Buon pomeriggio, miei cari lettori caffeinomani! ^^
So che ho latitato un po' dal blog, ma l'estate mi ha davvero rapita e anche mio figlio. Ho avuto pochissimo tempo per stare al computer, ma ho letto un po' e sono pronta a parlarvi adesso delle mie letture. Partirò, innanzitutto, dalla duologia "maledetta" di Bianca Marconero, che mi ha tenuto compagnia in questi ultimi tempi. Si tratta di un romance diverso per la nostra amata Bianca, che si cimenta con qualcosa di più forte e cupo. Una storia controversa, lontana da tutto ciò a cui ci ha abituati, che si fa amare ma anche un po' odiare. Due protagonisti complessi, angst a non finire e situazioni che turbano gli animi. Questo e molto altro nell'ultima fatica di una delle autrici romance italiane più eclettiche, pronta a regalare ancora ai suoi lettori tormenti legati a questa duologia (è di poco tempo fa l'annuncio di un nuovo capitolo "Serristori"). Ho deciso di inserire entrambe le recensioni in un unico post, mi spiace se sarà lunghetto. Buona lettura ^^
Un maledetto lieto dine
di Bianca Marconero
So che ho latitato un po' dal blog, ma l'estate mi ha davvero rapita e anche mio figlio. Ho avuto pochissimo tempo per stare al computer, ma ho letto un po' e sono pronta a parlarvi adesso delle mie letture. Partirò, innanzitutto, dalla duologia "maledetta" di Bianca Marconero, che mi ha tenuto compagnia in questi ultimi tempi. Si tratta di un romance diverso per la nostra amata Bianca, che si cimenta con qualcosa di più forte e cupo. Una storia controversa, lontana da tutto ciò a cui ci ha abituati, che si fa amare ma anche un po' odiare. Due protagonisti complessi, angst a non finire e situazioni che turbano gli animi. Questo e molto altro nell'ultima fatica di una delle autrici romance italiane più eclettiche, pronta a regalare ancora ai suoi lettori tormenti legati a questa duologia (è di poco tempo fa l'annuncio di un nuovo capitolo "Serristori"). Ho deciso di inserire entrambe le recensioni in un unico post, mi spiace se sarà lunghetto. Buona lettura ^^
Un maledetto lieto dine
di Bianca Marconero
Prezzo: 9,90 euro (cartaceo), 6,99 euro (eBook)
Pagine: 439
Genere: romance
Editore: Newton&Compton (collana Anagramma)
Data di pubblicazione: 7 Febbraio 2019
Agnese ha diciannove anni, è la figlia di un senatore piuttosto influente e ha ricevuto un'educazione rigida. Le piace disegnare ma ha messo i sogni nel cassetto e si è iscritta a Giurisprudenza. Dopo la morte della madre, ha imparato a nascondere a tutti i suoi veri sentimenti ed è diventata la classica ragazza ricca, perfetta, composta e fredda, ma in realtà piena di insicurezze. Quando la sua incapacità di lasciarsi andare allontana il ragazzo di cui è innamorata da anni, Agnese capisce di avere bisogno di aiuto. Vorrebbe qualcuno che le insegni a essere meno impacciata e Brando, il suo fratellastro appena acquisito, sembra proprio la persona giusta. Lui lavora di notte, suona in una band, e cambia ragazza ogni sera. Peccato che il bacio che i due si scambiano per "prova" sia lontano anni luce da un esercizio senza conseguenze. Così le loro lezioni di seduzione ben presto diventano qualcosa di più... Brando saprà insegnare ad Agnese che la lezione più importante di tutte è abbandonarsi alle emozioni? Basta un corso di "seduzione" per imparare a lasciarsi andare?
