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giovedì 1 luglio 2021

Un libro per due: doppia recensione per “La canzone di Achille", di Madeline Miller

 Ben ritrovati nostri carissimi  Coffeaholics adorati! 
Come state trascorrendo queste giornate estive? Noi ci barcameniamo tra quotidianità e sopravvivenza al caldo, e con un forte desiderio di mettere tutto in pausa e dedicarci completamente alle letture. Ma bando alle ciance! Come ogni mese, io e Franci ci siamo dedicate alla nostra rubrica intitolata Un libro per due, una sezione interamente destinata a diverse tematiche e a libri votati da voi nei sondaggi su Instagram. E proprio a tal proposito, per il mese di giugno dedicato al Pride, abbiamo deciso di leggere un libro che tocca da vicino il tema  LGBT+, ovvero La canzone di Achille di Madeline Miller, un romanzo che scava nei meandri e negli animi di tutti quei personaggi che abbiamo conosciuto sempre e solo come eroi della mitologia greca. 

La Canzone di Achille
di Madeline Miller

Prezzo: 7,99 euro (eBook), 11,00 euro (cartaceo)
Pagine: 382
Genere: narrativa, storico, mitologico
Editore: Marsilio 
Data di pubblicazione: 10 Gennaio 2019

Dimenticate Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltà e l'orrore. E seguite invece il cammino di due giovani, prima amici, poi amanti e infine anche compagni d'armi – due giovani splendidi per gioventù e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna. Madeline Miller, studiosa e docente di antichità classica, rievoca la storia d'amore e di morte di Achille e Patroclo, piegando il ritmo solenne dell'epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini spogliato da ogni morbosità e restituito alla naturalezza con cui i greci antichi riconobbero e accettarono l'omosessualità. Patroclo muore al posto di Achille, per Achille, e Achille non vuole più vivere senza Patroclo. Sulle mura di Troia si profilano due altissime ombre che oscurano l'ormai usurata vicenda di Elena e Paride.

Recensione di Marika

Tutti durante la nostra vita abbiamo conosciuto e sentito parlare almeno una volta delle grandi gesta eroiche di uomini e donne greci che in un tempo antico governato da divinità capricciose e vendette senza ragione, si sono battuti per dei valori che ritenevano necessari; e sfido chiunque a non ricordarsi di Achille, guerriero imbattibile di cui millenni dopo vengono ancora narrate le prodezze. Lo riconosciamo come il semidio capace di brillare in ogni cosa, così come l'amante di Patroclo, un giovane  uomo che riuscì a sbaragliare le file nemiche con un inganno, per non parlare della famosa profezia del tallone che l'avrebbe portato alla morte. Madeline Miller invece, ci racconta una versione diversa, una storia guidata proprio da quel sentimento romantico e naturale che accompagnò le vite di due grandiosi eroi che dovettero combattere contro un fato funesto, una vita breve e un destino segnato. Il romanzo comincia dall'inizio, da quando Patroclo,  un principe minuto e impaurito viene mandato in esilio nel regno di Ftia, governato dal re Peleo. Qui il giovane incontra il figlio del re, Achille, con cui stringerà subito una forte amicizia e da cui non si separerà per il resto della sua esistenza. I due crescono, si allenano insieme con grandi maestri, imparano nozioni di ogni cosa, trasformando man mano una forte amicizia e un legame duraturo, in un'affinità profonda che darà vita ad un amore eterno. Amore che nemmeno la guerra di Troia e la morte di Patroclo per il famoso inganno, riusciranno a scalfire. Infatti sarà proprio la perdita dell'amato che accenderà in Achille la famosa ira funesta che lo spingerà a combattere ed infine a morire.
Lo stile dell'autrice è elegante e poetico ed è caratterizzato da un linguaggio diretto, ma allo stesso tempo articolato che dona allo scritto un sapore classico. Personalmente ho amato questo romanzo per la volontà dell'autrice di dare spazio ai sentimenti e per la sua capacità di umanizzare figure che da sempre sono studiate e viste come qualcosa di irraggiungibile. Ci racconta di come nell'antica Grecia le storie d'amore in ogni forma non erano un tabù, non erano qualcosa visto come osceno o innaturale, al contrario nessuno si opponeva creando razzismo e pregiudizio. E tale mentalità la concretizza nei sentimenti di Achille e Patroclo, due anime completamente diverse, ma unite da un legame immortale che si scontrerà contro ogni ostacolo. Il loro è un amore sentito, nato e maturato negli anni con la consapevolezza di non poter fare a meno l'uno dell'altro nonostante una profezia dannata incombesse sulla testa del figlio del re di Ftia. I due, durante la narrazione ci dimostrano come, nonostante i caratteri opposti che vedono Patroclo come gentile e sensibile e Achille come imponente e imbattibile, non esitano a proteggersi da qualsiasi pericolo. Il romanzo, inoltre, è saturo di tematiche all'ordine del giorno come: l'accettazione del prossimo, l'amare qualcuno a prescindere dal sesso e dalla provenienza, il desiderio di scontrarsi con le imposizioni, il non accettare che il fato decida le sorti di nulla. In conclusione, è un romanzo davvero commovente le cui parole si tramutano in una vera e propria canzone nata dal cuore. 
Voto: 5 tazzine ricolme di caffè per una storia immortale. 

