Oggi vi segnalo, in anteprima, l'uscita di un romanzo sorprendente, finalista nel 2008 al prestigioso John W. Campbell Award.
Dopo lo straordinario successo di The Heroes, arriva finalmente nelle librerie italiane il primo, entusiasmante capitolo della trilogia epic-fantasy di Joe Abercrombie.
Il richiamo delle spade
di Joe Abercrombie
Titolo originale: The Blade Itself
Serie: The First Law #1
Prezzo: 19,00 euro
Pagine: 720
Editore: Gargoyle Extra
Data di pubblicazione: 28 Marzo 2013
In una terra lontana dove la linea di demarcazione fra Bene e Male sembra perdersi nelle
nebbie di lande desolate, imponenti battaglie decidono le sorti del regno. Tra bieche
intenzioni, debolezze e gelosie, la corsa al potere sarà spietata e non risparmierà nessuno.
Così, quando l’Unione resterà stretta in una morsa letale (nel lontano Nord, un barbaro che
si è proclamato Re si appresta a invadere il regno; a Sud, il nuovo Imperatore dei Gurkish sta
attuando piani analoghi), tre protagonisti vedranno incrociarsi i loro destini.
Logen Novedita, famigerato e sanguinario mercenario, è particolarmente esperto nell’arte
della sopravvivenza. Ora però la sua vita è minacciata dal temibile popolo degli Shanka,
suoi nemici giurati. Dopo che il suo villaggio è stato devastato senza pietà, Logen si ritrova a
vagabondare nello sperduto Nord. Spinto dal consiglio degli spiriti, si dirige verso Sud perincontrare il grande stregone Bayaz, il Primo dell’Ordine dei Maghi. Insieme partiranno alla
volta di Adua, la splendente e civilizzata capitale dell’Unione. Nemmeno là, tuttavia, sarà al
riparo dai pericoli.
Il compito di Sand dan Glokta, Inquisitore di sua Maestà, è quello di sgominare i traditori per
eliminare il marcio dalla società. Si diletta nel catturare e torturare le vittime che il suo
superiore, l’Arcilettore Sult, gli indica per i suoi scopi. Tanto spietato da essere in grado di
spezzettare in parti piccolissime il braccio di un uomo, si è trovato da entrambi i lati
dell’equazione e ora sa bene sin dove può spingersi la tortura.
Jezal dan Luthar è un giovane bellimbusto dal sangue nobile. Il suo animo pusillanime è
agitato da vizi e squallide ambizioni. Tra laute bevute in compagnia degli Ufficiali della
Guardia del Re e facili conquiste sessuali, si prepara per il torneo di scherma che si indìce
ogni anno ad Adua. Vuoto e superficiale, la sua vita agiata di nobile spocchioso si stravolge
quando incontra Ardee West, una ragazza di classe sociale inferiore, che lo irretisce in un
amore disperato e viscerale.
Ovunque aleggiano oscuri poteri in grado di incenerire il mondo. Sarà il grande stregone
Bayaz ad avere il compito di salvare l’Unione e di contrastare il male con i suoi artefici
magici. Ma, in fondo, esiste davvero una linea di demarcazione fra Bene e Male?
Terso come una cronaca, aguzzo come un coccio di bottiglia, spietato come la guerra: lo scrittore Joe Abercrombie non si fa mancare davvero nulla. Inserendosi nel solco della migliore tradizione fantasy (si pensi, ad esempio, all'uso dell'ironia e del cinismo, preziosa eredita di George R.R. Martin che diventa strumento per trasgredire il "canone tolkeniano"), l'autore abbandona incantesimi e strane creature, in favore di un realismo schietto e disincantato, a tratti comico. Nessuna cronistoria di eroi, dunque, ma la brutale e precisa descrizione di imponenti battaglie. Una narrazione fiume, densa di sangue e di mistero che scorre via senza intoppi, un intenso romanzo dal respiro corale dove i protagonisti tessono astuti piani e a guidarli è un'unica, ferrea logica: quella della guerra.
Estratto
Estratto
Teufel si guardò alle spalle con diffidenza mentre l’albino gli slegava i polsi, e fu allora che
vide la mannaia con la lama affilata che riluceva come uno specchio sotto il bagliore
intenso delle lampade. […] La sedia stridette sulle mattonelle
quando Glokta scattò in piedi, ignorando il dolore furibondo che
sentiva alla gamba sinistra. «Guardate!», sibilò, e spalancò la bocca
onde mostrare al prigioniero l’orrenda vista dei suoi denti. O di ciò
che ne restava. «Li vedete? Li vedete questi? Dove ne hanno
strappato uno sopra, ne hanno lasciato uno sotto, e viceversa, fino
in fondo. Vedete?» Glokta si allargò le guance con le dita, affinché
Teufel potesse vedere meglio. «Hanno usato uno scalpellino
minuscolo. Un po’ per volta, tutti i giorni. Ci sono voluti mesi». Glokta
tornò a sedersi rigidamente, poi fece un ampio sorriso. «Lavoro
eccellente, eh? […]». Il Reggente della Zecca deglutì, quasi volesse
mandare giù il groppo che aveva in gola. Glokta vide una goccia di
sudore scorrergli lungo la gota. «E i denti furono solo l’inizio».
L'autore
Joe Abercrombie nasce a Lancaster nel 1974. È il 2002 quando, allora studente di Psicologia all’Università di Manchester, pensa di scrivere una trilogia fantasy e inizia la stesura del primo episodio. Trasferitosi a Londra, lavora come montatore freelance e produttore di format televisivi di vario tipo e termina di scrivere quello che diventerà The Blade Itself. Dopo aver incassato lo scetticismo di alcuni degli agenti letterari più influenti del Regno Unito, Gollancz (storica etichetta britannica famosa per essere, tra gli altri, l’editore di George Orwell) ne acquista i diritti, vincolando Abercrombie a pubblicare l’intera serie per un giro d’affari a 7 zeri. A The Blade Itself (2007) seguono Before They Are Hanged e Last Argument of Kings (2008). La trilogia The First Law si rivela un enorme successo tra i lettori anglosassoni. The Blade Itself, in particolare, è un vero e proprio boomerang editoriale: Abercrombie viene riconosciuto come miglior nuovo scrittore fantasy ed è finalista al prestigioso John Campbell Award, moltissimi Paesi inoltre acquistano i diritti del volume. Sempre Gollancz ha pubblicato i romanzi - singoli e ambientati nello stesso mondo di The First Law - Best Served Cold (2009) e The Heroes (2011).
Per maggiori informazioni: http://www.joeabercrombie.com/
<<[...] un Dumas che dialoga con Michael John Moorcock. [...] Battaglie formidabili e viscerali, azione brutale, ritmo impetuoso, Abercrombie accumula tradimenti e ribaltamenti prospettici , e la narrazione si dipana in maniera vertiginosa, spingendo il lettore a chiedersi come andrà a finire.>>
GEORGE R.R. MARTIN
<<Incantevole, contorto, malvagio.>>
THE GUARDIAN
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