell'ufficio stampa HM per avermi gentilmente accontentata e ringrazio immensamente Marta Morotti per aver pazientemente risposto alle mie domande. Vi lascio ad una breve presentazione del romanzo - molto bello, introspettivo e delicato, che vi consiglio assolutamente di leggere - e dell'autrice. Segue l'interessantissima intervista, che vi aiuterà a conoscere meglio Marta Morotti e la sua opera d'esordio, tra le migliori nell'ambito della narrativa italiana degli ultimi tempi.
 Buona lettura! ;)

Le due metà del mondo
di Marta Morotti


Prezzo: 12,90 euro
Pagine: 167
Genere: narrativa
Editore: Harlequin Mondadori (collana HM)
Data di pubblicazione: 14 Luglio 2015

Maria ha diciannove anni, vive a Torino e ha appena finito gli esami di maturità. Vorrebbe fare la psicologa ma è destinata invece, alla fine dell'estate, ad entrare in fabbrica, come suo padre. Maria si è costruita un mondo tutto suo, curato in ogni minimo particolare, un mondo che le garantisce un'apparente sicurezza, che di fatto non possiede. Una parte della sua vita è come chiusa in una scatola e ciò che le serve veramente è una chiave che le permetta di aprire quella scatola e di far uscire ciò che la sua mente e il suo cuore rifiutano di accettare. Arriva un momento infatti, in cui, costretta a lasciare l'ambiente protetto in cui è cresciuta, comincia a sentirsi attratta da un'esistenza fatta di cose normali, concrete, che le offre la possibilità di sciogliere le catene alle quali ormai è abituata da troppo tempo. Ma come lasciarsi andare a una nuova vita e smettere di combattere? L'ombra di un fratello ingombrante e di un padre assente continuano a trattenerla in una prigione in apparenza dorata, fino a quando, inaspettatamente Maria dovrà fare i conti con sentimenti nuovi che cambieranno la sua vita per sempre.

L'autrice

Nata e cresciuta in provincia di Varese, 29 anni, dopo la laurea in Storia del Cinema e la specializzazione in Letteratura Italiana, ha iniziato il vagabondaggio nel mondo del lavoro tra stage in redazioni sportive, collaborazioni con diversi giornali e lavori part-time. L'amore per i libri le ha insegnato a guardare il mondo come un collage scomposto di storie diverse e possibili. La madre le ha trasmesso la passione per la lettura, mentre da sola ho scoperto quella per la scrittura. 


L'intervista

1.  Ciao Marta! Benvenuta su Coffee&Books. E’ davvero un onore averti qui. Prima di farti qualsiasi altra domanda, vorrei che ti presentassi, in breve, ai lettori. Chi è Marta Morotti?

 Sono una persona normale che ama i libri in maniera viscerale. Lavoro un paio di giorni a settimana in un negozio di abbigliamento in Svizzera e il resto del tempo lo passo studiando, scrivendo e con famiglia, fidanzato e amici. Non ho pretese assurde dalla vita, se non quelle di riuscire a vivere, un giorno, dei miei romanzi e di creare una bella famiglia, unita. Amo la montagna, quando vado in Trentino sento di essere in pace con il mondo e mi rilasso completamente. Non amo invece le grandi città. Troppa frenesia, troppa ansia da rincorsa, troppo rumore. Per questo ho deciso, dopo otto anni passati tra Milano e Torino, di tornare a casa mia, un piccolo paese in provincia di Varese. A 29 anni sento di essere, finalmente, nel posto giusto con le persone giuste accanto a me.

2. “Le due metà del mondo” è il tuo romanzo d’esordio. Come è nata l’idea per questo romanzo e la collaborazione con la casa editrice Harlequin Mondadori?

L’idea nasce diversi anni fa, da alcuni racconti che avevo scritto seguendo il tema madre e figlio “diverso”. Quando ho deciso di dedicarmi alla stesura del romanzo ho voluto riprendere l’argomento e focalizzarmi, però, sulla figura della sorella. Il rapporto con Harlequin Mondadori, invece, è nato grazie a Chiara Scaglioni, direttrice editoriale. Lei ha sempre creduto in questo libro e appena le è stato possibile, l’ha voluto pubblicare. 

3. La protagonista del romanzo è una ragazza di 19 anni che vorrebbe fare la psicologa ma è costretta a lavorare in fabbrica, come il padre. Come mai non può realizzare il suo sogno?

Perché le circostanze la costringono a fare delle scelte diverse dalla sua volontà. La sua famiglia, che appartiene alla Torino operaia, ha delle necessità e lei è la figlia maggiore, quella che deve aiutare a soddisfare i bisogni degli altri famigliari. 

4. Il tuo romanzo mescola realtà e immaginazione. In che percentuale ritroviamo i due elementi? Ce n’è uno che prevarica di più?

Non posso rispondere a questa domanda senza svelare troppo del romanzo. Diciamo semplicemente che le due componenti si bilanciano. 

5. “Le due metà del mondo” è una storia molto introspettiva. C’è qualcosa di te nel romanzo?

Sicuramente qualcosa di me c’è, ma non è chiaro cosa sia esattamente. Mentre scrivevo, sentivo questo romanzo nel profondo, perciò in un certo senso ci ho messo tutta me stessa pur non raccontando situazioni o vicende che mi appartengono nella vita di tutti i giorni. 

