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venerdì 2 settembre 2022

Review Tour: "Hide" di Kiersten White

Buongiorno, lettor*!
Oggi il blog partecipa al Review Tour di Hide, di Kiersten White, un mystery thriller ambientato in un parco divertimenti uscito da poco per Mondadori. Mi ci sono buttata su fiducia, poiché Kiersten White è entrata nel mio personale Olimpo di autrici preferite dopo And I darken, ma ho fatto un po’ fatica a riconoscere la sua penna. È stata comunque una lettura interessante e ringrazio Silvia per avermi invitata all’evento e la casa editrice per la copia in cambio di un’onesta opinione.

Hide
di Kiersten White

Prezzo: 10,99 € (eBook) 20,90 € (cop. rigida)
Pagine: 216
Genere: mystery, thriller, horror
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 30 agosto 2022

La sfida: trascorrere un'intera settimana a giocare a nascondino, dal sorgere del sole al tramonto, in un parco divertimenti abbandonato da decenni e fare di tutto per non essere presi (da chi non è dato saperlo). Il premio: denaro a sufficienza per rivoluzionare completamente la propria vita. Anche se gli altri concorrenti sono determinati a vincere – per ritagliarsi un futuro da sogno o sfuggire a un passato che li perseguita –, Mack è sicura di poterli battere tutti. In fondo, ciò che deve fare è nascondersi e lei, fin da bambina, non fa altro. Anzi, è proprio questa la ragione per cui è ancora viva mentre la sua intera famiglia è morta. Ma, quando capisce che l'eliminazione dei concorrenti nasconde qualcosa di sospetto, Mack comprende che il gioco è molto più sinistro di quanto potesse immaginare e che per sopravvivere sarà necessario unire le forze...

Hide mi ha attratta da subito. Il romanzo veniva presentato come un mix tra Squid Game e Hunger Games e il paragone mi eccitava da impazzire. Devo dire che ci sono vibes di entrambi, ma la storia si discosta molto dall’uno e dall’altro. L’impatto con la storia e con la prima parte non è stato come mi aspettavo. Mi sono presto resa conto di non trovarmi di fronte alla penna che mi aveva affascinata tanto leggendo Io sono buio, ma davanti a una più fredda e inespressiva. Lo stile utilizzato qui dall’autrice mi è sembrato più distaccato e questo distacco è dato anche da una narrazione al presente in terza persona, che non sempre mi ha fatto empatizzare con i protagonisti. La storia è ambientata in un grande parco divertimenti fatiscente e ormai in disuso. Quattordici ragazzi, sette maschi e sette femmine, vengono convocati per prendere parte a quello che viene presentato come una specie di misterioso reality show. Tutto ciò che devono fare è nascondersi, dall’alba al tramonto. È un gioco di sopravvivenza che prevede due eliminazioni al giorno. All’inizio non tutti i dettagli del gioco saranno chiari, generando frustrazione sia nei partecipanti che in chi legge, perché sicuramente vorremmo capire meglio, saperne di più, ma resta tutto molto vago e non ben definito. I concorrenti ci vengono presentati in maniera sommaria, sono tanti e si rischia anche di confonderli. La prima parte per me è stata davvero un’impresa da leggere perché non riuscivo a distinguere bene tutti i personaggi, non avevo abbastanza dettagli su di loro. Ancora adesso, a lettura conclusa, di molti non ricordo nemmeno i nomi, ma probabilmente è una cosa voluta, trattandosi di un gioco a eliminazione, Kiersten White non voleva approfondirli tutti, darci modo di affezionarci per poi eliminarli. Nella seconda parte, con meno personaggi, le cose sono andate molto meglio, anche perché proprio a metà romanzo si cominciano a capire molte più cose e non si brancola più nel buio più totale. Tra l’altro, si riesce a concentrarsi meglio con meno personaggi da attenzionare. Come ormai saprete, non sono un’amante dei numerosi punti di vista e in questo romanzo c’è un cambio continuo di pov e la cosa è stata avvilente. L’autrice passa da uno all’altro in maniera spasmodica, dando al romanzo un ritmo molto concitato ma non permettendo al lettore di connettersi nella maniera giusta ai personaggi e alle loro storie.

