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mercoledì 2 luglio 2025

Recensione: "Cuori in tempesta" di Angela Contini (a cura di Marika)

Ben ritrovati su questi canali Coffeeaholics del cuore!
Oggi ritorno su questi schermi, combattendo afa e caldo, per proporvi uno degli ultimi romanzi letti e usciti da pochi giorni: sto parlando di Cuori in tempesta, di Angela Contini, un romance storico un po' diverso dal solito. Difatti, pur ambientandolo in una Inghilterra della società dabbene, degli abiti lunghi e delle bombette, intesse la storia di sentimenti proibiti, dark, e quella buona dose di "hate to love" che non guasta mai e accende gli animi. Il volume inoltre, anche se converge su uno stile differente, non manca di presentare al lettore la firma dell'autrice: ovvero personaggi dalle mille sfaccettature.

Cuori in tempesta
di Angela Contini

Prezzo: 2,99 € (eBook) 15,50 € (cop. flessibile)
Pagine: 658
Genere: romance storico
Editore: self-publishing
Data di pubblicazione: 26 giugno 2025

Fin da quando erano due giovani diciottenni, ciò che lega Julian Ashton, arrogante erede della casata degli Ashton, e la sua serva, Eliza Trentwood, è un’antipatia reciproca che si consuma tra le gelide mura di Ashton Manor. Tra gli insulti e le vessazioni di lui e i silenzi di Eliza, costretta dal suo ruolo a tacere, il loro rapporto è intriso di ostilità. Eppure, tra i segreti di una biblioteca e il mistero di un bosco, emergono passioni sopite, forse nascoste troppo a lungo a causa delle convenzioni e delle aspettative sociali. Julian ed Eliza combattono con tutte le loro forze contro questa attrazione, rifiutandola ostinatamente, finché una sorprendente scoperta che coinvolge Eliza li porta a separare le loro strade. Quando i loro cammini si incrociano di nuovo, Julian ed Eliza lottano ancora contro i sentimenti che, nonostante l’astio radicato, iniziano a legarli con una forza inaspettata. Sono convinti di dover sacrificare la propria felicità sull’altare del dovere e delle convenienze sociali, rassegnati a un destino che sembra volerli dividere per sempre. Ma come si può combattere contro un’attrazione bruciante che travalica ogni sentimento di odio e disprezzo? Una forza primordiale che si rivela in un tocco rubato, uno sguardo prolungato, un respiro affannoso. Come si può negare una connessione così profonda, una sintonia di corpi e anime che rende l’ostilità una barriera inconsistente, destinata a sgretolarsi, ridefinendo ogni cosa? Julian ed Eliza sono uniti da una forza quasi primordiale a cui nessuno dei due può resistere. Il destino, che li ha legati ad Ashton Manor con le sue trame dolorose, sarà abbastanza forte da resistere ai loro ostinati tentativi di restare separati? Oppure il loro legame travalicherà ogni convenzione e sofferenza, conducendoli verso un futuro inatteso? In un’epoca di rigide convenzioni e passioni inconfessabili, si intreccia la loro tormentata storia che li lega indissolubilmente l’uno all’altra fin dall’infanzia.

Tutto ha inizio ad Ashton Manor, una tenuta dell'alta aristocrazia i cui proprietari sono gelidi e altezzosi come pochi. Qui, questi ultimi hanno due figli: Marie Anne, generosa, coraggiosa e autentica e Julian, presuntuoso, arrogante e sprezzante verso tutti coloro che la società ritiene gerarchicamente inferiori.

La casa però non è animata soltanto da una famiglia blasonata e attenta alle etichette, ma dà ospitalità e lavoro anche a Eliza Trentwood, una domestica verso cui il rampollo degli Ashton - sin dalla giovane età - prova un astio ingiustificato e ricambiato. I due battibeccano continuamente, e mentre Julian non manca di ricordare alla protagonista la sua posizione svantaggiata, Eliza contrattacca incurante del ruolo sociale del suo nemico.

Tutto procede tra alti e bassi, bagni sfuggenti al lago, signorine dell'alta società stucchevoli ed esasperanti, perversi compagni di studio fino, e quei piccoli boccioli di sentimenti che rimarranno sospesi e congelati ad Ashton Manor. Motivo? Alla porta di Eliza bussa un passato sconosciuto che le cambia repentinamente la vita in modo inesorabile.

La nostra signorina Trentwood lascia così la tenuta, i suoi grembiuli, Marie Anne (che era ormai diventata una sua amica) e Julian, quel giovane uomo tanto bello quanto esasperante e...
Passano gli anni, per la precisione cinque, ed Eliza nonostante abbia una nuova esistenza appartenutale dalla nascita, pensa spesso al luogo della sua giovinezza. Un luogo austero e asfissiante, ma allo stesso tempo custode di segreti e piccole fiamme accese. Lo fa passivamente, fino a quando una situazione non la porta a incontrare di nuovo Julian Ashton, ormai un uomo diverso, incupito e appesantito da circostanze dolorose che negli anni gli hanno spento il sorriso.

Si riconoscono, si cercano e si bramano, ma i loro caratteri spigolosi, la sofferenza e le avversità della vita li trattengono dal liberarsi dalle catene per cadere uno tra le braccia dell'altra.
Ma quanto possono resistere a una passione nata anni prima che sembra divorarli?

L'autrice, questa volta, ha voluto dare alla storia un'impronta più intensa e tormentata che, abbraccia tematiche forti come: il dolore per la perdita di qualcuno amato, l'agonia per i sentimenti soffocati, l'abbandono, il senso di impotenza di fronte agli addii, l'esasperazione per una vita non scelta, il ritrovarsi a vivere un'esistenza non prevista. Non mancano poi, le emozioni legate alla storia tra i due personaggi che si traducono in incertezze, gelosie, desideri, frenesie e vigore. E proprio a proposito dei protagonisti, troviamo da un lato Eliza, una giovane disinibita, forte, che a dispetto della sua situazione sociale ha dignità da vendere e una rispettabilità che non ha nulla da invidiare a conti o duchi. Dall'altro, esiste Julian, un ragazzo che conoscerete prima come erede viziato, spocchioso ed egocentrico, e poi come un uomo disilluso e spezzato dalla vita. Un uomo sulle cui spalle gravita il peso di un casato ormai lontano, di una vita innocente, e di un supplizio angoscioso. Si ritroveranno di fronte a un ulteriore cambiamento quando i due, incontrandosi di nuovo, dovranno affrontare paure, incognite, vecchie ferite e una passione mai sopita. Eliza si scoprirà paziente e innamorata, mentre Julian, ancora capace di provare sentimenti bellissimi e positivi.

In conclusione, con uno stile poetico e accattivante, e un linguaggio elegante ma diretto, l'autrice presenta al lettore una storia di ribellione e redenzione che mette in luce protagonisti in una continua crescita psicologica.

Voto: 5 tazzine di tè nero speziato
Fonte immagini: Pinterest

sabato 11 maggio 2024

Recensione: "Kulti. Fidati di me" di Mariana Zapata (a cura di Giulia)

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi la nostra Giulia ci parla di un'altra delle sue ultime letture, ovvero Kulti. Fidati di me, di Mariana Zapata. L'autrice è amatissima e conosciutissima e non dubitiamo che anche questo nuovo romanzo farà scalpore. Ha già conquistato il cuore di Giulia, fateci sapere se farà breccia anche nel vostro ;)

Kulti. Fidati di me
di Mariana Zapata

Prezzo: 5,99 € (eBook) 12,90 € (cop. flessibile)
Pagine: 480
Genere: contemporary romance, sport romance
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 23 aprile 2024
Acquista su: IBS, laFeltrinelli (link aff.)