Quando mi sono cimentata con il primo libro di questa nuova duologia di Bianca Marconero, l'ho fatto completamente fiduciosa, conoscendo ormai bene le doti dell'autrice, che è sempre stata una delle mie preferite. La serie ha riscosso parecchi consensi, trattandosi di un genere che vira un po' al dark e che sta dilagando molto ultimamente. Ammetto che, però, non è esattamente un genere che prediligo. Cioè, io adoro il romance, ma sono certe situazioni estreme che non fanno per me, essendo di fondo una romanticona. Bianca Marconero ha deciso di osare, reinventarsi, scommettere su se stessa alle prese con qualcosa di più ostico del normale, con personaggi non del tutto positivi, con una storia più oscura e coraggiosa. Il primo impatto è stato strano, per me, devo confessarlo, nonostante l'autrice avesse preparato il lettore dichiarando quanto sarebbe stato difficile digerire questa storia. Qualche perplessità quindi c'è stata, ma di meno per il seguito, Un maledetto per sempre, perché sapevo già cosa aspettarmi e non c'è stato quel forte impatto da stranirmi. L'approccio col secondo romanzo è stato quindi meno traumatico e sono riuscita ad apprezzarlo meglio. Ma cominciamo dall'inizio. Per capire esattamente di cosa parlo bisogna partire innanzitutto dai protagonisti, Agnese e Brando. Che io ricordi, non c'è stata mai una volta che non abbia amato uno dei personaggi di Bianca Marconero, ognuno è stato in grado di regalarmi qualcosa, di arrivarmi al cuore. Questa stessa empatia non c'è stata con i protagonisti di Un maledetto lieto fine, o meglio, non c'è stata con Agnese. Agnese è una ragazza bella e privilegiata. Ha perso la madre e il padre si è risposato con una donna giovane e carina ma senza carattere. Essendo figlia di un senatore molto in vista, è cresciuta seguendo regole ferree che l'hanno portata a sviluppare una personalità fredda e imperturbabile. Ecco, credo sia stata proprio questa sua freddezza a non farmi entrare in sintonia con il personaggio. Non è facile rispecchiarsi in lei, anche per via di alcune scelte piuttosto discutibili che fa. Agnese non ha mai fatto sesso e si mette in testa di riconquistare il suo ex sfoderando tutte le sue armi migliori e senza quella verginità che per lei è solo un peso. Così decide di rivolgersi a quello che secondo lei è un esperto in questo campo, ovvero il fratellastro, Brando Serristori, che pare cambi ragazze come cambia i calzini. Brando è membro di un gruppo musicale, gli Urban Knights, le donne gli cadono letteralmente ai piedi, ma questo ad Agnese non importa, lo considera solo un debosciato ignorante. Sa che ha bisogno di soldi per inseguire il suo sogno musicale e così gli offre un'ingente somma per insegnarle i segreti del sesso, arte in cui lei è completamente inesperta. Ma basterà un solo bacio per accendere la miccia che darà inizio a una storia impetuosa, malsana e torbida, una storia non esattamente desiderata, ma a cui Agnese e Brando non riusciranno più a rinunciare.
<<Se non la bacio, muoio. E qualcosa mi dice che il bacio che sto per darle sarà una botta al cuore. Le sfioro le labbra con le mie. Se prima erano sembrate morbide ora sono velluto, mi sembra dolce, dolce sul serio, come se fosse fatta di miele e di fuoco>>
Se da una parte tutto ciò può sembrare intrigante, da un'altra fa storcere un po' il naso, non solo per l'espediente che usa Agnese per convincere Brando ad assecondarla, ovvero pagarlo in cambio di lezioni di sesso, ma anche per come da allora inizia pian piano a illuderlo, a usarlo per i suoi scopi, per poi fare scelte davvero sbagliate e assurde, innescando una serie di malintesi e situazioni paradossali che porteranno entrambi a cadere in un pozzo di disperazione senza fondo. Per quanto io possa amare l'angst, c'è sempre un limite a ciò che riesco a sopportare e i livelli di tragedia e dolore in questa serie sono davvero elevati. Tra Brando e Agnese inizia un tira e molla senza fine. Entrambi arriveranno ad amarsi, per poi odiarsi, per poi amarsi ancora una volta, per poi odiarsi e allontanarsi. Insomma, non avranno un attimo di pace, né ne daranno al lettore, che li seguirà col cuore in gola su questa giostra spaventosa come delle montagne russe e che, arrivato a un certo punto, vorrà anche leggere di quel lieto fine del titolo. Purtroppo, il lieto fine non c'è, almeno in questo primo romanzo, che ci lascia con l'amaro in bocca, con tante domande e dubbi e una tristezza nel cuore per gli avvenimenti degli ultimi