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domenica 10 maggio 2020

Lettura a Tappe: "Vento di Kornog" - Capitoli 9-13 + Ispirazione bretone

Buon pomeriggio, cari lettori caffeinomani! ^^
Eccoci alla seconda tappa della speciale lettura di "Vento di Kornog" (la prima la trovate QUI), un libro che, ve lo dico, mi sta davvero prendendo moltissimo. Nonostante conoscessi già gli eventi, perché ho letto lo spin-off, l'autrice sta comunque riuscendo a sorprendermi pagina dopo pagina. Misteri ad ogni angolo e, allo stesso tempo, ogni cosa sembra pronta ad incastrarsi alla perfezione al momento opportuno. Non vedo l'ora di leggere il resto! Ma, intanto, parliamo dei capitoli letti per questa tappa, ovvero dal 9 al 13, cinque capitoli che iniziano a farci entrare nel vivo della storia, ma ancora non del tutto. 

Tappa 2: Capitoli 9-13

Claire è ospite dei Laouenan, dopo aver avuto un incidente sulla scogliera ed essere stata aiutata da Damien. La tempesta la costringe a restare più del dovuto nel loro maniero, ma già dai primi momenti in casa Laouenan, Claire sente di avere un legame con quella famiglia, con quella casa. Le visioni di se stessa bambina gliene danno l'assoluta certezza ed è per questo che vuole saperne di più. Una notte, non riuscendo a dormire e andando in cerca della biblioteca, si imbatte in una stanza misteriosa, la stanza del nonno di Damien, Loic. Quello che crede però di vedere in quella stanza e che la terrorizza non è altro che una delle sue visioni. Intanto, la permanenza al maniero si allunga, con evidente disappunto della zia di Damien, Marie, che dal primo momento sembra non vedere Claire di buon occhio. Così come la domestica Genevieve che, trincerata dietro un mare di superstizioni, oltre che alla fedeltà per la famiglia, tende a vedere in Claire una portatrice di sfortuna. In effetti, da quando Claire è ospite dei Laouenan accadono strane cose. La più eclatante consiste nel ritrovamento di una cassa, in un giardino abbandonato dietro casa, che nasconde un grosso segreto. Chi ha nascosto quella cassetta e perché? Un segreto inquietante che incuriosisce Claire ancora di più e che la costringe a scegliere Damien come alleato per cercare insieme di scoprire la verità. 

Sono solo cinque i capitoli letti questa volta ma davvero incredibili e ricchi di avvenimenti. Intanto, insieme alla protagonista, abbiamo modo di esplorare il maniero che si rivela all'altezza delle aspettative, immenso e pieno di segreti. Non solo! Claire scoprirà anche un giardino abbandonato, dalle fattezze gotiche, che sarà sipario di una delle scoperte più sconvolgenti. Ovviamente, non vi rivelo troppo perché sapete che non voglio fare spoiler, ma cono curiosa di saperne di più in merito. Per quanto riguarda i personaggi, oltre a conoscere un po' di più Damien (anche se resta ancora molto enigmatico), facciamo la conoscenza di Delphine, cugina di Damien, che sarà poi la protagonista dello spin-off "Il Respiro del Tempo". Delphine ci viene presentata come una ragazza solare ed entusiasta, che apprezza da subito la presenza in casa di Claire e si comporta con lei come con una sorella. Sua madre Marie è, invece, una donna che tiene molto alle apparenze e che non vede l'ora di sbarazzarsi di Claire, soprattutto vedendo quanto il nipote le ronzi intorno. Ma più di ogni altra cosa, c'è un dettaglio che viene fuori alla fine del tredicesimo capitolo, ovvero che sui Laouenan esiste una maledizione molto antica e sembra che solo Damien possa spezzarla. In che modo? Lo scopriremo solo proseguendo la lettura :)

Ho fatto una fatica enorme a interrompermi al tredicesimo capitolo, ieri sera, vi giuro che questa storia tira come non mai! Davvero, io non capisco come Vento di Kornog non sia sulle bocche di tutti, è una storia talmente intrigante e affascinante che proprio non me ne capacito. Spero vivamente che stiate seguendo questa iniziativa con interesse e che seguiate il mio consiglio di leggere questa storia
di Alessia Litta, perché merita come poche. 