Da piccola, Sal Casillas sapeva chi sarebbe stato l'uomo della sua vita: Reiner Kulti, l'icona del calcio, di cui aveva il poster appeso al muro. A ventisette anni, però, Sal ha accettato che la realtà prendesse il sopravvento sulle improbabili fantasticherie di un tempo, ormai relegate in un passato lontano. O almeno così credeva, perché Reiner Kulti è appena piombato nella sua vita, e questa volta in carne e ossa o, meglio, in scarpini e fischietto: sarà il nuovo allenatore della sua squadra. Sembra un sogno che si realizza. Eh, già, sembra, perché la tensione tra i due non tarda ad arrivare... ed è tanto travolgente quanto proibita. Giorno dopo giorno, il rapporto tra il mister e la sua giocatrice si trasforma in un estenuante pressing, in cui si alternano rivalità, odio, risate, tregue. Così, tra un battibecco e l'altro, Sal e Reiner vedono nascere tra loro un'amicizia speciale, che si fa via via più appassionata. Entrambi hanno paura di subire un gol, entrambi temono quel che potrebbe succedere se infrangessero le regole... Chi vincerà la partita?

Buongiorno a tutti e a tutte! Eccomi tornata con una nuova recensione, un romance slow burn che mi ha fatta disperare per la maggior parte del tempo ma che alla fine mi ha riempito il cuore di dolcezza e tenerezza. Mariana Zapata è conosciuta come la regina degli slow burn, e in questo libro non si smentisce sicuramente, anzi potrei certamente dire che quando si parla della Zapata lo slow burn assume tutto un altro significato, più profondo, ti lascia cuocere non a fiamma bassa ma a fiamma bassissima, per poi farti emozionare con la dolcezza dei personaggi.

Qual è il significato del titolo? Prima di essere incuriosita della trama, sono stata curiosa del titolo, non riuscivo a capire il suo significato, poi ho letto la trama e un po' di tasselli sono andati al loro posto. Kulti non è una cosa, Kulti è una persona, un uomo, un mito, il primo amore, una delusione e ora un allenatore, Kulti è tutte queste cose per la nostra protagonista. Sal Casillas è una giocatrice di calcio a livello professionistico, la punta migliore delle Houston Pipers, una ragazza equilibrata, educata, con un carattere forte, pronta a tutto pur di vincere insieme alla sua squadra, un’amica leale e altruista. All’età di sette anni vide Reiner Kulti, un diciannovenne tedesco, segnare un gol in una partita impossibile da salvare, e proprio in quel momento quella bambina si sentì talmente tanto ispirata da quel giovane ragazzo da diventare proprio come lui. Vent’anni dopo quella partita, Sal si trova proprio dove vorrebbe essere, ha abbandonato il sogno di diventare una calciatrice come il suo ex mito, ma quando se lo ritrova come vice allenatore per una stagione, tutto il mondo intorno a lei si ferma, e si ritrova a essere quella bambina che si era ripromessa di sposare la stella del calcio tedesco.

“Con mio assoluto orrore, la mia tredicenne interiore, quella che un tempo aveva progettato di sposare quell’uomo e farci insieme dei bambini super-calciatori, riemerse per ricordarmi della sua esistenza”

Reiner Kulti è per questo libro ciò che Maradona è per il Napoli, ovvero la storia del calcio. Ormai trentenne, ritirato da più di due anni, continua a far parlare di sé, per la sua carriera e per ciò che il futuro potrebbe riservargli. Diventare vice allenatore di una squadra di calcio femminile non è sicuramente ciò a cui Reiner Kulti aspirava, ma è ciò che gli tocca dopo due anni di assenza da qualsiasi partita. Durante le prime settimane nel suo nuovo ruolo, ogni giocatrice presente in campo si accorge della sua scontrosità, del suo disinteresse verso questo nuovo ambito, tutto ciò che fa è osservare le giocatrici senza degnarle di una sola parola. Devo dire che per i primi capitoli avrei voluto che qualcuno gli tirasse una bella pallonata in testa, magari per farlo riprendere da quello stato di smarrimento e svogliatezza che lo circondava. Fino a quando una giocatrice un po' fuori dalle righe non gli spiattella la verità dritta in faccia, urlandogli tutto ciò che pensa di lui in un momento di rabbia cieca.

Piano piano vediamo che l’odio che sembrano lanciarsi durante gli allenamenti, si trasforma in sfida e quella sfida si trasforma in rispetto verso l’altro. Vediamo nascere un’amicizia improbabile tra un allenatore e una giocatrice, un sentimento che cresce sempre più grazie all’amore che entrambi hanno per il calcio e grazie anche alla determinazione a dare sempre il meglio di loro stessi, però nonostante questa strana amicizia che li lega, durante il corso della storia, vediamo tantissimi elementi che potrebbero farli allontanare, non ultima la loro sostanziale differenza d’età.

Li vediamo ogni giorno sempre più vicini. Durante il corso delle pagine li osserviamo mentre si scambiano piccoli gesti di affetto e altruismo, e secondo me è proprio questa la parte bella dei libri della Zapata, vedere come la scrittrice costruisce le basi per un rapporto solido e duraturo nel tempo. I piccoli gesti che i protagonisti compiono l’uno verso l’altro mi hanno fatto scaldare e battere il cuore, come se fossi una ragazzina. L’amore tra i protagonisti nasce molto lentamente e da un sentimento genuino di rispetto e amicizia tra loro, e più andiamo avanti con la storia più ci rendiamo conto dei sentimenti teneri che nascono tra loro.

“Avevo un uomo che rispettavo e che rispettava me, e a cui non importava se il mondo intero sapeva che eravamo speciali l’uno per l’altra. La nostra amicizia non ci era stata regalata: avevamo lavorato per costruirla.”

Nonostante questo sia il secondo libro che leggo di quest’autrice, posso ben dire che ci sono degli elementi che contraddistinguono le storie che scrive, il primo fra tutti è sicuramente la protagonista femminile forte che esprime senza nessun timore ciò che pensa, i protagonisti maschili sono spesso molto ombrosi e scontrosi, ma nascondono dentro di loro tante emozioni profonde che rimangono nascoste a tutti gli altri e solo pochi eletti riescono a coglierne tutte le sfumature. Una cosa che davvero mi piace tanto è la caratterizzazione dei personaggi secondari, in questo libro in particolare la famiglia di Sal l’ho amata dall’inizio alla fine, pieni d’amore e umorismo fino alla fine. Come vi avevo già detto, la narrazione della Zapata è molto molto lenta, si prende molto tempo per costruire tutta la storia dei personaggi, fa evolvere i loro sentimenti molto lentamente, ma forse è proprio per questo che alla fine me ne sono innamorata alla follia.

