Coffee and Books: Recensione: "Sguardo di tenebra" di Nicola Foschini (a cura di Eleonora)

Buongiorno e buon inizio settimana! ^^

Oggi la nostra Eleonora ci regala la sua opinione su un romanzo dark-fantasy italiano, "Sguardo di tenebra" di Nicola Foschini, edito Genesis Publishing. Il romanzo ha per protagonista un'elfa oscura e, devo dire, che sembra davvero molto intrigante. Ne avete sentito parlare? Scopriamo insieme cosa ne pensa Eleonora, vi aspettiamo nei commenti! ;)

Sguardo di tenebra

di Nicola Foschini

Prezzo: 3,99 € (eBook) 12,60 € (cop. flessibile)

Pagine: 323

Genere: urban-fantasy, dark fantasy

Editore: Genesis Publishing

Data di pubblicazione: 19 ottobre 2020

Una guerra è alle porte. Shaira, una giovane cacciatrice di taglie con una benda scura sugli occhi menomati, viene suo malgrado coinvolta negli intrighi di potere che stanno dilaniando i Regni di Mytharell. Lungo il suo sanguinoso percorso di vendetta, dovrà confrontarsi con antichi poteri e con eroi leggendari. I fantasmi del passato torneranno a torturare quello che rimane della sua anima dannata, andando a scavare nel suo tragico passato. Un’oscura scelta farà vacillare le sue convinzioni, costringendola a sacrificare tutto ciò che ha di più caro al mondo. I Nove Dei tirano le fila del fato, schierando i propri alfieri, in vista dello scontro finale. Primo volume di una serie epic dark fantasy che vi travolgerà, lasciandovi senza fiato.

Sguardo di Tenebra è un romanzo che si potrebbe definire un dark epic fantasy, in esso infatti si ritrovano alcune delle figure più tipiche della narrativa fantastica come elfi oscuri e della luce, grifoni, orchi e valchirie. La protagonista è Shaira, una giovane elfa oscura, inconsapevole del suo retaggio genetico fino a libro inoltrato; la sua vita sin dall’infanzia è un continuo susseguirsi di accadimenti tragici e situazioni in cui la sua sopravvivenza è messa a dura prova, il suo passato l’ha segnata in maniera indelebile e per tutto il libro e, suppongo pure nei prossimi, non riesce del tutto ad affrontarlo e a superarlo. Assassina per necessità, si ritrova invischiata suo malgrado in una lotta tra specie, vecchi rancori e manipolazioni divine; Shaira è priva della vista da quando era bambina ma per il volere della dea Nyxar quando è buio ritorna a vedere ed è addirittura dotata di una vista potenziata rispetto ai “normali” elfi oscuri che le permette di vedere addirittura attraverso i muri ed è questo che la fa diventare una preziosa pedina di piani poco trasparenti. Tutto quello che Shaira ha sempre desiderato è vivere in pace e serenità, purtroppo per lei il destino (o meglio delle personalità estremamente potenti e manipolative) ha decisamente altri piani e la sua strada è disseminata quasi esclusivamente di morte e distruzione.

Le prime pagine del romanzo lo ho trovate un po’ prolisse, talmente ricche di aggettivi nelle descrizioni di luoghi e persone da risultare lievemente ampollose, ma proseguendo nella lettura la scrittura si snellisce, il ritmo della narrazione trova la sua velocità e la storia procede quasi senza intoppi. I personaggi sono stati sicuramente l’aspetto che ho apprezzato maggiormente nel libro, Shaira viene impostata sin da subito in maniera molto umana e molto credibile, non è una di quelle protagoniste impavide che non si lasciano scalfire da niente e nessuno e con una tempra d’acciaio che permette loro di affrontare qualsiasi sfida e avversità; lei è pervasa costantemente dalla paura e da ricordi dolorosi che però cerca sempre di affrontare e combattere, è ricca di sfaccettature e nonostante tutto riesce sempre in qualche modo a trovare un modo per sopravvivere. L’unica pecca che ho trovato nella caratterizzazione del suo essere sono le parti in cui vengono resi noti al lettore i suoi pensieri, ecco quei pezzi sono un filino troppo drammaticamente sentimentali per i miei gusti però, in generale, è una cosa molto soggettiva e non un vero e proprio difetto oggettivo.

Grande merito invece all’autore per essere riuscito a rendere un personaggio che in questo libro si potrebbe definire “villain” in una maniera tale per cui riesco ad empatizzare anche con esso, cosa che solitamente è difficile che mi accada. Normalmente, infatti, se il personaggio è malvagio nella storia non riesco a trovare qualcosa che me lo faccia piacere, in questo caso invece, nonostante un iniziale raccapriccio, sono riuscita ad apprezzare questo soggetto. Nello specifico mi riferisco a Reven, una creatura per metà elfa oscura e per metà demone, scelta come emissaria del dio della Morte. Inizialmente ci viene presentata come un carattere dedito solo e soltanto all’omicidio, alla distruzione e al dolore da infliggere alla sue vittime, e lo è, su questo non ci piove, ma man mano che si prosegue nel libro si percepisce che sotto c’è molto più di quello appare in superficie in tutte le sue inquietanti e sanguinose sfaccettature.

Ogni personaggio, a parte due o tre, in questo libro è costruito in maniera davvero efficace e coinvolgente a partire dalle figure principali fino a quelle secondarie, destinate a fare solo un breve comparsa (piccolo appunto in generale spesso sono addirittura le migliori), e questo a mio parere è sicuramente il punto forte del romanzo al di là delle scene di scontri e battaglie che fanno sempre il loro effetto.

L’unica “problematica” che ha reso un po’ difficoltosa la lettura del libro nonostante i molti pregi è stato, per me, lo sviluppo vero e proprio della storia che ho trovato un pochino prevedibile nella sequenza di avvenimenti drammatici, durante la lettura del libro mi sono trovata più volte infatti a pensare tra me e me “ok, quando succede quello che deve succedere?” sapendo già cosa prima o poi sarebbe accaduto e questo, ahimè, ad un certo punto è diventato un filo eccessivo.

Al di là di tutto però sono curiosa come proseguirà il cammino di Shaira, anche se devo ammettere di essere parecchio preoccupata a tal proposito.

Ringrazio Genesis Publishing per la copia ebook che mi ha fornito.