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Recensione di Franci

Buongiorno, lettori! ^^ Oggi io e Marika vi parliamo del libro che abbiamo letto insieme per il mese di Giugno. Essendo il mese del Pride, come vi ha già spiegato Marika, abbiamo puntato su contenuti a tema e, tra i due libri proposti, la vostra scelta è ricaduta su La Canzone di Achille. Sono stata ben felice di questa scelta. Era un libro che volevo leggere da tempo ma la cui lettura continuavo a rimandare. Senza più indugi mi sono potuta dedicare a questo romanzo d’esordio di Madeline Miller e devo dire che me ne sono perdutamente innamorata. Non è stato facile trovare le parole per dare giustizia a una storia che mi ha talmente colpita, che mi è entrata dentro così a fondo. Ho sempre avuto una grande passione per la mitologia, sopratutto quella greca, e questa lettura si è rivelata una vera delizia. Lo stile della Miller mi ha affascinata dal primo momento, l’ho trovato sublime, elegante, poetico. Molti passaggi mi hanno commossa per la loro intensità e alla fine ho chiuso il libro pensando che La canzone di Achille si fosse guadagnato un posto sul podio dei libri migliori letti quest’anno. La Miller mescola vicende conosciute con finzione, ma riesce ad amalgamare così bene il tutto da renderlo perfettamente credibile e vero, oltre che molto appassionante. 
La storia è raccontata dal punto di vista di Patroclo, che all’inizio conosciamo come un ragazzino piccolo e sottile, per il padre addirittura stupido. Cresce con la consapevolezza di essere una delusione ai suoi occhi e non riesce a riscattarsi da questa immagine, anzi compie un atto che, alla fine, lo porta ad essere addirittura allontanato. Esiliato a Ftia. Sarà in questo suo esilio che conoscerà Achille, il figlio del re di Ftia, Peleo. Conosciamo un Achille ben diverso da quello di cui abbiamo studiato sui libri di scuola, il semidio imbattibile, la cui sola presenza riusciva a intimorire qualunque nemico. È ancora solo un ragazzo. Sulle sue spalle incombono doveri e profezie, ma fondamentalmente è un giovane molto solo che in Patroclo riesce a trovare un’anima affine, cui si legherà per il resto della vita. La loro amicizia è limpida e sincera. Diventano l’uno la forza dell’altro e il loro legame si rafforza ogni giorno di più, fino a diventare molto più che una semplice amicizia. Una passione pura e travolgente li porterà a ricercare una felicità che sanno non gli verrà mai concessa, ma Achille sogna di essere il primo eroe ad essere anche felice. Peccato che nel mondo in cui vive la felicità è davvero un miraggio. Oltre a dover tenere a bada le intromissioni di Teti, la madre divina di Achille, che non considera Patroclo all’altezza del figlio, dovranno vedersela anche con una guerra che incombe, una guerra alla quale saranno costretti a prendere parte e nella quale, con ogni probabilità, ogni profezia si avvererà e la morte giungerà per loro. 
È un destino infausto quello che li minaccia, che incombe su di loro come un temporale, ma ciò che più colpisce è la tenacia con cui i due protagonisti scelgono di restare uniti. Sempre uniti. Sempre insieme, fino e oltre la morte. Inseparabili. Quanta poesia e quanta tragedia in tutto questo, quanta bellezza nella storia raccontata dalla Miller. Nel sentimento che lega Patroclo e Achille, un sentimento che, a quei tempi, non creava scandalo quanto adesso, che non faceva così paura. Questa sensazione di libertà e purezza fluisce apertamente tra le pagine, incantando il lettore e tenendolo avvinghiato alle pagine. La prima parte del romanzo ci mostra la giovinezza dei due, i loro studi, gli allenamenti con Chirone, il consolidamento di un legame che sembra nessuno possa scalfire, ma anche la determinazione nel difendersi e nel voler restare uniti. Di Achille, ci viene mostrato un lato fatto di tenerezza, insicurezze e piccoli difetti che ci ricordano quanto sia anche umano oltre che divino. Nella seconda parte, invece, con la guerra di Troia a fare da sfondo, ritroviamo due personaggi che sono cresciuti, che si sono vestiti di responsabilità e che sono pronti ad affrontare il loro destino, senza però negarsi il diritto di provare a cambiarlo. La guerra proverà a separarli, ma in qualche modo loro riusciranno sempre a ritrovarsi, a sostenersi, a proteggersi a vicenda. Neanche la morte riesce a separarli, alla fine. Il loro è un sentimento che niente e nessuno potrà mai spegnere e che vivrà in eterno. La canzone di Achille è un romanzo magnifico, un piccolo capolavoro in cui amore, doveri, vita, morte, destino si mescolano egregiamente. Tutto è talmente ben raccontato che non potrete fare a meno di ammirare il coraggio della Miller nel creare una storia così potente, una storia senza tempo, dal fascino innegabile. La storia di un amore che non avrà mai fine. Ho apprezzato come abbia voluto dare una nuova connotazione all'eroe di cui conosciamo la fierezza, il talento nel combattere e l'ira, così come ho amato tutto l'aspetto mitologico, i personaggi che fanno da contorno e di cui ho studiato, ma anche l'attenzione a tematiche delicate. Insomma, super promosso questo romanzo che, come ho già detto all'inizio, mi è entrato nel cuore e mi ha commossa. Leggetelo e amatelo.
Voto: 5 stelline per un romanzo indimenticabile e due personaggi che amerò per sempre.

A presto!
xoxo
Fonte immagini: Pinterest

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