È riuscita davvero a creare una storia d’amore con i fiocchi, che ti tiene incollata alle pagine dall’inizio alla fine, ho amato ogni singolo battibecco e ogni istante di complicità, 480 pagine sono davvero volate via in un istante. Consiglio questo libro davvero con tutto il cuore a chi cerca una protagonista che non smette mai di credere in se stessa e che ti da la forza di andare avanti, che rimane gentile, coraggiosa e con i piedi per terra nonostante tutto quello che accade.

“Sei il mio dono, la mia seconda possibilità, e io adorerò te e il tuo sogno. Aspetto da un po' e continuerò ad aspettare finché non sarà il momento giusto. Ho fatto così tante cose stupide di cui tu mi hai fatto pentire, ma questa cosa, aspettare ancora un po' l’amore della mia vita, posso farla.”

Giulia


Photo credit: _gbooklover_

mercoledì 8 maggio 2024

Review Party: "Amore... un gioco pericoloso" di Carmen Weiz (a cura di Giulia)

Buongiorno, lettor*! ^^
La nostra Giulia è stata coinvolta in un nuovo evento dedicato all'ultimo romanzo di Carmen Weiz, autrice che ha sempre letto e adorato. Trovate le recensioni dei precedenti volumi alla pagina delle Reviews, ma intanto scopriamo insieme cosa ne pensa di Amore... un gioco pericoloso e della nuova storia legata ai fratelli Engel. Vi aspettiamo nei commenti! ;)

Amore... un gioco pericoloso
di Carmen Weiz

Prezzo: 2,69 € (eBook) 11,90 € (cop. flessibile)
Pagine: 420
Genere: contemporary romance
Editore: BookFrame
Data di pubblicazione: 6 marzo 2024

Tutto ebbe inizio un pomeriggio, quando avevo tredici anni, nell’istante in cui intravidi Joyce von Flicken nella sua camera da letto… L’unico problema: era la sorella del mio migliore amico, cinque anni più grande di me e, come se le cose non fossero già abbastanza complicate, era appena diventata il mio capo.

Buongiorno a tutti e a tutte! Dopo tanto tempo rieccomi con una delle mie autrici preferite. È tornata da poco con il suo sedicesimo libro, il quinto della serie Swiss Angels, una serie che mi è entrata nel cuore. Finalmente la Weiz è qui, dopo la difficile e straziante storia di Noah, eccoci tornati di nuovo tra le braccia accoglienti della famiglia Engels. Questa volta la storia sarà incentrata su Yke, il veterinario della famiglia, e su Joyce, un personaggio che ancora non ci era stato presentato. Come al solito sono davvero molto contenta che la Weiz mi abbia inclusa all’interno del suo evento e quindi la ringrazio sempre infinitamente e mi scuso per il ritardo della recensione, seppur all’interno dei tempi standard, sono arrivata proprio al limite, ma ho attraversato un brutto mese, tra la non voglia di leggere e altre cose. Non voglio perdere ulteriormente tempo, quindi vi racconterò in breve la trama della storia, come sempre con le mie parole e le mie sensazioni.

Come penso abbiate capito, questa è la storia di un altro dei fratelli Engel, ovvero Yke, che abbiamo già incontrato nei primi libri, ma non abbiamo mai avuto modo di conoscerlo profondamente, grazie al racconto dei suoi fratelli sappiamo soltanto che è un veterinario. In questo libro incentrato su di lui invece cominceremo a conoscerlo meglio e a capire che nonostante nessuno di loro abbia un legame di sangue, i fratelli Engel si somigliano molto nel loro carattere, grazie anche all’educazione e al modo in cui sono stati cresciuti dai loro genitori adottivi, Andrew e Marion.

La storia dei nostri due protagonisti nasce da uno scandalo in casa Von Flicken, Joyce dopo un fidanzamento lungo ben tredici anni, scopre vari tradimenti da parte del fidanzato e lo lascia definitivamente, nonostante sia consapevole di tutte le ripercussioni che questo può avere nella sua vita, come prima cosa la reazione di sua madre, che nonostante i ripetuti tradimenti del padre non lo ha mai lasciato per mantenere le apparenze, e poi per il fatto che si ritroverà da sola, dopo aver incentrato la sua vita sul matrimonio con questa persona.

Yke è solito trovarsi il venerdì sera con la sua comitiva di amici, in cui vi è compreso il suo migliore amico, Pat Von Flicken, per la precisione il fratello di Joyce. Quella sera Yke sente che c’è qualcosa che non va, e lo comprende subito quando trova Pat e suo fratello seduti al bancone con la faccia molto abbattuta. Quello che non sa è che Pat sta per chiedergli un favore grandissimo, che cambierà i mesi a venire. Yke si ritrova a fare in un certo senso da balia a Joyce, la sorella più grande del suo migliore amico, nonché sua cotta fin da quando è ragazzino, nonché suo capo nella clinica dove lavora.

“La verità era che Joyce meritava di sorridere e per qualche stupido motivo, il mio cervello aveva deciso che dovevo essere io a regalarle quei momenti”

Ho subito amato il personaggio di Joyce, una ragazza che per tutta la vita si è sentita costretta a fare ciò che era meglio per la sua famiglia e ora vuole finalmente fare qualcosa per se stessa, e lasciare quello stupido del suo fidanzato è il punto di partenza. Dopo aver scoperto che l’ha tradita ripetutamente, non ci vede più dalla rabbia e lo lascia, senza dargli la possibilità di spiegarsi, ma questo non vuol dire che soffra, Joyce si sente sola, si sente tradita e non sa come andare avanti con la sua vita. In un certo senso mi ha fatto anche un po' tenerezza, ho subito pensato che questa povera ragazza dovesse avere una distrazione che non le facesse pensare al periodo orribile che stava attraversando, un’anima davvero pura che non si meritava tutto ciò che ha patito.

Come sempre la scrittura di Carmen non delude mai, con semplicità riesce a scrivere delle storie che ti fanno battere il cuore. La storia di Joyce e Yke nasce da cose molto semplici, ma che secondo me poi alla fine sono le cose che davvero contano, ovvero la fiducia e l’esserci sempre l’uno per l’altra. Ho amato come piano piano i due protagonisti hanno svelato i propri sentimenti, di certo non è mancata la sofferenza ma come sapete che gusto c’è a leggere una storia dove tutto va sempre liscio come l’olio?

Ci sono state un po' di cose che mi hanno infastidito, ad esempio il comportamento di alcuni personaggi secondari come i genitori di Joyce, ho davvero odiato il modo in cui hanno trattato la protagonista, credo sia stato proprio da egoisti sottoporla a tutto quello che è successo nel libro.

Però che dire, come sempre ho amato fino all’ultima pagina questo libro, la storia d’amore è così tenera e dolce, in ogni sua storia Carmen riesce a mettere sempre quel qualcosa in più che la rende unica al mondo. Grazie, cara Carmen, per darmi sempre la possibilità di leggere i tuoi romanzi e grazie per riuscire sempre a crearti uno spazietto nel mio cuore con le tue bellissime storie.

Giulia


Photo credit: @_gbooklover_

mercoledì 27 dicembre 2023

Recensione: "Lovelight. L'amore al primo posto" di B.K. Borison (a cura di Eleonora)

Buongiorno, lettor*! ^^
Come avete trascorso il Natale? Ci auguriamo sia stato un momento sereno per tutt* voi che ci seguite e per le vostre famiglie. Sicuramente non saranno mancate le letture, magari la sera per rilassarsi un po' dalla frenesia degli abbondanti pranzi in compagnia. La nostra Eleonora ha letto Lovelight. L'amore al primo posto, di B.K. Borison, un libro che ha riscosso molto successo e di cui parlano in molt* come lettura ideale per questo periodo. Scoprite di cosa parla e se può interessarvi e fateci sapere nei commenti cosa avete trovato sotto l'albero quest'anno, soprattutto se si tratta di regali librosi :P Siamo curiosissime!

