Buona domenica, caffeinomani! ^^
Oggi vi parlo di un libro che ho finito di leggere già da un po’ e che, tra casini e impegni vari, non ero riuscita ancora a recensirvi. Si tratta de “Il cavaliere di Riom. Il risveglio della magia” di Gianluca Agomeri. Mi ha molto incuriosita la mail della ragazza che ha curato l’editing del libro, è stata lei a contattarmi, dicendomi di come questo romanzo fosse parte di un progetto di tesi di laurea in Editoria digitale. Mi ha anche inviato una copia cartacea del libro e di questo la ringrazio di cuore, così come ringrazio l’autore. Il libro si è rivelato una buona lettura, ma per saperne di più continuate a leggere ;)
Il cavaliere di Riom. Il risveglio della magia
di Gianluca Agomeri
Prezzo: 4,99 € (eBook) 19,90 € (cop. flessibile)
Pagine: 352
Genere: fantasy
Illustrazioni: Leonardo Logli
Editore: Passione Scrittore Selfpublishing
Data di pubblicazione: 15 ottobre 2021
Le grandi guerre di magia che avevano sconvolto il regno di Riom sono un ricordo lontano. Spaventose notizie, però, giungono dai confini orientali: un nemico sconosciuto ha riesumato le terrificanti pratiche della magia nera, avida di potere e di conquiste, e si prepara con un esercito a invadere il regno della regina Estefen Diphitiana.
Una fragile e ingenua adolescente è la chiave inconsapevole per far risorgere la magia bianca, paladina della libertà e della vita. Un soldato solitario e scontroso la accompagnerà nella sua missione e grazie a lei riscoprirà sentimenti ormai sepolti dal tempo.
Una nuova guerra di magia ha inizio e soltanto il coraggio, la lealtà e l’amore potranno opporsi alle trame dell’oscuro nemico.
Sapete bene quanto io ami il fantasy e non mi tiro indietro quando una trama mi cattura. Il cavaliere di Riom mi è sembrato da subito un fantasy interessante, che pareva promettere grandi cose: un regno da salvare, un soldato solitario e tormentato in cerca di vendetta e redenzione, una regina forte e intelligente con grandi responsabilità e un nemico misterioso. In tutto questo mettiamoci anche la magia, una magia che nel mondo creato dall’autore è considerata al pari di una leggenda, una diceria che la gente preferisce accantonare, non considerare. Troppo pericoloso pensarci, anche quando l’evidenza parla chiaro. Eppure, pare non si tratti solo di leggenda. Qualcuno è riuscito a riesumare l’antica magia nera, mentre quella bianca è rimasta sigillata. Non vi è equilibrio e questo potrebbe portare al caos. Ecco perché la regina Estefen, del regno di Riom, decide di contrastare l’avanzata del nemico col suo esercito e con l’aiuto di due alleati indispensabili: il solitario e fedele cavaliere Glatt, dall’oscuro passato, e la giovanissima e ingenua Charnette. Saranno loro, insieme, a portare avanti la missione di ripristinare la magia bianca e contrastare quella di un enigmatico stregone presente nelle fila del nemico. La missione si rivelerà molto più pericolosa del previsto, ma i nostri eroi sapranno difendersi, imparando al contempo a conoscersi, affezionandosi inevitabilmente l’uno all’altra e instaurando un legame molto speciale. Sarà proprio grazie a Charnette, che Glatt capirà più cose su se stesso e i suoi sentimenti, mentre la ragazzina si rivelerà una chiave fondamentale nella riuscita dell’incarico loro affidato, portatrice inconsapevole di un potere straordinario. Un viaggio insidioso quello che li aspetta, tra conflitti sanguinosi, incontri con maghi, assassini e molto altro. Riusciranno i nostri eroi a riportare nel mondo l’equilibrio tra bene e male, tra magia nera e magia bianca? Riusciranno a salvare il Regno e a fermare un nemico che si muove nell’ombra?
Il cavaliere di Riom è il primo volume di una duologia fantasy di ambientazione medievaleggiante. Dai luoghi descritti, alle armi, ai combattimenti, tutto contribuisce a dare a questa lettura uno stampo più classico. La storia procede con un ritmo, direi, lineare, in cui ogni tanto si inserisce qualche colpo di scena ad accrescere la tensione. Dal punto di vista dell’editing, devo ammettere che è stato fatto un buon lavoro, il testo è curato e pulito, anche se lo stile dell’autore l’ho trovato troppo denso per i miei gusti. Avrei preferito fosse stato più asciutto e scorrevole, invece molto spesso mi imbattevo in paragrafi immensi, con pochissimi dialoghi. L’autore ama le descrizioni, non si può dire che lesini su queste, infatti non manca di introdurre personaggi e luoghi in maniera ampia e il più possibile completa. Forse sono anche troppi i dettagli che concede, io sono più per il “less is more”, mentre Agomeri ha uno stile più prolisso e “spiegato”. Proprio per questo, ci si può imbattere in concetti rimarcati e ripetizioni che rallentano un po’ l’andamento del romanzo, ma nulla tolgono all’impatto che la storia ha sul lettore. Punto a favore è sicuramente il worldbuilding, intorno al quale si denota un’attenzione meticolosa. Si ha un quadro ben preciso dei luoghi in cui i protagonisti si muovono e di tutto il mondo che fa da sfondo alla storia. I personaggi li ho trovati ben caratterizzati, sebbene alcuni un po’ stereotipati, ma devo dire che non mancano di riservare piccole sorprese e mi auguro lo facciano anche nel seguito. I combattimenti sono una parte importante del romanzo. L’autore mostra particolare interesse anche per l’aspetto politico della storia e questo ha reso il tutto più intrigante e ha dato al romanzo un’impronta più matura e appassionante. Il punto di vista che si sposta dalle fila di un esercito all’altro è stata una delle novità più coinvolgenti del romanzo, seguiamo infatti i movimenti dei protagonisti principali della storia, così come quelli dei nemici e degli antagonisti; e in più, all’interno della storia, abbiamo una sottotrama molto interessante, capace di catturare ancora una volta il lettore e dare un tocco peculiare al romanzo. Il cavaliere di Riom ha sicuramente qualche difetto nella forma, ma in generale è un buon libro d’esordio con anche i suoi pregi. La storia si segue con interesse, pian piano riusciamo ad affezionarci ai personaggi, a voler sapere se riusciranno a portare a termine la loro missione, a scoprire cosa il destino riserverà loro, a saperne ancora di più del nemico. Tra battaglie, amicizia, lealtà, amore e magia, Il cavaliere di Riom si distingue come un romanzo capace di conquistare in maniera semplice e spontanea. Ogni dettaglio di questo libro esprime dedizione e impegno, sia da parte dell’autore che da chi ha curato l’editing. Consiglio la lettura a chi è in cerca di una storia genuina e intrigante, capace di riservare piccole e inaspettate sorprese.
A presto!
xoxo
Fonte immagine: Pinterest
Photo credit: @francikarou
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