Ogni personaggio ne ha una particolare. Sono tutti giovani con poche speranze, persone sole, persone senza grandi prospettive future, escluse, emarginate oppure non abbastanza da lasciare il segno, non abbastanza da diventare qualcuno di importante. Hanno qualche trauma alle spalle, qualche storia triste e dolorosa, qualche rimorso da espiare. Una delle protagoniste più interessanti è sicuramente Mack, una ragazza scampata a una terribile tragedia familiare che ha accettato di partecipare a quel gioco per vincere la somma in palio e perché nascondersi è ciò che sa fare meglio, ciò che ha sempre fatto. Vuole ricostruirsi una nuova vita, vuole dimenticare il suo passato, vuole andare avanti e sa che batterà tutti e riuscirà a riscattarsi. Come lei, anche qualche altro personaggio riesce a emergere, quelli che poi arriveranno più avanti nel gioco, ma non voglio fare spoiler e non vi dirò chi sono. Si creeranno delle coalizioni, a un certo punto, si formeranno delle amicizie e nasceranno anche dei sentimenti molto forti (Mack si legherà ad Ava, una soldatessa ferita nel corpo e nell’animo, e avremo anche una piccola lovestory F/F che ho molto apprezzato), ma tutti sanno che non potrà durare perché uno soltanto sarà il vincitore. Ma chi? Come si potrà arrivare alla fine del gioco quando qualcuno di misterioso, pericoloso, spaventoso ti dà la caccia? Il gioco non è ciò che sembra, i ragazzi sono stati probabilmente ingannati e quando lo capiranno potrebbe essere troppo tardi per provare a cambiare le regole, per provare a fare qualcosa.

Devo dire che, superata la prima parte più ostica e destabilizzante, il romanzo prende una piega niente male. Il ritmo è frenetico, con un pov che cambia rapidamente, i personaggi diminuiscono e le loro personalità e storie vengono approfondite un po' meglio, avendo più spazio da dedicargli. Vengono dati più indizi sul mistero che si cela nel parco e dietro le motivazioni che hanno spinto a organizzare un evento simile. Certo, non è la motivazione che mi sarei aspettata e le ragioni mi sono sembrate un po’ deboli per reggere bene l’intera trama; alla fine ho come l’impressione che manchi qualcosa, che non tutto quadri come dovrebbe, che le spiegazioni fornite non siano sufficienti. Però tutto si può dire di Hide tranne che non intrattenga. Ha la capacità di farti divorare le pagine, di incuriosirti e, seppure non si riesca bene a comprendere tutto e a empatizzare con i personaggi, la storia prende e trascina verso un finale, direi, adeguato. Hide ha sicuramente dei difetti e forse ci si aspetta qualcosa di diverso da questa storia, leggendo la trama, le premesse e il modo in cui viene presentato, forse anche la parte horror andava esaltata un po’ di più, quasi assente nella prima parte e poco più pregnante nella seconda ma non abbastanza. Diverse cose meritavano un’attenzione maggiore e forse il romanzo avrebbe potuto essere all’altezza delle aspettative, invece di restare così sottotono. Kiersten White è molto brava e in alcuni punti mi è piaciuta moltissimo, ma Hide resta comunque un romanzo inferiore ad altri che ha scritto. La mia non è una bocciatura, affatto, e anzi vi consiglio di leggere Hide se cercate una storia con ambientazione suggestiva e atmosfera inquietante, una storia che si faccia leggere d’un fiato sebbene qualche domanda alla fine ve la lascerà. Ci sono piccoli momenti che secondo me valgono davvero la lettura - il modo in cui i protagonisti cercano di affrontare anche i mostri interiori e i pochi legami che si creano - e, se anche tutto non mi ha conquistata, non mi sono pentita di aver fatto questa esperienza. 

Passate anche dagli altri blog che partecipano all'evento per farvi un'opinione il più possibile completa e capire se il romanzo può fare per voi. Buona lettura! ;)



Fonte immagini: Pinterest

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