Lovelight. L'amore al primo posto
di B.K. Borison

Prezzo: 5,99 € (eBook) 9,90 € (cop. flessibile)
Pagine: 340
Genere: contemporary romance
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 26 settembre 2023
Acquista su: IBS, laFeltrinelli (link aff.)

Stella Bloom sa bene che non basta servire tazze di cioccolata calda fumante e accendere lucine scintillanti per salvare dal fallimento la sua piccola fattoria di alberi di Natale. Così, decide di partecipare al contest indetto dalla famosa influencer Evelyn St James. Oltre alla visibilità e alla pubblicità gratuita, in palio ci sono ben centomila dollari, che potrebbero risanare le malridotte finanze della fattoria Lovelight. C’è solo un problema: nel tentativo di far sembrare la fattoria una meta romantica perfetta per le vacanze di Natale e assicurarsi così il primo premio, Stella ha falsificato la domanda di partecipazione, dichiarando di gestirla con il fidanzato… che però non esiste. L’unica speranza, per lei, è il suo migliore amico Luka, che fortunatamente non sembra avere alcun problema a prestarsi al gioco. In fondo, si tratta di fingere soltanto per il periodo delle feste. Niente di troppo difficile. Riusciranno a interpretare una deliziosa coppia di innamorati senza rovinare la loro splendida amicizia? Questo Natale, per Stella, la posta in gioco potrebbe essere ben più alta dei soldi in palio.

Nel periodo delle feste natalizie si sa, ci sono alcune cose che non possono mai mancare: le decorazioni, la cioccolata calda, i classici della Disney, i film di Natale stile “presepe laico” le cui trame sono tutte uguali ma che comunque si guardano sempre, e ovviamente le letture natalizie, prime fra tutte i romance (dove Karen Swan è LA paladina del romance natalizio). Lovelight, primo romanzo di una nuova serie romance pubblicata da Newton Compton e scritta da B.K. Borison, è ambientato proprio durante questo periodo e in una location a dir poco perfetta, ci troviamo infatti in una fattoria che coltiva alberi di Natale, oltre ad avere tante altre attività connesse con questo periodo. In questo romanzo facciamo la conoscenza di Stella, la protagonista nonché la proprietaria della fattoria in questione, Luka, il migliore amico da dieci anni di Stella e suo amore segreto (o quantomeno segreto per lei e palese per chiunque altro in paese), Beckett, l’affascinante ma quanto mai burbero e orsesco responsabile della coltivazione degli alberi (ha una innata capacità di eclissarsi e di ignorare tutte le signore del paese che ogni volta che è in vista non possono fare a meno di fargli gli occhi da triglia), e infine Layla, la maga dei dolcetti che tutti amano e adorano e fidata spalla, con sempre un buon consiglio a portata di mano per Stella.

Quando acquisti un terreno mezzo fatiscente da rimettere in sesto per farne la fattoria del Natale dei tuoi sogni, con gli alberi, le decorazioni, i dolcetti, la pista di pattinaggio per famiglie e addirittura l’incontro con gli aiutanti di Babbo Natale, in un piccolo paesino in cui tutti conoscono tutti e c’è letteralmente una rete di informazioni per diffondere notizie e pettegolezzi alla velocità della luce, ma anche per organizzare gruppi di aiuto per giovani disperate, di sicuro non ti aspetti che dopo poco l’avvio dell’attività gli imprevisti e i debiti ti mandino quasi sull’orlo del tracollo. Eppure nonostante tutta la cautela, l’impegno e l’amore che ha messo Stella nella sua piccola attività, questa è proprio la situazione che si ritrova ad affrontare e che teme di divulgare per paura che chi le sta vicino possa allontanarsi da lei (paura che le è rimasta da un trauma passato). Quando le si profila una enorme occasione all’orizzonte per risollevare le sorti della fattoria e risolvere tutti i suoi problemi sotto forma di concorso per una piattaforma social promosso da una nota travel influencer, Stella non perde tempo e compila l’iscrizione, con un piccolo particolare fuori posto però: al momento di compilare il campo su chi ha avviato l’attività inserisce anche la presenza di un fidanzato, peccato che costui nella realtà non esista; per risolvere l’inghippo, dopo che il povero Beckett ha avuto quasi una crisi isterica all’idea di fare la parte del finto fidanzato durante la visita dell’influencer, l’unica soluzione possibile per la protagonista è quella di chiedere a Luka, il suo migliore amico di cui è innamorata cotta e stracotta da tempi immemori.

 Quest’ultimo non si fa pregare troppo e in men che non si dica la messinscena va in atto, con grande gioia di tutti, compaesani compresi, che aprono un giro di scommesse e di informazioni degno della CIA per annunciare a chiunque la lieta novella. Ben presto, però, i contorni della finzione diventano notevolmente sfumati a favore di una realtà in cui sentimenti a lungo negati diventano impossibili da nascondere ancora. In tutto ciò, la comunità intera si mobilita per far riuscire Stella nella sua impresa di conquista della fama, tutti tranne qualcuno. Da qualche tempo infatti l’attività è vittima, oltre che della colonizzazione di una famigliola di felini e dei liceali che la usano come punto di ritrovo, di episodi inspiegabili, piccoli intoppi in un meccanismo che altrimenti funzionerebbe per benino, il più grave dei quali è la perdita di una intera sezione della piantagione di alberi che invece di crescere sani e dritti sono malaticci e deboli, tanto da sembrare usciti da un film di Tim Burton. Nulla di tutto questo però riesce a scoraggiare la protagonista che è decisa a non mollare l’idea del suo sogno e fa di tutto per continuare ad andare avanti, concorso con l’influencer compreso. Il giorno fatidico arriva e, nonostante tutti gli imprevisti, la recita e la fattoria sembrano riuscire a convincere tutti, le luci funzionano, la pista di pattinaggio riscuote successo e i compaesani fanno i turni letteralmente per far sì che ci sia sempre qualcuno di rappresentanza e fili tutto liscio. Fino a quando... non viene tutto a galla e per un attimo la situazione sembra precipitare in una spirale senza speranza; ovviamente poi tutto si risolve nel migliore dei modi in pieno spirito natalizio.

