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venerdì 17 febbraio 2023

Milk, Cookies&Books: libri a merenda - "Il viaggio del veliero. Le Cronache di Narnia V" di C.S. Lewis (a cura di Melz)

Buon pomeriggio! ^^
Nuovo appuntamento con la rubrica Milk, Coffee&Books: libri a merenda, dedicata a bambini e ragazzi. La nostra Melz continua a parlarci di Le Cronache di Narnia, regalandoci oggi la sua opinione sul quinto volume, ovvero Il viaggio del veliero. Scoprite cosa ne pensa e fateci sapere qual è il vostro preferito, se avete letto la saga. A presto! ;)

Il viaggio del veliero
di C.S. Lewis

Serie: Le Cronache di Narnia #5
Prezzo: 4,99 € (eBook) 12,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 230
Genere: fantasy, ragazzi
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 6 novembre 2018

Terra 1942 - Narnia 2306. "C'era un ragazzo che si chiamava Eustachio Clarence Scrubb, e se lo meritava." E oltre a ritrovarsi questo nome, Eustachio, a differenza dei suoi cugini Edmund e Lucy, non è mai stato a Narnia. Perciò non poteva immaginare che guardando il quadro di un mare in tempesta, ci sarebbero finiti dentro! Per fortuna il principe Caspian li salverà e li porterà con sé a bordo del dorato Veliero dell'alba, in un lungo viaggio per arrivare alla Fine del Mondo. 

Eccoci tornati. Mi sono impossessata della rubrica per bambini per parlarvi di questa saga che va sempre meglio, devo dire. Sono partita da un timido Il nipote del mago, fino a innamorarmi nuovamente delle storie dei fratelli Pavensie, compreso il libro di cui sto per parlarvi.

Il viaggio del veliero è l’ultima avventura per Lucy ed Edmund, come Il principe Caspian lo fu per Peter e Susan. Questa volta, i due fratelli saranno catapultati a Narnia insieme all’antipatico cugino Eustachio che non solo li odia più di qualsiasi altra cosa, ma riesce ad essere ancora più insopportabile di Peter. Protagonista indiscusso un affascinante Re Caspian, coinvolto in una misteriosa impresa.

Questo libro, così come i film, mi è piaciuto più degli altri. L’azione è preponderante, gli avvenimenti avvengono l’uno dietro l’altro in maniera veloce tanto da non lasciare fiato e sono molto più interessanti di quelli avvenuti fino a questo momento. Se i libri precedenti erano fantasy più antichi, questo ha l’aspetto in fatto di trama dei fantasy più moderni: un mistero da risolvere, imprevisti, battaglie e più “cattivi” durante il cammino da sconfiggere.

I personaggi sono descritti decisamente meglio del solito. Già conosciamo Lucy, Edmund e Caspian, ma per il resto sono stati esplorati molto bene, soprattutto Eustachio. Il suo arco narrativo è una redenzione lenta, ma magnifica. Da ragazzino viziato e insopportabile finisce per diventare un eroe: sarà un cliché, ma mi fa sempre commuovere un sacco questa cosa.

Le ambientazioni sono nuove, siamo a Narnia, ma in punti che non abbiamo mai esplorato prima e questi luoghi hanno una magia diversa dal solito, meno eterea per certi versi (escluso ovviamente la parte ultima dove vediamo l’entrata del “mondo di Aslan”) e questo è molto interessante. In particolare, ci sono moltissime magie malvagie che sono come delle sfide interiori per i protagonisti che li metteranno continuamente alla prova. Certo, questo è sempre successo a Narnia, ma in questo caso non è solo un’allegoria.

Ci sono stati pochi punti deboli, uno di questi è il ritorno dei continui riferimenti religiosi, in questo libro molto più espliciti che negli altri. Aslan nelle ultime battute dice chiaramente chi è. Altro punto a sfavore è una conclusione fin troppo affrettata per un addio, soprattutto a un personaggio come Lucy: lei ha scoperto Narnia ed è quella più affezionata dei quattro, avrei preferito più parole di conforto e dolci nei suoi confronti da parte di Aslan.

In definitiva, mi è piaciuto, ma devo confidarvi anche che il film è ventimila volte migliore. Ci sono dettagli così commoventi che purtroppo nelle parole scritte su carta non ho percepito: nel film, ad esempio, l’amicizia tra Eustachio e Reepicheep è la parte più bella e quella che mi ha fatto versare fiumi di lacrime. Quello nel film si che è stato un vero addio. Mi è dispiaciuto molto che non abbiano fatto la trasposizione anche di La sedia d’argento, dove il protagonista è proprio Eustachio.

Detto ciò, ovviamente ne consiglio la lettura, ma solo se mi promettete di guardare poi anche il film.

Melz


Fonte immagini: Google immagini

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