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giovedì 5 maggio 2022

Recensione: "Le sorprese del buio" di Kerstin Gier (a cura di Eleonora)

Buongiorno! ^^
Oggi la nostra Eleonora ci parla del nuovo romanzo di Kerstin Gier, "Le sorprese del buio", uscito in Italia da poco per Corbaccio. Cosa ci avrà riservato l'autrice dell'amatissima Trilogia delle Gemme? Scopritelo nella recensione ;) A presto!

Le sorprese del buio
di Kerstin Gier

Prezzo: 9,99 € (eBook) 18,60 € (cop. rigida)
Pagine: 420
Genere: fantasy
Editore: Corbaccio
Data di pubblicazione: 21 aprile 2022

Quinn è cool, brillante e molto popolare tra i ragazzi. Matilda fa parte dell’odiatissima famiglia dei vicini di Quinn, ha una passione per i romanzi fantasy e non è chiaramente il suo tipo. Ma una notte succede una cosa pazzesca: Quinn viene aggredito per strada da esseri che non hanno nulla di umano e finisce in coma. Al suo risveglio si ritrova con qualche osso rotto e con una percezione della realtà molto particolare: vede teschi che gli sorridono e sente statue che gli parlano in versi. Difficile confidarsi con qualcuno, a meno che quel qualcuno non sia Matilda, una tipa di cui non gli importa nulla e che sua madre gli ha appioppato come «infermiera». E che comunque Quinn non intendeva catapultare in un’avventura piena di pericoli in un mondo parallelo a quello reale. Nè, tantomeno, pensava che si sarebbe innamorato perdutamente di lei…

Si ritorna sempre dove si è stati bene e, considerando che la sua Trilogia delle Gemme è una delle serie che ho amato maggiormente da giovincella, non potevo sicuramente perdermi la nuova uscita di Kerstin Gier, “Le Sorprese del Buio”. In questo primo volume di una nuova trilogia abbiamo due protagonisti, Quinn e Matilda, che, un po’ per destino e un po’ per curiosità, si ritrovano catapultati tra i giochi di potere, le faide e i complotti di un mondo parallelo e inaccessibile agli umani, popolato da ogni sorta di creature fantastiche. Queste ovviamente possono andare e venire a loro piacimento tra i due mondi e ciò permette loro di mischiarsi agli umani, vivendo in mezzo a loro e generando una progenie prevalentemente umana ma che conserva delle caratteristiche fantastiche così come la capacità di viaggiare tra la Terra e la Soglia, il mondo parallelo. Quinn e Matilda sono comuni vicini di casa, oltre che studenti della stessa scuola, che da sempre, rispettosi di una faida famigliare in corso da anni (comprensibile, vista la famiglia della ragazza), mal si sopportano e si scambiano continuamente gentili espressioni come “piccolo demonio”, “faccia da fetta biscottata” o “gota paffuta”, in realtà, sotto sotto, la giovane pecora nera nella famiglia di ferventi, e un tantino ipocriti, “basabanchi” ( *baciabanchi: formula veneta/padovana per indicare generalmente i fedelissimi delle funzioni domenicali che solitamente sfruttano la chiesa come piazza per il gossip di paese e lo spirito religioso come scusa per impicciarsi nei fatti altrui), una cottarella per il detestabile vicino ce l’ha da sempre.

Tutto prosegue come al solito tra gli immancabili battibecchi, almeno fino alla festa di compleanno del migliore amico di Quinn, dove quest’ultimo, dopo essere stato avvicinato da una misteriosa ragazza con delle ragioni alquanto bizzarre, finisce inconsapevolmente sul percorso di esseri inquietanti, viene successivamente investito e rimane in coma per qualche tempo. Al suo risveglio, poiché continua a vedere strani personaggi che all’apparenza nessuno nota o in cui nessuno vede nulla di fuori norma, il ragazzo si convince di soffrire di allucinazioni, almeno fino a quando uno di questi strani personaggi non gli rivela la sua natura di discendente della Soglia, un mondo parallelo dalle connotazioni fantastiche. Inaspettatamente, un aiuto proviene proprio da quella strana ragazza che abita nella casa accanto, Matilda, che, da brava appassionata di letture fantasy, gli dà delle dritte su come si comporterebbe il protagonista di un romanzo in una situazione analoga e soprattutto gli fa da confidente. Insieme i due scopriranno un mondo con regole e caratteristiche molto complesse in cui è difficile capire di chi fidarsi e come comportarsi ma comunque talmente tanto interessante che la tentazione di buttarsi a capofitto nell’avventura è irresistibile. Così confidando e pianificando, pian piano il rapporto tra i due si stringe e si dirige verso cupidi e cuoricini rossi, naturalmente non può filare tutto liscio ma ormai il lettore se lo aspetta e attende con pazienza il secondo libro per vedere come evolverà la situazione.

Quando dico che si torna sempre dove si è stati bene mi riferisco anche alle scelte narrative della scrittrice. In questo romanzo infatti ho ritrovato molte caratteristiche e molti aspetti che mi hanno ricordato invariabilmente la Trilogia delle Gemme: la protagonista pecora nera della famiglia con una migliore amica super ingegnosa e che la supporta in ogni occasione, la cugina, o meglio i cugini, impiccioni e bisbetici, oscure profezie, fantasmi “socialmente” improponibili e addirittura un riferimento diretto nientemeno che al più simpatico doccione fantasma Xemerius; non si può esattamente dire, quindi, che questo romanzo sia una completa novità nei suoi elementi eppure nonostante questo, lo stile fresco, leggero e ironico dell’autrice fa scivolare via le pagine con estrema facilità.

Anche i due protagonisti sono stati caratterizzati e costruiti in tipico stile Gier, Matilda è la classica ragazzina un po’ stramba, che se ne sta tranquillamente per i fatti suoi insieme alla sua migliore amica, che punta solo alla sopravvivenza nella sua tremenda famiglia ma che nasconde un cuore d’oro, una passione per i misteri ed una lingua pungente capace di rispondere per le rime all’indisponente vicino; d’altro canto Quinn, il popolare della situazione, che scopre le qualità intrinseche della ragazza solo quando è costretto a starci insieme, sotto la scorza da strafottente, nasconde una irresistibile ironia e una propensione a darla in barba a chi gli pone dei limiti o delle difficoltà che ammansisce subito il pepe della sua accompagnatrice nell’impervio mondo della Soglia, tra le strade della città e del cimitero locale.

Rocambolesco e pieno di humor, questo libro non spiccherà sicuramente per inventiva e originalità ma si è rivelato ugualmente una lettura adorabile e super divertente, perfetta per riprendersi da un blocco del lettore o semplicemente per ritrovare quelle atmosfere famigliari e confortevoli che di solito si ricercano nella rilettura di Red, Blue e Green.

Eleonora



Photo credit: @eleonoranicoletto

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