Lo stile di questo libro è molto semplice e lineare, non ci sono colpi di scena ed è tutto abbastanza prevedibile, proprio come in quei tipici film che per la televisione iniziano a trasmettere già da fine novembre. La bellezza di questo libro non sta infatti in una trama complessa o particolarmente innovativa, sta nei personaggi che nella loro semplicità conquistano il lettore, di ognuno di loro ci si ritrova a voler sapere sempre qualcosa di più, dallo scontroso Beckett fino alla regina dei dolci Layla. Lovelight è una classica lettura cosy, che si legge quando si ha bisogno di qualcosa senza troppe pretese ma che comunque possa strappare un sorriso o che riesca a distrarre dalla frenesia del pre-festa che coglie tutti nel mese di dicembre. Immergendosi nella fattoria di Natale di Stella, si entra in un contesto fuori dal mondo, ma talmente caldo e accogliente nonostante la neve che viene descritta, che non si desidera altro che farne parte. Una storia che non ha niente di pretenzioso e di folle ma che a volte è proprio quello che fa al caso nostro.
Eleonora


Fonte immagini: Pinterest

giovedì 21 dicembre 2023

Review Tour: "L'amore di tutta una vita" di Amy Aislin (a cura di Giulia)

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi il blog partecipa al Review Tour di una piccola novella natalizia edita Queen Edizioni, ovvero L'amore di tutta una vita, uscita nella collana digitale Kiss Publishing. Inizia anche la nostra settimana di recensioni a tema Natale, perciò seguiteci per scoprire di quali libri vi parleremo nei prossimi giorni.
Un ringraziamento alla casa editrice per la copia digitale del romanzo in cambio di un'onesta opinione.

L'amore di tutta una vita
di Amy Aislin

Prezzo: 2,99 € (eBook)
Pagine: 167
Genere: romance, contemporary romance, m/m
Editore: Queen Edizioni (collana Kiss Publishing)
Data di pubblicazione: 12 dicembre 2023

Tornato a casa per passare del tempo con sua madre durante le festività, Christian vorrebbe evitare a ogni costo di incappare in Riley, il suo amico d’infanzia. Il ragazzo che è stato il suo unico amore, prima di diventare il suo ex. Ma Riley fa comunque la sua comparsa, in tutta la sua alta e cesellata biondezza. Lo stesso ragazzo che lo ha abbandonato sei anni prima, spezzandogli il cuore. Chi l’avrebbe mai detto che è ancora innamorato di quell’idiota? Dopo una brillante carriera, Riley ha dovuto lasciare la NHL per un infortunio, ma ora gestisce una pasticceria tutta sua e conduce una vita tranquilla, tra quiche e cupcake per i suoi clienti. Poi, dal nulla, Christian torna nella sua vita e lo spinge a mettere in discussione le sue scelte. Soprattutto quella fatta sei anni prima, e che lo ha allontanato dalla vita di Christian. Se solo avesse il coraggio di dirgli quello che prova davvero per lui...

Buongiorno a tutti e a tutte! Sono lieta di iniziare la settimana di recensioni natalizie parlandovi di L'amore di tutta una vita, di Amy Aislin, libro che mi è stato omaggiato gentilmente dalla Queen edizioni e che è uscito il 12 dicembre per la collana Kiss Publishing. Quando Franci mi ha proposto questo libro ho subito colto la palla al balzo, in quanto leggendo la trama emergevano molte caratteristiche che sapevo mi sarebbero piaciute, e in più era evidente la dolcezza del libro.

Una piacevole novella di Natale, molto breve, letta proprio in due orette scarse, che ha saputo addolcire la giornata funesta che traspariva fuori dalla finestra della camera. Una storia molto carina, in grado di intrattenere chiunque, grazie anche allo stile leggero e scorrevole dell'autrice.

In questo m/m, ho avuto modo di incontrare due protagonisti in un certo senso sconfitti dalla vita, che dopo essersi ritrovati intravedono la famosa luce in fondo al tunnel, tunnel che si erano creati da soli a causa delle loro azioni. Christian, il protagonista della storia, farebbe di tutto pur di non tornare a casa dalla madre per le vacanze, non tanto per la madre che ama con tutto il suo cuore, piuttosto per non dover incappare nel suo primo vero amore, ovvero il ragazzo che gli ha rubato il cuore, se n’è preso cura, per poi spezzarlo senza pensarci due volte. Quello che non sa è che il destino a volte è crudele e che ciò che appare o crede vero non è mai la realtà.

Riley, è sempre stato un brillante giocatore, dopo aver dovuto lasciare la NHL per un bruttissimo infortunio, si è rifugiato nella città in cui ha sempre vissuto da bambino, il piccolo paese nel quale ha conosciuto il suo unico vero amore. Qui ha aperto una pasticceria, che però non decolla, è sempre tutto molto piatto e arranca cercando di arrivare a fine mese.

Finché una sera, vicino Natale, alla sua porta non si presenta una persona che lui non avrebbe mai pensato potesse tornare in paese. Christian dopo essere stato ingannato dalla madre e portato alla porta di quella pasticceria, dal suo canto, non si sarebbe mai immaginato che il proprietario potesse essere proprio lui, Riley.

Una storia molto tenera che vede come protagonisti due personaggi altrettanto dolci. Christian e Riley sono così diversi all’apparenza ma poi così simili nel profondo, per un solo secondo negli anni trascorsi non hanno mai smesso di amarsi e lo dimostra il loro abbraccio appena Chris varca la soglia della pasticceria. Christian è uno di quei protagonisti brontoloni e scontrosi, che sembrano non avere a cuore niente e nessuno, mentre Riley è uno di quei protagonisti ottimisti e propositivi.

Appena i loro sguardi si incrociano di nuovo, entrambi capiscono che il tempo trascorso separati sembra come cancellarsi e che quindi tutti i loro sentimenti, tenuti nascosti, sono pronti a riemergere e a trasformarsi in quello che sembra un vero e proprio miracolo di Natale.

Solo che i loro sentimenti non potranno annullare il male che si sono fatti in passato e soprattutto niente potrà risolversi se non sono sinceri l’uno con l’altro. Perché il problema di questi due protagonisti è proprio la sincerità, si amano, però purtroppo non se lo dicono, sembrano ascoltare i propri sentimenti eppure non hanno capito nulla di quello che provano l’uno per l’altro.

Questa è una di quelle storie che consiglio se volete proprio staccare la testa dalla realtà, è una storia davvero super dolce, un second-chance, con quel pizzico di sensualità che ci sta sempre.

Giulia


Photo credit: @_gbooklover_

mercoledì 8 novembre 2023

Recensione in anteprima: "Absinthe" di Selene Alaska

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi sono qui con una nuova recensione. La scrivo con animo leggermente rinfrancato perché pare che stamattina l’autunno, dopo un paio di finte, si sia deciso ad arrivare (ma forse sarebbe meglio non cantare ancora vittoria). E così, con la pioggia in sottofondo e un’aria più respirabile dei giorni scorsi, mi accingo a parlarvi di Absinthe, di Selena Alaska, un romanzo in uscita proprio oggi per Triskell Edizioni.
Ringrazio la casa editrice per la copia digitale omaggio in cambio di un’onesta opinione.

Absinthe
di Selene Alaska

Prezzo: 4,99 € (eBook) 16,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 343
Genere: romance M/M, dark academia, fantasy
Editore: Triskell Edizioni
Data di pubblicazione: 8 novembre 2023

La morte, signora volubile e temuta, veglia su ogni anima e la brama. L’ultimo respiro di ogni essere finito le appartiene e chi osa cercare di ingannarla non può che essere condannato a un’eternità di dolore e sofferenze. La morte è un bacio di gelida quiete, l’eternità è un nulla viscoso di peccato. Julian è sfuggito alla morte diventando un vampiro, ma la maledizione di un’eternità di sangue l’ha messo in catene. James è sfuggito alla morte diventando un demone, ma la morte gli è comunque rimasta dentro e lo segue in ogni dove da quando è tornato dall’inferno. I cuori di entrambi vivono in un passato da dimenticare, i corpi si muovono in un presente in bilico tra vizi e virtù. Le menti, le colonne portanti della loro esistenza, sostengono il gran tempio delle loro vite nutrendosi d’arte. E il passato dimostrerà di non essere poi così impotente sul loro presente. Jago, burattinaio inarrestabile, ha sete di vendetta e niente gli impedirà di ottenerla: Julian è il suo antagonista da annientare e James un mero strumento da piegare. Peccato che James, un dandy che mai si è inchinato davanti ad anima viva o morta, non appartenga a nessuno se non alla musica del proprio violino. Peccato che Julian, un affascinante Conte dalle fattezze angeliche, annientato dal senso di colpa per i propri errori passati, si rivelerà più interessante e nobile di quanto prospettato.

