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venerdì 13 agosto 2021

Milk, Cookies&Books: libri a merenda - "Candy Candy. Le lettere" di Keiko Nagita (a cura di Anna)

Buon pomeriggio, lettori! ^^
Anche oggi è giunto l'appuntamento con la merenda libresca. In questo appuntamento Anna torna a parlarci di Candy Candy, in particolare della seconda parte, quella dedicata alle lettere. Se non avete ancora letto la recensione di "Candy Candy" (prima parte), correte a dare un'occhiata al post QUI! E, adesso, vi lascio a questa bella recensione e vi ricordo, come sempre, di lasciarci un segno del vostro passaggio ^^

Candy Candy. Le lettere
di Keiko Nagita

Prezzo: 15,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 245
Genere: narrativa bambini, ragazzi
Editore: Kappalab
Data di pubblicazione: 2 luglio 2015

Sono molti gli eventi che hanno portato in gioventù Candice White Ardlay dall'America al Regno Unito, dove oggi vive. Ormai adulta, Candy rilegge con nostalgia la corrispondenza intrattenuta con amici e conoscenti incontrati nel corso di una vita, dall'infanzia presso l'accogliente Casa di Pony all'adozione da parte della facoltosa famiglia Ardlay, dall'anno scolastico trascorso nel severo istituto Saint Paul fino agli studi per diventare infermiera. Le si stringe il cuore ripensando all'amato Anthony, che aveva creato per lei la rosa Dolce Candy, al travagliato rapporto con il tenebroso Terence, al legame indissolubile con l'ineffabile Albert, all'amicizia incondizionata di Stair, Archie, Annie e Patty, senza dimenticare l'eccentrico benefattore prozio William, che la adottò senza mai palesarsi, e il misterioso Principe della Collina, che la convinse da bambina ad affrontare la vita col sorriso sulle labbra. Lettera dopo lettera prende forma il grande mosaico della vita di Candy, sempre pieno di imprevisti, gioie e drammi, dai primi del Novecento fino all'avvento della Grande Guerra: una ricerca della felicità che Candy ha sempre perseguito attraverso la speranza e la determinazione, senza mai arrendersi.

Ecco la seconda e conclusiva parte del romanzo Candy Candy, grazie al quale, a distanza di più di 40 anni, possiamo tornare, con un misto di allegria e malinconia, nel meraviglioso mondo di Candice White Ardley, ovvero “la ragazza tutte lentiggini” e intraprendere, insieme agli indimenticabili personaggi del manga e del cartone animato anni ‘70/’80 giapponese più famoso in Occidente, un meraviglioso viaggio nella memoria. La conclusione di Candy Candy, oggettivamente, è più un romanzo Young Adult che un libro per ragazzi; le vicende dei protagonisti li vedono già dei giovani adulti alle prese con importanti scelte di vita che li porteranno a crescere molto in fretta, in un’epoca storica in cui già compiere 16 anni significava entrare nella società adulta fatta di fidanzamenti ufficiali, arruolamento nell’esercito, responsabilità finanziarie e familiari, lunghi percorsi di studio oltreoceano, scelte professionali che cambieranno l’intero destino. Ma sicuramente il linguaggio semplice e immediato, la trama avvincente e coinvolgente e l’affetto per personaggi così caratteristici e indimenticabili farà incollare alle pagine la nuova generazione di ragazze “neoromantiche”.

In quest’ultimo romanzo l’autrice sceglie la lettera come forma narrativa, una tecnica potente e immediata che ci permette di immergerci completamente nella atmosfera pretecnologica di Candy, in cui si affidavano lacrime e gioie alla carta e si lasciava parlare il linguaggio dell’interiorita’. In cui i tempi erano dilatati, la risposta alle lettere arrivava anche dopo mesi, l’attraversamento dell’Atlantico durava settimane e così anche le emozioni e i sentimenti non si consumavano nel breve tempo di una telefonata, ma si vivevano con struggimento e attesa a lungo. Grazie alle lettere scritte e ricevute da Candy entriamo nella storia proprio dal punto di vista della protagonista; comprendiamo la strabiliante avventura della sua vita, dagli ultimi mesi trascorsi all’Istituto Saint Paul di Londra, in cui era studentessa tra i rampolli e le fanciulle dell’alta società dopo essere stata adottata dalla nobile famiglia Ardley, fino al ritorno in America e poi la Grande Guerra e la vita adulta.

Il romanzo è stato pubblicato in Giappone nel 2014 e nel 2015, per espresso desiderio dell’autrice, la prima edizione straniera è stata quella in lingua italiana. Nella ripubblicazione del 2020 Keiko Nagita ci ha addirittura regalato una prefazione esclusiva, ha riaggiustato i nomi di alcuni personaggi che erano stati inizialmente travisati e dedicato ai lettori una commovente postfazione.

