coffee_books

martedì 19 aprile 2022

Recensione: "Belle Greene" di Alexandra Lapierre (a cura di Eleonora)

Buongiorno, lettor*!
Avete trascorso delle buone vacanze di Pasqua? Avete ricaricato un po' le batterie? A noi sono servite sicuramente per quello :P Oggi riprendiamo con la consueta routine e le nostre care recensioni. Eleonora ci parla di "Belle Greene", un libro biografico incentrato su una figura importante, come Belle Da Costa Greene, la prima donna a capo della Morgan Library di New York. Il libro ripercorre la vita e i sogni di questa donna ambiziosa ed energica. Scoprite tutto nella recensione e fateci sapere cosa ne pensate ;) A presto! 

Belle Greene
di Alexandra Lapierre

Prezzo: 12,99 € (eBook) 19,00 €
Pagine: 507
Genere: narrativa biografica, storico
Editore: E/O
Data di pubblicazione: 6 ottobre 2021

La storia vera (e segreta) della donna più celebre della cultura americana della prima metà del Novecento: famosa bibliofila, icona di stile, astutissima protagonista delle cronache mondane. Una donna anticonformista e brillante che ha saputo rompere ogni soffitto di cristallo della sua epoca. New York, primi anni del Novecento. Una ragazza appassionata di libri rari si fa beffe del destino salendo tutti i gradini della scala sociale e professionale, fino a diventare la direttrice della favolosa biblioteca del magnate J.P. Morgan e la beniamina dell'aristocrazia internazionale con il falso nome di Belle da Costa Greene, Belle Greene per gli amici. Ma in realtà, in quell'America violentemente razzista, la brillante collezionista che fa girare le teste e regna sul mondo dei bibliofili nasconde un segreto terribile. Benché sembri bianca è afroamericana, per giunta figlia di un famoso attivista nero che vede come un tradimento la volontà della figlia di nascondere le proprie origini. Quello che racconta Alexandra Lapierre è il dramma di una persona divisa tra la propria storia e la scelta di appartenere alla società che opprime il suo popolo. Frutto di tre anni di ricerche, il romanzo ripercorre gli amori travolgenti e le frequentazioni aristocratiche di una donna libera e determinata, che seppe portare avanti battaglie che ancora oggi risuonano molto attuali.

Belle Greene
è un romanzo biografico basato sulla vita intrepida e movimentata di una delle figure femminili più audaci del primo Novecento.
 Come si evince dal titolo, la protagonista è proprio Belle da Costa Greene, la prima donna a capo della Morgan Library di New York, di proprietà del famosissimo magnate americano J.P. Morgan. Energica, scanzonata, sempre all’avanguardia e impeccabile nel suo lavoro, questa donna ha saputo ammaliare gran parte dell’élite di fanatici collezionisti librari sia in America che in Europa, fino a diventare nel suo campo una vera e propria celebrità. Non tutto però è quello che appare nella vita di Belle e della sua famiglia; lei, sua madre e i suoi cinque fratelli e sorelle per seguire i loro sogni e obbiettivi hanno compiuto “The Passing”, ovvero l’atto per le persone di colore di farsi passare per “bianchi”, punibile legalmente, una procedura che è stata portata avanti in America fino alla firma del Civil Rights Act nel 1964. Per ben capire come questo passaggio fosse possibile è necessario introdurre anche la legge della singola goccia di sangue, la “One-Drop Rule”, la quale sosteneva che a dispetto delle apparenze caucasiche bastava avere un solo antenato di colore all’interno del proprio albero genealogico per essere considerati come “colored” (anche se quell’antenato risaliva a cinque, sei o più generazioni prima) e quindi dover sottostare alla persecuzione e segregazione razziale ancora in vigore durante la vita di Belle. La protagonista e la sua famiglia ovviamente fanno parte di quest’ultima categoria, con carnagione e occhi chiari (alcune sorelle avevano anche i capelli biondi) potevano tranquillamente passare per “bianchi” e accedere così a un livello di qualità della vita migliore e a prospettive maggiori per il futuro. Il passaggio però non era privo di conseguenze, a parte la possibilità di essere riconosciuti come persone di colore e quindi rischiare di finire processati e incarcerati, era necessario anche tagliare tutti i ponti con i legami posseduti in passato, sia famigliari che non, crearsi una storia di famiglia fasulla ma credibile per qualsiasi domanda potesse essere posta in futuro ma soprattutto era pericoloso anche crearsi un futuro sentimentale di qualsiasi tipo per evitare di essere scoperti una volta nati dei figli.