James era vizioso, era un demone, un peccatore incallito, ed era anche un esteta. Viveva per il piacere e la bellezza, li ricercava appassionatamente, e Julian era la sintesi di entrambi. Una sintesi letale e irrinunciabile.

Absinthe
è il romanzo d’esordio di due ragazze, Selene e Alaska, che hanno deciso di unire la loro passione per la scrittura e per l’arte e dar vita a un libro che è un vero e proprio elogio all’arte in tutte le sue forme. Ma, soprattutto, hanno dato vita a James e Julian, due personaggi, come loro, pieni di passioni ma anche di qualcos’altro. Dolore: ecco cosa accomuna principalmente il vampiro Julian Faustus Ravensward e il demone James Sirius. Il loro passato è un groviglio di dolore, di rimpianti, di sensi di colpa, rabbia e nostalgia e solo l’interesse verso l’arte ha fatto sì che quel dolore fosse leggermente più sopportabile per entrambi. Julian, conte e grande mecenate, ha aperto l’Oblivion Theatre, mentre James si dedica alla musica del suo violino e vive nella contemplazione dei grandi geni creativi del passato, ma anche in un’inquietante immobilità che divora le sue giornate. Fanno vite separate ma quando uno dei vampiri più influenti di Londra, Jago, contatta James costringendolo a prendere parte ai suoi piani, il demone si ritrova a doversi avvicinare a Ravensward e giocargli un brutto tiro. Jago ha manie di grandezza e vuole allargare il suo dominio, ma in ballo c’è molto altro. Vendetta. Una vendetta che viene da un passato mai chiuso e che si porta dietro un grande segreto.

James non ha preventivato, però, che una volta entrato nell’orbita di Julian molte cose per lui cambieranno, in primis i suoi pensieri. Julian, angelo biondo, oscuro e tentatore, ha su James l’effetto di una calamita e diventerà per lui una vera ossessione.  James si avvicinerà al vampiro per fare il gioco di Jago ma finirà col restare intrappolato in qualcosa di più imprevedibile e pericoloso, un’attrazione potente che non aveva previsto. Julian, dal canto suo, non è così propenso a fidarsi di un demone. Il suo autocontrollo, la padronanza di sé, riescono ad aiutarlo per gran parte del tempo, ma diventa sempre più difficile con James che osa sempre di più. Come se non bastasse, il demone sembra riuscire a tirar fuori un lato di lui che ha sempre voluto tenere nascosto. James sembra comprenderlo meglio di chiunque altro, capire il suo dolore, avere anche lui delle angosce dovute a un passato che, per quanto ci si sforzi, non si riesce a cancellare. 

La sua figura eterea, il modo divino in cui suona il violino, il modo in cui riesce ad attirarlo a sé con un solo sguardo, il sapore peccaminoso del suo sangue, poi, non fanno che complicare le cose. E così ci ritroviamo a leggere di un legame che non dovrebbe nascere ma al quale nessuno dei due riesce a resistere, una lotta tra dovere e potere... un vampiro e un demone che scorgono l’uno nell’altro dettagli che mai avrebbero creduto di poter amare, considerando soprattutto quante ne hanno passate e quanto sfiduciati verso la vita sono da sempre. Ma la loro natura malinconica non sta per estinguersi del tutto, dà loro un’effimera parvenza di beatitudine per poi servire il dramma al momento opportuno...

Absinthe è una storia che nasce su Wattpad ma, a differenza di altre storie che ho letto provenienti da questa piattaforma, non presenta gli stessi difetti. E questo è già un punto a favore. Ho apprezzato molte cose di questo libro, in primis lo stile delle due autrici, uno stile abbastanza ricercato, con un vocabolario e dialoghi degni di una storia incentrata su varie forme d’arte. Non mancano citazioni importanti, citazioni musicali - Chopin, Tchaikovsky, Debussy... - ma anche letterarie come William Shakespeare, Christopher Marlowe (che nella trama ha anche un ruolo emblematico), Oscar Wilde, Dante Alighieri e molti altri. Ogni elemento trova il suo posto nella storia, nulla è buttato a caso, anzi ci sono collegamenti con fatti reali che ho trovato anche molto interessanti (come appunto il sopracitato Marlowe e il suo rapporto con Julian, nonché la nascita del suo Dottor Faustus). 

Non ho disdegnato nemmeno le atmosfere, sempre abbastanza decadenti, nostalgiche e che in gran parte si rifanno al Romanticismo ottocentesco, con le sue tematiche di angoscia, delusione, sofferenza, esaltazione di sentimenti, di spiritualità, tensione verso l’infinito, travalicamento di confini, aspirazione all’immortalità, solitudine. In questi termini il romanzo è riuscitissimo e anzi faccio i miei complimenti alle autrici perché sono riuscite a donare alla loro storia una forma convincente sia esteriormente che nel contenuto. Non aspettatevi una storia d’amore che si consuma rapida, qui abbiamo un sentimento che nasce lento, come “la nenia di un carillon”, un carillon rotto che però ritrova il suo ritmo non appena Julian e James si rendono conto di quanto sono importanti l’uno per l’altro. Nonostante tutte queste fantastiche premesse, mi duole dire però che non sempre sono riuscita a sentirmi vicina ai personaggi; nello sforzo di dare al romanzo un’identità così interessante, profonda e convincente, ho avuto l’impressione che qualcosa sia venuto a mancare nella costruzione, non tanto dei personaggi, quanto della loro relazione, che nasce con troppa facilità. È comunque soltanto una sensazione, diciamo che non ho provato quel batticuore tipico che si dovrebbe provare quando due personaggi interagiscono tra loro e s’innamorano, quando la tensione è resa talmente bene che al primo sfioramento il cuore collassa. Mi è mancata questo tipo di emozione, sebbene la loro storia mi sia piaciuta davvero molto. Del resto, i momenti più intriganti sono stati proprio quelli riguardanti le loro interazioni, e dunque la narrazione dal loro punto di vista, mentre ho trovato un po' meno coinvolgenti i pov degli altri personaggi, ma non meno validi. Anzi, l'intreccio che si è venuto a creare tra presente e passato si è rivelato molto appassionante.

Absinthe è un romanzo che va gustato, non troverete grande azione, nemmeno grande originalità nelle dinamiche, ma potrete lasciarvi avvolgere dalle atmosfere affascinanti al sapore d'assenzio, dalle gotiche ambientazioni, dalle frasi poetiche, dalla musica e dall'amore per l'arte che ogni pagina sembra emanare. Di sicuro vi stupirà. Se amate le vibes dark academia, se vi piacciono le storie dark e gli amori tormentati e ossessivi, se non disdegnate gli autori del passato e gli elementi soprannaturali, allora apprezzerete sicuramente Absinthe. Il libro si presenta ben curato nella forma, con anche alcune illustrazioni a rendere la lettura più immersiva. 

