Buon pomeriggio, caffeinomani! ^^
Sono qui per parlarvi adesso di un libro che mi ha tenuto compagnia negli ultimi giorni, ovvero “Arianna” di Jennifer Saint. Avevo davvero tanta voglia di leggere questo romanzo, considerando il debole che ho per i miti greci, perciò non posso che ringraziare Valeria per avermi coinvolta in questo evento e la casa editrice per la copia inviatami in cambio di una recensione onesta.
Arianna
di Jennifer Saint
Prezzo: 9,99 € (eBook) 18,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 384
Genere: mitologia, storico, narrativa
Editore: Sonzogno
Data di pubblicazione: 3 febbraio 2022
Arianna e la sorella Fedra, principesse di Creta e figlie del temuto re Minosse, crescono ascoltando riecheggiare il rumore degli zoccoli del fratello, il Minotauro, nel labirinto costruito sotto il palazzo. Ogni anno, quattordici giovani ateniesi vengono sacrificati per placare la fame del mostro. Quando il principe Teseo giunge a Creta per immolarsi alla creatura, Arianna si perde nei suoi occhi verdi e se ne innamora follemente. Ma aiutarlo a scappare dal labirinto significherebbe tradire la famiglia e il regno, e la ragazza conosce fin troppo bene le implicazioni di un gesto simile. Assillata dai dubbi ma determinata a farsi valere, Arianna prenderà una decisione che ribalterà tanto la sua sorte quanto il destino di Fedra. Entrambe dovranno affrontare le conseguenze di una scelta coraggiosa e sovversiva, che le spingerà a mettere in discussione il proprio ruolo in quanto figlie, mogli e madri in un mondo in cui le donne non sono altro che pedine su una scacchiera dominata dagli uomini e dagli dèi. Con uno stile vibrante e ipnotico, Jennifer Saint reinventa con originalità la famosa storia del Minotauro, della fuga di Teseo, dell’incontro con Dioniso e degli amori tormentati di Fedra e Arianna, dando vita a un’eroina indimenticabile e sfaccettata che saprà commuovere e incantare i lettori e le donne di oggi.
Sono sempre stata affascinata dai miti greci e il fatto che vada molto di moda, per adesso, scrivere retelling su questi o rivisitazioni, non mi dispiace poi così tanto. Ho corteggiato Ariadne a lungo e quando, finalmente, ho scoperto sarebbe uscito in Italia non potevo non leggerlo. Arianna si propone come un retelling incentrato su una delle figure femminili del mondo greco più bistrattate. A suo modo vuole concederle una voce, la possibilità di riscattare il suo personaggio, darle una dignità - dignità che sembra mancare a quasi tutte le donne nel mondo in cui vive. E questo per gran parte riusciamo a crederlo, leggiamo degli eventi che hanno condotto Arianna a tradire la sua patria e il padre Minosse per aiutare il nemico a uccidere il Minotauro; leggiamo di come a sua volta sia stata tradita, ritrovandosi abbandonata su un’isola deserta, ma anche di come poi abbia conosciuto il dio Dioniso e sia divenuta sua sposa. Leggiamo e aspettiamo quel momento di rivalsa di Arianna che sembra esserci stato promesso ma che, purtroppo, non arriverà mai. Non posso dire che mi sia dispiaciuto leggere Arianna. Ho adorato lo stile dell’autrice, così soave e incantevole, e amato ripercorrere tutte le vicende riguardanti la protagonista e la sorella Fedra, altro personaggio importante presente nel romanzo, seconda voce narrante, oltre Arianna, però è mancato qualcosa. Alla fine, è riuscito sì a intrattenermi e affascinarmi, ma il personaggio di Arianna non ne è uscito come mi sarei aspettata. Non ho visto questo romanzo come un retelling, né tantomeno ho avvertito quella chiave femminista che avrebbe dovuto e potuto esserci.