6. Hai debuttato da poco. Come è stato accolto il romanzo dai primi lettori? Sei soddisfatta dei risultati ottenuti fino ad ora?

 Per adesso sono molto contenta dei commenti che ha ricevuto il romanzo. Persone di età molto diverse e di sessi diversi lo stanno apprezzando e questo mi fa molto piacere. E’ importante per me sapere che “Le due metà del mondo” non rimane costretto in una cerchia settoriale di lettori.

7. Qual è stato il momento più difficile durante la stesura del romanzo?

 Sicuramente l’inizio, perché non sapevo a cosa sarei andata incontro e se davvero sarei riuscita a lavorare sulle lunghe stesure. Era una cosa nuova per me, e come tutte le cose nuove elettrizza e spaventa allo stesso tempo. 

8. Ogni libro ha qualcosa da dire. Sono del parere che i romanzi abbiano una voce e riescano a parlare direttamente a chi li legge, a parlare al loro cuore. Anche “Le due metà del mondo” ha una sua voce. Cosa pensi che abbia da dire ai lettori?

Che nella vita ci si può scontrare con dolori enormi, soffocanti, ma che con l’aiuto e l’amore degli altri si possono superare. Ma anche che la fiducia nelle persone che ci stanno accanto è importante per capire noi stessi, per imparare ad amarci e ad avere confidenza con la nostra persona. 

9. La protagonista del tuo romanzo è attratta dalla realtà, dalle cose vere. Che cos’è che desidera e cerca esattamente? Anche tu, come lei, sei attratta dalle stesse cose?

Maria cerca semplicemente di vivere guardando il mondo da una prospettiva reale e consistente. Vuole aprirsi alla vita e alle sue sfumature. Vuole liberarsi del peso del passato e immergersi nel presente in maniera nuova. Ma non ci riesce. Io, personalmente, sono attratta da cose diverse essendo profondamente diversa da Maria. Cerco semplicemente la serenità nelle situazioni di tutti i giorni. Vivere la realtà, per me non è un problema. Mi ci devo scontrare come tutti, ma cerco di addolcirla circondandomi di persone che amo e facendo ciò che mi piace, scrivere. 

10. Quali sono le due metà del mondo che cita il titolo del tuo romanzo? E qual è la metà in cui ti piacerebbe di più vivere?

Le due metà del mondo sono le metà interiori di Maria, che devono trovare un equilibrio e ricucirsi in un’unica entità. Per quanto mi riguarda, non sento di essere divisa in due metà. Come tutti, ho un’interiorità complessa e composta da tanti elementi, ma uniti tra loro, armonizzati.

11. Il tuo romanzo parla anche d’amore? In che modo viene vissuto questo sentimento dalla protagonista?

 Parla di diverse forme d’amore, non solo di quello tra due individui che compongono una coppia. Parla di amore fraterno, di amore tra madre e figlia, di amore tra due amici. Maria fa fatica, in generale, a metabolizzare questo sentimento perché è ciò che la mette di fronte a se stessa, alle sue paure, alla concretezza di se stessa. E’ spaventata dall’amore ma allo stesso tempo ne è profondamente attratta e sa di averne bisogno. Infatti, è la spinta che la porterà ad accettare il suo passato e a fare i conti con la propria personalità. 

12. Quali sono gli elementi, che solitamente, ti attraggono in un romanzo che desideri acquistare? Perché i lettori dovrebbero leggere la tua storia?

 Di solito, quando vado in libreria, la prima sezione a cui mi avvicino è quella delle novità. Guardo cosa è uscito e leggo le alette dei libri che mi hanno attratta per titoli e copertine. Se c’è qualche novità di un autore che già conosco e apprezzo, finisce direttamente nel “carrello della spesa”. Devo dire, anche, che sono molto fortunata perché ho un libraio di fiducia che mi conosce da 15 anni e che sa sempre consigliarmi per il meglio. 

13. Hai in mente qualche altro romanzo per il futuro? Puoi anticiparci qualcosa?

 Sì, ho già in mente qualcosa e credo che a breve mi metterò al lavoro. Posso dire che, se riuscirò a svilupparlo come vorrei, sarà molto diverso da Le due metà del mondo. 

14. L’ultima domanda la voglio riservare alla bellissima copertina de “Le due metà del mondo”. Cosa hai pensato non appena te l’hanno mostrata? Rispecchia ciò che avevi in mente e ciò che hai scritto?

 L’ho trovata fin da subito bellissima. Non potevo chiedere di meglio. Ne sono molto felice perché rispecchia la storia. E’ il vestito perfetto per il mio romanzo. 


A presto!
xoxo







4 commenti:

  1. Il libro mi piace parecchio, soprattutto la copertina! :)
    E lìintervista è bellissima :)

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  2. Intervista davvero molto carina.
    Il libro è da un pò che m'incuriosisce, chissà magari prima o poi entrerà nella mia libreria :D

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  3. Ciao Franci :) Non conoscevo questo libro ma mi incuriosisce molto, bella anche l'intervista ^_^

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  4. Che intervista interessante!
    Complimenti! ^-^

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