Fonte immagini: Pinterest

venerdì 20 ottobre 2023

Review Party: “The night we met" di Agnese Naselli (a cura di Marika)

Ben ritrovati su questi canali librosi, Coffeeaholics adorati!
L'autunno è arrivato e i primi cenni al fresco si fanno sempre più evidenti, e dunque quale stagione migliore se non questa per tirare fuori tisane, film e libri con storie emozionanti? Non a caso ho aperto questo periodo leggendo un romanzo sicuramente commovente che, come fine ultimo ha quello di sensibilizzare il lettore a delle tematiche davvero importanti e molto spesso, poco conosciute. Sto parlando, senza ombra di dubbio di The night we met, una storia scritta e percepita visceralmente da Agnese Naselli che, con delicatezza, sensibilità e coscienza ci racconta le vicende di due anime che nel tempo hanno imparato a convivere con il dolore di diversa natura.

The night we met
di Agnese Naselli

Prezzo: 4,99 € (eBook) 16,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 349
Genere: office romance
Editore: self-publishing
Data di pubblicazione: 5 ottobre 2023

A volte, una notte può cambiare l’intero corso di una vita. O di due. Maddison ha quasi trent’anni quando vede il proprio futuro sgretolarsi davanti ai suoi occhi: costretta a perdere in un colpo il lavoro, l’appartamento dei suoi sogni e la ragazza che ama, decide di trascorrere la serata nel suo locale preferito per evitare di piombare nella più completa autocommiserazione. A catturare la sua attenzione, un affascinante sconosciuto che continua a osservarla, qualche drink più in là. L’attrazione tra i due è degna di un magnete, ma il destino è campione universale d’ironia, perché Maddie non sa ancora di avere davanti agli occhi il suo futuro capo.

Tutto ha inizio come in una scena di un film: una ragazza disillusa dalla vita, siede al bancone di un bar newyorkese in cerca di nulla, se non di distrazione da problemi che le affliggono l'anima. Guardandosi intorno incrocia lo sguardo di un uomo, interessante tra le altre cose, che sembra avere un quid intrigante e magnetico. E proprio quando la scena sta per raggiungere il suo climax, viene spezzata da un frequentatore assiduo del bar che, ubriaco, cerca di approcciare la ragazza amareggiata. E qui, come nelle più classiche romanticherie ci si aspetterebbe un cavalleresco soccorso dell'uomo ipnotico per far sì che la storia si incastri perfettamente nei cliché di genere, ma ahimè, la protagonista non è una dama in cerca di assistenza, è nientepopodimeno che Maddison McKenzie, che assesta un pugno alla comparsa ubriaca, smorzando fantasticherie da fanciulla indifesa. La vita della nostra protagonista è più che incasinata: ha perso il lavoro, la ragazza che amava, e deve lottare tutti i giorni contro il suo stesso corpo a causa di una patologia che le provoca dolore cronico e che in molti non comprendono. Ma deve combattere e far sì che la sua vita continui nel miglior modo possibile. E così fa. Sopravvive a una relazione naufragata, a lavori precari, alla solitudine e a dolori che le bloccano il corpo, ma non la volontà ferrea. E con un salto temporale di un anno, la ritroviamo pronta a diventare segretaria del CEO di una rinomata azienda chiamata Torres Group, diretta da Jimin Torres, un uomo tutto d'un pezzo, instancabile, esemplare e magnetico come... come l'uomo del bar incontrato un anno prima! 

Infatti destino vuole che Jim, sia proprio la stessa persona e che la riconosca. Cominciano così giorni di lavoro, pressione, momenti di sconforto accompagnati da altrettanti di dolcezza, conoscenza profonda di sé stessi e dell'altro, segreti che spingono dolorosamente per essere condivisi e smorzati, conflitti contro il proprio animo e il proprio corpo, l'esternazione di sentimenti forti, e l'accettazione come propria dell'oscurità della persona amata. Maddie e Jim, faranno un vero e proprio percorso psicologico sia nei meandri della loro psiche, sia nella loro relazione a tratti difficile per le loro personalità, a tratti semplicemente perfetta per l'incontro di due anime destinate. 

Agnese Naselli dà prova ancora una volta di essere capacissima nell'intessere tematiche forti e poco discusse a situazioni di vita ordinaria, e lo fa utilizzando un linguaggio colloquiale e uno stile diretto per raggiungere - senza troppi fronzoli - il cuore delle vicende. Vicende che vedono in primo piano dei protagonisti forti e fragili, determinati e titubanti, ma coscienti di sé stessi e delle problematiche contro cui quotidianamente si battono per avere la meglio. Protagonisti veri e genuini che si traducono in Maddison, una ragazza come tante, con una vita normale costellata da alti e bassi e da continui dolori che, come un nemico in guerra, possono colpirla all'improvviso senza preavvisi e condannarla a mettere in pausa la sua vita. Un avversario invisibile, ma poco silente che prende il nome di Fibromialgia e che pur avendo un titolo, continua a essere poco conosciuta e a lasciare dietro di sé una scia di ignoranza nelle persone. Maddison l'affronta, la combatte e ci sono giorni in cui vince e altri in cui perde, ma non lascia andare la volontà di avere il controllo, tanto da svolgere un lavoro non proprio facile e di continuare a mettersi in gioco senza cercare la pietà del mondo e la compassione. Corrispettivo maschile di Maddison è Jim, un uomo apparentemente dedito anima e cuore al suo lavoro, ligio e integerrimo, e fin troppo serio, che nasconde una parte di sé a tutti cercando di lottare perennemente contro un mostro chiamato Disturbo da stress post-traumatico, un malessere causato da un evento sconvolgente della sua infanzia che sin da allora gli ha causato incubi, sensi di colpa, ricordi nefasti, una sorta di terrore nell'avvicinare persone in senso romantico e la quasi incapacità di esprimere ed esternare i suoi sentimenti più profondi. 

In conclusione, The night we met è un romanzo che oserei definire di formazione: da un lato per la sensibilità e la chiarezza con cui l'autrice affronta determinati argomenti, e dall'altro per una storia che ha non solo lo scopo di emozionare, ma anche quello di coinvolgere e responsabilizzare il lettore verso tematiche importanti.
Voto: 5 tazzine di caffè nero (come lo gradisce il nostro caro Jim) per un romanzo che ha protagonisti dalle vite dolci e amare.
Fonte immagini: Pinterest

giovedì 12 ottobre 2023

Recensione: "Ci mancavi solo tu" di Mariana Zapata (a cura di Eleonora)

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi la nostra Eleonora ci delizia con la recensione di un romance un po' particolare ma molto "coccoloso". Si tratta di Ci mancavi solo tu, dell'amatissima autrice Mariana Zapata. Scoprite questa storia che vede come protagonista un supereroe con tanto di mantello e tutina attillata e fateci sapere se l'avete letta ed è piaciuta anche a voi ;) A presto!

