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sabato 27 aprile 2013

Le interviste del blog: Emanuela Valentini, autrice de "La bambina senza cuore"

Miei cari,
ho una sorpresina per voi!
So che in quanti mi seguite avete apprezzato la recensione de "La bambina senza cuore" (clicca QUI per leggerla), opera originale della bravissima Emanuela Valentini. So anche che, chi si è cimentato nella lettura in questione, lo ha amato quanto me! Ebbene, ciò che vi propongo oggi è una bella intervista ad Emanuela, che è stata così gentile da concedermi parte del suo tempo. La ringrazio per questo e vi lascio a leggerla, in attesa dei vostri commenti!

Il libro

La bambina senza cuore
di Emanula Valentini


Prezzo: 0,00 euro
Pagine: 300 ca.
Editore: Speechless Books
Versione: digitale (pdf, epub, mobi, epub3). Presto disponibile il cartaceo!
Data di pubblicazione: 25 marzo 2013

Whisperwood, 1890. Lola, dodici anni, si risveglia nella buca di neve in cui è stata sepolta. Non ricorda nulla. Sul suo petto una ferita aperta, testimone di un gesto efferato. Whisperwood, 1990. La vita di Nathan, quattordici anni, cambia la sera in cui decide di infrangere il coprifuoco che vige a Whisperwood. L’incontro con Lola, la pallida fanciulla che abita in un cimitero in rovina con un angelo di marmo, un gargoyle e un poeta dall’animo inquieto, sconvolgerà la sua esistenza per sempre. Un viaggio a ritroso nelle pieghe del tempo. Un’antica maledizione. Un tortuoso percorso verso la verità. Romanzo d’esordio della collana Speechless Books, La bambina senza cuore di Emanuela Valentini segna l’affacciarsi nel panorama della narrativa fantastica di un progetto multimediale nato per essere ascoltato oltre che letto, impreziosito dalle illustrazioni di Giampiero Wallnofer, dalla grafica di Petra Zari e dalla voce di Cristina Caparrelli.

L'autore

Emanuela Valentini vive e lavora a Roma, ma è Londra la città dove il suo cuore si sente a casa. Le cose che preferisce fare sono leggere, scrivere, preparare dolci per regalarli, fare fotografie. Adora i classici della letteratura ottocentesca per lo stile inimitabile e i temi trattati, ma legge di tutto. Crede nel potere educativo e curativo dei libri, delle parole. Scrivere, per lei, è essenziale come il respiro. Da qualche mese è entrata a fare parte della Redazione diSpeechless. Autrice di strane storie, ha un romanzo weird nel cassetto, insieme a un enorme racconto di natura indefinibile di cui preferisce non parlare prima di averci messo pesantemente mano. Il 7 marzo 2013 vedrà la luce della pubblicazione, con il marchio GeMS, l’opera giunta tra i trenta finalisti del Torneo Letterario IoScrittore 2012, titolo provvisorio Ophelia e le Officine del Tempo. Il suo racconto Cronache di un mercante di stelle comparirà nell’antologia di prossima uscita per GDS Editore. La bambina senza cuoreè una vecchia fiaba, riscritta e curata, amata tanto da cucirle intorno un abito di lucente splendore.

L'intervista


- Ciao Emanuela! Benvenuta sul mio blog, è bello averti qui! Ti ringrazio per il tempo che mi stai concedendo, ma sai... dopo aver letto il tuo bellissimo romanzo "La bambina senza cuore", avevo proprio voglia di farti qualche domanda a riguardo...

- Felice di esserci, cara.

- Innanzitutto, credo che chiunque voglia sapere qual è stata la tua principale fonte d'ispirazione...

La storia di Lola nasce dall'esigenza di raccontare una favola all'inconscio. parlare, cioè, alla nostra parte nascosta. L'ho scritta per me, inizialmente. Il mio interesse per le maledizioni familiari mi ha portata a studiare per un sacco di tempo i meccanismi diabolici di tali fenomeni. Le maledizioni familiari sono catene di eventi, stati d'animo, mali, problemi psichici, che nascono da atteggiamenti errati di una singola persona dell'albero genealogico e, non sconfitti, non superati dalla persona in questione, camminano nel tempo passando attraverso i membri delle generazioni a venire. Sono capaci di durare secoli. Colpiscono rami dei nuclei come non so... tutti i primogeniti maschi, tutte le femmine, etc... oppure si abbattono sui figli dei figli dei figli... e in base a quale era stato il "danno" originale, avremo persone che muoiono tutte nello stesso modo (suicidi compresi), o nei medesimi incidenti, nello stesso giorno o in date fortemente simili a quelle dell'avo compromesso. Nei casi più lievi si tratta di attacchi di panico e altri fenomeni di frustrazione emotiva, difficilmente superabili senza fare un lavoro accurato sulle origini del nodo irrisolto, che appunto, spesso giunge da prima della nascita. Il male che viene dal passato. Quella parte di eredità genetica ancora sconosciuta per lo più, ma studiata e monitorata, in parte, dalla psico genealogia. Su uno dei testi che ho visionato c'era scritta una cosa che mi ha fatto riflettere: l'inconscio avrebbe un suo preciso linguaggio, e, attraverso tale codice sarebbe possibile inviare messaggi al nostro lato oscuro, messaggi positivi, curativi. Lo stesso testo, che poi è La danza della realtà, di Alejandro Jodorowsky, dice che il linguaggio per comunicare con il nostro inconscio è l'azione. Le azioni mirate, dunque, sarebbero capaci di interrompere meccanismi bloccati e rimettere in moto la nostra vita, il presente, lasciandoci la possibilità di vivere appieno e percorrere la nostra strada personale nel mondo, senza ombre passate. Così, sulla scia di questa rivelazione, mi sono gettata nella stesura di una fiabaccia che parlasse al mio inconscio, per aiutarlo a muoversi, per dare a me lo scossone e la forza di acciuffare la mia vita, il mio presente e il mio futuro. E ci sono riuscita.