capitoli. Era normale che chiunque avesse letto questa storia avrebbe preteso un finale migliore, perché, diciamocelo, dopo tutto quello che la Marconero fa passare ai suoi protagonisti, se lo meritavano proprio. E così, seguito fu! Un maledetto per sempre viene annunciato ed è subito il delirio e, dopo essere stato pubblicato, scala le classifiche di vendita. Come vi dicevo nella premessa, ho preferito questo seguito, forse perché riesce a regalare barlumi di speranza che nel primo non si vedono, o perché finalmente i protagonisti si riscattano e hanno ciò che meritano (sebbene dopo altre millemila peripezie). L'autrice è stata abilissima a intessere una trama complessa e sconvolgente, non ci si poteva aspettare diversamente dalla Marconero, anche se alcune cose non sono riuscita a mandarle giù, non vuol dire che la storia non sia valida o non meriti di essere letta, perché ovviamente ognuno ha i propri gusti e qualcosa che può non aver convinto me, potrebbe anche esaltare voi o chi è abituato a leggere romanzi di questo genere. Un maledetto lieto fine è un pugno nello stomaco, la storia di Agnese e Brando fa soffrire, ma non nego che regali anche momenti più piacevoli e intensi. Insomma, alla fine un po' ci si affeziona a questi due sventurati amanti, alla glaciale Agnese, il cui cuore di ghiaccio inizia finalmente a creparsi con la scoperta di un amore vero e puro; al tormentato Brando, a cui la vita non regala mai gioie e che vorresti tenere stretto tra le braccia, rassicurandolo sul fatto che prima o poi almeno una arriverà anche per lui. Vi dirò, mi sono affezionata anche alla madre Isabella, che mi è sempre sembrata buona e premurosa, ma che purtroppo è stata solo vittima di un uomo che voleva controllarla. Mi è dispiaciuto troppo per come sono andate le cose per lei, l'ho trovato veramente ingiusto, nonostante si tratti di uno degli episodi più toccanti del romanzo. Tra gli amici di Brando, meritano sicuramente menzione Giamaica e Pier, tra i quali c'è qualcosa che in realtà non c'è, ovvero sembra si vogliano ma preferiscono negarlo e tenersi a distanza (la Marconero tiene sulle spine anche con questi due :P). Purtroppo, non ho belle parole per Lucio, l'ho trovato un personaggio che fa solo il suo interesse, un doppiogiochista cinico e bastardo, un intrigante di cui si poteva fare decisamente a meno, ma se non avesse messo lui del pepe nella storia contribuendo a ingarbugliare le cose, nulla sarebbe stato lo stesso. In definitiva, il romanzo di Bianca Marconero, Un maledetto lieto fine, mi è piaciuto, sebbene alcune cose non mi abbiano convinta. Lo stile dell'autrice è sempre impeccabile, nulla da ridire su quello (lo amo fin troppo), ma solo con Un maledetto per sempre sono riuscita a gradire il cambio di rotta della Marconero, che alla fine ha voluto farci esplorare una storia fatta di lati oscuri, ombre, soprusi del destino, insomma una storia non facile.
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Un maledetto per sempre
di Bianca Marconero
di Bianca Marconero
Prezzo: 13,39 euro (cartaceo), 2,99 euro (eBook)
Pagine: 346
Genere: romance
Editore: Independently published
Data di pubblicazione: 18 Luglio 2019
Cosa sei disposto a fare per la persona che ami?Cosa sei disposto a fare per ritornare a casa?Brando e Agnese si sono lasciati. Sono passati tre anni dalla loro separazione. I ricordi sono i loro compagni silenziosi ma cercano di andare avanti e ricostruire le loro vite. Brando, dopo le vicende accadute a Montréal, desidera una felicità di base, fatta di amicizia, lavoro e affetti. Vuole consolidare il successo della sua band, gli Urban Knights, e soprattutto desidera innamorarsi di nuovo. Quando incontra Penny, una giovane fotografa, si convince di aver trovato la persona che può aggiustare il suo cuore spezzato. Agnese vive a Milano e ha un unico obiettivo: proteggere la persona più importante della sua vita. Affronta le difficoltà a testa alta, in fuga dal padre, il senatore Goffredo Altavilla e in lotta continua con Lucio, divenuto ora l’avvocato del senatore. Dopo una serie di appuntamenti mancati con il destino, Brando ritrova Agnese e scopre l'esistenza di Jacopo. L'incontro fornirà l'occasione per ripartire un'altra volta o sarà l'ennesima caduta verso un finale sbagliato? In che direzione va il "per sempre", quando i segreti del passato diventano troppo ingombranti, quando l'amore deve essere gridato, quando la fiamma brucia ancora, pronta a divampare, per l’ultima volta?