Ci mancavi solo tu
di Mariana Zapata

Prezzo: 5,99 € (eBook) 9,90 € (cop. flessibile)
Pagina: 644
Genere: contemporary romance
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 2 maggio 2023
Acquista su: IBS, laFeltrinelli (link aff.)

Sono tante le cose che possono finire per caso in un giardino. Un pallone, un uccellino caduto dal nido, un aquilone. In quello di Gracie Castro, però, è piombato qualcosa di molto originale, o meglio, qualcuno: l’uomo più sexy che abbia mai visto, seminudo e gravemente ferito. Ma la serie di assurdità non finisce qui: lo sconosciuto è il Difensore, uno dei tre individui noti in tutto il mondo per essere impegnati in un’eterna lotta contro il male e le ingiustizie. In pratica dei supereroi che però... esistono davvero. Chi non desidererebbe incontrarli almeno una volta nella vita? Figuriamoci trovarsene uno in casa! Per Gracie, invece, è solo una grandissima rottura: è una tipa decisamente solitaria, e di certo non era in cerca di compagnia. Come se non bastasse, il suo ospite inatteso è scontroso e maleducato, tutto il contrario di ciò che ci si aspetta da un supereroe. Invece di metterlo alla porta, però, Gracie decide di dargli una mano a rimettersi in sesto, ma solo per il bene dell’umanità, sia chiaro! Ancora non sa che quella decisione potrebbe cambiare per sempre il destino di entrambi...

Altro giro altro romance, stavolta con un pizzico di fantasy che rende il nuovo romanzo di Mariana Zapata una storia con delle vibes un po’ alla Marvel. Ci piace. Anche in questo caso Ci mancavi solo tu è uno slow-burn, tra i più slow che abbia mai letto se devo essere sincera, abbinato al trope del grumpy-sunshine, il grumpy in questione potrebbe dare lezioni a Brontolo su come essere scorbutico, giusto per dare un’idea. La protagonista del libro è Gracie, una ragazza orfana, braccata sin da quando è una bimba da un cartello mafioso a causa dei suoi genitori. Vive la sua vita e le sue giornate in totale solitudine, riducendo i suoi contatti al minimo necessario, senza amici e lavorando da remoto come insegnante di lingue sempre però camuffando la sua identità. Ad affiancarla per tutte le traversie del libro e poi a farle da partner (sotto costrizione e parecchio reticente) c’è Alexander, un personaggio alquanto particolare e scorbutico che è letteralmente piombato giù dal cielo nel giardino della nostra protagonista. Ora come fa una persona normale a cadere “come corpo morto cadde” dal cielo, direte voi? Semplice, Alexander non è una persona normale, la sua divisa quotidiana infatti è una tutina attillatissima dotata di mantello svolazzante, vi dice niente? Ebbene, giusto per mettere tutte le carte in tavola, il nostro bel peso morto dalle ossa frantumate fa parte della cosiddetta Trinità, una squadra di supereroi con casa base negli Stati Uniti che svolazzano in giro per il globo con i loro superpoteri, e che farebbero invidia pure a Superman, a salvare la gente da disastri e cataclismi vari; lui viene identificato come Difensore perché nessuno conosce il suo nome o anche solo la sua faccia. Anche loro hanno dei punti deboli e infatti il suddetto si ritrova completamente in balia di una piccola umana mentre è a malapena in grado di tenere gli occhi aperti. Gracie, un po' titubante e spaventata a morte, decide comunque di ospitare il supereroe finché non si riprende e così ha inizio la loro convivenza seguita dappresso dalla sfortuna più nera. Alexander, infatti, ha appena fatto in tempo a riprendersi un attimo che entrambi vengono rapiti dal cartello, il quale dopo una soffiata sull’indirizzo di casa di Gracie, fa una retata e prende in ostaggio i due disgraziati per estrapolare alla giovane informazioni riguardanti una somma di denaro, piuttosto ingente, che i genitori di lei avrebbero sottratto. La situazione di miseria e tortura costringe i due malcapitati a stringere una sorta di alleanza per la sopravvivenza, nonostante infatti siano insieme da ormai diversi giorni, non si può ancora parlare di amicizia tra loro, siamo ancora allo stadio larvale della tolleranza, almeno per il momento. Si sa però che prigionia e tortura ammorbidiscono gli animi e, se quello di Gracie già lo era nei confronti del Difensore per il semplice fatto che è una persona di buon cuore, quello di lui comincia pian piano a cedere, specie quando vede che la ragazza continua a fare di tutto per proteggerlo nonostante lei sia quella più debole tra i due; questo lo porta a farle una promessa che le garantisce a vita la sua protezione e il suo aiuto, specie quando viene sganciata la notizia che l’abitazione della protagonista è stata data allegramente alle fiamme.

Ad ogni modo, i due riescono ovviamente a scappare (chi riuscirebbe a fermare l’equivalente di Superman senza kriptonite? Niente e nessuno) e così ha inizio la fase tre del piano, ricominciare da capo a vivere, stavolta però a casa di Alexander e in mezzo a tutta la sua famiglia, anche loro personcine alquanto particolari. Con calma estrema e con molta fatica cominciano a subentrare i sentimenti, la lentezza con cui si aggiungono alla storia ha qualcosa che ricorda i bradipi, ma sono di un'adorabilità disarmante, e con una presa di coscienza dopo l’altra pian piano arriviamo alla fine del libro e al finale tanto sospirato quanto meritato.

Ci mancavi solo tu è un romance atipico, nonostante lo abbia adorato lo definirei comunque un piccolo mattoncino, nel senso che non l’ho trovato così felicemente leggero e semplice da leggere, specie all’inizio, sarà per la lentezza con cui si sviluppano i rapporti tra i due, sarà per il fatto che bisogna ancora capire molte questioni o perché di fatto prima del rapimento da parte del cartello succede obiettivamente ben poco, per una buona parte del libro sono andata molto a rilento. Mi è piaciuta la componente supereroica del romanzo e come viene contestualizzata, sia per i supereroi stessi sia in relazione con gli esseri umani; molto interessante anche il superamento delle barriere emotive e di fiducia della protagonista, così come il rapporto che si sviluppa tra Gracie e Alexander nella seconda metà del libro, nonché quello tra lei e la famiglia di lui. La scrittura di Mariana Zapata è molto semplice e tranquilla, come in tutti i suoi romanzi, non ci sono grandi stuzzicamenti, schermaglie e tensioni latenti ma in compenso largo spazio alle emozioni e alle discussioni su di esse. Non ci sono colpi di scena, la verità svelata a metà libro è facilmente intuibile da subito ma questo non compromette la buona riuscita della storia che si concentra piuttosto sui singoli personaggi e sulle interazioni tra di essi. Ho apprezzato particolarmente il dubbio che attanaglia Alexander e che fondamentalmente è alla base di quello che gli capita e delle sue azioni del libro, l’ho trovato estremamente verosimile nella rappresentazione dei comportamenti umani ed una domanda del tutto lecita che può sorgere, penso, se si fa una tipologia di servizio come quello che fanno i membri della Trinità. Ricapitolando, il libro è lento e non proprio una scivolata nell’olio da leggere? Si, specie nella prima parte. L’ho riletto comunque un altro paio di volte a poca distanza dalla prima? Sì, è troppo troppo coccoloso. Dunque il voto finale che si merita questo romanzo è 4 stelle.


Eleonora



Photo credit: @eleonoranicoletto

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