E, adesso, si passa a parlare dei luoghi che hanno ispirato l'autrice, luoghi magici, dal fascino gotico, appartenenti alla terra bretone. Vi lascio direttamente leggere le parole dell'autrice e  ammirare le foto che lei stessa ha scattato quando ha visitato di persona quei luoghi. Ho pensato che sarebbe stato più carino vedere con i suoi occhi la terra che l'ha ispirata e Alessia è stata così gentile da accettare di condividere i suoi scatti. 

Ispirazione bretone

"L’idea per l’ambientazione bretone, come già raccontavo nella prima tappa, mi è venuta su suggerimento di mio marito, quando mi sono resa conto che per il mio mistery (un po’ gotico) non volevo gli stessi luoghi di tanti romanzi che già circolavano. Avevo già in testa alcune idee per la mia storia, ma ero pronta a farmi ispirare da quello che avrei visto. Sì, perché per questo romanzo volevo fare le cose per bene, volevo toccare con mano. Ed è per questo che siamo partiti per la Bretagna.
Ebbene, quello che ho visto, ascoltato, respirato è finito tutto nella storia di Claire e Damien. Perché mi sono accorta presto che la Bretagna aveva tanto da offrire per questa storia, a tal punto da diventarne la terza protagonista.
E mentre giravo la regione, passando di città in città, di scogliera in scogliera, la storia prendeva sempre più forma.

DINAN
Dinan era perfetta per la città d’origine di Claire, con il centro storico animato, pieno di bar e caffè, e tuttavia ricco di charme con i suoi vicoli medievali e le tipiche case a graticcio.

SAINT-MALO
Di Saint-Malo poi mi sono innamorata, benché non si possa dire che sia “esteticamente” affascinante. Ma il suo centro storico austero, i bastioni imponenti battuti dalle onde e che circondano la città vecchia, la sua storia di città corsara, erano come uno specchio del carattere del misterioso Damien Laouenan.
Devo raccontare un aneddoto su Saint-Malo. Il piccolo incidente a cui Claire ed Eric assistono dalle mura, nel capitolo “La città dei corsari”, è accaduto davvero. Il monumento del Fort National è collegato alla città da una lingua di spiaggia che si attraversa a piedi con la bassa marea. Ma con l’alta marea, la rocca che ospita il forte si trasforma in un’isola. Il giorno che io e mio marito stavamo visitando la città, una coppia si è fatta sorprendere dall’alta marea ed è rimasta bloccata sul Forte. Solo che in quell’occasione non è arrivata la nave dei Laouenan a tirarli fuori dai guai! :-)

PUNTA DI GROUIN
Ma oltre alle città piene di fascino e storia (la regione è anche ricca di dolmen e menhir), è la natura selvaggia della Bretagna che mi è davvero rimasta dentro: la punta di Grouin con i suoi speroni rocciosi battuti dalle onde, il rumore assordante, il sentiero dei doganieri e la brughiera frustata dal vento, i cieli plumbei della Manica… Claire si esalta a fotografare quei luoghi nella storia. Beh, posso dire di aver fatto la stessa cosa anche io!

Insomma, tra storia, natura, leggende e folclore locale, alla fine la Bretagna mi ha offerto un terreno fertile su cui la mia immaginazione ha trovato libero sfogo. Ma ammetto che non è solo questo. La Bretagna non è solo il luogo che mi ha permesso di scrivere la duologia bretone, è una terra che ormai mi è entrata nel cuore e in cui torno ogni volta che posso, per scoprirne le mille sfaccettature (quello di cui vi ho parlato non è che una piccolissima parte!), e perché se sto lontana troppo a lungo, poi mi manca da impazzire. :-)"

******
Sono davvero ammirata! L'autrice ha fatto un lavoro eccezionale, non credete anche voi? La ringrazio immensamente per questo contributo, mi ha davvero lasciato senza parole. 

Per questa tappa è tutto, spero vi sia piaciuta. Non perdete la prossima, il 13 maggio, in cui si parlerà degli ultimi capitoli del romanzo (quindi la parte migliore, in cui tutti i nodi vengono al pettine) e dei protagonisti incontrati :) Vi lascio il calendario con i dettagli dell'evento e vi ringrazio per aver seguito anche questa tappa :)


A presto!
xoxo

2 commenti:

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