- Diversi i personaggi del tuo romanzo, facilmente individuabili grazie ad una descrizione precisa e puntuale delle loro caratteristiche. Qual è quello a cui ti senti più legata?

Ma senza dubbio Rosie Maud. Anche lei protagonista di una forte privazione nell'infanzia, è cresciuta con le sue sole forze, mantenendo a stento vivida la sua identità di donna dotata di potere magico, nonostante l'abbrutimento sociale del quale è vittima. Rosie Maud, capace di rimettersi in gioco ormai anziana. Una donna in grado di ricominciare ad amare con la stessa forza di quando, da bambina, faceva apparire mazzolini di fiori nei palmi delle mani. Una figura eroica, la sua. Dolcissima e crudele, insieme. Lei, infatti, per comprendersi totalmente, sarà costretta a passare attraverso l'orrore della parte oscura della sua anima. Come molti di noi.

   
- Si sono fatti numerosi riferimenti a Tim Burton e Neil Gaiman per le atmosfere de "La bambina senza cuore". Quali sono le opere di questi due geniali artisti che pensi possano averti un po' influenzata?

Non saprei. Sono una estimatrice di Gaiman da Nessun Dove a I figli di Anansi. Forse Coraline, ecco, ha lasciato una traccia un pò più profonda nella mia mente, per via della sua vena macabra. Per quanto riguarda il maestro Burton, che dire, continuo a essere lusingata dal vederlo citato nelle cose che riguardano Lola. Sono probabilmente sopraffatta delle sue atmosfere, per avere dato a Whisperwood una impronta tanto vicina ai mondi interiori burtoniani. Il che mi rende orgogliosa.

- Una storia originale e ammaliante la tua, che sta riscuotendo grandi consensi. Te lo aspettavi? Qual è la cosa più bella che ti è stata detta del romanzo?

E' vero. Sto raccogliendo i consensi di moltissimi lettori, insieme a interpretazioni bellissime del racconto nelle recensioni. Una tra le mille cose che mi sono state scritte, e che conservo nel cuore - e nel pc - è quella in cui mi si dice che sono un'ammaliatrice. Che le mie parole sono dolce veleno. Davvero, mi rimbalza in testa. E' quello che ho sempre pensato dei grandi autori di cui ho piene le librerie in casa. E l'idea che qualcuno - un'anima buona - possa averlo pensato di me, mi fa impazzire di gioia.

Amo anche moltissimo la dolcezza che molte lettrici dimostrano verso Lola. Una addirittura dice di volerle regalare abbracci e giocattoli. Quando ho letto quella frase ho pianto.
  
- Il tuo stile narrativo è maturo e sofisticato, le descrizioni sono sempre precise e suggestive... Il tuo amore per la scrittura emerge ad ogni parola. Hai sempre desiderato scrivere? E adesso che sei riuscita a pubblicare dei tuoi lavori, cosa ti aspetti dal futuro?

Ho sempre adorato scrivere e ho sempre scritto. Da quando ero bambina. Poesie, racconti, diari, storie brevi, lunghe. Sempre. Questa attività è talmente radicata in me, che fino a pochi anni fa non avevo pensato di provare a farlo come lavoro. Davvero. Non riuscivo a scinderla dall'intimità psicologica. Invece, ora posso testimoniarlo, scrivere e lasciare che altri leggano è bellissimo e regala enormi soddisfazioni, sopra tutto sapere che ci sono persone disposte non solo a leggermi, ma anche ad aspettare che io scriva qualcosa d'altro. Fantastico.

Dal futuro mi aspetto che la parte libresca della mia vita prenda definitivamente il sopravvento su quella ordinaria. Per sempre.


- Hai dei lavori in cantiere? Vuoi parlarcene?

Ho tre lavori in cantiere. Uno immenso. Romanzo distopico, dieselpunk. Ci sto lavorando su da due anni, ma ancora non sono pronta per la stesura. Il secondo è una sfida, ed è quello che probabilmente scriverò per primo: un ghost romance dalle tinte shinto. La terza cosa è un racconto che mi è saltato in mente ieri, uno scrittino breve, che voglio sviluppare prima di gettarmi nella stesura del romance. Una cosetta vittoriana di quelle che piacciono a me. 


