Ben ritrovati miei carissimi Coffeeaholics!
Oggi ritorno per parlarvi di un romanzo che nei giorni scorsi mi ha catturata sin dalle prime pagine ed è andato ad imprimersi direttamente sul cuore: sto parlando de La vertigine che ho di te di Gina Laddaga, una giovane autrice italiana piena di passioni e creatività. Io fortunatamente, ho avuto l'occasione di leggerlo in anteprima e di poter partecipare al review party organizzato dalla casa editrice Literary Romance e da Simona Friio che ringrazio profondamente per l'opportunità. E che dirvi del romanzo in questione? Una storia talmente toccante e profonda, e dei protagonisti così veri e pulsanti che vi ritroverete a leggere il libro senza accorgervi dello scorrere delle pagine.
La vertigine che ho di te
Gina Laddaga
Pagine: 174
Genere: romance
Editore: PubMe- Literary Romance
Data di pubblicazione: 1 giugno 2020
Davide Marchesi era perfetto. All'apparenza. Era il ragazzo giusto. Per gli altri. Davide Marchesi era il demonio, ma Leda lo capì troppo tardi.
Leda è una tranquilla ragazza di Firenze. Era solare, allegra e spensierata prima di incontrare Davide. Ora è introversa, diffidente verso gli altri e sempre tesa per paura che lui possa tornare, perché è solo grazie all'intervento del fratello che, accorso in suo aiuto dopo l'ennesima aggressione di Davide, si è scampata la tragedia. Per Leda tornerà mai la normalità? Può fidarsi nuovamente di un uomo? L'incontro con Sebastiano sembra aprire un varco di speranza nel suo cuore ferito. Perché i segni dell'anima sono più difficili da rimarginare di quelli fisici.
Firenze è una città grandissima e meravigliosa e tra le sue strade numerose storie si susseguono, nascono e si trasformano. E proprio qui, in un luogo pregno di bellezze, abita Leda una giovane donna che da qualche anno è diventata una cometa spenta a causa di un evento che ha segnato la sua esistenza e quella di suo fratello gemello, Dema. Una tragedia che ha distrutto i suoi sogni e le sue ambizioni, relegando la sua parte più viva in un angolo remoto della sua anima e costringendola a vivere nella paura, nell'anonimato e con la costante repulsione nei confronti del contatto umano. Contatto che non rifugge con Marta, la sua amica di sempre, nonché spalla in qualsiasi situazione difficile.
E grazie a lei e al suo prorompente carattere, Leda decide un giorno di accompagnarla in palestra, ad una lezione di difesa personale tenuta da Sebastiano, un infermiere gentile che ha deciso di votare la sua esistenza ad aiutare il prossimo e tutte le persone- specialmente le donne- in difficoltà. Leda inizialmente è restia a lasciarsi andare e ad aprirsi con una persona come lui, anche se qualcosa la attrae e percepisce un legame particolare; e Sebastiano, dal canto suo, nonostante i muri apparentemente insormontabili di Leda, cercherà in tutti i modi di entrare nella vita della nostra protagonista e dimostrarle che al mondo non esistono soltanto mostri, ma anche persone in grado di amare e rispettare. Le insidie, non mancheranno di certo, come non mancheranno fantasmi del passato pronti a minare la fiducia e la nuova libertà che Leda riesce a riconquistare con duro lavoro, anche se questa volta, la forza e la determinazione della giovane, la spingeranno a reagire e a ribellarsi verso la gabbia dorata in cui era stata rinchiusa. Lo stile dell'autrice è diretto, incalzante e scorrevole e si accompagna ad un linguaggio fluido, chiaro e ben costruito. Inoltre, tutto è in perfetta armonia: dalle descrizioni di Firenze, agli incastri magistrali tra un passato violento e doloroso e un presente di rinascita e ribellione. Per quanto riguarda i protagonisti invece, a mio avviso, rappresentano il punto focale dell'intero romanzo: troviamo Leda, una donna piena di vita che per pressioni esterne e aspettative altrui, incontra un mostro travestito da perbenista che cercherà di annientare la sua personalità. Durante tutto il corso del romanzo, l'autrice ci mostra in modo graduale e attento la crescita della protagonista che da introversa, chiusa in se stessa e intimorita dal mondo esterno, si trasforma, dando sfogo a tutta la forza interiore per vivere di nuovo una vita serena. Leda, è una vittima che non ha atteggiamenti di vittimismo, al contrario, è determinata a liberarsi dal suo bozzolo di sofferenze perché sa di meritare la felicità. Il suo personaggio è scritto in modo così vivido che vi ritroverete difronte ad una donna che attraversa diverse fasi prima di ristabilirsi completamente e ricominciare da capo, poiché l'autrice è stata brava nel saper raccontare genuinamente sia il dolore, che le confusioni e le gioie che si susseguivano nel cuore di Leda. Abbiamo poi, la sua controparte maschile, Sebastiano, un uomo come pochi che comprende i lati negativi dell'esistenza umana e ne fa tesoro, cercando di dare sollievo a tutte quelle persone che ne hanno bisogno. Ci viene presentato come un ragazzo premuroso e attento che, dopo aver scoperto del passato di Leda, decide di restarle accanto, di ridarle la speranza nel prossimo, e di lottare per lei. Non da meno sono i personaggi secondari come Marta e Dema, rispettivamente un vulcano di vita e un ragazzo che sa nascondere bene le sue sofferenze. Entrambi, legati da sentimenti lontani incapaci di dissolversi.
Personalmente, ho apprezzato particolarmente il romanzo anche per le tematiche trattate con spiccata sensibilità, senza mai scadere nel banale: dalla violenza sulle donne; al coraggio di raccontarlo e mettersi a nudo; alla forza umana di superare le tragedie, alla volontà di ricominciare da capo; alla fiducia verso il prossimo; all'altruismo. Questo dunque, è un romanzo che celebra la vita, le donne e la tenacia che hanno per sopravvivere a tutto. In conclusione, ho amato questa storia dalla prima all'ultima riga e non vedo l'ora di leggere il secondo volume dedicato a Dema e Marta!
5 tazzine di caffè espresso con cioccolato extra fondente per Gina Laddaga e la sua meravigliosa creazione!
Fonte immagini: Pinterest
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