Dopo aver dato il via all’operazione “passing”, Belle decide di farsi strada nel mondo che l’ha sempre appassionata e a cui dedicherà poi tutta la sua vita, i libri antichi, l’archivistica e la catalogazione. Comincia prendendo servizio come bibliotecaria nell’università di Princeton dove ha modo di approfondire e ampliare le sue conoscenze in campo archivistico, qui conosce anche colui che sarà per lei mentore, caro amico e rampa di lancio verso la realizzazione completa dei suoi sogni e il successo, Junius Spencer Morgan, nipote prediletto del magnate americano J.P. Morgan e grande appassionato bibliofilo e di antichità. È grazie a lui, infatti, che Belle farà il suo primo ingresso nelle sale della biblioteca privata del Grande Capo in persona, una sorta di paradiso bibliofilo, e non solo, in continua evoluzione. Grazie alle sue conoscenze e al suo carattere non particolarmente temperato, la donna viene assunta inizialmente con il compito di archiviare e ordinare quella “piccola” caverna di tesori, che già mostrava il potenziale per diventare una delle più importanti biblioteche private al mondo, per poi diventarne bibliotecaria personale e infine direttrice. Fin da subito le viene affiancata Miss Ada Thurston che, grazie a un carattere molto più tranquillo di quello di Belle, a una presenza molto meno carismatica e a delle ottime conoscenze di catalogazione, inaspettatamente forma con Belle una squadra di lavoro formidabile e in completa sintonia, nonché un rapporto di forte amicizia e stima reciproca, nonostante i vent’anni di differenza che le separavano, tanto che nel giro di un mese dall’inizio della loro collaborazione diventeranno reciprocamente una Bull e l’altra Thursty. Questo è solo l’inizio del lungo percorso che porterà l’affascinante Belle da Costa Greene a diventare una dei più importanti esperti del suo campo. L’impiego alla Morgan Library darà anche avvio a uno strettissimo legame, per lei molto importante e fondamentale, proprio con il Grande Capo in persona, J.P. Morgan, che guarderà sempre come una sorta di figura paterna e al quale rimarrà sempre professionalmente fedele e devota, nonostante tutte le controversie che la famiglia Morgan dovrà affrontare nel tempo e nonostante tutte le malevole dicerie sul loro rapporto, fino alla morte.

Anche al di fuori dell’ambiente librario Belle era una figura iper energetica, sempre in fermento e in grado di catalizzare l’attenzione su di sé con la sua sola presenza; affascinante, carismatica e seducente calamitava attorno a sé schiere di ammiratori, ammaliati senza dubbio dall’enorme sete di vita che era il centro del suo magnetismo m,a nonostante Belle si godesse al massimo tutto ciò che derivava dalla sua popolarità e dal suo successo, a dispetto delle critiche che riceveva per i suoi comportamenti a dir poco disinibiti, alla fine il vero fulcro della sua esistenza si riduceva sempre e solo a due cose: la Morgan Library e la sua famiglia, nient’altro.

In questo libro Alexandra Lapierre è stata abilissima a trasmettere al lettore l’energia e la vitalità che hanno sempre contraddistinto questa incredibile figura, talmente tanto abile che alle volte ho dovuto stoppare la lettura per ricaricare le energie, come se avessi avuto davvero davanti a me l’implacabile Belle Greene, però secondo me si è focalizzata troppo su questo lato della sua personalità, penalizzando l’aspetto più emotivo del personaggio che non è riuscita a trasmettere alla stessa maniera e, credetemi, di emozioni nella sua vita ce ne sono a palate ma non arrivano al lettore come gli altri aspetti di Belle. Altra cosa che non mi ha convinta del tutto è stato l’aspetto relativo alle relazioni “romantiche”: non riesco ancora a capire se gli è stata data troppa importanza per il peso che hanno avuto nella vita della protagonista, in fin dei conti quasi nullo, o se anche in questo caso sono passate in secondo piano le emozioni provate e la loro riflessione nella vita quotidiana e per questo non sono riuscita a comprenderne io l’importanza. A un certo punto, però, sembra quasi che l’autrice abbia deciso di stilare la lista di feste, eventi e amanti di Belle un po’ in stile lista della spesa, parte abbastanza asettica e relativa rispetto all’intero romanzo. Da come era partita all’inizio la narrazione degli eventi ero prontissima a dare un “voto” super positivo, poi però si è tutto un po’ perso per strada nonostante l’effetto calamita di Bull e quindi, alla fine, assegno a questo libro: 3 1⁄2 tazzine di caffè.
Eleonora


Photo credit: @eleonoranicoletto

Nessun commento:

Posta un commento

Commentare non costa nulla!:) Lascia pure il tuo commento, sarò felice di risponderti;)

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...