<<I risvegli non sono tutti uguali. Alcuni si tingono d'ottimismo, altri di paure. Altri, semplicemente, sono plasmati nell'aspettativa>>
Ho iniziato Un maledetto per sempre con una prospettiva diversa, consapevole di ciò che andavo a leggere, senza più timore di affrontare la durezza della storia creata dall'autrice, pronta davvero a tutto. Nel secondo capitolo della sua serie, la Marconero non ci fa proprio mancare nulla. L'attesa viene ripagata con ancora più angst, angoscia e tribolazione, ma giunge anche il momento, per i due protagonisti, di fare i conti con i propri sentimenti, di mettere in chiaro le cose, senza più scappare, senza più negare. Sarà il momento di affrontare quel destino tristemente avverso, che sembra volersi accanire ancora di più. Affronteranno bugie e ambiguità, ogni tipo di malinteso e chiunque voglia mettersi tra di loro e tenerli lontani, perché è vero che sono molto diversi e appartengono a due mondi agli antipodi, ma quando sono insieme ogni differenza si annulla. In questo secondo romanzo troviamo un'Agnese alle prese con una nuova, grande e inaspettata responsabilità, dopo aver scucito ogni vincolo col padre, decisa più che mai a farcela con le sue sole forze. Non sarà facile per lei, abituata a vivere in un certo modo e ad avere tutto, e pur di riuscire a sostentarsi arriverà anche a fare un mestiere dei più abietti. Non ne va fiera e non lo fa con piacere, ma non può più permettersi di pensare solo a se stessa, perché adesso c'è Jacopo. Brando, invece, è riuscito finalmente a realizzare il suo sogno musicale, la sua band è diventata famosa in tutto il mondo e un tour frenetico lo porta in concerto da una città all'altra. Dopo l'episodio di Montrel (che si può leggere nella novella 1.5 della serie), in cui Brando arriva a toccare il fondo, decide che è arrivato il momento di cambiare, di dare una svolta alla sua vita.
<<C'è un destino diverso dietro ogni porta. Sta a noi scegliere se aprirle o lasciarle chiuse>>
Troverà il coraggio di incontrare il suo passato, Agnese, la ragazza che gli ha spezzato il cuore in mille-e-uno-modi e alla quale anche lui ha fatto del male, ma che non riesce assolutamente a dimenticare, a lasciare andare (<<Ora sono qui per lei. Sono qui per Agnese. A volte penso che riassumere Agnese richiederebbe una vita supplementare. Un anno per ogni secondo passato con lei. Quanto fosse ingombrante l'ho capito quando l'ho persa. Mi sono misurato con il vuoto, senza trovare i contorni di quello che non avevo più>>). Per tutto il primo romanzo è sembrato come se per loro non ci fosse mai davvero una possibilità, e così sarebbe stato anche in questo, se le loro strade non si fossero ricongiunte e Brando non avesse deciso di cercarla, di tornare da lei, di rimediare, di concedersi l'opportunità più assurda e inconcepibile, quella di credere in un amore che non può essere solo malato e corrosivo, perché lui sa che c'è sempre stato in fondo qualcosa di vero, qualcosa di puro. Qualcosa in cui credere. E rivedere Agnese accenderà in lui un sentimento mai spento e saprà, con assoluta certezza, che ci sarà sempre e solo lei nel suo cuore, nessun'altra potrà mai fargli l'effetto che gli fa lei. Così i due si ritroveranno, impareranno a conoscersi più a fondo, a comprendersi, nonostante le vicissitudini contrarie, ad amarsi ancora, ad odiarsi, e infine ad amarsi ancora, totalmente e incondizionatamente. Bianca Marconero ci racconta di un amore più forte del destino, capace di smorzare ombre e lacune e, infine, di trionfare. Finalmente. Certo bisogna sudare un bel po' prima di arrivare al fatidico e agognato lieto fine, ma avrete sperimentato tantissime emozioni durante il percorso. Emozioni forti, intense, feroci. Urlerete, piangerete e il vostro cuore non avrà pace, seguendo lo sviluppo della storia di