La voce di Arianna è una voce fievole. Per quasi tutto il romanzo la conosciamo come un personaggio inerme di fronte agli eventi, debole davanti alla prepotenza degli uomini, ingenua nel momento in cui dovrebbe invece essere furba. C’è dentro di lei un desiderio di ribellione che si riesce a percepire, ma è più un “vorrei ma non posso”, le cose stanno in una determinata maniera e lei non ha abbastanza fiducia in se stessa o coraggio da opporsi al padre, al fato stesso, a tutto ciò che la mette in ginocchio e le procura sofferenza e dispiacere. Al contrario di lei, invece, Fedra riesce a emergere in maniera più netta. La voce di Fedra è quella che spicca con maggior vigore, che mostra il carattere di una donna realmente intenzionata a cambiare il proprio destino. Fedra è coraggiosa, scaltra, risoluta e anche se il destino ha in serbo per lei qualcosa di diverso da ciò che si immaginava, non si lascia intimorire e vede in quella soluzione l’unica chance di salvezza, di fuga da un mondo e una vita che le stanno stretti. Sia Arianna che Fedra non hanno un percorso facile. Entrambe crescono a Cnosso, condividendo il terrore per quel fratello mostruoso imprigionato in un labirinto sotto il loro palazzo. Entrambe sognano una vita diversa, lontana da Creta, una vita di libertà e amore, diversa da quella sottomessa a cui sono costrette a causa del loro freddo e duro padre. Arianna crede di trovare ciò che cerca in Teseo. Dal suo arrivo a Creta ogni suo pensiero è rivolto all’eroe dagli incredibili occhi verdi, un uomo che col suo sguardo sembra prometterle il mondo intero. Arianna si fida di quella sensazione, si fida di quello sconosciuto e, con la complicità di Dedalo - il creatore del labirinto che tiene intrappolato il Minotauro - aiuta Teseo ad affrontare quel luogo spaventoso e ad uccidere il fratello, la bestia che per lungo tempo ha popolato i suoi incubi e quelli di chiunque ne avesse sentito menzionare. Ma ciò non basta a darle la libertà. Il suo cuore è ancora pesante, perché non sa a che conseguenze porterà il suo tradimento. Di sicuro non può restare lì, deve fuggire via e solo Teseo può aiutarla, colui di cui è innamorata e che crede la ricambi. La sua ingenuità la condurrà sull’isola di Nasso, sedotta e abbandonata dallo stesso uomo che credeva l’avrebbe salvata. Nessuno però può salvarla da se stessa e dai suoi errori.
Nemmeno la storia di Fedra ha i risvolti che ci si aspettava. La giovane, dopo la partenza di Minosse intenzionato a cercare vendetta per l’uccisione del Minotauro, viene data in sposa dal fratello al nuovo re di Atene, lo stesso Teseo che ha sconvolto le sorti della sorella e che sconvolgerà adesso anche le sue. Fedra non accetta di buon grado, ma prova ad avere fiducia, anche se capirà presto che non è di Teseo che può davvero fidarsi, non quando capisce che le sta mentendo riguardo la sorella. Le vite di Arianna e Fedra si svolgono in parallelo, nessuna dimentica l’altra, un filo sottile a unirle ancora, nonostante il distacco. Si ritroveranno dopo molti anni, in qualche modo accomunate da una sorte simile, mogli e madri, con un bel bagaglio di sofferenza addosso, ma le Moire stanno tessendo ancora i loro destini, i finali delle loro storie che, dopo tanto travaglio, non saranno poi così benevoli.
È proprio il finale della storia ad avermi lasciata più interdetta. Se da un lato potevo anche passare sopra il fatto che la Saint abbia voluto semplicemente rievocare il mito di Arianna e non darcene una versione originale, riservare l’originalità proprio al finale non mi è sembrata la scelta più azzeccata, anche perché ci si sarebbe aspettato un risvolto più indulgente per un personaggio da riscattare, invece è l’ennesimo trionfo di uomini su donne. La voce di Arianna, già flebile, si perde nel vento, muore in se stessa, senza che abbia mai potuto farsi valere e sentire davvero. Sì, il finale lascia intendere che alla fine Arianna in qualche modo sia riuscita a ottenere, in parte, ciò che voleva, ma non nel modo che il lettore si aspettava. Ci resta una storia, una bella storia che appassiona, un mito ripercorso con minuzia, attraverso luoghi e personaggi significativi, ma la voce che valeva davvero la pena sentire, non l’abbiamo sentita. Arianna è un romanzo piacevole da leggere, per lo stile e per l’argomento narrato, manca però di originalità, la protagonista non riesce a coinvolgere del tutto, rimanendo al di sotto delle aspettative e non spiccando particolarmente come una vera eroina, in un romanzo del genere, dovrebbe fare.
A presto!
xoxo
Fonte immagini: Pinterest
Nonostante le opinioni piuttosto discordanti che ho sentito in merito devo ammettere di essere particolarmente intrigata da questo romanzo. Quando si parla di mitologia greca è più forte di me, non so resistere!
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