- Le officine del tempo  e La bambina senza cuore sono due storie di genere diverso, ma che dimostrano esattamente nello stesso modo la tua bravura e preparazione. Qual è quella a cui sei più affezionata? Quella su cui ci hai più sudato, diciamo... :P

Ma in maniere differenti, ho sudato su entrambe, sai. La storia di Lola ha un escursus travagliato, nasce dal dolore, ha subito profonde trasformazioni per restare sempre fedele a ciò che è. Le Officine le ho buttate giù in un mese, durante il quale il tempo pareva davvero essersi fermato per permettermi di concludere. E poi il torneo di GeMS. Il batticuore delle selezioni. Una magia nella magia. Ophelia, tra l'altro, mi somiglia tanto. 
Amo tutte e due le storie allo stesso modo!

  
- Esiste un libro che hai letto e pensi sia stato in grado di cambiarti la vita?

Sono molti i libri senza i quali non sarei quella che sono oggi. La Storia Infinita. Lo Specchio nello Specchio, sempre di Ende. Narciso e Boccadoro, di Hesse. Queste Oscure Materie, di Pullman. Tutti questi romanzi - e molti altri ancora - sono stati necessari alla mia formazione. Il libro che però mi ha cambiato la vita in senso meno metaforico - adesso mi farò dei nemici - è The Secret. Davvero, davvero. Perchè mi ha ricordato quanto è importante il potere dell'attrazione nella nostra vita. Il potere quindi di un sorriso, di un'apertura verso il mondo. La visione positiva, in somma.
Dimenticavo l'Alchimista di Cohelo tra i romanzi di formazione!!!

- In quale atmosfera preferisci immergerti per scrivere (o leggere) ?

Solitudine totale. Silenzio assoluto, o musica ma scelta da me, non la radio.


- Che tipo di musica ti ispira?

La musica steam mi ispira tantissimo, adoro gli Abney Park. Altrimenti musica classica. Chopin.

- Wow, Chopin...che meraviglia! E ascoltavi questa musica scrivendo La bambina senza cuore?

Sì! Quasi unicamente Chopin, con qualche brano di Morricone.

- Vuoi parlarci del progetto Speechless Books, grazie al quale abbiamo avuto la possibilità non solo di leggere un libro, ma di immergerci totalmente in esso, sperimentando un'esperienza nuova, unica, innovativa?

Spechless Books è un'idea nuova nel mondo editoriale. Una ventata di entusiasmo, un piccolo delirio di genialità frammista a utopia cui auguro il migliore dei futuri possibili. Il progetto sul quale ci siamo cimentati, e cioè, La bambina senza cuore, è una sorta di esperimento che ci servirà a capire quanto è possibile fare quello che vogliamo fare, realizzare, cioè - parlo come se fossi io stessa l'editrice, scusatemi, tendo a vivere in prima persona le esperienze coinvolgenti - un prodotto LIBRO che non sia soltanto marketing ma che risulti al pubblico come oggetto - che sia in digitale o in carta - amato, costruito da una sinergia di elementi professionalmente eccelsi, per dare vita a una nuova concezione di lettura, vicina alla gente, appetibile, emozionante. Un'attività intrigante e piacevole quella di SB, con intenti nobili che non posso che sostenere e amare, avendo toccato con mano la realtà dei fatti.

- Grazie davvero di essere stata qui con me e di aver risposto alle mie domande! Spero di poterti ospitare ancora e di leggere, nel frattempo, tanti tuoi nuovi lavori! A presto!



Grazie ancora per lo spazio e il tempo dedicatomi! 


Amici, vi è piaciuta l'intervista?
Cosa ne pensate?
Attendo i vostri pareri!

Alla prossima;)


3 commenti:

  1. Sono una mamma e devo confessare che "la bambina senza cuore" mi è entrata nell'anima e percorre spesso i miei sogni. Ho letto "Ophelia" in due giorni e sebbene non l'abbia amata quanto Lola ha una storia coinvolgente. La cosa che mi piace di più di Emanuela (perdonami la confidenza) è la capacità di raccontare la miseria dell'animo umano senza filtri e scusanti, i suoi personaggi toccano il fondo e compiono gesti orribili senza rimorso ma alla fine esiste un castigo, divino o umano che sia. Sono ansiosa di leggere tutto ciò che questa fantastica scrittrice pubblicherà. Grazie per avercela fatta conoscere meglio.

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  2. Ciao Francy! Buona domenica, ti lascio un piccolo premio per il tuo blog:
    http://langolinodiale.wordpress.com/2013/04/28/musica-ricchi-premi-e-cotillon/

    A presto!
    Ale

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  3. Di Emanuela ho appena finito di leggere Ophelia e mi appresto a leggere La bambina senza cuore.
    Il suo stile mi piace molto. Grazie per questa bella intervista che ha aperto uno spiraglio sul suo laboratorio di scrittrice.

    RispondiElimina

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