Brando e Agnese (<<Ho sfiorato l'illusione di aver trovato il mio "per sempre" e poi ho perso tutto>>). Sarà una vera tortura, con l'angst che arriva a livelli inimmaginabili (solo la Marconero poteva portarci così in alta quota) e in alcuni casi arriverete anche a perdere un po' la pazienza e la speranza - aspettando, ad esempio, che Brando comprenda qualcosa di inequivocabile, che sembra essere chiaro a chiunque tranne che a lui :P - ma, alla fine, verrete ripagati adeguatamente. I personaggi acquistano maggior spessore, la vita li ha messi alla prova per degli anni, ne hanno affrontate tante e portano addosso tutto il peso di quanto sopportato, nonché una consapevolezza che li rende più maturi rispetto agli esordi della storia. Agnese può sembrare ancora la solita ragazzina viziata e fredda, ma non si può negare che Jacopo l'abbia cambiata, che la sua esistenza non influisca su qualsiasi sua scelta. Anche i suoi sentimenti per Brando iniziano a farla tentennare da quando lui rientra nella sua vita e, per quanto cerchi di allontanarlo, in un primo momento, dovrà infine accettare la realtà dei fatti, ovvero che lui è l'unico per lei. E che Jacopo ha bisogno come non mai di averlo accanto. Non è più lo stesso Brando di una volta, è davvero cambiato e, allora, forse, esisterà davvero una possibilità per loro di essere finalmente felici? Divorerete le pagine per scoprire come andrà a finire, per vedere quanto il destino possa essere crudele e accanirsi, ma lo facciano anche dei personaggi davvero infidi (che mi hanno fatto sbraitare un bel po'). Il padre di Agnese, in primis, pessimopessimopessimo. Come anche Lucio, salvo poi salvarsi nel finale con un gesto che gli fa onore, sebbene per tutto il resto del romanzo si riveli uno stronzo. Diciamo che avrei preferito che fuoriuscisse di più il lato non del tutto spregevole. Per quanto riguarda la ragazza di Brando, ho già dimenticato il suo nome. A parte l'evoluzione dei protagonisti principali, gli altri lasciano a desiderare, restano ancora immersi nell'oscurità delle loro vili esistenze. Chissà cosa ne sarà nel prossimo romanzo di Bianca Marconero, se li ritroveremo.
In definitiva, questo romanzo l'ho apprezzato di più perché non è stato un salto nel buio come per il primo, anche per l'autrice, secondo me. L'ho sentita più consapevole in diverse scelte, mentre nel primo ho trovato un po' di incoerenza e confusione. Patiamo davvero di tutto, insieme ai protagonisti, ma per fortuna, alla fine dei giochi, l'amore trionfa. Ed è questo l'essenziale (io sono un'amante dei lieto fine, mi dispiace, sarà sempre così). Una lettura importante, con il suo carico di esperienze torbide e situazioni difficili da mandare giù, ma anche la storia di un'amore che polverizza ogni ostacolo.
Voto complessivo dei due romanzi: 4 tazzine di caffè. Una storia d'amore potente condita però da situazioni non sempre piacevoli, troppo dolore da sopportare. Davvero troppo.
A presto! xoxo
In definitiva, questo romanzo l'ho apprezzato di più perché non è stato un salto nel buio come per il primo, anche per l'autrice, secondo me. L'ho sentita più consapevole in diverse scelte, mentre nel primo ho trovato un po' di incoerenza e confusione. Patiamo davvero di tutto, insieme ai protagonisti, ma per fortuna, alla fine dei giochi, l'amore trionfa. Ed è questo l'essenziale (io sono un'amante dei lieto fine, mi dispiace, sarà sempre così). Una lettura importante, con il suo carico di esperienze torbide e situazioni difficili da mandare giù, ma anche la storia di un'amore che polverizza ogni ostacolo.
Voto complessivo dei due romanzi: 4 tazzine di caffè. Una storia d'amore potente condita però da situazioni non sempre piacevoli, troppo dolore da sopportare. Davvero troppo.
A presto! xoxo
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