Ecco le sue parole: “Mi sarebbe piaciuto restare immersa ancora un po’ nella narrazione della storia di Candy Candy, ma alla fine è arrivato il momento di concludere. Dentro di me si agitano sentimenti contrastanti: mi sento molto triste, ma al tempo stesso nel mio cuore soffia un vento leggero. […] Quando ho ripreso in mano la storia di Candy sapevo che sarebbe stata l’ultima volta che avrei raccontato di lei e di Annie, di Terence, Albert, Archie, Stair […] per questo volevo che tutto corrispondesse a ciò che avevo nel cuore, in modo da non avere rimpianti.

L’autrice ha cercato di rispondere ai dubbi e agli interrogativi lasciati aperti dalla serie animata e dal manga, e così scopriamo segreti, gioie, tragedie, occasioni mancate, successi raggiunti e comprendiamo i risvolti più drammatici e dolorosi del passato e del futuro di tutti i protagonisti, fino all’epilogo della grande storia romantica di Candy, che dopo amori persi e ritrovati, finalmente incontra una sorprendente verità e felicità. Quale? In realtà proprio nell’epilogo l’autrice decide di lasciare aperta la possibilità al lettore di scegliere il proprio finale romantico. Con chi trascorrerà la propria vita la nostra amica Candy? Chi sarà davvero l’uomo dei suoi sogni?

Ancora dalle parole della scrittrice: “Credo che svelare questo particolare equivalga a rubare un sogno a voi lettori che seguite Candy Candy da tantissimi anni (anche se posso immaginare che ci saranno opinioni contrastanti in merito). Questo dettaglio resterà perciò un segreto e vorrei che poteste gustarlo a pieno nel mondo della vostra fantasia.

Una trovata geniale non pensate?

Qualunque sia la scelta fatta da Candy nel cartone animato che tutti conosciamo, dettata da esigenze di sceneggiatura e di adattamento romantico per un pubblico infantile, ora ognuno di noi può decidere di regalare il lieto fine alla protagonista, accanto all’uomo migliore per lei. Non so voi, ma io ho terminato la lettura del romanzo qualche sera fa e non mi aspettavo affatto un finale aperto e di non scoprire la verità dall’autrice. Sono ancora un po’ confusa e non ho ancora scelto il degno “Principe Azzurro”.

E’ il successo e il destino di Candy Candy quello di continuare a farci sognare…

La conclusione epistolare anziché romanzata della storia ha sicuramente permesso all’autrice di accorpare in un libro di 500 pagine un'avventura che, per complessità di trama e di caratterizzazione dei personaggi, per intensità di sentimenti e bellezza descrittivo-paesaggistica, avrebbe potuto diventare una vera e propria saga. Io avrei sinceramente preferito la seconda opzione, una raccolta di più romanzi, avvincenti e particolareggiati in cui immedesimarmi, e insieme a me sono certa che quasi tutte le ragazzine degli anni ’80, oggi probabilmente madri di una nuova generazione di giovani lettrici, sarebbero state in trepidante attesa dell’uscita delle avventure della nostra beniamina.

Un intreccio di vite e di destini, segreti, passioni, tragedie, odi e amori, abbandoni e riconciliazioni, ricchezza e povertà, sogni e realtà, guerra e pace, rinunce e successi raccolte in un intreccio assolutamente degno di una saga familiare…

Ma come già detto: è proprio il successo e il destino di Candy Candy quello di continuare a farci sognare.

La mia citazione preferita dal romanzo è una saggia frase di Miss Pony: “Se vai avanti con convinzione e con un cuore puro, la tua strada si aprirà sicuramente davanti a te”.

Ci sono PASSAPORTE con altri romanzi e opere in questo romanzo? Ci sono dei sottili o espliciti punti in comune che uniscono in un unico mondo di fantasia i nostri libri del cuore?

Nella recensione della prima parte del romanzo vi ho già parlato delle PASSAPORTE con la favola di Cenerentola, con Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, con Jane Eyre di Charlotte Bronte e con La Piccola Principessa di F.H. Burnett. Molti sono anche i rimandi con le opere di Shakespeare che Terence interpreta sul palcoscenico ma che incarna anche nella sua vita con il suo temperamento profondamente drammatico e nella tormentata storia d’amore con Candy.

La descrizione della Festa di Maggio all’Istituto Saint Paul ricorda i balli dell’alta società descritti anche da L.M. Alcott nel romanzo per ragazzi “Una ragazza fuori moda” del 1870.

E infine una delle possibili conclusioni della storia di Candy, felice sposa del nobile e misterioso benefattore Albert, fa tornare alla memoria l’happy ending del romanzo, poi diventato anche cartone animato, “Papà Gambalunga” di J. Webster, 1912, in cui una povera orfana, Jerusha, ottiene l’aiuto per la sua educazione da un ignoto e ricco tutore per poi scoprire alla fine la sua vera identità: il tutore altri non è che proprio Jervis, l’uomo di cui in realtà è già innamorata da tempo.

Conclusa questa parentesi Young Adult vi aspetto qui sul blog con la prossima recensione dedicata a un libro per ragazzi che ancora una volta ha ispirato un bellissimo film animato.

Curiosi? A presto!

Anna


Foto credit: @anna_bookfantasy

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